Violenza domestica: agenti della Polizia Municipale sono intervenuti in aiuto di una donna nella tarda mattinata di oggi.
Erano circa le 12.30, quando una pattuglia del Servizio Territoriale, in transito lungo una delle vie cittadine, ha notato una donna in mezzo alla strada che gesticolava: era scalza e in stato di choc. Si è subito confidata con gli agenti, e, in lacrime, ha raccontato di essere appena stata picchiata, per l'ennesima volta, dal marito convivente.
Dopo aver raccolto la testimonianza della donna, gli agenti hanno chiesto l'intervento degli operatori del 118 che l'hanno trasportata al pronto soccorso del Maggiore. Contestualmente è stata richiesta l'attivazione del Reparto NAV – Nucleo Antiviolenza - della Polizia Municipale.
Raggiunta in Ospedale, dopo essere stata visitata e tranquillizzata, la donna, in una sala riservata, ha raccontato agli agenti del NAV degli anni di soprusi e di violenze patite da parte del marito ed ha sporto denuncia contro di lui. Alle sue percosse – ha raccontato – ha assistito anche la figlia minorenne, come nel caso dell'ultima aggressione subita.
Madre e figlia sono state, quindi, inserite nel sistema di protezione per le vittime di violenza che il Comune di Parma ha implementato, mentre l'aggressore si assumerà le proprie responsabilità di fronte alla Giustizia.
Quanto accaduto oggi è l'ennesimo episodio di prevaricazione ed abuso a danno di soggetti più deboli, perpetrato da chi pensa sia lecito imporsi con la violenza. Questo genere di accadimenti ha fatto registrare un incremento negli ultimi anni, non solo a Parma, ma anche in Italia, un dato, quindi, che fa riflettere. Il solo reparto NAV – Nucleo Antiviolenza - della Polizia Municipale, allo stato attuale, ha registrato un aumento dei casi riferibili alle situazioni di violenza in esame, pari al +10% rispetto ai dati complessivi relativi al 2017. Solo alla fine di quest'anno sarà possibile tracciare un bilancio definitivo con i dati completi; anche se il fenomeno della violenza di genere, domestica, e a danno di minori è oggi molto più discusso e portato a conoscenza delle Istituzioni da parte delle vittime, tuttavia si tratta di un fenomeno che, purtroppo, non accenna a diminuire.
"Anche in questa occasione - afferma l' Assessore alla Sicurezza Cristiano Casa - la Polizia Municipale ha dimostrato efficienza e efficacia, intervenendo tempestivamente a tutela di una donna soggetta a violenza domestica, in presenza della figlia minorenne. Esprimo, pertanto, il mio plauso agli agenti anche a fronte di un tipo di servizio, quello del Nucleo Antiviolenza, che, pur non essendo conosciuto dalla maggior parte della popolazione, è attivo e produce risultati significativi grazie ad una maggiore presenza qualificata sul territorio, facendo perno sulla capacità di ascolto ed intercettazione delle problematiche che possono affliggere la comunità".
L'animale, che aveva eletto a dimora l'area di viale Gramsci, a ridosso del centro storico, tra la tangenziale e un terrapieno, è stato catturato grazie all'azione congiunta della Polizia e dei volontari del Centro Fauna Selvatica "Il Pettirosso" di Modena. Ora lo aspetta un periodo di rieducazione per poi essere reinserito in natura.
MODENA –
Gli avvistamenti di animali selvatici in un contesto urbano non sono poi così rari. Spinti dalla curiosità o dalla fame, cinghiali, caprioli, cervi, volpi e persino lupi a volte si spingono fino ai confini dei centri abitati. Di solito, si tratta di brevi incursioni. Invece, il capriolo aveva "preso casa" stabilmente in viale Gramsci, a ridosso del centro storico di Modena, in città sembrava trovarsi a proprio agio. Da ben quattro anni la sua presenza era infatti segnalata dai residenti e dagli automobilisti di passaggio nella zona compresa tra la tangenziale e un terrapieno situato a ridosso dei condomini di via Buozzi, reso inaccessibile dalla la folta vegetazione e, proprio per questo, eletto a dimora dall'animale, che qui si sentiva sicuro.
I rischi per la sua incolumità e per quella degli automobilisti, tuttavia, erano concreti e da tempo i volontari del Centro Fauna il Pettirosso lo tenevano d'occhio, con il proposito di spostarlo in un luogo più consono alla sua natura. Il capriolo, tuttavia, si è dimostrato una vera e propria "primula rossa", sfuggendo a ogni tentativo di cattura.
Durante l'ultima settimana, tuttavia, le segnalazioni giunte al 113 e al Centro Fauna Selvatica si sono moltiplicate, probabilmente un segnale che l'animale stava cambiando le sue abitudini.
Il responsabile del "Pettirosso" Piero Milani e una pattuglia della Volante, dopo vari tentativi andati a vuoto, hanno individuato l'animale in una zona abbandonata di via Nonantolana, dove è stata posizionata una rete a scatto.
Qui i volontari sono riusciti a condurre l'animale in fuga, che è stato poi immobilizzato e trasferito presso il Centro Fauna Selvatica, dove sarà sottoposto a una terapia antistress e un periodo di osservazione e rieducazione, in attesa del suo trasferimento nel Parco dell'Adamello-Brenta, già nuova dimora di altri caprioli recuperati nella provincia di Modena. E, siamo sicuri che non rimpiangerà il traffico cittadino.
Nella notte tra il 16 e 17 agosto aveva dato alle fiamme quattro auto e un bus Seta. L'uomo, che si muoveva in sella a una bicicletta, è stato individuato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza. Nel 2009 aveva dato alle fiamme alcuni SUV a Modena
CASTELFRANCO EMILIA (MO) –
Nella notte tra il 16 e il 17 agosto aveva dato alle fiamme ben quattro auto e un bus di linea di Seta, ma il suo gesto aveva anche danneggiato un appartamento e un esercizio commerciale, provocando 500 mila euro di danni.
Tuttavia, nei mesi scorsi, si erano verificati, sempre nella zona di Castelfranco, altri roghi dolosi, riconducibili alla stessa mano. Per questo le indagini per individuare e fermare il piromane hanno assunto un ritmo serrato. Avvalendosi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, tra cui quelle di un privato, i Carabinieri e la Polizia Municipale hanno stretto il cerchio attorno a Giuseppe Purpura, 53 enne senza fissa dimora, a cui, nel 2009, erano già stati attribuiti diversi roghi di SUV nel modenese.
L'uomo, che era solito spostarsi in bicicletta, nel pomeriggio di sabato scorso è stato individuato in un quartiere periferico e fermato proprio mentre era in sella al mezzo. Alla vista degli agenti, tuttavia, il piromane ha reagito con violenza, tentando di guadagnarsi la fuga scagliando la sua "due ruote" addosso ai militari, uno dei quali è stato leggermente ferito.
Non senza fatica, Purpura è stato neutralizzato e trasferito in cella. Il fermo a suo carico è stato convalidato questa mattina dal Gip presso il Tribunale di Modena e ne è stata disposta la custodia cautelare in carcere per la pericolosità del soggetto e il rischio di reiterazione di reato.
La Questura di Parma avvisa che sono depositate 4 biciclette sequestrate ritenute di provenienza furtiva, trovate in possesso di cittadini nordafricani che avevano occupato uno stabile in procinto d'essere ristrutturato.
Di seguito le foto delle bici in questione.
I legittimi proprietari interessati alla restituzione potranno presentarsi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico muniti della relativa denuncia o contattarlo telefonicamente.
QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546
La pertosse è una malattia infettiva diffusa in questo periodo nella popolazione e che, quindi, può colpire anche gli operatori sanitari. Di solito per prevenire la diffusione è sufficiente una profilassi mirata e l'utilizzo di mascherine chirurgiche, durante il periodo della profilassi per gli operatori in contatto con i pazienti. La diagnosi della pertosse non è sempre immediata visto che il sintomo principale, la tosse, è diffuso in una stagione caratterizzata da forti gli sbalzi termici e dal massiccio utilizzo dell'aria condizionata. Per questo motivo i primi sintomi della pertosse possono essere confusi con quelli di un semplice raffreddamento.
Nei giorni scorsi al Servizio Igiene Ospedaliera dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è stato notificato un caso di pertosse in un operatore sanitario degli ambulatori del Padiglione Oncologico Beccaria del Policlinico di Modena. Come sempre avviene in casi del genere, la Direzione Sanitaria, in accordo con il Servizio di Igiene Pubblica dell'Azienda USL di Modena e con il Medico Infettivologo, ha avviato le misure di prevenzione della diffusione (profilassi) su tutti i pazienti e gli operatori che hanno avuto un contatto diretto con il caso segnalato.
"La pertosse – spiega la prof.ssa Cristina Mussini, Direttore delle Malattie Infettive - è una malattia infettiva batterica contagiosa, i cui sintomi sono solitamente simili a quelli del raffreddore comune, presentandosi con un naso che cola, febbre e tosse lieve a cui seguono settimane caratterizzate da attacchi più forti. La malattia, nell'adulto, solitamente, non ha un decorso grave, mentre nel bambino può portare a complicanze anche severe. Per la pertosse esiste un vaccino che, però, non è obbligatorio."
Fonte: Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena
Superquark, nella puntata del 22 agosto su Rai1, intervisterà Sergio Ghidini e Benedetta Bottari, docenti del Dipartimento di Scienze degli alimenti e del farmaco dell'Università di Parma. Servizio sulle intossicazioni alimentari determinate dalle cattive abitudini casalinghe: scarse condizioni igieniche durante la preparazione e la conservazione domestica dei cibi.
Parma, 20 agosto 2018
Le nostre abitudini, casalinghe e non, sono la maggiore fonte di tossinfezioni alimentari. Circa il 60% delle malattie di origine alimentare è provocato dalle scarse condizioni igieniche durante la preparazione e la conservazione domestica dei cibi.
Di questo si occuperà Superquark, che nella puntata del 22 agosto (alle 21.25 su Rai1) intervisterà in proposito Sergio Ghidini e Benedetta Bottari, docenti del Dipartimento di Scienze degli alimenti e del farmaco dell'Università di Parma, in un servizio che ha tratto spunto da uno studio del prof. Ghidini e dal progetto di tesi di una studentessa dell'Ateneo, Maria Teresa di Fraia, con il prof. Ghidini come tutor.
Frigorifero, piani di lavoro, taglieri, mestoli e naturalmente il pavimento...Tutto può essere altamente contaminato. Lo conferma un recente studio condotto proprio dal prof. Ghidini, che ha osservato le abitudini di acquisto e le cucine degli studenti universitari che non vivono in famiglia e che quindi provvedono autonomamente ai propri pasti: gli studenti hanno compilato un test e sono stati intervistati sulle loro abitudini di spesa, preparazione e consumo degli alimenti e sulla loro percezione del rischio in cucina.
Fonte: U.O. Comunicazione Istituzionale Università degli Studi di Parma
Sabato scorso, 18 agosto, personale della Squadra Amministrativa della Questura di Modena ha notificato il provvedimento del Questore Agricola, adottato ai sensi dell'art. 100 del TULPS, alla titolare della licenza del ristorante, caffetteria, denominato "LIVE S.R.L.", in via Emilia Ovest n.840 a Modena.
La sospensione delle licenze e la chiusura del negozio pari a giorni 10 dalla data di notifica del provvedimento si è resa necessaria a seguito di reiterati episodi che hanno comportato seri problemi di ordine e sicurezza pubblica.
Il locale è stato oggetto di una violenta rissa il 15 agosto, sedata solo grazie all'intervento delle Volanti, avvenuta dentro e fuori al locale tra due gruppi di cittadini stranieri, gran parte dei quali con numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio.
La scorsa notte invece, la Polizia ha effettuato un'ulteriore controllo identificando 11 persone con numerosi precedenti, tanto da costituire un serio pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Il Questore di Modena ha quindi disposto ai sensi dell'Art.100 la chiusura del Ristorante "LIVE S.R.L".
L'assessore Cristiano Casa: "Ottimo il presidio della municipale. Per essere ancora più efficaci? Pene più efficienti e più forze dell'ordine".
Parma, 2 agosto 2018 –
Continua l'attività di contrasto all'accattonaggio molesto da parte della Polizia Municipale che, nella giornata odierna, ha effettuato un servizio mirato nella zona Centro in area monumentale, di fronte agli istituti di culto e in corrispondenza delle fermate delle linee bus urbane.
Due le persone individuate dagli agenti operanti, intente a effettuare l'accattonaggio con modalità insistenti e fastidiose che sono state compiutamente identificate e sanzionate per la violazione del Regolamento di Polizia Urbana.
Come previsto dal Decreto Minniti, per una di queste è scattato l'ordine di allontanamento per 48 ore dalla zona di via Mazzini in quanto l'attività contestata veniva effettuata in corrispondenza delle fermate delle linee bus urbane, occupando spazi destinati agli utenti delle stesse linee e limitando materialmente l'accesso e la discesa degli utenti dagli autobus in fermata. Il trasgressore, una donna di origine rom, è stata diffidata dal fare ritorno per 48 ore nella zona prescritta. Il provvedimento è in linea con l'attività di contrasto ai fenomeni degradanti effettuata negli ultimi mesi dagli uomini di via Del Taglio in collaborazione con l'Ufficio Immigrazione e l'Ufficio Anti Crimine della locale Questura e che ha portato, negli ultimi tempi, all'espulsione coatta di due cittadini romeni sul territorio italiano in assenza dei requisiti personali e legali previsti dalle norme, attività che proseguirà anche nelle prossime settimane.
Il commento dell'assessore alla Sicurezza Cristiano Casa
"Ottima l'attenzione della Polizia Municipale. Questa attività rientra nelle linee di indirizzo che ci siamo dati: puntiamo a ridurre il fenomeno in modo drastico. Ma per farlo con ancora più efficacia abbiamo bisogno che lo Stato torni a fare lo Stato, rendendo più efficaci le procedure di allontanamento e le espulsioni e aumentando le unità di forze dell'ordine. Questo è quel che chiediamo da anni. Infine invito i parmigiani a porre particolare attenzione ai fenomeni di accattonaggio molesto, perché spesso si ha a che fare con persone che se ne approfittano e che non hanno reali difficoltà economiche, ciò è aggravato dal fatto che l'accattonaggio potrebbe sfociare in fenomeni di furto".
Stazione, continua il presidio della Polizia Municipale, Casa: "Il nostro è un lavoro costante sul territorio". In piazzale Dalla Chiesa, negli ultimi tre mesi, identificati 43 soggetti, rinvenute sostanze stupefacenti e bloccata una rapina.
Parma, 1 agosto 2018
Continua stabilmente l'attività di vigilanza e presidio della Polizia Municipale in zona stazione, come richiesto e voluto dall'amministrazione comunale. In zona piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di fronte alla stazione, vi è infatti il presidio sin da aprile di una pattuglia della Polizia Municipale, attivo dalle 17 alle 22, che ha effettuato numerosi interventi in favore della cittadinanza e dei fruitori della stazione.
In particolare nel periodo di riferimento sono stati identificati complessivamente 43 soggetti; effettuati due rinvenimenti di sostanze stupefacenti, un intervento in flagranza del reato di rapina, quattro servizi in ausilio alle altre Forze dell'Ordine per fatti inerenti la pubblica sicurezza. Infine, è stato mantenuto un continuo e costante rapporto con i commercianti della zona e con i cittadini fruitori della stazione.
Il commento dell'assessore Casa
"Ringrazio la Polizia Municipale per il lavoro costante in zona stazione. Noi andiamo avanti con il presidio quotidiano, in attesa che il Ministro dell'Interno si degni di rispondere alla semplice richiesta della città di Parma. Avere una presenza costante dell'Esercito in zona stazione, come già avviene in diverse città italiane, come Brescia per esempio, oltre a prevenire situazioni di microcriminalità vorrebbe dire liberare la Polizia Municipale per utilizzarla in altre zone calde di Parma. La Lega pensa che il Comune debba sostituirsi allo Stato? Spiace, non è così. Per questo attendiamo che il Ministro e i suoi parlamentari smettano di ignorare le richieste che arrivano dalla città".
Fonte: Comune di Parma
Incendio su bus della linea 9 in via XXIV Maggio: i primi rilievi.
Parma, 1° agosto 2018 -
Momenti di paura questa mattina in via XXIV Maggio. A bordo di un bus della linea 9 si è sviluppato un incendio improvviso. Il mezzo in oggetto era un "bus in servizio da 9 anni, alimentato a metano, regolarmente manutenuto e revisionato" - informa la Tep.
Al primo sentore di odore di bruciato, l'autista ha arrestato il mezzo, consentendo ai passeggeri di scendere in sicurezza, senza concitazione e senza che alcuno dei trasportati si trovasse mai in condizione di pericolo. Nessuno ha riportato ferite.
Risultano invece danni materiali, oltre che al mezzo, alle insegne del negozio presso il quale il bus ha arrestato la sua corsa, per effetto dell'irradiazione del calore.
L'incendio sembra essersi sviluppato presso la marmitta catalitica, nella parte posteriore del mezzo vicino al tetto. L'impianto a metano, revisionato ogni anno a norma di legge e sostituito completamente nel 2016, è rimasto integro, così come non risultano danneggiati il motore e la struttura dell'abitacolo, aggrediti dal fuoco solo in un secondo momento.
In attesa di poter approfondire i rilievi sulla vettura, sarà convocata una commissione ufficiale d'inchiesta cui prenderanno parte, oltre ai tecnici TEP, i rappresentanti di Comune e Provincia e della Motorizzazione Civile. I membri della commissione analizzeranno le relazioni prodotte dall'azienda, dai Vigili del Fuoco, dalla Polizia municipale, eventuali immagini dei sistemi di videosorveglianza e tutte le testimonianze utili a chiarire l'accaduto.