Una 57 di Sassuolo stava facendo una gita con il marito e alcuni amici, quando, all’altezza di Castelvetro, l’animale è sbucato di corsa e l’ha presa in pieno.
SASSUOLO (MO) –
Investe una ciclista e fugge senza prestarle soccorso. Ma per l’investitore non ci saranno conseguenze penali, perché si tratta di un…cinghiale. La sfortunata ciclista, una 57 enne di Sassuolo, invece, è rimasta a terra dolorante e ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
Tutto era cominciato con una gita domenicale, che la sassolese aveva deciso di fare in bicicletta insieme al marito e a tre amici, approfittando della bella giornata. Sulla via del ritorno, all’altezza di Castelvetro, in prossimità di una discesa, il gruppo si è visto tagliare la strada da un paio di cinghiali. Appena il tempo di commentare che, all’improvviso, dalla boscaglia, è sbucato di corsa un altro animale, seguito da due cuccioli, che ha investito in pieno la 57 enne, prima della fila di ciclisti.
La donna è rovinata a terra dolorante e impossibilitata ad alzarsi. Il marito ha subito chiamato il 118. Sul posto, oltre al personale sanitario, sono intervenute anche alcune guardie venatorie, che hanno confermato che nella zona era in corso una battuta di caccia al cinghiale finalizzata alla riduzione del numero di capi.
La sfortunata ciclista è stata invece trasferita all’ospedale di Baggiovara, dove le è stata diagnosticata la frattura di una clavicola, di alcune costole e altre abrasioni e contusioni dovute alla caduta.
L'Ufficio Oggetti Smarriti, situato nel comando della Polizia Municipale in strada del Taglio 8/a, segnala che sono stati rinvenuti: 5 biciclette, 2 telefoni cellulari, 1 borsellino ed una macchina fotografica.
I legittimi proprietari che li hanno smarriti possono contattare l'ufficio stesso al numero 0521/218738, o prenderne visione nella sede di via Del Taglio 8/A.
Una bottega storica di via La Spezia, la Salumeria Zannoni con cinquant’anni di storia e di tradizione gastronomica della nostra città, smentisce la notizia di una sua imminente chiusura e annuncia, invece, il suo rilancio.
La società Bottega di Parma comunica di aver rilevato lo storico negozio al civico 33 di via La Spezia e di avere tutte le intenzioni di proseguire il grande lavoro della famiglia Zannoni che da cinquanta anni celebra e commercia le eccellenze gastronomiche del nostro territorio.
Un’acquisizione importante per una società giovane come Bottega di Parma che intende incrementare una realtà storica come quella della Salumeria aggiungendo nuove competenze adeguate al mercato internazionale. Innovazione che mantiene l’impronta di eccellenza costruita con sapienza in mezzo secolo di tradizione.
Catering, take away ed e-commerce le innovazioni di Bottega di Parma in programma, che andranno a completare la già conosciuta e apprezzata attività commerciale negli storici spazi di via La Spezia. Uno sguardo rivolto verso il mondo, com’è nella filosofia della società parmigiana di professionisti che da quattro anni porta fuori dai confini locali il linguaggio del buon cibo e del buon vivere Made in Parma. Conosciuto ovunque e riconosciuto dal recente titolo Unesco di City of Gastronomy, con eventi di respiro internazionale come Il Longines Athina Onassis Horse Show e il prestigioso Sirha di Lione.
Una nuova pagina, quindi, per lo storico negozio da aggiungere ad altre già scritte e vincenti e non una chiusura, un’evoluzione verso nuovi mercati di un team giovane e innovativo nel pieno rispetto della storia precedente di Claudio Zannoni che passa il testimone.
“Riapriremo nel giro di pochi giorni ai primi di novembre per garantire la continuità con la gestione precedente di presidio sociale per la zona. – conferma il team di Bottega di Parma - Dopo Natale effettueremo un restyling del punto vendita per inaugurare la nuova stagione con una sorpresa per i clienti storici. Bottega di Parma crede nel prodotto e nelle persone e per noi Claudio resterà una grande guida e una fonte di ispirazione”.
A breve seguiranno aggiornamenti sull’inaugurazione. Salumeria Zannoni continuerà la sua storica attività, una buona notizia per smentire il detto che ‘le vere notizie sono le cattive notizie’.
Polizia Locale: controlli contro la fruizione abusiva degli spazi di sosta per invalidi: dall’inizio dell’anno 459 violazioni.
Piacenza -
Controlli sulle soste negli spazi destinati agli invalidi e sull’uso improprio del contrassegno per gli automobilisti disabili, il cui abuso penalizza e crea disagio a chi ne ha effettivamente necessità e diritto. Dall’inizio dell’anno, sono state accertate e contestate 459 violazioni, di cui 431 al Codice della Strada e 28 all’ordinanza sindacale n. 85 del 2009, per mancata esposizione e uso improprio del permesso. Ciò comporta – ad esempio circolando senza che vi sia, a bordo, il titolare – sanzioni pecuniarie e il ritiro immediato del contrassegno stesso da parte degli agenti accertatori. Il documento è infatti strettamente personale e deve essere esposto in originale in modo ben visibile, sul parabrezza anteriore del veicolo a servizio della persona con invalidità.
Non sono ammissibili scansioni o fotocopie: oltre al sequestro del contrassegno non originale e al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, si può incorrere anche in una denuncia penale. Infine, il permesso va sempre restituito in caso di decesso del titolare o qualora vengano meno le esigenze di mobilità della persona interessata.
Modifiche alla viabilità per lavori di messa in sicurezza urgente di parte della pavimentazione di piazzale Dalla Chiesa, parte Ovest del piazzale, verso via Cecchi.
Parma, 16 ottobre 2018 -
Modifiche temporanee alla viabilità per lavori di messa in sicurezza urgente di parte della pavimentazione di piazzale Dalla Chiesa, nella parte ovest del piazzale stesso, verso via Cecchi, da domani, mercoledì 17 ottobre, al 3 novembre.
Per mettere in sicurezza la pavimentazione dell’area ovest di piazzale Dalla Chiesa, quella che dà accesso a via Cecchi, nel tratto compreso tra la parte antistante la stazione e viale Bottego, mercoledì 17 ottobre avranno inizio i lavori di rimozione delle lastre sconnesse. Il primo stralcio dell’intervento, tra la parte antistante la stazione e via Cecchi avrà inizio il 17 ottobre e si concluderà il 24 ottobre compreso.
Il secondo stralcio, da via Cecchi a viale Bottego, avrà inizio il 25 ottobre e si concluderà il 3 novembre compreso, salvo imprevisti. L’area in questione sarà quindi chiusa al traffico per il primo stralcio dalla parte antistante la stazione a via Cecchi e per il secondo stralcio tra via Cecchi e viale Bottego nei periodi indicati. L’accesso a via Cecchi sarà sempre garantito.
Ecco cosa prevede l'ordinanza. Dal 17/10/2018 al 03/11/2018 (istituzione area di cantiere): Area Nord di piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, destituzione n° 10 stalli cicli e motocili e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata.
Fase 1: dal 17/10/2018 al 24/10/2018 - Istituzione del divieto di circolazione, nell'Area Ovest di Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, tratto compreso tra via Cecchi e l’area Nord di P.le Carlo Alberto Dalla Chiesa. Istituzione del senso unico alternato in area Ovest di piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, tratto compreso tra via Cecchi e viale Bottego. Sarà consentito il transito ai veicoli autorizzati ed ai veicoli diretti ai posti auto interni di via Cecchi e del viale Ovest di p.le Carlo Alberto Dalla Chiesa nel controviale Sud di P.le Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Fase 2: dal 25/10/2018 al 03/11/2018 - Istituzione del divieto di circolazione in Area Ovest di piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, tratto compreso tra via Cecchi e viale Bottego.
I titolari di posti auto interni, nei periodi di inagibilità dei passi carrabili, potranno ottenere autorizzazione temporanea di sosta in ZTL Stazione, ZONA 11, ZONA 12 rivolgendosi allo sportello Infomobility presso il Centro Servizi al Cittadino del DUC.
L’accesso a via Cecchi sarà sempre garantito dai tratti non interessati dalle lavorazioni dal viale Ovest di p.le Carlo Alberto dalla Chiesa.
Fonte: Comune di Parma
Dure critiche della Cisl Emilia Centrale all’aumento di 50 euro del costo per la domanda di cittadinanza. Fino al 4 ottobre il documento costava 200 euro, dal 5 ottobre costa 250 euro, come disposto dal decreto legge 113/2018 (cosiddetto “decreto Salvini”) e come confermato dalla prefettura in risposta a un chiarimento sollecitato dall’ufficio stranieri della Cisl. Il decreto ha anche raddoppiato i tempi (da 730 a 1.460 giorni) che il Ministero degli Interni può prendersi per rispondere all'istanza.
«L’aumento del contributo e l’allungamento dei tempi di risposta per le istanze di cittadinanza si aggiungono ad altri ostacoli, come il reddito minimo e i dieci anni di residenza ininterrotta. Essi risultano, pertanto, discriminatori sui lavoratori immigrati che, insieme alle loro famiglie, hanno investito in un percorso di integrazione – sottolinea Domenico Chiatto, responsabile delle politiche per l’immigrazione della segreteria Cisl Emilia Centrale - È da settembre 2015, ovvero dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha dichiarato sproporzionato il contributo richiesto per il rinnovo dei titoli di soggiorno italiani, che i cittadini di origine immigrata attendono una diminuzione dei costi. Chiediamo un intervento legislativo che equipari le spese per le pratiche relative ai titoli di soggiorno a quelli di altre pratiche amministrative».
Chiatto sottolinea che in un periodo di crisi non ancora superato molti immigrati possono trovarsi in difficoltà nel procurarsi la cifra necessaria per la domanda di cittadinanza, soprattutto se hanno coniuge e figli a carico. Tra l’altro nel 2016 erano aumentati i costi del permesso di soggiorno elettronico: da 27,50 a 30,46 euro per la stampa da parte del Poligrafico dello Stato; da 107,50 a 110,46 euro per i permessi di durata inferiore a un anno; da 127,50 a 130,46 euro per quelli di durata fino a due anni e da 227,50 a 330,46 euro per la richiesta di permesso per soggiornanti di lungo periodo. Sono rimasti invariati solo gli importi della marca da bollo (16 euro) e della spedizione postale (30 euro).
Gli immigrati possono trovarsi in difficoltà anche se intendono rinnovare il permesso di soggiorno per essere regolari. Oggi un permesso di soggiorno di durata di due anni per un nucleo famigliare di quattro componenti costa 505,84 euro, una spesa che deve essere sostenuta ogni due anni.
«Si mettono a rischio situazioni economiche familiari già fragili – aggiunge Chiatto - Non è ammissibile obbligare i migranti a indebitarsi per avere i documenti in regola. Come non è ammissibile che vengano posti ostacoli a chi è regolare e vuole continuare a risiedere in Italia con un progetto di vita familiare.~Rileviamo, inoltre, - conclude il segretario Cisl Emilia Centrale - che non è stata data nessuna preventiva comunicazione a patronati e sportelli informativi per migranti, né sono stati consegnati i bollettini con gli importi modificati.
Per l’istanza di cittadinanza si devono produrre due bollettini: uno da 200 euro e uno da 50 euro».
Fonte: Cisl Emilia Centrale
L’anziana doveva andare da Rimini a Bellaria, ma ha imboccato l’autostrada e ha perso l’orientamento. È stata “intercettata” dai poliziotti in una piazzola di sosta, dopo che si era fermata all’autogrill a chiedere informazioni.
MODENA –
Disavventura, fortunatamente a lieto fine, per un’arzilla riminese di 93 anni, che ha perso l’orientamento e, a bordo della sua utilitaria, ha percorso 200 km, finendo da Rimini a Modena, dove è stata “intercettata” dagli uomini della stradale e letteralmente portata…sulla retta via.
L’anziana ha raccontato agli agenti di doversi recare dalla sua callista, a Bellaria, ma di avere erroneamente imboccato l’autostrada. È a questo punto che la signora non ha più saputo orientarsi. Ma non si è persa d’animo e si è fermata presso un paio di autogrill per chiedere informazioni. Sarebbe anche uscita e rientrata più volte in autostrada, come dimostrano gli scontrini, ma nella viabilità ordinaria si sarebbe trovata ancora peggio.
A “salvarla” è stata la segnalazione di un automobilista, che ha riferito alla stradale di un’utilitaria che procedeva a passo troppo lento in direzione di Modena Nord. Gli agenti si sono quindi messi sulle sue tracce e hanno raggiunto la 93 enne in una piazzola di sosta, dove si era fermata per decidere il da farsi.
Gli agenti sono stati accolti con come salvatori dall’intrepida “nonnina”, che ha così potuto tornare a casa sana e salva, con sollievo dei figli, che avevano già allertato la Questura di Rimini, data l’assenza prolungata della madre, che era finita a 200 km di distanza. Chissà che, la prossima volta, dalla callista non l’accompagnino loro!
Il ragazzo ha accusato un malore lo scorso 6 ottobre. Dopo la denuncia dei genitori, la Polizia di Stato ha raccolto le testimonianze di altri minorenni che confermano di aver bevuto alcolici nel locale. La discoteca era già stata chiusa nel 2014 e nel 2015 per altri episodi.
MODENA –
La nota discoteca Kyi Club di Baggiovara, frequentata soprattutto da giovanissimi, dovrà restare chiusa per venti giorni. Lo ha imposto il Questore di Modena in seguito a un episodio accaduto lo scorso 6 ottobre, che ha visto protagonista, suo malgrado un quindicenne, che ha accusato un malore per aver assunto troppo alcol proprio mentre si trovava nel locale.
Il ragazzo ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, mentre i genitori hanno sporto denuncia per somministrazione di sostante alcoliche a un minorenne. Le successive verifiche effettuate dalla Polizia di Stato hanno consentito di raccogliere altre testimonianze di minorenni, che hanno ammesso di avere bevuto alcolici all’interno del locale.
Sono in corso ulteriori accertamenti per capire se ci sia stata una violazione delle procedure imposte ai locali, che prevedono di accertarsi dell’età dei ragazzi attraverso il controllo dei documenti, prima di somministrare loro bevande alcoliche, oppure se i minorenni sono ricorsi a “trucchi” come mandare al bar amici maggiorenni o, peggio, esibire documenti falsi, commettendo un vero e proprio reato.
La direzione del locale, infatti, afferma che proprio lo scorso 6 ottobre, quando il quindicenne si è sentito male, gli addetti alla sicurezza avrebbero chiesto l’intervento delle forze dell’ordine perché alcuni minorenne erano stati trovati in possesso di documenti falsi. Proprio per evitare altri episodi, la discoteca sta valutando la possibilità, trascorsi i venti giorni di chiusura forzata, di consentire l’ingresso solo ai maggiorenni.
Non è la prima volta, infatti, che il Kyi Club si trova al centro di episodi che ne hanno determinato la sospensione temporanea dell’attività, nel 2014 e nel 2015.
Nella serata di ieri, personale della Settore Anticrimine e dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato di P.S. di Mirandola ha tratto in arresto in flagranza di reato un italiano di 35 anni, pluripregiudicato, resosi responsabile dei reati di truffa e danneggiamento.
Nel corso del servizio di controllo del territorio, la sala operativa ha diramato la ricerca di un’autovettura sospetta il cui conducente aveva tentato la cosiddetta “truffa dello specchietto”.
Rintracciato a bordo di una Fiat 500 di colore bianco, il 35enne era appena riuscito a compiere la sua ultima truffa ai danni di una signora mirandolese.
Utilizzando un giornale arrotolato a forma di bastone su cui era stata apposta della carta abrasiva, il malvivente, a bordo della 500 con uno specchietto già divelto, aveva avvicinato la vittima danneggiandole l’auto e inducendola a credere di aver provocato lei stessa il danno. Dopo averla raggirata, ha chiesto ed ottenuto del denaro dalla donna, con la motivazione di chiudere la faccenda senza denunciare il fatto di lieve entità alle rispettive assicurazioni.
A seguito di perquisizione sono stati rinvenuti 255,00 € in contanti, provento delle truffe, nella tasca posteriore dei pantaloni del malfattore, suddivise in quattro diverse mazzette. Il giornale arrotolato, pronto per il prossimo “colpo”, è stato rinvenuto all’interno della Fiat 500.
Da accertamenti, il 35enne è risultato essere stato denunciato più volte per il medesimo reato.
Continua, purtroppo, la stagione della pertosse, diffusa in questo periodo nella popolazione e che, quindi, può colpire anche gli operatori sanitari, come accaduto nei giorni scorsi in una Unità Operativa dell’Ospedale Civile per un medico, al quale si aggiungono altri due colleghi in accertamento. Come sempre avviene in casi del genere, la Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria, in accordo con il Medico infettivologo, il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale ed il Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena, ha avviato le misure di prevenzione della diffusione (profilassi) su tutti i pazienti e gli operatori che hanno avuto un contatto diretto con il caso segnalato.
SINTOMI PERTOSSE
La diagnosi della pertosse non è sempre immediata visto che il sintomo principale, la tosse, è diffuso in una stagione caratterizzata da forti gli sbalzi termici. Per questo motivo i primi sintomi della pertosse possono essere confusi con quelli di un semplice raffreddamento. Di solito per prevenire la diffusione è sufficiente una profilassi antibiotica mirata e l’utilizzo di mascherine in grado di limitare la diffusione dei 'drop' salivari, per gli operatori in contatto con i pazienti.
La pertosse è una malattia infettiva batterica contagiosa, i cui sintomi sono solitamente simili a quelli del raffreddore comune, presentandosi con un naso che cola, febbre e tosse lieve a cui seguono settimane caratterizzate da attacchi più forti. La malattia, nell’adulto, solitamente, non ha un decorso grave, mentre nel bambino può portare a complicanze anche severe.
65 I CASI DA INIZIO ANNO
Dall’inizio dell’anno sono stati 65 i casi segnalati di pertosse sul territorio della Provincia di Modena, concentrati in particolare nella fascia 0-14 anni. La pertosse viene annoverata fra le malattie infantili - come la rosolia, il morbillo, la varicella e la parotite -, ma l’immunità conferita dall'infezione non è definitiva e declina con il passare degli anni, per questo, ricorda l’Azienda USL di Modena, la vaccinazione di base e i successivi richiami sono la misura fondamentale per prevenirne la diffusione. Nei bambini il vaccino, obbligatorio in Italia dalla introduzione della legge 119 del 2017, viene somministrato a partire dal compimento dell’ottava settimana di vita. La vaccinazione di base prevede tre dosi nel corso del primo anno di vita; i richiami, anch’essi obbligatori, sono effettuati a 5-6 anni e in adolescenza.
Sul territorio modenese dal 2010 si è assistito a un aumento di infezioni correlabile al calo delle coperture vaccinali: “Poiché la pertosse si manifesta con maggiore intensità e gravità proprio nei bambini molto piccoli- spiega Giovanni Casaletti, direttore del Servizio Igiene pubblica dell’Azienda USL di Modena -, per proteggerli il piano regionale di prevenzione vaccinale prevede anche per gli adulti l’offerta gratuita del vaccino antidifterite-tetano-pertosse in occasione di tutti i richiami delle vaccinazioni antitetaniche; inoltre, proprio per proteggere i bambini nei primi mesi di vita, viene fortemente raccomandata la vaccinazione alle donne gravide fra la 27ma e la 32ma settimana di gestazione”. Per le donne in gravidanza la somministrazione è garantita gratuitamente, contattando direttamente gli ambulatori vaccinazioni dell'Azienda USL di Modena.
Fonte: AUSL MO