Mamma perde la vita durante il parto all'Ospedale dei Guastalla. Salvo il bambino grazie ad un cesareo d'urgenza. Lascia il marito e un figlio di 4 anni.
Reggio Emilia, 13 maggio 2016
La donna è morta nell'Ospedale di Civile di Guastalla mentre stava dando alla luce il secondo figlio durante le prime fasi del travaglio.
La Direzione dell'Azienda USL, nell'esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia per la gravissima perdita, comunica che le condizione delle donna sono imprevedibilmente e improvvisamente diventate critiche durante le primissime fasi del travaglio per motivi che, a una prima analisi, non paiono correlabili al parto.
Inutili sono stati i tempestivi interventi per salvare la giovane, mentre il taglio cesareo d'emergenza ha permesso di salvare il bambino. Le condizioni del neonato, trasferito con attivazione dello STEN (Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale) e attualmente ricoverato nel Reparto di Neonatologia dell'Ospedale di Reggio Emilia, non destano preoccupazioni. È stata attivata immediatamente, come da prassi, una valutazione interna del percorso clinico-assistenziale ed è stato richiesto un riscontro diagnostico per accertare le cause di questo evento così drammatico.
L'Ausl informa che in Emilia-Romagna e in Italia la mortalità materna per cause legate al parto è un evento estremamente raro, ma purtroppo possibile (circa 1 caso ogni 10.000 parti), spesso associato ad eventi imprevedibili, improvvisi e non prevenibili. Negli ospedali reggiani delle due aziende sanitarie avvengono mediamente 5.000 parti/anno.
Nomine al Regio, il sindaco Pizzarotti e l'assessore alla Cultura Ferraris risultano indagati per abuso d'ufficio. L'inchiesta sulle nomine ha preso il via da alcune segnalazioni fatte anche dal senatore del Pd Giorgio Pagliari.
Parma, 12 maggio 2016
Il sindaco Federico Pizzarotti ha risposto questa mattina con comunicato stampa, che le indagini a suo carico sono 'atto dovuto'.
Il suo nome, insieme a quello dell'assessore alla Cultura Laura Ferraris, è comparso tra quelli di un'inchiesta sulle designazioni ai vertici del Teatro Regio.
I nomi del Primo cittadino di Parma a 5 Stelle Federico Pizzarotti e l'assessore alla Cultura Laura Ferraris sarebbero, secondo il pm Giuseppe Amara, ricollegabili ad Anna Maria Meo, direttore generale del Regio e a Barbara Minghetti, consulente allo sviluppo e ai progetti speciali. L'inchiesta sulle nomine ha preso il via da alcune segnalazioni fatte anche dal senatore del Pd Giorgio Pagliari.
Con sindaco e assessore sono iscritti nel registro degli indagati anche i tre membri del consiglio di amministrazione che votarono le nomine: Giuseppe Albenzio, Silvio Grimaldeschi e Marco Alberto Valenti.
Questa mattina Pizzarotti ha risposto di essere tranquillo perché è "un atto dovuto che rispetto pienamente. Era già emerso ci fossero indagini in corso in ragione degli esposti del senatore PD Pagliari. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la Procura consueto atteggiamento collaborativo. Il mio impegno continua senza esitazione".
Due giorni fa, un altro sindaco 5 stelle si è trovato coinvolto in una inchesta che riguarda un'azienda che smaltisce i rifiuti.
Secondo quanto riporta il Tirreno, che cita fonti investigative, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin è iscritto nel registro degli indagati per tre ipotesi di reato: bancarotta fraudolenta, abuso d'ufficio e falso in bilancio.
Nogarin si difende con un post su facebook, specificando che la bancarotta resta l'unico reato di cui sia a conoscenza.
I Carabinieri hanno fermato due parmigiani e quattro stranieri dell'Est Europa. Proseguono le indagini. Uno dei possibili moventi sembrerebbe lo sfratto per l'affitto mai pagato.
Parma, 12 maggio 2016
Un raid punitivo per l'affitto non pagato?
Questo sembrerebbe uno dei moventi secondo le ultime indagini. La violenza inaudita è costata la vita a Mohamed Habassi, 32 anni, di origini africane ucciso nella notte tra il 9 ed il 10 maggio a Basilicagoiano, in provincia di Parma.
I Carabinieri hanno fermato due parmigiani, uno convivente della padrona di casa e quattro stranieri dell'Est Europa.
Un'ora di sevizie attuate con mazze da baseball e spranghe di ferro per far lasciare all'uomo l'appartamento, ma le ipotesi al vaglio degli inquirenti sembrerebbero anche quelle legate allo spaccio o al prestito di soldi. Una brutalità dai risvolti raccapriccianti. Durante le torture, all'uomo sarebbero anche state tagliate due dita, gettate nel lavandino.
L'uomo sarebbe stato ucciso dopo una violenta lite. Le grida nella notte sono state avvertite dai vicini. Ci sarebbe un uomo fermato per essere interrogato.
Parma, 10 maggio 2016
Notte di terrore nel Parmense. A Basilicagoiano le urla strazianti di un uomo che sarebbe stato ucciso a badilate o con un'arma da taglio, hanno allertato i vicini. Sul posto i Carabinieri per i rilievi e le indagini, che stanno cercando di ricostruire la dinamica e lil numero di persone coinvolte. Ci sarebbe un uomo fermato per essere interrogato.
La vittima è Mohamed Habassi, 32 anni, di origini africane ucciso dopo una violenta lite.
Inaugurato il Cibus dei record alla presenza dei Ministri Maurizio Martina e Beatrice Lorenzin, del Sottosegretario Ivan Scalfarotto e del Governatore Stefano Bonaccini. Oltre 3.000 aziende ospitate nei 7 padiglioni fieristici e 2000 buyer accreditati.
Di LGC
Parma, 10 maggio 2016
Il presidente di Fiere di Parma, Gian Domenico Auricchio, apre la 18esima edizione di Cibus, "quella dei record come alcuni giornali l'hanno definita" è il commento di Auricchio, in coda ai ringraziamenti rivolti agli azionisti dell'Ente che "hanno messo nelle condizioni il Consiglio di fare altri e nuovi investimenti". Dal rifacimento dell'ingresso all'ammodernamento del padiglione 7, tutta una serie di interventi che hanno consentito di ospitare oltre 3.000 aziende. L'importanza della manifestazione parmense si misura anche dalla presenza di oltre 2000 buyer in forza del coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico e dell'ICE.
Per Luigi Pio Scordamaglia, presidente di Federalimentare, Cibus rappresenta il simbolo, il modello di riferimento dell'Agroalimentare e impersona quella sintesi del settore connesso a qualità, sicurezza e vocazione tradizionale ma al contempo proiettato enormemente all'export. "E' una manifestazione - sottolinea Scordamaglia - importante a fare comprendere al mondo quale sia il "Real Italia". Questo è un Governo, prosegue il presidente, che ha fatto del coordinamento un punto di forza della sua azione". In chiusura viene confermato che il brand Cibus e Federalimentare collaboreranno ancora per molti anni.
L'ambizione emiliano romagnola è di "competere con i Paesi più avanzati al mondo" è l'imperativo di Stefano Bonaccini, Governatore della Emilia Romagna, "serve una lotta dura contro la contraffazione" prosegue Bonaccini - un fenomeno che mette a rischio i frutti della tradizione e il lavoro di migliaia di produttori. In conclusione il Governatore anticipa che verranno estesi oltre i 4 anni i benefici fiscali per le aziende colpite dal terremoto e chiosa "Ci mancherebbe che CIBUS andasse in Lombardia che ha tanti primati ma la Food Valley è qui".
"Abbiamo un nemico importante, l'Italian Sounding", sostiene Ivan Scalfarotto. Arginare il fenomeno dell'imitazione, che vale quasi il doppio dell'export nazionale, è la battaglia di tutte le battaglie. La ricetta secondo il sottosegretario allo sviluppo economico sta nel fare sistema e concentrarsi. Il Governo, conclude il parlamentare, non può dare la soluzione ma essere da stimolo affinché tutti gli attori operino nella stessa direzione.
"L'esperienza di EXPO - interviene il Ministro Maurizio Martina - deve aiutarci a costruire un nuovo modello di collaborazione per costruire un avanzamento complessivo per il bene di tutti".
In sintesi, il Ministro sollecita l'Agricoltura e l'Industria a andare di pari passo nella medesima direzione. "Adesso tutti insieme abbiamo un impegno che va ben oltre le nostre rispettive rappresentanze" è la conclusione dell'intervento di Martina.
In linea con i colleghi onorevoli, la Ministra Beatrice Lorenzin sollecita a fare sistema e la salute passa necessariamente da una corretta alimentazione che diventa perciò il principale elemento di prevenzione. Infine, richiamando i frequenti blocchi alle importazioni dei nostri prodotti, la Ministra dichiara la necessità di "combattere i blocchi sanitari" troppo spesso utilizzati per limitare l'ingresso dei nostri prodotti agroalimentari senza che vi sia un reale problema alimentare. "Spero, conclude la Lorenzin, che nel prossimo CIBUS, ci possa essere anche il logo del Ministero della Salute" a fianco di quello di Cibus, è un logo che manca".
Ferita in Spagna nell'incidente del pullman ERASMUS rimarrà ora alcuni giorni presso il Policlinico di Modena per predisporre il piano terapeutico.
Modena, 9 maggio 2016
Le condizioni di Laura Ferrari, la studentessa ventitreenne di Unimore rimasta coinvolta nel terribile incidente del 20 marzo scorso, nei pressi di Tarragona, in Spagna, sono complessivamente buone. Questo si legge nel bollettino medico di oggi diffuso dal Policlinico di Modena, risultato dei primi accertamenti svolti immediatamente dopo il ricovero, dall'equipe della Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, diretta dal prof. Giorgio De Santis, dove Laura è giunta nel primo pomeriggio di ieri, domenica 8 maggio.
La giovane, che frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, è atterrata nella mattinata di ieri a Bologna accompagnata dal fratello e dalla madre, che le è stata vicina sin dal giorno dell'incidente, con un volo di linea partito dalla capitale catalana.
"Le condizioni di salute di Laura Ferrari sono complessivamente buone – spiega il prof. Giorgio De Santis, direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico di Modena – Gli interventi eseguiti in urgenza all'Ospedale di Terragona prima e a Barcellona poi, hanno dato buoni risultati. Attualmente permangono esiti cicatriziali in regione del cuoio capelluto e del volto che necessitano di ulteriori cure e trattamenti per ottenere una stabilizzazione biologica degli stessi. La paziente necessita inoltre di esami strumentali, che richiederanno una decina di giorni, per la valutazione dello stato di avanzamento della guarigione di alcune fratture che interessano il distretto cefalico e il rachide cervicale. Stiamo valutando anche lo stato di ripresa muscolare dopo la lunga immobilizzazione".
Laura, dopo l'incidente che aveva coinvolto il pullman che trasportava un gruppo di una cinquantina di studenti ERASMUS, 13 dei quali deceduti, era stata sottoposta ad un primo intervento d'urgenza a Tarragona e poi trasferita il giorno dopo per la criticità delle sue condizioni nel più attrezzato Ospedale Universitario Sant Pau - Santa Creu di Barcellona, seguita dall'equipe del prof. Jaume Masia, che l'ha avuta in cura fino al momento del suo ritorno in Italia.
Laura rimarrà ricoverata al Policlinico per alcuni giorni al fine di completare gli accertamenti e predisporre il piano terapeutico che si dispiegherà nei prossimi mesi.
Nella giornata di oggi lunedì 9 maggio Laura ha ricevuto la visita anche del Presidente della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dell'Assessore Regionale alle Politiche per la Salute Sergio Venturi, del Direttore Generale dell'AOU Policlinico Ivan Trenti e del Rettore Unimore Angelo O. Andrisano, il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli che hanno voluto esprimerle la vicinanza e la gioia per questo atteso ritorno della comunità emiliano romagnola ed accademica.
Evasione fiscale milionaria scoperta dalla GDF di Parma. L'impresa edile gestita da un campano era stata trasferita fittiziamente all'estero: al nuovo indirizzo in realtà è dislocato un ristorante.
di Alexa Kuhne
Parma, 9 maggio 2016
Evadendo il fisco riuscivano ad essere più competitivi, a danno delle altre imprese del fidentino. Un pluripregiudicato campano e un calabrese avevano studiato bene il modo di frodare per milioni di euro, creando anche una fittizia sede in Gran Bretagna, dove in realtà vi era un ristorante.
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Parma hanno concluso una complessa indagine tributaria smascherando una società parmense operante nel settore dell'edilizia.
Attraverso l'attività di incrocio delle informazioni delle diverse banche dati disponibili, i finanzieri della Tenenza di Fidenza hanno scoperto che l'impresa, dopo aver omesso la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e senza aver mai versato un euro all'Erario, si era trasferita in Gran Bretagna, circostanza alquanto insolita in relazione alla tipologia di attività espletata.
Da quel momento, i finanzieri hanno deciso di approfondire i dati emersi, fino a riscontrare che all'indirizzo dichiarato come nuova sede dell'impresa, in realtà, esisteva un noto locale di ristorazione che, evidentemente, nulla aveva a che vedere con l'edilizia.
Gli approfondimenti investigativi hanno fatto emergere un sistema criminoso ben collaudato: il reale amministratore dell'impresa, infatti, è un pluripregiudicato di origini campane, il quale, dopo aver affidato l'azienda ad un prestanome nullatenente calabrese, aveva creato un consistente giro d'affari senza, però, mai presentare alcuna dichiarazione dei redditi.
Vieppiù, l'imprenditore era solito compensare i contributi previdenziali ed assistenziali dovuti all'INPS per i propri dipendenti, con crediti IVA del tutto inesistenti; così operando riusciva ad ottenere lavori in vari cantieri a prezzi competitivi, a tutto svantaggio delle imprese oneste del settore edile che venivano danneggiate da questa concorrenza sleale.
Al fine di non attrarre l'attenzione del fisco, la società era trasferita a Londra e tutta la documentazione contabile veniva fatta sparire; tutto ciò, allo scopo di far disperdere le proprie tracce ed ostacolare ogni pretesa tributaria.
Le ulteriori indagini, esperite attraverso mirate perquisizioni disposte dalla Procura di Parma ed il coinvolgimento di numerosi clienti, i cosiddetti controlli incrociati, permettevano di ricostruire un giro d'affari, conseguito sul territorio nazionale anziché all'estero, di circa 5 milioni di euro in soli 2 anni, con un'IVA evasa al bilancio nazionale dello Stato di circa un milione di euro.
Per gli amministratori che risultavano formalmente nei documenti contabili e, soprattutto, per le persone che di fatto occultamente gestivano la società senza comparire negli atti amministrativi della stessa, scattava la denuncia a piede libero per le ipotesi di reato concernenti l'omessa presentazione delle dichiarazioni annuali, l'occultamento e/o distruzione delle scritture contabili e l'indebita compensazione di tributi, che prevedono pene che vanno da diciotto mesi a sei anni di reclusione.
I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa stanno, infatti, dando esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli.
Parma, 9 maggio 2016
È partita all'alba l'operazione anti pizzo della Direzione Distrettuale Antimafia che interessa anche Parma, oltre a Caserta, Napoli, Latina, Sassari.
I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa stanno, infatti, dando esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di otto indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione tentata e consumata, lesioni personali e porto di armi, tutti con l'aggravante del metodo mafioso. Destinatari dei provvedimenti affiliati del gruppo Caterino Ferriero del clan dei Casalesi.
Le indagini sono partite nel 2008 e hanno permesso di scoperchiare una fitta rete di affiliati che hanno commesso estorsioni, tentate e consumate, messe in atto dagli indagati nei confronti di imprenditori del settore edile e commercianti dell'agro aversano. AK.
Monsignor Cocchi ha guidato la diocesi di Modena – Nonantola dal 1996 al 2009. Le esequie sono previste alle ore 10 nella Cattedrale di Modena. Lunedì sera è prevista una veglia di preghiera anche nel Duomo di Parma.
di Manuela Fiorini
Modena, 5 maggio 2016
Si svolgeranno sabato 7 maggio, alle ore 10, i funerali di Monsignor Benito Cocchi, arcivescovo emerito di Modena-Nonantola, scomparso questa mattina presso la Casa del Clero di Bologna, dove viveva dopo il suo ritiro, all'età di 81 anni.
Monsignor Cocchi ha guidato la diocesi di Modena – Nonantola dal 1996 al 2009. In precedenza, dal 1982 al 1996 era stato anche vescovo di Parma. Lunedì 9 maggio è prevista una veglia di preghiera nel Duomo di Parma, presieduta da Mons. Enrico Solmi, vescovo della diocesi parmense, modenese di origine e ordinato proprio da Monsignor Cocchi nel marzo del 2008.
Si è spento a Bologna a 81 anni, dove viveva nella Casa del Clero dopo aver lasciato la Diocesi nel 2010 per raggiunti limiti di età. Era nato a Minerbio il 5 novembre 1934. Nel 1982 era stato nominato Vescovo di Parma e nel 1996 arcivescovo abate di Modena-Nonantola.
Di Manuela Fiorini
BOLOGNA - E' tornato alla Casa del Padre, all'età di 81 anni, Monsignor Benito Cocchi, arcivescovo emerito di Modena-Nonantola. Lo ha annunciato con una nota l'agenzia Sir ale 11.47. Poco dopo le 12, anche le campane della Ghirlandina, la torre campanaria di Modena, hanno dato l'annuncio della scomparsa di Monsignor Cocchi alla città.
Era nato a San Giovanni Triariom nel Comune di Minerbio, nel bolognese, il 5 novembre 1934. Compie gli studi religiosi prima nel Seminario Arcivescovile poi al Seminario Regionale di Bologna. Dopo la laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense viene ordinato sacerdote a Bologna il 14 marzo 1959. Comincia a esercitare il suo ministro nel 1963 prima presso le parrocchie dei SS Francesco Saverio e Mamolo di Bologna e di San Severino di Corticello, dove si occupa della Casa della Carità. In quell'anno diventa anche assistente diocesano della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana); dal 1965 al 1970 è assistente delle Guide Italiane e docente del Seminario Regionale. Si dedica poi, in particolare, alle problematiche della famiglia come consulente del Consultorio Matrimoniale.
Viene ordinato vescovo il 6 gennaio 1975 dal Cardinale Antonio Poma, a Bologna. Il 22 maggio 1982 viene nominato vescovo di Parma. Dal dicembre 1994 al settembre 1995 ricopre anche il ruolo di amministratore apostolico di Piacenza –Bobbio. Nel giugno del 1995 entra nella presidenza della Caritas Italiana, di cui diventa presidente il 12 dicembre 1996 fino al maggio del 2003.
Il 12 aprile 1996 viene nominato da Giovanni Paolo II arcivescovo abate di Modena-Nonantola e fa il suo ingresso in diocesi il 9 giugno 1996, subentrando a Monsignor Bartolomeo Sant Quadri. Dell'espiscopato modenese si ricorda la visita pastorale alle parrocchie (1997-2002) e quella alle Unità Pastorali (2003-2005), il Convegno della Montagna (2002-2003) e il terzo Convegno della Chiesa di Modena-Nonantola (2007). Nel 2007, l'8 settembre, celebra in Duomo i funerali del tenore Luciano Pavarotti, mentre, nel 2009, a Parma, quelli del suo successore in quella diocesi, Silvio Cesare Bonicelli.
Il 27 gennaio 2010, papa Benedetto XVI accetta la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti di età. Gli succede Antonio Lanfranchi, poi deceduto il 17 febbraio 2015.
Nel suo saluto alla città, Monsignor Cocchi ha sottolineato i valori importanti come la famiglia, la formazione nella fede e l'attenzione al tema del lavoro, soprattutto in tempi di crisi. "Tutti i cittadini di Modena sono splendidi, sempre capaci di essere aperti a tutti, capaci di accogliere quello che incontrano nel mondo". Si ritira a vivere presso la Casa del Clero di Bologna, dove è venuto a mancare questa mattina. La data delle esequie non è ancora stata resa nota.