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Tentano di rubare alla Coin alcuni capi di abbigliamento nascondendoli all'interno di una borsa. Fermata D. S. di 38 anni, pregiudicata, irregolare sul territorio nazionale. In atto le indagini per individuare la complice della donna.

Parma, 28 novembre 2016

Sabato mattina, alle 10.30 circa, una volante è intervenuta presso la Coin di Via Mazzini dove era in corso un furto.
Gli agenti hanno identificato una ragazza cittadina mongola, D. S. di 38 anni, pregiudicata, irregolare sul territorio nazionale la quale era stata fermata dal personale addetto alla vigilanza del negozio per aver tentato di rubare alcuni capi di abbigliamento nascondendoli all'interno di una borsa.
Il personale del negozio ha riferito che D.S. si trovava in compagnia di un'altra donna all'interno del punto vendita e le due sono state notate dai commessi mentre si dirigevano entrambe nei camerini di prova con alcuni vestiti prelevati dagli scaffali, per poi allontanarsi dal reparto senza avere alcuna merce al seguito.
Allertati gli addetti alla vigilanza, D. S. è stata fermata mentre tentava di scappare, lasciando cadere a terra una borsa con all'interno 3 giubbotti, mentre l'altra ragazza è riuscita a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce.
La donna è stata accompagnata in Questura per essere sottoposta a rilievi dattiloscopici e perquisizione personale. La borsa recuperata aveva al suo interno, sotto la fodera, un rivestimento di carta stagnola su entrambi i lati nascosta da carta per pacchi di colore marrone in modo da risultare schermata al sistema antitaccheggio del negozio.
Viste le circostanze emerse, D. M. è stata arrestata per il reato di furto aggravato tentato in concorso e denunciata per il reato di inottemperanza all'ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale ed in attesa di giudizio.
La borsa è stata sequestrata, la merce che si trovava al suo interno è stata restituita al responsabile del negozio. Sono tuttora in atto le indagini per individuare la complice della donna.

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La Volante della Questura di Modena ha notato l'uomo mentre si aggirava furtivo nel cortile di un palazzo. Nell'appartamento dell'uomo trovato un vero e proprio magazzino della droga.

Modena, 24 novembre 2016

E' nato tutto da un'attività di controllo del territorio l'operazione di polizia giudiziaria condotta dalla Squadra Volante della Questura che la notte di martedì 23 novembre, ha notato un uomo che tentava di defilarsi in un cortile condominiale.
Bloccato è stato trovato in possesso di alcune dosi di cocaina, ma le successive attività di perquisizione hanno consentito di sequestrare, all'interno dell'abitazione ben 44 kg di marijuana confezionata in balle; 92 grammi di cocaina; 44 grammi di hashish, un bilancino di precisione; un barattolo di sostanza da taglio: creatina monoidrata e una pistola Beretta cal. 7,65 rifornita di 8 munizioni. Rinvenute anche banconote false.
Si tratta di M.D., albanese, clandestino, di 29 anni, già destinatario di provvedimenti di contrasto all'immigrazione clandestina dimorante a Modena in zona Morane. L'uomo è stato sottoposto al fermo del P.M. convalidato dal Tribunale di Modena. Lo stupefacente, rinvenuto nell'abitazione, era destinato a rifornire giovani del capoluogo.

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La Gdf di Vignola, in provincia di Modena, ha scoperto una truffa ai danni dell'Inps, per oltre un milione di euro, grazie alla quale si concedevano indennità di disoccupazione per falsi licenziamenti.

di Alexa Kuhne

Modena, 24 novembre 2016

Erano 110 gli ex dipendenti di due imprese edili a prendere indebitamente indennità di disoccupazione dai 400 ai 1000 euro mensili.
Persone che, in realtà, non erano mai state assunte da ditte che facevano richiesta all'Inps ma che non esistevano.
Così, due virtuali società con sede in provincia di Modena, truffavano lo Stato per oltre un milione di euro.
Lo ha scoperto la polizia giudiziaria che ha indagato su un meccanismo fraudolento basato sul licenziamento di persone assunte solo fittiziamente, che erano, tra l'altro, residenti in tutta Italia, lontane dal luogo della truffa.
L'Istituto di previdenza nazionale riceveva richieste indebite di pagamento delle indennità di disoccupazione, normalmente previste a norma di legge come strumento di protezione sociale a supporto di lavoratori destinatari di provvedimenti di cessazione dal lavoro subordinato.
L'intervento delle Fiamme Gialle ha consentito di segnalare all'Ente di previdenza la frode per il blocco di oltre un milione di euro richiesti, totale di sussidi indebiti, compresi fra i 400 e i 1000 euro mensili, generalmente accreditati su carte prepagate. Dal sequestro dei fascicoli relativi alle false presentazioni delle istanze intese ad ottenere le indennità di disoccupazione non spettanti, si è arrivati a patronati dislocati in varie città d'Italia quali Ravenna, Perugia, Caserta, Napoli, Aversa, Villa Literno e Mirandola.
I reati contestati ai titolari delle due imprese individuali virtuali e ai 110 falsi lavoratori sono truffa ai danni dello Stato, falso in atto pubblico.
L'attività investigativa è stata coordinata dai sostituti procuratori di Modena, Katia Marino ed Enrico Stefani.

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Mega deposito di merce contraffatta, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha sequestrato oltre 500 prodotti contraffatti che non rispettano i parametri di sicurezza. Fermati 4 senegalesi.

Di Alexa Kuhne

Reggio Emilia, 24 novembre 2016

Era uno dei tanti casolari abbandonati, come quelli che si vedono disseminati nelle campagne attorno a Reggio Emilia, ad essere abusivamente utilizzato come mega deposito di merce contraffatta, che veniva poi smistata per le feste di paese, come quella, imminente, per il patrono della città.
Nell'ambito di un più ampio teatro operativo predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, a pochi giorni di distanza da un'altra operazione simile, avvenuta nello scorso fine settimana, i Finanzieri hanno portato a termine un'ulteriore operazione che ha consentito il sequestro di oltre 500 beni di vario genere.
Erano occhiali, borse, scarpe, cinture, recanti il marchio contraffatto di note griffe e quello CE, che inganna il compratore perché non significa 'Comunità europea' ma 'China Export' e non rispetta, quindi, i parametri di sicurezza previsti dalla legge.
Gli organizzatori del commercio illecito si erano dotati anche di un furgone e di due autovetture con cui provvedevano a consegnare i prodotti ordinati ai venditori ambulanti.
I 4 trafficanti, tutti di origine senegalese, di età compresa tra 40 e 50 anni, sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria per i reati di detenzione e vendita di prodotti recanti marchi contraffatti, in concorso tra loro.
Si può stimare che il materiale sequestrato, se immesso illecitamente sul mercato, avrebbe consentito di realizzare corrispettivi per un valore di circa 20.000 euro.
L'operazione è stata svolta nella giornata di ieri dai Finanzieri del Gruppo e del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Emilia, nell'ambito del dispositivo di contrasto agli illeciti traffici. I militari hanno eseguito varie perquisizioni che hanno interessato anche le abitazioni ed i luoghi nella disponibilità di tutti gli indagati, nella città di Reggio Emilia e nel Comune di Poviglio, che è risultata essere il centro operativo per l'organizzazione di un vasto traffico che interessava tutto il circondario.

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Si è presentato sotto casa della vittima minacciando di darle fuoco, dopo atti persecutori verso le ex compagna e madre di suo figlio che andavano a vanti da mesi. Arrestato dai Carabinieri di Castelfranco Emilia.

Modena, 24 novembre 2016

L'ennesimo caso di violenza verso le donne mentre ci appresta alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne di domani, venerdì 25 novembre. E' accaduto nel Modenese, a Castelfranco Emilia, dove un 28enne si è presentato a casa della ex compagna e madre di suo figlio, minacciandola di darle fuoco. Una storia di persecuzioni che andava avanti da molto tempo. L'uomo infatti aveva il divieto di avvicinamento imposto dal giudice dal luglio scorso. Incurante di ciò, martedì sera si è fatto trovare sotto casa della vittima e l'ha minacciata di darle fuoco se non avesse ritirato la denuncia nei suoi confronti. La donna spaventata non ha aperto la porta ed ha subito chiamato il 112. Nell'auto di lui sono state trovate quattro bottiglie di olio combustibile sequestrate dai Carabinieri che l'hanno arrestato per stalking.

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Il piccolo è giunto al Pronto Soccorso con una grave ostruzione delle vie bronchiali a causa di un pezzo di mela mal ingerito. Una manovra endoscopica mai eseguita al Santa Maria Nuova su un paziente di quell'età.

Reggio Emilia, 22 novembre 2016

Una equipe multidisciplinare costituita da Anestesisti, Rianimatori e Pneumologi in turno nel pomeriggio di sabato 19 novembre è intervenuta su un bimbo di 18 mesi facendo fronte a una emergenza clinica di carattere straordinario. Il piccolo è giunto in Pronto Soccorso già cianotico causa gravi difficoltà respiratorie dovute alla parziale ostruzione delle vie bronchiali a causa di una non corretta ingestione di un pezzo di mela.

Come spiega il Direttore della Struttura di Anestesia e Rianimazione Giorgio Danelli "La gravità della situazione non lasciava la scelta di demandare la procedura a un centro specialistico pediatrico, il più vicino dei quali è a Bologna. Abbiamo deciso di agire subito, nella consapevolezza di avere le risorse cliniche necessarie".

Il team multidisciplinare rapidamente costituito per l'occasione era composto da due pneumologi endoscopisti di provata esperienza in grado di garantire l'esecuzione della delicata manovra, due anestesisti, tre rianimatori, tra i quali il responsabile del reparto, il pediatra di supporto per assicurare la continuità clinica, due infermieri di sala operatoria. Lo stesso direttore Giorgio Danelli, pur non in turno, è arrivato da Parma.

Pierpaolo Salsi, responsabile del reparto di Rianimazione e componente l'équipe che è intervenuta, spiega "L'unica scelta possibile è stata quella di addormentare il bimbo, pur con un rischio elevatissimo, e di procedere con una manovra endoscopica mai eseguita al Santa Maria Nuova su un paziente di quell'età".

Nel corso dell'intervento sono state monitorate le vie aeree e, con perizia, rimossi i residui di cibo presenti nei lobi polmonari inferiori di destra e di sinistra riuscendo a superare la criticità. Il bimbo è stato tenuto in osservazione in Rianimazione per la notte prima di essere trasferito in Pediatria, reparto dal quale è stato dimesso nella giornata di ieri in buone condizioni di salute.

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Il camion è rimasto bloccato tra le barriere di un passaggio a livello, fra le stazioni di Castelvetro e Villanova d'Arda (linea Cremona – Fidenza). Questa mattina traffico sospeso fra Castelvetro e Villanova d'Arda.

Piacenza, 22 novembre 2016

E' successo questa mattina nei pressi di Castelvetro Piacentino. Verso le 10 un Tir che trasportava bancali di legno è stato travolto da un treno merci. Al passaggio livello il mezzo pesante è rimasto bloccato quando si sono abbassate le sbarre. Nel grave incidente è rimasto ferito l'autista del Tir, sceso dal mezzo per far segnali al treno di fermarsi. Il macchinista è riuscito per fortuna a salvarsi gettandosi fuori da mezzo. L'autista invece è stato trasportato d'urgenza all'ospedale dal 118. Sul posto la Polizia Ferroviaria e i Vigili del Fuoco. L'incidente ha bloccato la linea Fidenza-Cremona.

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Il teatro Regio cornice del 40esimo Premio Internazionale Sport Civiltà, organizzato dalla sezione di Parma dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport. Fra i premiati di quest'anno, gli atleti rifugiati che hanno partecipato per la prima volta alle Olimpiadi di Rio 2016.

Parma, 22 novembre 2016

Si è svolto ieri al Teatro Regio di Parma, la quarantesima edizione del Premio Internazionale Sport Civiltà, la manifestazione organizzata dalla sezione di Parma dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport, presieduta da Corrado Cavazzini, con il patrocinio di Comune di Parma, Provincia di Parma, Camera di Commercio di Parma e Coni Nazionale e la collaborazione di numerosi «sostenitori».

La manifestazione, è stata presentata dal giornalista Massimo de Luca, Vicepresidente della Giuria del Premio, e dalla giornalista di Tv Parma, Francesca Strozzi, con la regia di Marco Caronna.

I premiati della 40esima edizione, scelti dalla Giuria, presieduta da Vittorio Adorni

• GUIDO MEDA, Sky, la voce del motociclismo - PREMIO RADIO E TELEVISIONE;
• FEDERICO MORLACCHI, trionfatore nel nuoto paralimpico a Rio 2016 – PREMIO SPORT PARALIMPICI;
• DANIELE LUPO E PAOLO NICOLAI, la coppia d'argento del beach volley a Rio 2016 – PREMIO ATLETA DELL'ANNO;
• SIMONE MORO, tra i numeri uno dell'alpinismo mondiale – PREMIO ATLETA DELL'ANNO;
• FRANCO CHIMENTI, Presidente della FederGolf – PREMIO DIRIGENTE;
• GUIDO BARILLA, imprenditore con la passione dello sport – PREMIO SPORT E LAVORO;
• MARCO TARDELLI, calciatore, allenatore, opinionista...ma soprattutto l'urlo più famoso del mondo – PREMIO UNA VITA PER LO SPORT;
• ROBERTO DONADONI, già calciatore ed ora allenatore del Bologna, con un passato recente a Parma - PREMIO UNA VITA PER LO SPORT;
• LUCA BARBAROSSA, cantante, Presidente della Nazionale Cantanti – PREMIO SPORT SOLIDARIETA';
• ATLETI ROT - REFUGEE OLYMPIC TEAM, ovvero quegli atleti "senza Nazione" che hanno partecipato anche a Rio 2016, rappresentati dal maratoneta YONAS KINDE – PREMIO AMBASCIATORI DELLO SPORT.

Dato che nel 2016, oltre a ricorrere i quarant'anni di Sport Civiltà, si festeggeranno anche i cinquant'anni di fondazione, la sezione di Parma dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport ha deciso di consegnare il premio «Ercole Negri», scelto appunto dal Consiglio Direttivo della stessa sezione di Parma, proprio in occasione dei festeggiamenti del cinquantesimo, il prossimo 3 dicembre, per omaggiare ancora di più lo storico Presidente Negri.

GIURIA

La Giuria del premio internazionale «Sport Civiltà», presieduta da Vittorio Adorni, è formata da diversi personaggi dell'imprenditoria, dello sport e del giornalismo noti a livello locale e nazionale come i due vicepresidenti della stessa, Evelina Christillin e Massimo De Luca, e i componenti Gianni Barbieri, Gianfranco Beltrami, Gian Paolo Bertoni, Giovanni Borri, Michele Brambilla, Franco Bulgarelli, Lino Cardarelli, Corrado Cavazzini, Alberto Chiesi, Giorgio Cimurri, Beppe Conti, Luca Cordero di Montezemolo, Giampaolo Dallara, Renato Dalla Riva, Roberto Delsignore, Giancarlo Dondi, Alberto Figna, Roberto Ghiretti, Carlo Magri, Giovanni Marani, Gianni Merlo, Alberto Michelotti, Matteo Montan, Giorgio Orlandini, Carlo Salvatori, Alberto Scotti, Tito Stagno, Erico Verderi ed Andrea Zanlari.

VETERANI DELLO SPORT

Associazione benemerita del Coni, la «famiglia» dei Veterani Sportivi racchiude più di 9.000 persone: a livello nazionale, i Veterani sono presieduti da Gian Paolo Bertoni, subentrato al «Presidentissimo» Edoardo Mangiarotti, mentre i Veterani della sezione di Parma sono guidati dal 2009 da Corrado Cavazzini. La sezione di Parma dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport, che è giunta al 50esimo anno dalla fondazione e che è una delle più numerose, vantando oltre 400 soci, organizza diverse manifestazioni, tra le quali «L'Atleta del Mese dello Sport Parmense» (insieme al Panathlon Club Parma ed in collaborazione con Gazzetta di Parma, Radio Parma, TV Parma e Banca Intesa Sanpaolo), il Premio «Sant'Ilario per lo Sport» e patrocina iniziative a livello sportivo giovanile...ma il «fiore all'occhiello» resta sempre «Sport Civiltà».

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Tutte le foto a fondo pagina, ph. Francesca Bocchia

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Lunedì, 21 Novembre 2016 16:10

Incendio doloso in un appartamento di Via Ronconi

Le fiamme sono divampate da un appartamento di una palazzina in via Roncoroni: arrestato G.G. italiano 42enne, residente a Parma per il reato di incendio doloso aggravato.

Parma, 21 novembre 2016

Verso le ore 22.00 di sabato 19 novembre la centrale operativa della Questura di Parma ha inviato le volanti in via Roncoroni 5, zona via Buffolara, a seguito di segnalazione di un incendio divampato all'interno di un appartamento al piano rialzato.

Le unità operative, giunte celermente sul posto hanno trovato in azione una squadra dei vigili del fuoco che stava provvedendo allo spegnimento delle fiamme ed il titolare dell'appartamento coinvolto dalle fiamme, identificato per G.G. italiano 42enne, residente a Parma, oltre a due condomine dello stesso stabile. L'uomo ha detto agli agenti di essere uscito di casa pochi minuti prima, lasciando acceso il forno e causando probabilmente l'innesco dell'incendio. La versione è stata però smentita immediatamente dai vigili del fuoco, poiché le fiamme si erano generate in una delle due camere da letto.

Dalle sommarie informazioni nel frattempo raccolte dai condomini è emerso che alle 21.45, nello stabile si era diffuso un forte odore di fumo proveniente dalla zona notte dell'appartamento. Mentre numerosi condomini accorrevano in strada chiamando i numeri di emergenza, il titolare dell'appartamento giungeva dal lato di via Naudin con una birra aperta in mano e si fermava tranquillamente a chiedere cosa stesse accadendo.

La quadra dei vigili del fuoco ed il personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica hanno proceduto ad un accurato sopralluogo dei locali dal quale è emersa una matrice dolosa dell'incendio. Infatti nelle camere da letto coinvolte dal rogo sono stati rinvenuti diversi metri di strisce di carta, in parte combusta, che proseguivano per tutte le altre stanze a mò di miccia, avvolgendo anche diversi elementi di arredo. A terra due flaconi vuoti di alcol etilico, debitamente repertato dal personale della scientifica e sequestrato.

In considerazione degli esiti investigativi emersi nel corso del sopralluogo, delle dichiarazioni rese dalle testimoni, essendo evidente la condotta riprovevole e quanto pericolosa, il titolare dell'unità abitativa incendiata è stato tratto in arresto per il reato di incendio doloso aggravato. A supporto dell'attività di polizia giudiziaria in corso le risultanze mediche successive al controllo sanitario dell'uomo hanno rilevato un valore di anidride carbonica nel sangue tale da far pensare ad una esposizione del soggetto al fumo per diversi minuti. L'arresto è stato convalidato ed è attualmente in attesa di giudizio. Da chiarire le motivazioni che possono aver spinto l'uomo a un tale gesto.

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A.S., cittadino senegalese 34enne pregiudicato ha tentato di entrare a forza nel pub Jamaica in Via Reggio con un coltello: bloccato dall'addetto alla sicurezza è stato denunciato.

Parma, 14 novembre 2016

Alle 3.30 della notte del 13 novembre una Volante della Questura di Parma è intervenuta presso il pub Jamaica in Via Reggio, dove era stata segnalata una lite all'ingresso.
Giunti sul posto, l'addetto alla sicurezza del pub ha dichiarato agli agenti che verso le 2.40 si era presentato all'ingresso del locale un uomo di colore chiaramente ubriaco, chiedendo di entrare ma, proprio per lo stato di alterazione alcolica, gli aveva vietato di entrare. L'uomo, anziché allontanarsi, ha iniziato a litigare con un gruppo di ragazzi davanti al locale, dopo aveva fatto apprezzamenti volgari ad un ragazza del gruppo cona atteggiamenti aggressivi. L'addetto alla sicurezza dopo aver separato i litiganti, ha fatto entrare nel locale il solo gruppo di giovani.

Trascorsi pochi minuti però, l'uomo ha cercato di nuovo di entrare nel locale ed in quel momento l'addetto alla sicurezza si è accorto che, nascosto sotto agli abiti, aveva un sospetto oggetto infilato nella cinta dei pantaloni ed aveva chiamato il 113.
Gli agenti hanno quindi identificato l'uomo per A.S., cittadino senegalese 34enne pregiudicato ma regolarmente residente in provincia di Ancona.
Sottoposto a perquisizione personale, questi è stato trovato in possesso di un grosso coltello da cucina di circa 30 cm., immediatamente sottoposto a sequestro, e quindi indagato in stato di libertà per porto ingiustificato di arma e segnalato alla locale Prefettura per ubriachezza molesta ai sensi dell'art. 688 C.P. depenalizzato.
Nei suoi confronti è stata inoltre avviata la procedura per l'applicazione di un'idonea misura di prevenzione.

Pubblicato in Cronaca Parma
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