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Presso gli uffici della Questura di Parma sono custodite diverse biciclette di probabile provenienza furtiva, rinvenute nei giorni scorsi all'interno del Parco Falcone e Borsellino dove, nel corso di una continua attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti, diversi soggetti si sono dati alla fuga lasciando sul posto i veicoli.

Di seguito le foto delle biciclette in questione. Gli eventuali aventi diritto potranno presentarsi presso quest'Ufficio (tel. 0521/219546), muniti della relativa denuncia di furto, per ottenerne la restituzione.

QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546

bici  parco falcone e Borsellino

bici rubata Parco falcone e Borsellino 4

bici rubate Parco Falcone e Borsellino 2

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Tre bici sottoposte a sequestro: chiunque dovesse riconoscere gli oggetti, quali propri, potrà recarsi presso l'Ufficio U.P.G.S.P. della Questura per chiedere la restituzione dei beni munito di denuncia di furto.

Modena, 5 dicembre 2016

Nello scorso fine settimana personale della Squadra Volante ha denunciato per ricettazione D.D. brasiliano di anni 19, irregolare sul Territorio Nazionale e A.C., dominicano, minorenne, in regola sul territorio nazionale. I due erano stati segnalati da un residente che, dopo aver trovato a soqquadro la propria cantina e preso atto del furto delle biciclette e di altro materiale, richiedeva l'intervento della Volante.

Gli agenti intervenuti al civico di via Munari, notavano diverse cantine forzate e in quella dove il cittadino aveva visto entrare i due malviventi, con in mano una bicicletta, venivano rinvenute quattro bici di cui una di proprietà del segnalante.

E' stata rinvenuta una RUN & BIKE di colore nero, con forcella anteriore del tipo ammortizzata con cambio posteriore a sei rapporti e sul manubrio un campanello di colore grigio; una Mountain Bike, Pininfarina, di colore verde e grigio, con la sella di colore nero e con un campanello a forma di pallone da calcio; una "BIANCHI", modello ALLICANTO di colore verde scuro.

I malcapitati sono stati rintracciati e accompagnati dai poliziotti presso gli Uffici della Questura per essere sottoposti ai rilievi foto-segnaletici e al termine si è proceduto alla loro denuncia in quanto ritenuti responsabili, in concorso, del reato di ricettazione. Le tre bici sono state sottoposte a sequestro in attesa di essere riconsegnate ai legittimi proprietari. Chiunque dovesse riconoscere gli oggetti, quali propri, potrà recarsi presso l'Ufficio U.P.G.S.P. della Questura per chiedere la restituzione dei beni munito di denuncia di furto.

bici rubate modena 5 dic

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Come da tradizione ieri, domenica 4 dicembre, i Vigili del Fuoco di Parma hanno festeggiato la Santa Patrona del Corpo, S. Barbara. Dopo la celebrazione della Santa Messa da parte dal Parroco Don Luigi Maggiali nei locali allestiti nella sede del Comando Provinciale di Via Chiavari, alla presenza delle autorità cittadine e provinciali, si sono svolte simulazioni e addestramento per i più piccoli. Un momento ogni anno molto gradito dai bambini.

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Tutte le foto di Francesca Bocchia a fondo pagina

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Venerdì, 02 Dicembre 2016 15:01

A Parma un'App per ridurre gli sprechi di cibo

Un'operazione capillare di solidarietà. Grazie all'App Parma non spreca! il cibo verrà recuperato e consumato da chi è in situazione di povertà. La sperimentazione partirà a giorni e coinvolgerà una ventina di soggetti diversi, fra bar, ristoranti mense e negozi. 

Parma, 2 dicembre 2016

Un progetto importante che punta ad un sistema qualificato per il recupero del cibo grazie ad un'operazione capillare di solidarietà che vuole coinvolgere ristoratori, mense aziendali, gastronomie, catering, bar, bottegai. I prodotti che restano sui banconi alla chiusura, ancora ottimi da consumare, non sempre possono essere venduti il giorno dopo ma possono aiutare chi rischia di saltare un pasto. Ogni anno tonnellate di generi alimentari vengono gettati. I numeri dello spreco sono paurosi e lo scempio è anche economico, si parla di 37 miliardi di euro all'anno, 450 euro per famiglia.

A Parma, solo Caritas ed Emporio sostengono 1300 famiglie e la richiesta di aiuto non è in calo. Un paradosso insostenibile che l'App di Parma Non Spreca! vuole contrastare offrendo uno strumento concreto e fortemente innovativo. Pochi clic da un tablet, un PC o da uno smartphone e il cibo può essere destinato alla tavola di chi è colpito dalla povertà, attraverso i canali di distribuzione dei market solidali e delle mense Caritas. La prima segnalazione dà il via a una catena di gesti virtuosi che impedirà a quegli alimenti di diventare spazzatura. Il cibo sarà ritirato, porzionato e confezionato, per essere ridistribuito nelle condizione idonee e nel rispetto delle normative.

La sperimentazione partirà a giorni e coinvolgerà una ventina di soggetti diversi, fra bar, ristoranti mense e negozi. Le attrezzature già ci sono ma servono autisti volontari per coprire i tre turni di ritiro quotidiani. Iren ha già lanciato un appello fra i suoi dipendenti, Parma Non Spreca! ora lo rilancia alla città. Chi vuol mettersi in gioco può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o chiamare il 324.7953059. Più persone aderiranno alla proposta, più efficacia avrà il progetto. Si mira allo spreco zero. Il felice incontro di sensibilità diverse ha reso possibile la realizzazione di quest'app.

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Il progetto è stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza di Laura Rossi assessore al welfare del Comune di Parma; Gabriele Folli, assessore all'ambiente e alla mobilità del Comune di Parma; Clelia Bergonzani di Forum Solidarietà e per Kuminda Parma; Alessia Frangipane, assessore al welfare di Comune di Fidenza; Giacomino Vezzani di Emporio; Cecilia Scaffardi direttrice di Caritas Diocesana Parma; Silvia Nutini, vice presidente Zonta Club Parma; Adolfo Villafiorita, responsabile dell'unità ICT4G di Fondazione Bruno Kessler, Trento e Stefano Andreoli vice presidente di Fondazione Cariparma.

Clelia Bergonzani di Forum Solidarietà ha ricordato la nascita della piattaforma di Parma non spreca volta a sostenere le famiglie in difficoltà economica. "Questo progetto – ha ricordato – sostiene mense Caristas ed Empori alimentari grazie al sostegno di Fondazione Cariparma e vuole intercettare le eccedenze alimentari da donare a chi ha bisogno".

Soddisfazione è stata espressa da Cecilia Scaffardi, direttrice di Caritas Parma, che ha parlato della necessità di dare risposta ad un bisogno primario come quello del cibo e l'attivazione della App costituisce una risposta innovativa in questo senso. "Si tratta di un bisogno – ha detto – sempre crescente e i numeri fanno riflettere. Ci sono famiglie e bambini che rischiano di saltare i pasti". Ed ha rimarcato anche il valore educativo del progetto per i giovani delle scuole.

Le socie dello Zonta International Club Parma avevano da tempo in mente un'applicazione che contrastasse gli sprechi alimentari e per questo erano in contatto con la Fondazione Bruno Kessler di Trento. Contemporaneamente, un gruppo di studenti del liceo Maria Luigia lavorava all'idea di connettere i vicini di casa perché nulla andasse gettato. Il Comune di Parma ha intercettato queste strade parallele e, condividendone fortemente le finalità, le ha fatte incontrare.

Il Comitato territoriale di Iren, su proposta di Forum Solidarietà e di Kuminda, ha colto questi percorsi e li ha legati ulteriormente, attraverso un progetto unico che teneva dentro le istanze di tutti. Il Comitato Territoriale è, infatti, uno strumento di dialogo e confronto e progettazione condivisa che opera a favore della comunità. La Fondazione Bruno Kessler ha dato operatività all'idea, mettendo a disposizione la sua esperienza d'eccellenza nel campo della tecnologia a supporto del recupero alimentare. Con il team ICT4G ha sviluppato l'applicazione definitiva, adattandola ai bisogni di Parma e del suo territorio. Il progetto ha il sostegno di Fondazione Cariparma.

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A seguito dell'esplosione della Raffineria Eni di Sannazzaro (Pv), Arpae Emilia-Romagna si è immediatamente attivata per verificare gli eventuali effetti dell'incidente sulla qualità dell'aria in territorio Piacentino, distante 50 km dall'area interessata.

Piacenza, 2 dicembre 2016

Maxi rogo ieri pomeriggio nel pavese in una delle raffinerie più grandi d'Italia. Erano circa le 16.00 quando nell'impianto EST della Raffineria di Sannazzaro de' Burgondi si è sviluppato l'incendio. Tempestivo l'intervento delle squadre di emergenza ENI e dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale. Le causa dell'incendio sono in corso di accertamento e per fortuna non ci sono state vittime. 

Vista la distanza di 50 km dal Piacentino, l'Arpae Emilia Romagna si è subito attivata per verificare gli eventuali effetti dell'incidente sulla qualità dell'ariaOltre al consueto monitoraggio eseguito presso le 5 stazioni fisse di Besenzone, Corte Brugnatella, Lugagnano Val D'Arda, Piacenza Parco Montecucco e Piacenza Giordani-Farnese, relativamente a polveri fini (PM2,5 e PM10), ozono, benzene, monossido di carbonio, biossido di zolfo e biossido d'azoto, sono stati attivati due mezzi mobili: uno presso Castel San Giovanni (Pc), il punto più vicino a Sannazzaro de´ Burgondi, e uno presso il Polo logistico di Montale (Piacenza), mezzo questo dotato di contaparticelle e di un analizzatore di black carbon (prodotto dalla combustione incompleta di prodotti petroliferi pesanti), strumenti fondamentali per monitorare gli effetti di incidenti di questo tipo. Nella mattinata di venerdì 2 dicembre saranno disponibili i primi risultati.

Sotto costante controllo, da parte di Arpae, anche i venti, che immediatamente dopo all'esplosione erano molto limitati (velocità inferiore al metro al secondo) e di direzione variabile, situazione che ha per ora evitato che i fumi raggiungessero il Piacentino.

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E' stato aperto oggi, giovedì 1 dicembre, il nuovo supermercato Interspar nell'area ex Bormioli nel quartiere San Leonardo accanto all'Eurotorri. A Parma sbarca quindi la Despar con diversi reparti per prodotti freschi: gastronomia, macelleria, ortofrutta e pescheria.

Foto di Francesca Bocchia

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Parma Città contro la Pena di Morte: il Municipio in rosso. Momento simbolico in Piazza Garibaldi con l'accensione del Municipio alla presenza della Vicesindaco, Nicoletta Paci, con delega all'Associazionismo ed alle Pari Opportunità, del Presidente della Comunità di Sant'Egidio Bruno Scaltriti e di una testimonial d'eccezione, Marietta Lane (USA) - testimone internazionale contro la pena di morte.

Parma, 1 dicembre 2016

La facciata del Municipio ieri pomeriggio si è tinta di rosso. Un segnale forte che il Comune di Parma ha voluto dare aderemdo alla Giornata Internazionale "Cities for Life - Città per la Vita / Città contro la Pena di Morte", in ricordo della prima abolizione della pena capitale nel Granducato di Toscana nel 1786.

L'iniziativa, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio, è giunta alla XV edizione in prospettiva della votazione della Moratoria Universale delle Esecuzioni all'Assemblea Generale dell'ONU che si svolgerà questo mese.

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Momento simbolico quindi ieri alle 18 in Piazza Garibaldi con l'accensione del Municipio alla presenza della Vicesindaco, Nicoletta Paci, con delega all'Associazionismo ed alle Pari Opportunità, del Presidente della Comunità di Sant'Egidio Bruno Scaltriti e di una testimonial d'eccezione, Marietta Lane (USA) - testimone internazionale contro la pena di morte e membro fondatore dell'associazione americana di parenti di vittime "Journey of Hope", che ha vissuto una durissima vicenda familiare indirettamente legata a questa tematica.

L'iniziativa raccoglie pure l'appello formulato da Papa Francesco in occasione del IX Convegno Internazionale dei Ministri della Giustizia "For a World Without the Death Penalty".

Nell'ambito della manifestazione "Cities for life", la Comunità Sant'Egidio di Parma ha promosso sempre nella giornata di ieri un incontro con le scuole presso il cinema Astra al mattino e una preghiera per i condannati a morte presso la Chiesa di Santa Caterina, in borgo Santa Caterina 10. Entrambi gli eventi hanno visto la partecipazione di Marietta Lane.

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"Operazione Nonno" conclusa all'alba di questa mattina l'importante operazione della Polizia di Stato di contrasto allo sfruttamento della prostituzione: 15 provvedimenti restrittivi nei confronti di soggetti di origine albanese, romena e italiana.

Modena, 30 novembre 2016

Dalle prime ore di questa mattina è incorso un'importante operazione della Squadra Mobile di Modena, che ha dato esecuzione, su provvedimento dal GIP del Tribunale di Modena Eleonora De Marco a 15 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti soggetti di origine albanese, romena e italiana dediti allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione esercitata per le strade di Modena.

Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Claudia Natalini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, avviate nel 2015 dalla II Sezione della Squadra Mobile hanno portato alla luce un gruppo criminale di nazionalità romena e albanese radicato sul territorio della provincia di Modena che ha monopolizzato la zona "Tempio" della città costringendo le giovani donne a prostituirsi con numerosi clienti che giungevano anche da altre province. Il pressante fenomeno aveva da tempo prodotto l'insorgere dei residenti dell'intero quartiere protagonisti anche di proteste eclatanti. Lo sfruttamento della prostituzione, negli ultimi mesi, si era spostato anche zona Nord della città, raggiungendo la via Emilia Ovest fino ad arrivare a Cittanova.

Soprattutto nei fine settimana si registravano le maggiori attività di sfruttamento delle donne, in prevalenza dell'est Europa, che offrivano le prestazioni sessuali a prezzi estremamente bassi. La Misura Cautelare della custodia in carcere è stata eseguita nei confronti di tre albanesi. Altri tre, sempre di origine albanese sono stati sottoposti invece alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Sottoposti alla misura dell'obbligo o divieto di dimora altre sei persone di cui tre italiani tutti responsabili, in concorso, del reato di sfruttamento e\o favoreggiamento della prostituzione.

Sono attualmente in corso ulteriori attività di ricerca di 2 cittadini di origine balcanica destinatari di analoga misura di divieto di dimora in Modena.

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Erano in stazione e stavano trasportando la bicicletta con attaccata alla ruota posteriore una catena danneggiata in prossimità del lucchetto. Gli stranieri alla vista degli agenti hanno tentato le fuga: fermato uno dei tre. La bicicletta è stata sequestrata e si trova adesso presso gli uffici della Questura in attesa di risalire al legittimo proprietario.

Parma, 29 novembre 2016

Continuano i servizi congiunti di Polizia disposti dal Questore di Parma. Ieri sera è stata svolta un'attività mirata al controllo del territorio con particolare attenzione alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dei furti e dei reati in genere. Sono state impiegate, sotto il coordinamento dell'U.P.G.- S.P., 3 pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, 2 pattuglie della locale Polizia Municipale e 3 pattuglie della Sq. Volante della Questura.

I controlli si sono concentrati nelle aree maggiormente afflitte dal fenomeno di degrado urbano quali il Quartiere S. Leonardo, la zona della Stazione FF.SS., zona Pablo e le aree del centro storico, estendendo l'attività anche al parco "Falcone e Borsellino".
In complesso, solo nella giornata di ieri, sono stati controllati 15 veicoli e oltre 60 persone di cui 22 stranieri.

Nell'ambito dei controlli, intorno alle ore 22.45, una pattuglia del R.P.C. di Reggio Emilia, ha proceduto al controllo di tre persone straniere nei pressi della stazione ferroviaria. I tre stavano trasportando nella zona del sottopasso ferroviario ove si accede alla biglietteria, una bicicletta elettrica con attaccata alla ruota posteriore una catena danneggiata in prossimità del lucchetto. Gli stranieri alla vista degli agenti hanno tentato le fuga, uno di loro che aveva con se la bicicletta è stato immediatamente bloccato e sottoposto a controllo, gli altri due sono riusciti invece a dileguarsi portando via la batteria della bici.
Il giovane fermato è stato identificato per G. N. nigeriano di anni 21, risultato essere residente a Pescara ed irregolare sul territorio Nazionale. Il nigeriano oltre non saperne giustificare il possesso della bicicletta, non ha fornito alcuna motivazione riguardo la presenza della catena con il lucchetto danneggiato posto sulla ruota. Date le circostanze, è stato denunciato per il reato di ricettazione in concorso e per favoreggiamento dovuto al rifiuto di fornire indicazioni riguardo l'identità dei suoi complici sfuggiti al controllo degli agenti. Nei suoi confronti è stato altresì avviato il procedimento di Foglio di Via Obbligatorio per il rimpatrio con l'ingiunzione di non ritornare nel comune di Parma per tre anni.
La bicicletta è stata sequestrata e si trova adesso presso gli uffici della Questura in attesa di risalire al legittimo proprietario.

Un fatto analogo è accaduto all'interno del parco "Falcone Borsellino" ove 3 soggetti stranieri, alla vista della Polizia, sono scappati facendo perdere le proprie tracce abbandonando a terra una bicicletta, probabilmente provento di furto, che è stata poi acquisita dagli agenti.

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Trova un uomo che urina contro il muro della sua abitazione: questo s'infuria ed estrae la pistola. 61enne incensurato arrestato dai Carabinieri. Gli inquirenti hanno proceduto al sequestro, per motivi cautelari, di altre armi regolarmente detenute.

Bologna, 28 novembre 2016

I Carabinieri della Stazione di Castello d'Argile, in provincia di Bologna, hanno arrestato un 61enne italiano, incensurato, per minacce gravi e porto abusivo di arma illegalmente detenuta.
E' accaduto ieri sera, quando un 39enne italiano che si trovava in casa con la moglie e il figlio di cinque anni, intento a cenare, ha sentito dei rumori sospetti provenire da fuori. Uscito per controllare ha trovato un uomo che stava urinando contro il muro dell'abitazione. Dopo avergli chiesto spiegazioni per quello che stava facendo, il soggetto si è infuriato, ha cominciato a urlare e si è diretto verso una Fiat Punto parcheggiata lungo la strada, da cui ha estratto una pistola cromata. Il 39enne si è spaventato ed è rientrato velocemente in casa per mettersi al riparo e chiamare il 112. A quel punto, il soggetto armato è salito a bordo dell'utilitaria ed è partito velocemente. Diverse pattuglie dell'Arma si sono messe alla ricerca dell'uomo, trovandolo poco dopo, in stato confusionale a seguito di un abuso di bevande alcoliche, presso la sua abitazione di Castello d'Argile. All'interno della Fiat Punto, intestata alla moglie e parcheggiata nelle vicinanze, i Carabinieri hanno trovato una pistola revolver cromata di grosso calibro, senza matricola e con 5 proiettili inesplosi all'interno del tamburo. A seguito dei fatti, gli inquirenti hanno proceduto al sequestro, per motivi cautelari, di altre armi regolarmente detenute dall'uomo che su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato tradotto in carcere.

Sono tuttora in corso accurate indagini da parte degli inquirenti per cercare di scoprire la provenienza dell'arma e se sia stata implicata in altre situazioni.

Pubblicato in Cronaca Emilia
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