L'incidente si è verificato alle 02.50 delle notte appena trascorsa, in via Fleming, all'altezza dell'edicola.
Una VW Polo condotta da una parmigiana di trantaquattro anni, mentre viaggiava con direzione p.le Caduti del Lavoro, è entrata in collisione con un veicolo in sosta. La Polo ha terminato la corsa cappottata al centro strada. La conducente ha riportato ferite lievi ed è stata trasportata al pronto soccorso dagli operatori del 118, intervenuti sul posto.
La dinamica dell'incidente è al vaglio della Polizia Municipale che ha effettuato i rilevi.
Sanità. La Giunta regionale chiede al ministero della Salute la deroga per non sospendere l'attività di assistenza al parto di 6 Punti nascita dell'Emilia Romagna.
19 luglio 2017
A rischio sono strutture con meno di 500 parti l'anno della rete dell'Emilia-Romagna. Si tratta di tre in Appennino - Castelnovo ne' Monti (Re), Borgo Val di Taro (Pr), Pavullo nel Frignano (Mo) -, Scandiano (Re) in pianura e due nell'area del cratere colpita dal sisma del 2012, Mirandola (Mo) e Cento (Fe).
L'assessore Venturi: "Abbiamo deciso di percorrere tutte le strade possibili per evitare la sospensione dell'attività di assistenza al parto. Sicurezza al primo posto: se verrà concessa doteremo i punti nascita del personale necessario. In caso contrario alle mamme e ai nascituri sarà comunque garantita assistenza di grande qualità".
La decisione è stata presa nel corso della seduta illustrata ieri dall'assessore alle Politiche della salute, Sergio Venturi, in commissione consiliare Politiche per la salute e politiche sociali, contestualmente alla presentazione della Relazione fatta dalla Commissione regionale tecnico consultiva sul percorso nascita, nella quale l'indicazione che viene data è quella di chiedere la deroga per i due punti nascita del cratere e di sospendere il servizio nelle altre quattro strutture, dove a giudizio della Commissione tecnica non vi sarebbero le condizioni di sicurezza necessarie visto il numero di parti largamente inferiore ai 500 l'anno (limite fissato in sede nazionale).
"Come Giunta abbiamo però deciso di percorrere tutte le strade possibili per evitare la sospensione delle attività di assistenza al parto nei sei punti nascita e per questo chiederemo la deroga al ministero. Qualora venisse concessa- prosegue l'assessore- doteremo i punti nascita del personale necessario a garantire gli standard di sicurezza richiesti, consapevoli, in quel caso, di non aver privato i territori, a partire da quelli di montagna, di servizi importanti per i cittadini e le comunità locali. In caso contrario- aggiunge l'assessore- prenderemo atto della decisione del ministero, ovviamente applicandola, altrettanto consapevoli di aver percorso tutte le strade possibili per evitare la sospensione del servizio di assistenza al parto, certi comunque che le strutture sanitarie di cui stiamo parlando, sulle quali stiamo investendo risorse per potenziare e innovare i servizi, saranno comunque in grado di assistere le partorienti e i loro bambini garantendo alti standard di qualità. Voglio infatti ricordare- chiude Venturi- che c'è un potenziamento dei servizi pre e post parto, con il registro delle gravidanze e l'assistenza attiva verso le donne".
Il Rapper Obitex arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione illegale di stupefacenti.
Il cantante, molto noto sui canali web, è stato tratto in arresto questa mattina dai poliziotti della Squadra Mobile modenese, in viale Gramsci, zona cittadina su cui da tempo si stanno incentrando le attività di controllo straordinario del territorio da parte della Polizia di Stato.
S.O.I. nigeriano di 31 anni era dimorante proprio nel viale dove è stato colto in flagranza di reato.
L'uomo, richiedente asilo, era noto negli ambienti per le sue attività di youtuber e di rapper con il nome d'arte di OBITEX, con numerosi video girati proprio a Modena.
Questa mattina, alle 10.00, è stato sottoposto a controllo da parte di un equipaggio della Sezione Narcotici che ha sequestrato 260 grammi di marijuana; 355,00 euro probabile provento di spaccio; 5 telefoni cellulari ed un bilancino di precisione sottoponendolo in stato d'arresto.
In Questura gli è stato notificato immediatamente anche il provvedimento di diniego dello status di richiedente asilo emesso dalla Commissione per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Firenze, Sezione di Perugia.
Per OBITEX si è quindi chiusa la parentesi di immigrato-artista ed è stato associato presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Continuano i controlli disposti dal Questore nella zona di viale Gramsci, parco XXII Aprile, via Attiraglio che nella serata di ieri si sono concretizzati in posti di controllo e verifiche sin dal primo pomeriggio.
Le attività straordinarie sono state effettuate con l'impiego di cinque equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e sono state coordinate dall'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Un nigeriano di 21 anni N.F., in regola con le norme sul soggiorno, è stato tratto in arresto nei pressi del parco XXII Aprile in quanto trovato in possesso di 6 dosi di eroina, cocaina e marijuana. L'uomo aveva appena ceduto una dose di cocaina a una coppia di italiani segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanza stupefacente.
Complessivamente, al termine del servizio sono state identificate 32 persone, 2 delle quali indagate per violazione della normativa sull'immigrazione: un ghanese di anni 26 e un marocchino di anni 36.
Entrambi gli stranieri sono stati posti a disposizione dell'Ufficio Immigrazione.
Da sabato sera erano iniziate le ricerche del 12enne, scomparso a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. Purtroppo il corpo senza vita è stato ritrovato dai vigili del fuoco nel canale dove ieri erano state anche recuperate le sue ciabatte, a circa 800 metri dalla bicicletta.
Probabilmente Ali Hassnain, di origine pakistana, è scivolato in acqua in strada Villa Superiore, mentre stava raggiungendo gli amici. A recuperare il corpo del bambino è stata la squadra di sommozzatori di Bologna, questa mattina, poco prima delle 11, all'altezza del limitrofo comune mantovano di Suzzara.
Fermo di polizia giudiziaria effettuato dalla Polizia di Stato nei confronti di uno straniero di 23 anni responsabile di rapina e violenza sessuale, in viaggio su un treno regionale proveniente da Bologna e diretto a Parma.
Modena, 13 luglio 2017
Alle 8.30 di ieri un equipaggio della Squadra Volante ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria uno straniero del Gambia, E.D. di 23 anni, responsabile dei reati di rapina e violenza sessuale.
I fatti si sono svolti su un treno regionale proveniente da Bologna e diretto a Parma quando, alle 5,30, una giovane coppia ha visto sedersi di fronte al proprio posto il giovane straniero che dopo alcuni ammiccamenti ha iniziato ad allungare le mani sulle gambe di una bielorussa ventitreenne, seduta accanto al proprio fidanzato.
I due dopo avere respinto l'uomo si sono immediatamente spostati su altre sedute ma lo straniero ha continuato a seguirli e a molestare la ragazza.
Le avance condotte con insistenza hanno spinto un kosovaro, che si stava recando al lavoro a Parma, ad intervenire in soccorso della coppia, al punto che E.D. vistosi pressato lo ha colpito con un violento pugno al volto e dopo averlo spintonato gli ha persino portato via il portafogli contenente circa 600 euro. Successivamente si è allontanato dal vagone nel tentativo far perdere le proprie tracce.
Nel frattempo grazie all'intervento del capotreno è stata data comunicazione alla sala Operativa della Questura di quanto accaduto.
All'arrivo, presso la stazione ferroviaria di Modena, l'aggressore si è immediatamente dato alla fuga. Grazie alle immediate testimonianze raccolte dagli uomini della Squadra Volante, che hanno fornito un quadro descrittivo del soggetto assolutamente dettagliato, un secondo equipaggio Volante è riuscito ad intercettare l'uomo condotto presso gli Uffici della Questura e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria quale indiziato dei delitti di rapina e violenza sessuale.
Inoltre, è emerso che lo straniero, sebbene titolare di permesso di soggiorno quale richiedente asilo, risulterebbe domiciliato presso una struttura d'accoglienza e pertanto è stato immediatamente segnalato alla Prefettura per valutarne la permanenza dei presupposti d'accoglienza quale richiedente asilo.
Al termine degli accertamenti l'uomo è stato condotto presso la casa Circondariale di Modena a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Controlli straordinari finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti: arrestato dalla Polizia di Stato italiano pregiudicato con 10 kg di hashish.
Modena, 12 luglio 2017
Nel corso di mirati controlli straordinari del territorio, personale della Polizia di Stato ha tratto in arrestato un cittadino italiano pregiudicato trovato in possesso, nei pressi della stazione ferroviaria, di 10 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish del valore commerciale di circa 50.000 euro.
La droga era destinata al mercato cittadino, in particolare alla zona di via Gramsci e ai Parchi XXII aprile e Pertini, che sulla base di specifiche indagini risultano le aree in cui è più fiorente lo spaccio di hashish.
Solomon Nyantakyi, irrintracciabile da ieri, ha confessato di avere ucciso la madre e la sorellina, nella loro abitazione di via San Leonardo.
Il 21 enne, ex giocatore del Parma Fc, è stato fermato dalla Polfer alla Stazione Centrale di Milano, per il duplice omicidio avvenuto a Parma. Ora il pm sta predisponendo il decreto di fermo nei suoi confronti.
Domani, giovedì 13 maggio, ricorre il terzo anniversario della tragica scomparsa del dottor Amos Bartolino, direttore della Struttura di Oculistica dell'azienda Usl, vittima, a 50 anni, di una morte assurda per mano di un omicida-suicida.
Il dottor Bartolino era un talento innato per la medicina: laureato a 24 anni con il massimo dei voti e la lode, si specializza in Oftalmologia a 28 anni e si perfeziona in Germania, dove impara presto la lingua tedesca.
Nei primi anni '90 è l'unico emiliano a superare gli esami di bilinguismo per esercitare la professione medica in Alto Adige: lavora a Brunico, Bressanone e Merano.
Dopo qualche anno rientra a Reggio per riavvicinarsi alla famiglia e nel 2000 diventa responsabile di Oculistica per l'area sud dell'Ausl di Modena (Sassuolo, Vignola e Pavullo), quindi primario a Carpi, prima di vincere il concorso che lo porterà a dirigere la Struttura di Oculistica di tutti gli ospedali dell'Ausl di Reggio.
Oltre alle straordinarie capacità e competenze, espresse con energia e passione nei suoi prestigiosi incarichi, il dottor Bartolino si distingueva per le doti umane che lo hanno portato a dedicare la sua vita, troppo breve, alla cura dei pazienti con dedizione, passione ed entusiasmo, e dai quali era continuamente e generosamente ricambiato.
In suo ricordo, il 30 ottobre 2015 il Servizio di oculistica dell'Azienda Usl di Reggio Emilia è stato a lui intitolato. Nell'occasione, Fausto Nicolini, direttore generale dell'Azienda USL di Reggio Emilia, disse: "Ho conosciuto Amos quando partecipò al concorso per il primariato di oculistica. Mi colpì fin da subito la sua visione innovatrice, che riversò con energia e passione nel suo incarico. Lo ricordo come una persona gioviale, sempre positiva, razionale, disponibile al confronto e brillante nella conversazione. Lavorare nella sanità pubblica e universale, con passione, competenza e dedizione, come ha fatto Amos Bartolino, è soprattutto condividere valori e principi, quali solidarietà, sussidiarietà e prossimità. E dal momento che sono gli operatori a costruire la storia, è giusto che si ricordino quei professionisti e quelle persone che tanto hanno dato. Amos ha dedicato la sua vita, troppo breve, al lavoro, donandosi con passione agli altri, e noi abbiamo deciso di ricordarlo così, perché l'identità di un'organizzazione e il senso di appartenenza si costruiscono anche con la memoria dei luoghi e delle persone".
Una Santa Messa in ricordo del dottor Amos Bartolino sarà celebrata domani, giovedì 13 luglio, alle ore 19, presso la Cappella dell'Ospedale Ramazzini di Carpi.
A tre anni dalla sua scomparsa, per ricordare il dottor Amos Bartolino ai tanti amici, pazienti e colleghi che lo hanno conosciuto e amato, la sorella, avvocato Milena Barbara Bartolino, a nome di tutta la Famiglia, ha inviato una breve nota.
"Perché il ricordo del dottor Amos Bartolino non svanisca....
Perché la sua riconosciuta professionalità rimanga a futura memoria, come la sua dedizione al lavoro e il suo contagiante entusiasmo per ciò che faceva.
Perché la sua vita professionale rimanga come esempio per chi vuole intraprendere una carriera così nobile come quella medica.
Il rapporto che Amos aveva con i pazienti, i colleghi e tutto il personale ospedaliero aveva dell'incredibile per quanto era basato sulla disponibilità e sul confronto.
Le persone, se ricordate, vivranno per sempre.
La sorella
Milena Barbara Bartolino
L'episodio si è verificato a Sorbara di Bomporto, nel modenese, dove ieri pomeriggio un meticcio di otto anni, terrorizzato dai tuoni e dal forte vento, si è lanciato dal balcone del secondo piano e si è poi trascinato sotto l'acquazzone, ferito e dolorante, fino al vicino parco, dove è stato soccorso dai alcuni passanti.
Testo e foto di Manuela Fiorini
SORBARA DI BOMPORTO (MO) – Tuoni, fulmini e un vento fortissimo, che fa sbattere le porte e gli scuri delle finestre. L'inferno per Dino, un simpatico meticcio di otto anni che ieri pomeriggio, quando in provincia di Modena si è scatenato un violento acquazzone, si trovava solo in casa, mentre i proprietari, una giovane coppia che da pochi mesi vive nella frazione di Bomporto, si dava il cambio dai rispettivi turni di lavoro. Il cucciolone, preso dal panico, ha individuato come unica via di fuga la porta finestra, lasciata leggermente aperta per fare circolare l'aria. Presa la rincorsa, tuttavia, si è letteralmente lanciato dal balcone, precipitando dal secondo piano della palazzina. Un "volo" di circa otto metri, attutito probabilmente da una siepe sottostante.
Ferito e sotto shock, il cane è poi riuscito a trascinarsi fino al vicino parco, dove di solito viene portato dai proprietari per le passeggiate quotidiane. Lì, dolorante e sfinito, si è accasciato in un'aiuola, dove poco dopo è stato trovato da una ragazza, immobile e con il muso insanguinato. Subito è scattata la gara di solidarietà e attorno a lui si è radunato un capannello di gente. Qualcuno ha portato un ombrello per ripararlo dalla pioggia, qualcun altro si è chinato accanto a lui per confortarlo e tranquillizzarlo, in attesa dell'arrivo di un veterinario, prontamente chiamato. Il cane, infatti, rimaneva immobile, incapace di alzarsi. Il sangue sul muso lasciava supporre che qualcuno lo avesse investito e fosse fuggito senza soccorrerlo. Solo successivamente, quando qualcuno lo ha "riconosciuto", sapendo che non esce mai da solo e che non dispone di un giardino da cui sarebbe potuto accidentalmente uscire, si è fatta largo l'ipotesi che sembrava più impossibile: la caduta dal balcone.
La proprietaria, rintracciata al telefono sul posto di lavoro, ha confermato che il cane si trovava in casa e la veterinaria, da una prima visita, ha appurato che le ferite e le contusioni erano compatibili con una caduta dall'alto. Il cucciolone è stato immediatamente trasportato in clinica per essere sottoposto a radiografie ed ecografie. Per fortuna, per lui nessuna frattura o lesione grave, soprattutto a carico della spina dorsale, l'ipotesi più temuta, visto che il cagnolone non si alzava da terra. Solo una lacerazione al labbro inferiore, un lieve trauma toracico e lesioni a livello delle zampe anteriori, che hanno impattato con il suolo. Oltre, naturalmente, al grande spavento.