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Editoriale: La Hillary Trumpata. Parmigiano inarrestabile. Eima International, qualità e quantità. Apertura in grande stile. Cereali e dintorni: ancora segnali di volatilità. Sud Est Asiatico. L'UE sta lavorando per abbattere le barriere. Wiki Loves Monuments. Emilia Romagna si fa onore. Ismea, a ottobre in ripresa i prezzi agricoli

SOMMARIO Anno 15 - n° 45 13 novembre 2016 (File scaricabile in pdf)
1.1 editoriale La Hillary Trumpata
2.1 lattiero caseario Parmigiano inarrestabile.
3.1 meccanizzazione Eima International, qualità e quantità.
3.2 EIMA International EIMA apre in grande stile: +20% i visitatori nel primo giorno
4.1 cereali Cereali e dintorni. Ancora segnali di volatilità.
5.1 export FOOD Sud Est Asiatico. L'UE sta lavorando per abbattere le barriere
5.2 meccanica agricola Politiche europee, un "new deal" per l'agricoltura
6.1 Turismo Wiki Loves Monuments. Emilia Romagna si fa onore.
7.1 prezzi agricoli Ismea, a ottobre in ripresa i prezzi agricoli
10.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 13 Novembre 2016 12:39

La Hillary Trumpata

I sondaggi han fatto flop, gli intellettuali hanno capito poco per non dire altro, i media non hanno condizionato come pensavano e il popolo americano ha scelto quello che non piaceva a nessuno dei "radical chic". E allora giù a manifestare come se la maggioranza non avesse più potere democratico solo perché non è più "Dem".

di Lamberto Colla Parma 13 novembre 2016
La più grande sorpresa, ciò che ancor più sconcerta, è la sorpresa di chi si dice sorpreso. Come se, tutto quello che sta accadendo nel mondo occidentale, ancor più in Unione Europea ma trova la massima espressione nella nostra piccola repubblica mediterranea, fosse cosa normale e non straordinaria, illogica e antidemocratica.

Senza entrare nel merito delle qualità dei due ex candidati alla Casa Bianca, giusto o sbagliato che sia il metodo elettorale statunitense, il popolo, o quantomeno la maggioranza di esso, ha scelto Donald Trump come Presidente.

La tanto celebrata democrazia statunitense, oggi che ha scelto il candidato "stravagante", comincia a offuscarsi? Il vero potere, quello meno visibile, quello che governa i Governi, attraverso la finanza con l'ausilio delle "teste" di legno poste nei ruoli chiave dell'economia e della politica, sta cominciando a fare i conti con la democrazia e la volontà popolare e paradossalmente fuori dall'obliante ombrello delle sinistre che stentano sempre più a interpretare i reali bisogni di base, anzi, sempre più risulta connivente con il "quarto, quinto e sesto potere".

Della sinistra sono rimasti gli argomenti ma non le ideologie, il linguaggio divulgativo si è trasformato in retorica demagogica e la fatale attrazione per il denaro, quello che tutto può, l'ha fagocitata alienando i loro antichi valori, non sempre condivisibili ma onesti.

Memorabile fu l'intercettazione telefonica di Piero Fassino (all'epoca segretario DS) con Giovanni Consorte "abbiamo una Banca?" e l'esclamazione di Massimo d'Alema, "Facci sognare, Dai!", anch'essa intercettata in un colloquio con Consorte durante l'operazione BNL-UNIPOL del 2005. La "Banca", volevano la banca a tutti i costi, il simbolo di quello che contestavano, nella speranza di poter pendere in mano le redini della società intera. Invece non hanno fatto altro che intrappolarsi negli strumenti perdendo il contatto con la società civile.

Comunque, per tornare oltreoceano, è stato Trump a intercettare le esigenze della maggioranza della popolazione, comprendendo perfettamente che l'America non è limitata a New York e Los Angeles ma esistono anche gli sconfinati territori centrali e che oltre alle "Star" e ai "Finanzieri" ci sono i lavoratori e milioni di persone che hanno estrema necessità di riscatto, di uscire dalla morsa della crisi e di riaccendere la speranza di un futuro, almeno per i loro figli, avendo dato per scontato il loro sacrificio terreno sino alla chiamata al cielo.

Tutti questi, giovani e meno giovani, dotati di uno smartphone, che non leggono il Wall Street Journal, che non leggono gli editoriali delle altre grandi testate editoriali, che non ascoltano i notiziari e i talk show dei potenti media statunitensi, hanno seguito l'onda mediatica e "popolare" dei social media. Il Tam Tam digitale delle opinioni della base sociale ha decretato che fosse Donald Trump il migliore (o il meno peggio) tra i due e non gliene poteva fregare di meno di avere un nuovo primato eleggendo la prima donna allo scranno più alto del mondo. Insomma, hanno pensato per sé stessi, attraverso lo strumento meno pericoloso e più saggio: IL VOTO.
Un voto che ha fatto comunque storia. Val la pena di ricordare infatti che la vittoria è stata totale, potendo perciò i Repubblicani, contare sulla maggioranza sia al Congresso e sia al Senato.

E tutto ciò è accaduto avendo contro tutta la stampa statunitense. Non un appoggio malcelato alla Hillary Clinton, bensì una spudorata, quanto schifosamente ben poco elegante, campagna diffamatoria contro il Tycoon Typhoon Trump.
Una presa di posizione che ha sepolto, in un batter d'ali, la fama di giornalismo equidistante e libertario che la stampa anglosassone si era conquistata in secoli di storia.

Comunque tutto tornerà come prima. Le borse infatti si sono riprese dopo solo poche ore dall'elezione, i giornalisti faranno il solito voltagabbana, almeno sino alla prossima ghiotta occasione, e la finanza spenderà un po di più per ricostruire le strade che portano alle stanze dei bottoni.

Nel frattempo, qualche "intellettuale" nostrano, Fabrizio Rondolino giornalista de l'Unità, tanto per non fare nomi, comincia a pensare che il suffragio universale sia pericoloso per l'occidente.

Rondolino-suffragio-universale


Pericolosi sono invece tutti, e sono tanti, che la pensano come questo incauto professionista della comunicazione.

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Pubblicato in Politica Emilia
Mercoledì, 09 Novembre 2016 10:16

Renzi a Parma: sala Righi gremita

Dopo la tappa a Fidenza per l'inaugurazione del nuovo Pronto soccorso dell'Ospedale di Vaio, Matteo Renzi è arrivato ieri a Parma dove la giornata si è conclusa con l'incontro pubblico alla Sala Righi. Il premier e segretario nazionale Matteo Renzi in città per parlare delle riforme costituzionali, nell'incontro promosso dal Pd locale, ha spiegato le motivazione per votare "si" al prossimo referendum. Molti i parmigiani presenti e molti quelli che sono rimasti fuori da una sala Righi subito gremita.

Parma, 9 novembre 2016

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Tutte le foto nella galleria in fondo alla pagina, ph. Francesca Bocchia

 

Pubblicato in Cronaca Parma
Domenica, 06 Novembre 2016 11:45

Confusion

Tra certezze e sondaggi. Dal Brexit non più Brexit, alla vittoria non più scontata di Hillary al referendum costituzionale e la presumibile vittoria del NI. O forse non ci sarà proprio.

di Lamberto Colla Parma 6 novembre 2016
Sino a poche ore fa, se una certezza v'era, risiedeva nell'uscita del Regno di Sua Maestà Elisabetta II dall'UE. Il referendum popolare aveva sancito, seppure non in modo chiarissimo, la volontà del popolo britannico a abbandonare l'Unione, decidendo quindi di non completare il processo di integrazione avviato e mai portato a termine nel 1972. Tanto è vero che oltremanica è sempre stata in vigore la moneta locale (Sterlina), le unità di misura erano e sono ancora quelle anglosassoni (ll Chilogrammo, il litro e il metro sono noti agli inglesi come a noi lo sono la libbra, l'oncia e il miglio).

Fatto sta che, mentre era in pieno allestimento la laboriosa macchina che avrebbe dovuto traghettare "rapidamente" ogni cosa di sua Maestà sulla grande isola del Mare del Nord, la Corte Suprema di Londra ha accolto il ricorso presentato dalla nutrita fronda degli europeisti, stabilendo che il governo britannico dovrà richiedere il voto del Parlamento per avviare il processo di uscita dall'Unione Europea. Una questione imbarazzante per la premier Theresa May la quale sembra invece orientata a proseguire il cammino intrapreso e a far votare l'articolo 50 del trattato di Lisbona, contando su una solida maggioranza. Brexit Si o No?

Incertezza per incertezza, oltreoceano invece, il "Typhoon Trump" sta investendo la "Clinton Troop".

Un uomo solo contro tutti, contro persino il proprio partito, sta navigando a gonfie vele e, proprio nelle ultime ore, i sondaggi lo vedono addirittura favorito. Pochi punti percentuali separano i due candidati al governo della più grande potenza economica e militare del mondo e la vittoria dell'uno sull'altra sarà determinante dal numero di coloro che andranno a votare.

Urne tradizionalmente poco frequentate, quelle statunitensi, che nel caso dovessero, anche di poco, superare la quota delle precedenti tornate elettorali, i nuovi voti sarebbero, molto probabilmente, della frangia di protesta e quindi favorevoli a Trump, o per meglio dire, assolutamente contrari alla Clinton e al "mondo" che rappresenta. Martedi 8 novembre il popolo americano sarà protagonista, almeno per un giorno.

E qui, nella piccola Italia, nel regno dei complotti e delle trame oscure di medievali ricordi, la personalizzazione del Referendum voluta da Matteo Renzi non sta dando i frutti sperati. Gli ultimi sondaggi indicano il fronte del "No" avanti (tra il 51,5 e il 52%) sui sostenitori del "Si" e la paura di perdere sta facendo tremare il Governo al punto tale da avanzare l'ipotesi di uno slittamento primaverile della data delle consultazioni referendarie.

Voci di corridoio s'intende, alle quali però fa seguito la proposta ufficiale dello stesso Ministro dell'Interno, leader di NCD, Angelino Alfano lanciata dai microfoni di rete 102.5 lo scorso giovedi, invocando la scusa del terremoto che ha tramortito il centro Italia. Smentita immediata di Renzi ma in seguito fatta propria da alcuni Sindaci dei comuni terremotati.

E se una tale richiesta dovesse venire formalizzata da quella popolazione, chi mai avrebbe il coraggio di opporsi pur di garantire un po' di tranquillità a quei concittadini che, dal 24 agosto a oggi, sono stati "torturati" da oltre 22.000 scosse telluriche? La paura fa 90.

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 30 Ottobre 2016 12:52

Verso la catastrofe ambientale. #maiunagioia

#maiunagioia - Siamo entrati nella nuova era geologica: l'antrapocene. Secondo il Living Report 2016 del WWF, entro 4 anni il 67% delle specie scompariranno.

di Lamberto Colla Parma 30 ottobre 2016
Con l'assalto a Mosul, comincia a scemare l'interesse mediatico verso l'Isis, almeno fino al prossimo devastante attentato che si consumerà in una capitale occidentale. il terrorismo mediatico rimane circoscritto all'elegante scontro tra il Tycoon candidato alla Casa Bianca e la fedele consorte dell'ex presidente statunitense e, in terra nostrana, dallo scontro titanico tra i sostenitori del Si e del No piuttosto che dall'intrigo romano che vede il governo capitolino sempre più compromesso dalla congiura dei frigoriferi.

Ben poca roba anche perché ormai sono argomenti consumati e prossimi a una naturale conclusione, a esclusione della vicenda "Raggi" che invece continuerà a illuminare la vita politica nazionale grazie ai complottisti romani.
Occorreva quindi una nuova argomentazione tragica per rimpolpare le cronache catastrofistiche, quelle che tengono alto il valore dell'hastag #maiunagioia.

Ecco che, con l'approssimarsi della nuova Conferenza mondiale sul Clima, il COP 22 che si terrà in Marocco tra il 7 e il 18 novembre, le problematiche ambientali vengono incontro alla esaurita fantasia della tensione che tanto fa audience.

E allora giù con i titoloni che segnano il count down del "Globo".

La concentrazione di CO2, che ha superato la soglia limite di 400 ppm (parti per milione) segnando un nuovo e inquietante record proprio nell'anno in corso, piuttosto che l'estinzione del 67% delle specie animali e vegetali prevista entro il prossimi 4 anni.

E' quello che ha rilevato il rapporto Living Planet 2016 del WWF nel quale l'organizzazione si spinge addirittura a identificare un nuovo periodo geologico: l'antrapocene. "Per la prima volta nella storia l'impatto, scrive il WWF, delle attività umane sui sistemi viventi del Pianeta è stato talmente forte da generare la 'nascita' di un nuovo periodo geologico nella storia della Terra, l'Antropocene".

"Il mondo selvaggio sta scomparendo a un ritmo senza precedenti", ha dichiarato Marco Lambertini, Direttore Generale del WWF Internazionale - Non stiamo parlando solo delle specie meravigliose che tutti amiamo: la biodiversità rappresenta la base stessa del buono stato di salute delle foreste, dei fiumi e degli oceani. Senza le specie animali gli ecosistemi crolleranno e con loro i 'servizi' che la natura ci fornisce quotidianamente come la purificazione dell'aria, dell'acqua, il cibo e la difesa dai cambiamenti climatici."

Attendiamo quindi con ansia il 19 novembre per sapere cosa avranno deciso di fare i grandi inquinatori della terra (forse decideranno di aumentare i limiti di legge? - vedi Dieselgate Volkswagen), nel frattempo (8 novembre) avremo il nuovo capo della più grande potenza mondiale, mentre dovremo restare ancora col fiato in sospeso per 15 giorni prima di conoscere che fine farà la nostra Costituzione, o almeno i "soli" 47 articoli che verranno più o meno ritoccati o alienati.

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 23 Ottobre 2016 12:10

APE, ma che bella pensata!

Chissà come l'avrebbe sottolineata il grande Totò. Ti mando in pensione prima, ti riduco l'importo e ti gravo di un mutuo ventennale. D'altronde se i mutui non li accendono i pensionati, unici possessori di entrate certe, chi li può stipulare?

di Lamberto Colla Parma 23 ottobre 2016
Infine arriverà il 4 dicembre. Giornata della liberazione dal referendum.

Nella speranza che dopo la vittoria del SI o del NO si possa tornare a parlare di economia e soprattutto di lavoro con l'augurio che, con le teste sgombre da problemi elettorali, i benpensanti di Roma ritrovino un po' di lucidità.

Credo, e non voglio essere sospettoso, che la lucidità intellettuale non sia stata da guida alla pensata dell'APE (Anticipo Pensionistico), semmai sia stato il frutto di quella quota di cervello propensa al sadismo.
Se all'inizio si poteva pensare che la notizia fosse una delle tante assurde seminate su Facebook, con l'andare del tempo invece, è diventata sempre più popolare per finire infine, nell'ultimo Consiglio dei Ministri (15/10/2016 n° 136), ad avere un capitolo tutto suo e una assegnazione di risorse per 7 miliardi (in tre anni), quindi una cosa seria!

"L'Anticipo pensionistico (APE) spetta ai lavoratori che - si legge nel comunicato stampa della presidenza del consiglio - abbiano almeno 63 anni e sono a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia. Potranno accedere all'APE sociale i lavoratori che abbiano almeno 30 anni di contributi se disoccupati, invalidi o con di parenti 1° grado con disabilità grave oppure per chi avrà raggiunto i 36 anni di contributi facendo dei lavori cosiddetti "pesanti". Queste categorie di lavoratori potranno andare in pensione fino a tre anni e sette mesi prima senza nessun onere fino a 1.500 euro lordi di pensione. Potranno accedere all'APE volontaria i lavoratori che avranno 20 anni di contributi versati, in questo caso la rata di restituzione del prestito andrà di media dal 4,6% al 4,7%. L'APE aziendale ha gli stessi meccanismi di funzionamento di quella volontaria, ma i costi dell'operazione del prestito saranno a carico dell'azienda. Tutti gli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria avranno diritto al cumulo gratuito dei contributi ai fini della pensione anticipata e di vecchiaia."

In breve sintesi l'APE sarebbe, secondo i nostri politici, una risposta adeguata allo sconsiderato aumento dell'età pensionabile messo in campo dai predecessori di Matteo Renzi (leggi Fornero/Monti). E allora, per non essere da meno in termini di fantasia e sadismo, anziché rimuovere l'ostacolo, il Governo ha pensato di dare il ben servito, a chi dopo una vita lavorativa e spesso molto pesante, premiandolo con un bel mutuo sul groppone.

Neanche nel miglior Fantozzi sarebbe accaduta una cosa simile.

Forse, avranno pensato, con un colpo solo risolviamo due problemi:
1. liberiamo anticipatamente dei posti di lavoro che potranno andare a disposizione di giovani (ovviamente ventenni con pluriennale esperienza nel settore, disponibilità a trasferte e madrelingua inglese, tedesco e cinese!);
2. sosteniamo il sistema bancario che non riesce più a fare accendere un mutuo nemmeno a pagarlo.

Intanto che ci si arrovella a trovare soluzioni improbabili ai problemi nazionali, l'economia sommersa è in costante crescita e ormai stimata prossima ai 200 miliardi, i licenziamenti per giusta causa sono aumentati del 31% e le assunzioni sono diminuite. E' bastata la promessa di eliminare Equitalia, per far raffreddare i bollenti spiriti degli italioti ormai incapaci, non solo a reagire, ma a giudicare con equità e soggettività.

Per il futuro meglio attrezzarsi con un calessino, APE ovviamente.

(Foto copertina: Piaggio Ape_C-foto-M.Huwyler)

 

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Movimento 5 Stelle di Castelnovo ne' Monti sulle affissioni del PD riguardanti il Referendum costituzionale. Denuncia fatta alla Commissione Elettorale del Comune. 

Reggio Emilia, 19 ottobre 2016

"Era chiaro sin da subito che sarebbe stata una campagna referendaria molto accesa visto la posta in gioco, sia per gli interessi della finanza sia per la credibilità del PD e del suo leader massimo Matteo Renzi.

Le televisioni ed i media stanno attuando un vero e proprio "terrorismo mediatico" dando imprecisati ultimatum quali "se non cambiamo adesso la costituzione non si potrà cambiare per i prossimi 30 anni" o "se vince il NO il paese tornerà indietro di 30 anni (che non sarebbe poi così male a pensarci bene), così come il Premier non perde occasione di ripetere come un mantra "non si può dire sempre NO"...

In effetti a volte i NO servono eccome, servono a rifiutare la corruzione tipo quella del Mose o Mafia Capitale, l'illegalità che sta divorando la nostra terra (AEMILIA), la povertà dilagante che continua a crescere in tutto il paese. Forse ne abbiamo detti troppo pochi dei NO in questi ultimi 30 anni ma tornare indietro non si può e dobbiamo quindi pensare al presente.

Allo stato dei fatti dobbiamo cercare di capire perché ci sia così tanto interesse in cambiare la nostra Carta Costituzionale da parte di chi con la stessa ha governato e governa tutt'ora, perché se il motivo sono semplicemente i tempi di approvazione delle leggi o la diminuzione dei costi della politica allora non ci si spiega perché quando si vuole le leggi escano in tempi brevissimi anche con l'attuale bicameralismo, vedi ad esempio legge Fornero (19 giorni) o Lodo Alfano (20 giorni) come non trova risposta il fato che non si elimini totalmente il Senato o non si riducano i compensi di tutti i parlamentari.

Risulta difficile capire perché anche in un Comune insignificante di poco più di 10.000 anime quale Castelnovo ne' Monti, primo comune anti-mafia d'Italia, Comune simbolo della legalità per eccellenza sia così importante influenzare l'opinione pubblica per dire SI anche a se per farlo si infrangono le leggi dello stato.

Ecco noi diciamo NO a questo scellerato modo di condizionare a tutti i costi il libero pensiero, diciamo NO all'interesse dei potenti a discapito della collettività che prevale sul buon senso e sulle stesse leggi e per questo oggi abbiamo denunciato al nostro Sindaco, alla Polizia Municipale e al Comitato Elettorale questo triste episodio tipico della vecchia politica con la speranza che si possa continuare questa campagna referendaria nel rispetto delle persone e delle stesse leggi."

Movimento 5 Stelle Castelnovo ne' Monti

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia
Domenica, 16 Ottobre 2016 11:24

Antiterrorismo e le falle tedesche e europee

Sconcerta la libertà di movimento che dimostrano i terroristi dell'isis. Entrano da profughi, trovano riparo e si muovono avanti e indietro dalla Siria come se nulla fosse.

di Lamberto Colla Parma 16 ottobre 2016
Una libertà di movimento conclamata con l'attentato all'aeroporto di Bruxelles e ancor prima con la rocambolesca fuga di un attentatore di Parigi, il famigerato Salah Abdeslam. In fuga per 4 mesi venne ritrovato a "casa" nel quartiere della capitale belga, quel Molenbeek arcinoto per essere culla del terrorismo islamista.

Ma quello che lascia sconcertati è l'epilogo del presunto terrorista di Chemniz. Sfuggito alla cattura delle teste di cuoio tedesche che alcuni giorni fa fecero irruzione nel suo appartamento in Sassonia, è riuscito a trovare riparo a Lipsia presso altri siriani. Un luogo a lui noto, potenzialmente "molto sicuro" dove invece venne dai suoi stessi concittadini immobilizzato, legato e consegnato alla polizia locale (l'equivalente dei nostri vigili urbani), la quale non fece altro che prelevare il "pacco" con il loro bel furgoncino di servizio per consegnarlo alle autorità giudiziarie.

In tutto questo fanno sorridere tre episodi: il ridicolo messaggio in twitter del capo della polizia che, dopo la cattura del presunto terrorista, peraltro avvenuta senza il loro diretto contributo, scrive "siamo sfiniti ma strafelici", quindi i ringraziamenti della cancelliera tedesca ai due profughi siriani che impacchettarono il terrorista, o presunto tale, e che devono esserle costati qualche litro di bile sapendo quanto ami i profughi.

Come non ricordare il luglio 2015 quando, in una trasmissione TV, la Cancelliera fece piangere una ragazzina palestinese, sostenendo che "la politica è dura" e che "non possiamo accogliere tutti".

Infine, e qui si innesca la tragedia nella farsa, il giovane aspirante terrorista riesce a togliersi la vita in carcere impiccandosi con la sua camicia e portando nella tomba le preziose informazioni riguardo alla sua cellula terroristica e alle dirette relazioni con fiancheggiatori e sostenitori del "califfato".

Un suicidio che necessita di indagini molto approfondite e di cui va fatta chiarezza rapidamente per non lasciare le ombre e i sospetti di un altro fatto eccellente avvenuto a fine anni '70 nelle carceri tedesche: il "suicidio" di alcuni componenti della banda Baader-Meinhof, avvenuto all'indomani della esecuzione di un ostaggio, il presidente degli industriali tedeschi ed ex ufficiale SS Hanns-Martin Schleyer, rapito il 5 settembre 1977 allo scopo di "scambiarlo" con il prigioniero Andreas Baader e altri componenti del gruppo terroristico RAF (Rote Armee Fraktion).

Se la Germania in questi ultimi giorni ha mostrato lacune immense nei suoi apparati di sicurezza, altri Paesi l'avevano già ampiamente dimostrato prima. Certamente non hanno eccelso i servizi di sicurezza francesi (Parigi e Nizza hanno pagato un tributo esagerato) o quelli belgi che, tra i fatti di Bruxelles e Charleroi, hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza.

Vengono i brividi pensare a quale modello verrà fatto riferimento per istituire la Polizia di Frontiera Europea.

Meglio il modello tedesco o quello italiano? Da noi almeno Fabrizio Corona è sotto costante vigilanza 24 ore su 24.

Che strana l'europa!

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 09 Ottobre 2016 14:35

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 40 09 ottobre 2016

Editoriale: Referendum, Votare informati. Crescono i formaggi duri. Dal Canada alla ricerca delle fonti del Parmigiano Reggiano. Andalini, Scopri di che pasta son fatta. Cereali, i mercati stanno tornando alla normalità. Pomodoro, boom del biologico. Olio di Oliva, previsioni produttive.

SOMMARIO Anno 15 - n° 40 09 ottobre 2016
1.1 editoriale Votare informati. SI o NO?
2.1 Lattiero Caseario Crescono entrambi i formaggi duri DOP.
3.1 export formaggi Dal Canada alla ricerca delle fonti del Parmigiano Reggiano
3.2 Pasta e tracciabilita' Andalini: Scopri di che pasta sono fatta!
4.1 cereali Cereali e dintorni. Dall'USDA nessuna reazione scomposta.
5.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati stanno tornando alla normalità
6.1 eventi parmigiano reggiano Caseifici aperti: i visitatori sfondano quota 20.000
6.2 pomodoro Boom del pomodoro biologico,
7.1 olio di oliva- previsioni Olio d'oliva, previsioni di produzione della campagna 2016/17
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 09 Ottobre 2016 12:51

Votare informati. SI o NO?

Meglio votare informati. Un invito a leggere le modifiche comparate del testo della costituzione (vedi in allegato). Sul quesito referendario qualche dubbio viene.

di Lamberto Colla Parma 9 ottobre 2016
 - Il 4 dicembre finalmente si andrà a votare e saremo chiamati a mettere una crocetta su un SI o un NO che, a quanto si legge e ascolta nelle ultime settimane, sarà determinante per la ripresa economica dell'Italia.

Un'Italia la cui economia mostra evidenti segnali di agonia più che di convalescenza, al punto che la Corte dei Conti ha dichiarato troppo ottimistiche le aspettative di crescita del PIL, +1%, per il 2017.

Un tema molto sentito dagli italiani al punto da indurre Matteo Renzi a modificare la strategia di comunicare questa lunghissima campagna referendaria, già iniziata lo scorso febbraio, spostandola dal piano personale (Se vince il NO me ne vado) a quello economico, sostenendo che la vittoria del SI rilancerà l'economia del nostro Paese.

E siccome personalmente non riesco a immaginare questa diretta connessione tra ripresa economica e modifica della Costituzione, mi sono tornato a rileggere il testo per vedere se qualcosa mi fosse sfuggito (E' possibile scaricare il testo della Camera in formato pdf dal link "Allegati").

Indubbiamente, con l'adozione del nuovo testo, le procedure legislative verrebbero enormemente alleggerite.

Alla Camera dei Deputati (sempre più "governativa" grazie al premo di maggioranza destinato alla lista che supera il 40%. "Italicum") e al Presidente della Camera stessa vengono orientati nuovi poteri. Sarà infatti il Presidente della Camera a assumere ad interim le veci del Presidente della Repubblica in caso di sua impossibilità (attualmente è il Presidente del Senato la seconda carica dello Stato). Lo stato di guerra sarà deliberato dalla sola Camera dei Deputati e la fiducia o sfiducia del Governo passerà al vaglio esclusivamente dalla Camera dei Deputati, solo per raccogliere qualche esempio.

Nella nuova proposta viene enormemente ridotta la facilità di proporre leggi di iniziativa popolare. Infatti, se attualmente occorrono 50mila firme per proporre alla discussione parlamentare un testo di legge, dopo la modifica costituzionale il numero di firme triplicherà passando da 50 a 150mila.

Non riesco invece a trovare, nel nuovo testo, giustificazione forte al "risparmio", salvo nella riduzione dei costi del Senato (ridotto a 95 elementi non eletti) e nella abrogazione del CNEL, organismo costituzionale nato come organo consultivo del Parlamento per quanto riguarda l'economia e il lavoro, il cui costo, molto probabilmente sarebbe stato ancora sostenibile dallo Stato (meno di 20 milioni all'anno, mentre alle Province "abrogate" nel 2015 è andato ben 1 miliardo).

Una considerazione finale sul quesito referendario:
pare esso stesso uno spot promozionale a favore del SI ove si richiami l'attenzione a temi molto sentiti dal popolo: "La riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni", mentre la croce sul SI non è solo questo ma molto altro.

Leggere, pensare e poi votare!

Referendum-Quesito-4dicembre2016

Pubblicato in Politica Emilia
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