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Domenica, 29 Gennaio 2017 14:34

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 04 29 Gennaio 2017

Editoriale: "Angeli" in carne e ossa in lotta contro una "sfiga" disumana. Non si arresta la crescita del Parmigiano Reggiano. La ricetta da Provare: conchiglioni "Andalini", zucchine, ragù di cozze e zeste al limone. Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina. Il sogno della Collina Reggiana. Parmigiano Reggiano: +12% quotazioni nel 2016. Bene export e consumi interni. Informatore Agrario: pomodoro da industria 2016 in rosso e ombre sul 2017. Maestri di innovazione e divulgazione dello Champagne.

SOMMARIO Anno 16 - n° 04 29 gennaio 2017
1.1 editoriale "Angeli" in carne e ossa in lotta contro una "sfiga" disumana.
2.1 lattiero caseario Non si arresta la crescita del Parmigiano Reggiano.
3.1 ricetta "gustosa" La ricetta da Provare: conchiglioni "Andalini", zucchine, ragù di cozze e zeste al limone
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Minori danni riscontati in Argentina.
5.1 Vini e novità Il sogno della Collina Reggiana
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: +12% quotazioni nel 2016. Bene export e consumi interni
7.1 pomodoro in crisi Informatore Agrario: pomodoro da industria 2016 in rosso e ombre sul 2017
8.1 champagne Maestri di innovazione e divulgazione dello Champagne
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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Una sequenza lunghissima di circostanze straordinarie tutte concentrate in un territorio ristretto e in un arco di tempo quasi contemporaneo, hanno generato una tragedia che apparterrebbe più al genere letterario e cinematografico piuttosto che alla dura e pura realtà.

di Lamberto Colla Parma 29 gennaio 2017
Lo scenario nel quale maturerà la tragedia di "Rigopiano", l'Hotel dei Vip che poco dopo le 16,00 del 19 gennaio è stato travolto da una valanga di tali dimensioni e forza da farlo ruotare e spostare di 10 metri (100.000 tonnellate di massa nevosa arricchita di alberi raccolti sul percorso) , è quella del terremoto del centr'Italia che, dalla notte precedente si è risvegliato scaricando altra energia dando luogo , in rapida sequenza, a 4 scosse di magnitudo attorno a 5 gradi.

Ma non è tutto.
Una straordinaria precipitazione nevosa sta imperversando in zona e i diversi piani neve non sembrano essere in grado di contrastare l'evento e così il manto nevoso cresce a vista d'occhio, le frazioni marginali cominciano a essere isolate, un gigantesco albero si abbatte su un imponente traliccio dell'alta tensione e nel giro di pochi giorni sono decine le frazioni isolate , al buio e con scarse, se non addirittura nulle, possibilità di comunicazione. Nel frattempo la centrale operativa di Pescara e la macchina dei soccorsi è posta sotto pressione da un altro evento straordinario, l'esondazione del fiume Pescara avvenuta il giorno precedente (18 gennaio).

Intanto al "Rigopiano" la neve cresce e rende impraticabile la strada. La maggior parte degli ospiti vorrebbe andarsene spaventati dalle 4 scosse di terremoto e dalla neve che sta "soffocando" ogni cosa. Ma la "turbina" della Provincia è in riparazione e l'altra, quella dell'ANAS, è a venti chilometri intenta a aprire altre vie di comunicazione stradale.

20170120-vvff-farindola3E così accade la tragedia, quella che nessuno si attendeva e che è difficile da credere e riscontrare causa le condizioni meteo, le vie e canali di comunicazione interrotti e le emergenze sisma, esondazione e precipitazione nevosa senza precedenti che incombono sull'apparato di smistamento dei soccorsi. Il caso volle che persino il direttore dell'albergo, casualmente fuori servizio e quindi non nella struttura, involontariamente depistò la sala operativa con quel "mo' chattato con l'albergo" (di fatto era un'ora prima, quindi pochi minuti prima della slavina) alimentando l'ipotesi del falso allarme, lanciato dai tantissimi cretini e mitomani che in queste tragiche crescono come i funghi.

Purtroppo non è così e quando un volontario "crede" alle parole del cuoco, miracolosamente salvo perché momentaneamente fuori dall'albergo a cercare medicinale sull'auto, la squadra di soccorso non può fare nulla. Il buio e la tempesta non consentono agli elicotteri di alzarsi in volo e così, due eroici fondisti, con le pelli di foca sotto gli sci, partono alla volta dell'Hotel che raggiungeranno 6 ore dopo e otto dopo l'evento.

Da quel momento il mondo viene a conoscenza dei 20, 30 40 (i numeri erano incerti) sepolti vivi nella "scatola ruotata" dell'Hotel dal quale non uscivano rumori, tantomeno voci.

Si inizia a scavare con i badili e con le mani senza riferimenti precisi perchè l'albergo era sepolto e perdipiù spostato e ruotato quindi non più allineato alla cartina in mano ai soccorritori.Nel frattempo riesce a arrivare la prima colonna di soccorsi, anch'essa in ritardo, in quanto, la turbina (quella che faceva da apripista alla colonna) è rimasta senza carburante durante il percorso verso l'Hotel.

Finalmente una nuvola di "Angeli", di "Eroi", di professionisti altamente qualificati, riesce a fare qualche buco nella struttura e, ostinatamente, a mettere in salvo 11 persone, le prime a distanza di ben 44 ore dall'ora "X".

Di questi 5-6 giorni di lavoro eroico abbiamo avuto una cronaca intensa, emozionante e tragicamente drammatica, dove l'Italia intera ha fatto il "tifo" e si è commossa per questi ragazzi che sono andati oltre l'umano, rischiando la loro vita per salvare quella di altri (la scossa sismica era sempre in agguato e avrebbe potuto fare muovere ancor più la struttura che sarebbe diventata una tomba anche per i soccorritori che vi si erano calati dentro).

Ma si sa, gli eroi fanno paura al potere, e così l'"intellighenzia" della macchina preventiva e di soccorso, sentitasi un po' troppo messa in disparte, ha pensato bene di fare una profezia tanto "malefica" quanto inopportuna, giusto per alimetare ancora un po' di tensione e paura. Grandi Rischi annuncia che la "Diga di Campotosto a rischio effetto Vajont" aggiungendo, per dare ancor maggior vigore alla informativa, che la nuova faglia sismica si era aperta proprio sotto la diga e avrebbe potuto generato un sisma di magnitudo 7°, quindi oltre 30 volte più forte di quello del 24 agosto.
Qualcuno ancora sano di mente e con un residuo di pudore deve avere capito dell'inopportunità della comunicazione e così, poco dopo, il presidente di "Grandi Rischi" ha ritratta sostenendo che "il pericolo non è imminente".

Ma l'anatema ormai è lanciato e di lì a poco un Elisoccorso del 118, partito da Penne alla volta di una operazione di recupero di un infortunato sulle piste da sci, sfidando le difficili condizioni climatiche del Gran Sasso, si schianta contro un parete rocciosa e altre sei vittime si aggiungono al conto di questi giorni. Due dei componenti di quell'equipaggio si eran da poco avvicendati tra gli "Angeli eroici" impegnati nelle operazioni di soccorso estremo di "Rigopiano", dove ancora si scavava con mani e badile.

Se non è Sfiga questa!

Di responsabilità ne verranno accertate ma, oggettivamente, in quelle condizioni difficile che non potessero accadere errori.

Quello che invece risulta difficile credere è che la macchina dei soccorsi sia stata tracciata da due grandi e coraggiosi fondisti. Possibile che nemmeno una motoslitta o un gatto delle nevi fosse disponibile per raggiungere, molto più rapidamente, il luogo della slavina?

Per quanto eccezionale possa essere stato l'evento atmosferico, la zona è pur sempre a alta tradizione sciistica (30 i km di piste) e benché non siano le Dolomiti, la struttura e le attrezzature e i piani di intervento di emergenza avrebbero dovuto, almeno a logica, condividere molte cose.

Al momento non resta che pregare per gli scomparsi e ringraziare e ammirare quei grandi e anonimi uomini che hanno concluso dei salvataggi nelle condizioni più estreme che potessero casualmente combinarsi, riuscendo a far rinascere 11 persone delle quali 4 bimbi .

Commentare invece gli sciacallaggi politici e il comportamento di "Grandi Rischi" è impossibile perché si rischierebbe la galera.

Con un mega e fortunatamente sdoganato "Ma Vaffa", esprimo il mio sentimento "pubblico" verso costoro e credo di essere allineato ai pensieri della maggior parte di voi, almeno di quelli che non credono più alle favole belle.


(Foto e Video VV.FF. : http://www.vigilfuoco.tv/news/category/abruzzo )

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Luigi Alfieri candidato sindaco di Parma sul Quartiere San Leonardo "Regno degli spacciatori in bicicletta. Un'area ricca di edifici di grande interesse e di possibili risorse lasciate in stato di abbandono".

Parma, 26 gennaio 2017

Da un quartiere che doveva essere all'avanguardia a un quartiere degradato e in mano alla criminalità. Ecco la triste parabola del San Leonardo, specchio (non deformato) di un'intera città in decadenza.

Il candidato sindaco Luigi Alfieri, che il 27 aprile, per denunciare il problema, aveva organizzato, tra Stu Pasubio e via Trento, la camminata del sorriso con oltre 500 partecipanti, interviene sulla questione. "Da molto dico che il quartiere ha potenzialità enormi: è un luogo che, per le sue caratteristiche, ricorda spazi recuperati di importanti città metropolitane. Si tratta di aree che altrove sono diventate veri e propri volani per il riscatto dell'intera città".

quartiere san leonardo luigialfieri4

Porta a nord di Parma, luogo che, nel passato, ha vissuto della sua vocazione operaia, il San Leonardo è una zona della città che racchiude potenzialità enormi: vecchi capannoni dismessi, intere zone da recuperare, spazi da mettere a servizio di tutta la comunità cittadina. Ma bisogna avere la capacità di guardare lungo, di vedere oltre, di trovare idee, di impegnare risorse. Non solo sul Wopa, sul cui recupero si prospettano tempi lunghi.

quartiere san leonardo luigialfieri2

Il quartiere accoglie la stazione, l'uscita dell'autostrada, molti centri commerciali. Le zone da recuperare sono tante: l'ex area Bormioli (il progetto di riqualificazione langue, ma spunta un altro centro commerciale che significa ancora più traffico e inquinamento); l'area ex Manzini (per la quale ci sono progetti in corso di durata incerta); tutta l'area dell'ex cinema Trento e del dopolavoro ferroviario; il crocevia di Via Venezia (l'incrocio del Cristo) con il vecchio cinema a luci rosse. Spazi, luoghi dalle grandi potenzialità che, se rimangono deserti e inutilizzati, portano a degrado e insicurezza.
E quindi se non ci ha pensato l'amministrazione a fare del quartiere un fiore all'occhiello, non ha dormito sugli allori la criminalità: Via San Leonardo in mano ai pusher (dicono che giungono da altre città ad acquistare e la vicinanza al casello autostradale e molto importante), omicidi e rapine. Una parabola discendente che rispecchia quanto sta accadendo all'intera città: scarso presidio, incertezze nella programmazione, miopia di visione futura.

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Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 24 Gennaio 2017 13:04

Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma

Lo ha annunciato nei giorni scorsi: Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma:"Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità". Ieri la presentazione al Wopa.

Parma 24 Gennaio 2017 

Lo ha annunciato nei giorni scorsi: Federico Pizzarotti si ricandida a sindaco di Parma.
Ha deciso di riprovarci, ma questa volta, dopo essere uscito dal Movimento 5 Stelle, lo fa senza partito con il solo sostegno del suo gruppo consiliare "Effetto Parma".

Come ormai di consueto, l'annuncio è arrivato attraverso la pagina Facebook del sindaco con un breve video in cui spiega la sua decisione e le motivazioni che lo hanno spinto a questo passo: "Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità. E ora, nello stesso giorno di 5 anni fa, ci mettiamo in cammino". Ieri invece è stata la volta della presentazione al Wopa di Via Palermo.

Nel suo discorso sottolinea quanto, al suo arrivo, Parma fosse considerata una città in declino e quali risultati sono stati raggiunti, elencando i successi e i riconoscimenti ottenuti: maggiore chiarezza nei conti, l'elezione di Parma come città della Gastronomia Unesco, lo sviluppo dell'edilizia scolastica, la spinta propulsiva al turismo e la rinascita del Teatro Regio.

Una candidatura, quella di Pizzarotti, che arriva proprio mentre in città lo scenario politico delle prossime amministrative si sta delineando. Durante la conferenza stampa di ieri sono stati spiegati i dettagli del suo programma.

federico pizzarotti candidato sindaco0 

federico pizzarotti candidato sindaco2 

federico pizzarotti candidato sindaco7

Tutte le foto a fondo pagina, ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cronaca Parma
Domenica, 22 Gennaio 2017 14:30

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 03 22 Gennaio 2017

Editoriale: Informazione e verità a "Paperopoli". Scivola ancor più il latte spot. Grana Padano in stand by. Cereali e dintorni. L'impennata della Soia potrebbe trascinare anche i cereali. MARCA 2017: un'edizione da record. FARM RUN. Dura sul campo ma accogliente fuori. Bonifica Parmense. Avviata la campagna degli interventi operativi 2017. Prodotti Dop: Ismea in aiuto ai Consorzi contro le truffe.

SOMMARIO Anno 16 - n° 03 22 gennaio 2017
1.1 editoriale Informazione e verità a "Paperopoli".
2.1 lattiero caseario Scivola ancor più il latte spot. Grana Padano in stand by.
3.1 eventi Apre "Marca 2017". A Bologna la fiera del private label.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'impennata della Soia potrebbe trascinare anche i cereali.
5.1 truffe DOP Prodotti Dop: Ismea in aiuto ai Consorzi contro le truffe
5.2 dissesto idrogeologico Bonifica Parmense. Avviata la campagna degli interventi operativi 2017
6.1 distribuzione organizzata MARCA 2017: un'edizione da record
8.1 eventi e territorio FARM RUN. Dura sul campo ma accogliente fuori.
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 22 Gennaio 2017 11:44

Informazione e verità a “Paperopoli”.

I Paperoni del mondo sempre più ricchi o forse no. L'informazione, sempre più di parte, rischia di diventare complice dell'ingiustizia e di alimentare l'atomizzazione degli scontri sociali e l'odio tra i rappresentanti delle diversità.

di Lamberto Colla Parma 22 gennaio 2017
Otto "Paperoni" del mondo possiedono la fortuna dei 3,6 miliardi di persone più povere. Il rapporto di OXFAM presentato, alla vigilia del World Economic Forum di Davos, in Svizzera ha suscitato un'interesse mediatico immediato. Nel giro di un paio di anni, da trecento che erano i supermiliardari che possedevano la metà della ricchezza terrestre si è scesi drasticamente a 8.

La teoria che ha fatto il giro delle emittenti e dei telegiornali, per quasi tutta la settimana, è che nel mondo la ricchezza, anziché distribuirsi come era nelle aspettative post caduta del muro di Berlino, si stia concentrando sempre più.

E' vero che la crisi di "lavoro" che l'Italia sta vivendo dal 2008 non favorisce il pensiero positivo e se a questo elemento si aggiunge la diffusa morbosità per le tragedie e i drammi, il gioco è fatto, i giornali venduti, i telegiornali e le decine di talk show seguiti, per buona pace della pubblicità.

A restare delusa rimane solo la verità.
Il problema della diseguaglianza è un problema serio e che andrebbe affrontato con politiche economiche imperniate sul lavoro e con politiche di welfare per i casi più estremi.

Concentrando invece tutto sul tema della ricchezza elettroforetica, attratta quindi prevalentemente da un solo polo, altro non si fa che alimentare il disagio e l'odio sociale.

Osservando invece la questione della ricchezza da un altro punto di vista e seguendo l'indagine che annualmente redige FORBES i soliti Supermiliardari, come riportato da "Il Foglio", hanno anch'essi perduto enormi sostanze patrimoniali.

L'invito quindi è di leggere i due articoli di parte, quello redatto sul Fatto Quotidiano a cura del giovane filosofo Diego Fusaro e quello pubblicato su il Foglio, redatto da Luciano Capone affinché possiate farvi una vostra soggettiva opinione.

Personalmente ritengo che si stia esagerando nell'esaltazione delle differenze.

Lo scontro che un tempo, non tanto lontano, era appannaggio delle due classi sociali, gli operai e gli imprenditori, oggi si è atomizzato. Bianchi contro neri, belli contro brutti, ricchi contro poveri, etero contro omosessuali, migranti contro poveri autoctoni, vegani contro onnivori e così via.

All'appello manca solo l'intelligenza, troppo poco diffusa, per cui lo scontro è già stato vinto a tavolino dall'ignoranza. E l'odio si impadronirà di tutti noi.

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 15 Gennaio 2017 15:06

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 02 15 Gennaio 2017

Editoriale: Toccherà anche a noi. Lattiero, si volta pagina e...tutto come prima. MARCA a Bologna, private label in mostra. Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione. Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori. Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali. Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna.

SOMMARIO Anno 16 - n° 02 15 gennaio 2017
1.1 editoriale Toccherà anche a noi!
2.1 lattiero caseario Si volta pagina e... tutto come prima
3.1 eventi Marca, 18 e 19 gennaio a Bologna. Private label in mostra
3.2 eventi Marca Formaggi DOP. Mulino Alimentare spa al Marca di Bologna.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora volatili. Oggi gli attesi dati USDA.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Da USDA dati diversi da ogni previsione.
6.1 Pomodoro Pomodoro. L'OI Nord Italia interviene sui mancati pagamenti agli agricoltori
6.2 ambiente Glifosato. La Regione effettuerà il monitoraggio delle acque superficiali
8.1 energia Energia. L'ambizioso piano della Regione Emilia Romagna
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 15 Gennaio 2017 12:16

Toccherà anche a noi!

Aumenta la probabilità che attentati di matrice islamista colpiscano l'Italia. Intanto la Turchia è sotto attacco ma nessuna manifestazione di solidarietà è stata promossa dai nostri "demagoghi", come invece avvenne per Parigi e per Orlando ad esempio.

di Lamberto Colla Parma 15 gennaio 2017
Non dobbiamo farci illusioni. Il terrorismo internazionale, prima o poi, toccherà anche noi. Non ha usato mezze parole il Capo della Polizia Franco Gabrielli parlando davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulle periferie.
Non un modo per mettere avanti le mani, ha spiegato l'ex Capo del SISDE e della Protezione Civile, ma la constatazione oggettiva dello stato d'avanzamento nel percorso di organizzazione degli attentati da parte dei presunti jihadisti posti sotto controllo, anche elettronico, e già espulsi.

La piaga della radicalizzazione, le nostre banlieue sono le carceri e il web, è in espansione e a preoccupare Gabrielli sono due fattori principali:
- il terrorismo "liquido", sul quale anche noi avevamo posto l'accento a seguito dell'attentato di Berlino, al di là dell'analogia con Nizza dove in comunione vi era la tipologia di "arma" utilizzata, è risultata sostanzialmente diversa la struttura organizzativa e la modalità di esecuzione.
- la senilizzazione e riduzione del numero di poliziotti (-14,5%). Il blocco del turnover ha portato a una carenza del 14,5 per cento l'organico ideale e i poliziotti ancora a 51 anni salgono sulle volanti.

In conclusione, le capacità e le esperienze individuali dei singoli poliziotti, l'efficacia del coordinamento tra le diverse forze dell'ordine e dei servizi, combinati con una dose QB (Quanto basta) di fortuna hanno fatto in modo di prevenire atti terroristici di matrice internazionale nel nostro Paese.

Però, man mano che il "Califfato" perde sul terreno di guerra, i suoi soldati dormienti e i Foreign Fighters oltre a altri esaltati reclutati in loco, vengono attivati per portare a termine azioni di terrore dal forte impatto emozionale colpendo i civili e non i simboli delle istituzioni come accadeva negli anni della tensione, a noi ben noti.

Diverso il caso della Turchia dove, in questo preciso momento storico, entrambi gli obiettivi sono nel mirino del terrorismo muovendosi in comunione. Il terrorismo di matrice Curda che attacca il cuore delle istituzioni (vedi il Procuratore sequestrato nel 2015 o il golpe del 2016 e più recentemente con l'uccisione mediatica dell'Ambasciatore Russo) al jihadismo radicale che attacca le discoteche (39 morti a Ankara).
Spiace che il mondo occidentale non pianga le vittime turche nello stesso modo con cui ha pianto le vittime di Francia o di Orlando. Sarebbe stato un gesto di sensibilità laica e di compassione cristiana da tutti apprezzato. E invece niente.

Anche la demagogia, spinta all'eccesso, è una forma di alimentazione del terrorismo. Meditate gente, meditate.

(Nella foto di copertina un momento della commemorazione parmense delle vittime di Orlando del giugno 2016 - Foto di Francesca Bocchia)

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 08 Gennaio 2017 12:30

Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra

E' giunto il tempo dei buoni propositi. Dopo 40 giorni dedicati all'ingrasso forzato e ogni organo, interno ed esterno, messo alla prova annuale dello stress-test delle "Feste Natalizie" ecco che d'incanto, all'alba del nuovo anno, si apre la stagione dei buoni propositi che, a differenza del periodo precedente (40 giorni fantozziani), dureranno giusto il tempo dell'arrivo della Befana.

di Lamberto Colla Parma 08 gennaio 2017
"Quest'anno smetto di fumare" e/o "mi iscrivo in palestra" sono i classici e sempreverdi buoni propositi che ricorrono ogni anno, come le "lacrime del coccodrillo" dopo avere consumato la sua ultima preda. E così, appena il sole inizia a sorgere sul nuovo anno, ecco la schiera dei fiduciosi del pronto recupero della linea, peraltro già perduta almeno 10 anni prima, sfoggiare la nuova e sgargiante tuta da ginnastica, regalo dalla suocera la sera di Santa Lucia, cuffiette penzolanti dalle orecchie ben protette dal paraorecchie peloso (dono della nipotina adolescente), palesarsi sull'asfalto per la salutare e programmata prova campestre del primo dell'anno.

2016-08-07 22.53.31Sfoggiando il nuovo "smart watch", capace di registrare ogni battito vitale e di chiamare il medico di famiglia e altri 20 numeri di emergenza in caso di potenziale ictus o di infarto, i novelli Mennea, bardati di tutto punto con i regali ricevuti sin dalla fantozziana cena aziendale di fine novembre, trotterellano concentrati ripetendo a mente il programma stabilito dal proprio coach elettronico, padroni indiscutibili delle strade, finalmente libere da autovetture e mezzi pesanti, fieri che a ogni saltello potranno fare a meno di un buco della cintura.

Alla fine, dopo un sana quanto salutare corsa di ben 15 minuti seguita da una sessione di 30 minuti di stretching, quello che ci vuole è il tonificante bagno con le essenze, i profumi e le creme, ricevuti in dono dalla moglie o fidanzata accompagnati dal biglietto di stimolo ai buoni propositi che conclude "...E' ora che ti prendi cura di te! Ti Amo ... ma..." . Difficile capire se è un consiglio, una minaccia o una dimostrazione d'affetto, fatto sta che è sempre prudente dare dimostrazione di avere perfettamente inteso il messaggio. Così, ben lavati, profumati, sbarbati e rigenerati, avvolti nel nuovo e "morbidoso" accappatoio, anch'esso regalo riciclato, e raccolto l'ultimo libro di Bruno Vespa, ancora intonso dalla sera del 24 dicembre, il nostro rinnovato uomo è pronto per la seduta di lettura sulla poltrona preferita, per l'occasione svestita della stoffa protettiva che l'ha avvolta per i precedenti 364 giorni. E, tra una pagina e l'altra finalmente si può gustare una boccata d'aria salutare emessa dalla sigaretta elettronica (autoregalo dell'ultimo momento), simbolo universale di un cambiamento di vita in atto. Così, avvolto dalla nebbia artificiale, stanco ma rilassato dalla seduta ginnica, l'eroe crolla in un profondo sonno con Vespa sul grembo, aperto alla prefazione.

Domani sarà un nuovo giorno e tutto tornerà come era al gennaio dell'anno precedente e dei buoni propositi si perderà traccia già al risveglio dalla pennichella.

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 08 Gennaio 2017 14:32

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 01 08 Gennaio 2017

Editoriale: Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra - In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti - IER, una bussola per conquistare i mercati esteri - Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione. - Carni. Aperta la strada per le Filippine - Ismea. Il mercato della frutta in Italia.

SOMMARIO Anno 16 - n° 01 08 gennaio 2017
1.1 editoriale Smetto di fumare e mi iscrivo in palestra
3.1 crisi Reggio Emilia. In calo da 4 anni gli insoluti e i protesti
3.2 export imprese IER, una bussola per conquistare i mercati esteri
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA e comunque i fondi sempre padroni della situazione.
5.1 export Carni. Aperta la strada per le Filippine
6.1 frutta Ismea. Il mercato della frutta in Italia
7.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

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