Visualizza articoli per tag: politica

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 9 5 marzo 2017 -
Editoriale- Disoccupati cercasi - Primi segnali di cedimento del Grana. Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti). Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana. Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante.

SOMMARIO Anno 16 - n° 09 5 marzo 2017
1.1 editoriale
Disoccupati, cercasi!
2.1 lattiero caseario
Primi segnali di cedimento per il Grana..
3.1 crisi pomodoro
Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti)
4.1 Bonifica
Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità ad alta energia.
6.1 frumento Frumento, la ricetta per un miglior reddito.
7.1 packaging International Packaging Competition, è Gilda Bojardi la presidente di giuria della 21esima edizione
7.2 vino CAP al via in città e provincia il tour delle degustazioni di vini
8.1 apicoltura eventi Apicoltura europea, appuntamento a Piacenza
8.2 Eventi "Lezioni di Parmigiano Reggiano per i ristoranti italiani
9.2 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante
10.1 agricoltura finanziamenti Italia e Malta maglia nera su PSR
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

20170305 COP

Domenica, 05 Marzo 2017 12:17

Disoccupati, cercasi!

In Italia il lavoro langue e il tasso di disoccupazione resta alto, peggio di noi solo Grecia, Spagna e Cipro, seppure costante da 4 mesi. Eppure in Europa ci sono Paesi a rischio di crescita per il problema contrario: pochi disoccupati da assumere per soddisfare agli ordini industriali.

di Lamberto Colla Parma 05 marzo 2017
Il sogno di una economia che finalmente torni a competere. Dalla Danimarca una notizia che fa ben sperare ma che, allo stato attuale, sembra un paradosso; non ci sarebbero abbastanza lavoratori da assumere, questo è quanto raccontato dal New York Times che ha incontrato l'imprenditore Peter Enevoldsen, proprietario di un'azienda meccanica, la Sjorring Maskinfabrik. Con un tasso di disoccupazione del 4,3% e una economia in crescita, le imprese danesi stanno incontrando notevoli difficoltà a intercettare disoccupati in età lavorativa utili a sostenere la produzione industriale e quindi a soddisfare gli ordini.

Il piccolo stato dell'Unione Europea (membro Ue ma con valuta tradizionale, la Corona Danese così come il Regno Unito è la Sterlina) ha adottato una severa politica contro l'immigrazione scontrandosi di fatto con il problema della manodopera al punto tale che, nel corso del 2016, nonostante il grande potenziale di crescita, il PIL è cresciuto solo del 1,1%. Così procedendo, si legge nell'articolo del New York Times, il Paese scandinavo riconosciuto dalle Nazioni Unite col più alto tasso di felicità e qualità della vita nel mondo, rischia la paralisi dell'economia.

Al momento non ci resta che invidiare i danesi e accontentarci del nostro 0,9% di incremento di PIL e di un tasso di disoccupazione che da 4 mesi non si muove ma che resta a valori molto alti relegando l'Italia al fondo della classifica con un misero 11,9% seguita solo da Grecia e da Spagna ma con la differenza che l'economia spagnola sta producendo incrementi di PIL del 3,5%, tra i più alti dell'UE.
I dati diffusi dall'ISTAT hanno inoltre evidenziato un lieve calo la disoccupazione giovanile ma, con l'eliminazione degli incentivi, il mercato del lavoro ha perduto l'euforia drogata dal Jobs Act. Ciononostante, rileva l'istituto di statistica, il dato è peggiorativo di 0,3 punti percentuali rispetto il medesimo periodo del 2016.

L'Eurostat ha in contemporanea diffuso i dati riferiti alla disoccupazione europea che vede il dato stabile al 9,6%. Il dato italiano è il quarto dato più alto dopo Grecia (23%), Spagna (18,2%) e Cipro (14,1%). A gennaio, invece, il tasso più basso si è registrato in Repubblica Ceca (3,4%) e Germania (3,8%).

Una posizione di classifica ben poco onorevole per l'Italia e  lascia poche speranze per un futuro prossimo all'insegna del cambiamento soprattutto se la politica interna si occupa prevalentemente di primarie e di tangenti.

Se lo si vuole la strada per un pronto recupero dell'economia ci sarebbe: abbassare le tasse. Lo ha fatto la Russia di Putin introducendo la Flat Tax e lo faranno gli Stati Uniti di Trump abbattendo le tasse del ceto medio. Nel primo caso i risultati sono sotto gli occhi di tutti e nel secondo, sempre che i detrattori del neo presidente a stelle e strisce lo consentano, i risultati si vedranno ben presto.

La differenza? USA e Russia sono Stati sovrani mentre il nostro è uno stato vassallo dell'UE con l'aggravante di una classe politica mediocre, giusto per utilizzare un termine dal sapore ottimistico.


-------------------&-------------------

(per seguire gli argomenti "Editoriali" clicca qui)

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 26 Febbraio 2017 15:03

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 Febbraio 2017

Editoriale- La sagra della patata e del cetriolo. Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità - A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3 - Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale? - Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano. Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta.

SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 febbraio 2017
1.1 editoriale
La sagra della patata e del cetriolo
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità
3.1 Olio - Sol D'Oro
A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tregua armata.
6.1 Ambiente e clima Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale?
7.1 Guardie ECOzoofile Ariccia, al via il corso di formazione per Guardie Ecozoofile a Palazzo Chigi
8.1 Vino eventi Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano
9.1 pomodoro Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta
10.1 agricoltura al sud L'agricoltura guida la ripresa del Sud Italia
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

(per seguir egli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

20170225-cibus-8-COP

Domenica, 26 Febbraio 2017 11:53

La sagra della patata e del cetriolo

Dalla "Patta Bollente" alle "Orge finanziate" è tutto un gran casino. Qualcuno viene condannato perché etichetta come "clandestini" dei profughi mentre altri vengono difesi con le unghie e con i denti, nonostante l'evidenza dei fatti. E' il caso portato alla luce dalle "Iene" che vede coinvolta la potente comunità gay.

di Lamberto Colla Parma 26 febbraio 2017
Gran scandalo fece il titolo di Feltri "Patata Bollente" quando fu destinato alla Sindaca Raggi mentre il medesimo titolo, usato nel Caso Ruby Rubacuori e che vedeva coinvolto Berlusconi, non indignò nessun buonista dell'ultima ora. Un titolo sessista nel primo caso, mentre una simpatica sintesi giornalistica nel secondo caso.

Passi, siamo abituati a osservare l'utilizzo di due pesi e di due misure soprattutto da quando in politica vince chi riesce a meglio screditare l'avversario, nel suo impegno politico e sempre più spesso nella sua condotta privata, ricercando qualsiasi appiglio che possa essere moralmente, civilmente e dove possibile penalmente rilevante. Una volta nelle mani della giustizia, prima che l'iter processuale abbia concluso il suo percorso la carriera politica dell'inquisito giunge prematuramente a termine.

Siamo in un Paese dove la "presunzione d'innocenza" è garantita con successo verso certa parte politica mentre altri è lasciata al libero arbitrio.

L'ultimo caso eclatante di arbitraria interpretazione di fatti moralmente discutibili se non addirittura legalmente perseguibili, l'hanno ampiamente documentato le "Iene" nel servizio che vede coinvolti alcuni circoli culturali Gay si pratica una socializzazione molto spinta che di culturale ha molto.

Mi sarei perciò atteso una levata di disapprovazione unanime, invece, con mia grande sorpresa, si sono sollevati gli scudi di protezione atomici.

20170221-Sen-Monica-CirinnaLa situazione è chiara e limpida al punto tale che se quei medesimi circoli fossero stati gestiti dal mondo etero o cinese o altra etnia radicata in Italia, i giornali avrebbero titolato "Sgominata una banda organizzata nel "Franchising" del Bordello" e molto probabilmente qualche Questore o Prefetto avrebbe rilasciato un'intervista nella quale ringraziava il programma delle "Iene" per il prezioso contributo alle indagini e gli esponenti governativi avrebbero colto l'occasione per ribadire come questo "Grande risultato sia stato possibile grazie all'impegno del Governo contro la criminalità organizzata e all'impegno costante a favore della sicurezza dei cittadini" .

Invece no! Nel caso in questione, nulla di tutto ciò. Anzi in difesa dell'ANDDOS (l'associazione gay che conta oltre 200.000 soci e oggetto del servizio delle Iene) si sono schierati i rappresentanti governativi difendendo il prezioso lavoro offerto a favore della socializzazione di classi discriminate.

Peccato che, per stessa ammissione del Presidente di uno dei circoli oggetto del servizio d'inchiesta giornalistica, l'accesso, in quello, come in diversi altri, non sia consentito alle donne.

 

 

Per riassumere ci troviamo di fronte a questo scenario:
- circoli in regime fiscale agevolato;
- circoli dediti alla socializzazione attrezzati con "Dark Room" e "Glory Hole" (sintetizzando: "in dò cojo cojo". Contatti fisici esclusivi senza il riconoscimento della controparte, separata o da un muro con un solo buco utile alla congiunzione carnale o incontri promiscui in una stanza non illuminata e strapiena come un Bus delle 13,00)
- circoli autorizzati anche al recupero dei "minori" fatti oggetto di bullismo omofobo (sarà un luogo accogliente, rassicurante e protettivo un ambiente dove si pratica sesso - con Glory Hole e Dark Room - e prostituzione?)
- circoli autorizzati a combattere la discriminazione che discriminano le donne (Confermato anche dal Presidente Marco Canale - minuto 14,00 "Non è scelta discriminatoria, sostiene il presidente, è solo una scelta!");
- circoli dediti alla "socializzazione" anche (quasi esclusivamente - ndr) attraverso le pratiche sessuali, come dichiarato a Matrix del 21/2 da Rosario Coco in rappresentanza di ANDDOS che ricevono finanziamenti (55.000€ per progetti culturali, in collaborazione con l'Università. Finanziamento revocato a seguito della trasmissione delle Iene)

20170222-Rosario-Coco-ANDDOSSINTETIZZANDO: circoli in regime fiscale agevolato dediti alla "socializzazione" come sopra, all'assistenza ai minori in ambienti "discutibili", alla lotta alla discriminazione che discriminano le donne e all'interno dei quali si pratica anche la professione più antica del mondo ovvero la prostituzione sarebbero idonei a ricevere Finanziamenti Pubblici direttamente da Organismi collegati (UNAR) alla Presidenza del Consiglio senza che tutto quanto sopra possa essere messo in discussione.

Ebbene è così! A fronte di tutto quanto sopra esposto, l'esponente del Governo, la firmataria della legge sulle unioni civili, la senatrice Monica Cirinnà, nella puntata del 21/2 di Matrix ha alzato una difesa impossibile sfociata, come prevedibile quando è difficile sostenere una posizione indifendibile, con l'arroganza tipica di un potere presuntuoso.

Premesso che il mondo gay merita assoluta comprensione ma, a mio avviso, non può avere una corsia privilegiata, altrimenti presto o tardi i diritti acquisiti, da trenta anni di lotta omosessuale, potrebbero vedersi sfumati.

Meglio avrebbero fatto, sia i vertici delle organizzazioni sia i politici, a prendere il toro per le corna, sospendere il giudizio e la difesa indiscriminata e assolutista per partito preso, ricercare le responsabilità, almeno per salvare la dignità della categoria piuttosto che vantare l'"Orgoglio Omosessuale o Gay Pryde che dir si voglia" .

Se dovesse passare come "normale" tutto quanto sopra esposto, allora sarebbe normale riaprire le "Case chiuse" e c'é da esserne certi, non avrebbero necessità di richiedere finanziamenti pubblici anzi darebbero un buon contributo alle entrate tributarie e alla socializzazione e magari anche a una più rapida integrazione razziale e cultural - religiosa.

 

-------------------&-------------------

APPENDICE E FONTI VIDEO
Cirinnà a Matrix
https://www.youtube.com/watch?v=_yIyvYA0Hxk 
Matrix 21/2/17 Minuto 42,41 - sicuramente una dimensione di socializzazione - Rosario Coco rappresentante ANDDOS "noi siamo una associazione di oltre 200.000 persone che scelgono liberamente di frequentare circoli privati, vuol dire che sono a casa mia e posso fare ciò che mi pare"..."E' molto facile fare battute. In tutta italia la nostra associazione distribuisce 1 milione di preservativi... Noi siamo dei circoli in cui si socializza e si fa anche sesso..."

Senatrice Monica Cirinnà: "Unar da molti anni fa un ottimo lavoro... Unar finanzia dei progetti... "
http://www.video.mediaset.it/video/matrix/full/puntata-del-21-febbraio_693184.html 


IENE, Marco Canale (presidente ANDOOS) e Luxuria 22/2/17 http://www.iene.mediaset.it/puntate/2017/02/22/roma-orge-e-palazzo-chigi-paga-dimissioni_10857.shtml 
(Cirinnà a matrix ricerca google)


-------------------&-------------------

(per seguire gli argomenti "Editoriali" clicca qui)

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 19 Febbraio 2017 14:25

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 07 19 Febbraio 2017

Editoriale-Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là.. - Burro in fase discendente. -Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione - Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano. - Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano - Barilla investe in Italia - La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini. - "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense - Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%)

SOMMARIO Anno 16 - n° 7 19 febbraio 2017 -
1.1 editoriale
Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là...
2.1 lattiero caseario
Burro in fase discendente.
3.1 Fusione emil banca e banco cooperativo emiliano
Fusione Emil Banca e Banco cooperativo emiliano: Ok da confcooperative Modena
3.2 Fusione bancaria emiliana
Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Verso la stabilità dopo i dati USDA del 9 febbraio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano.
6.1 Parmigiano Reggiano e CETA Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano
6.2 made in italy Barilla investe in Italia
7.1 La Ricetta - preparata e mangiata La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini.
8.1 Esempio di buona cooperazione "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense.
9.1 economia consumi Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%).
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

(per seguir egli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

20170219-cibus-cop

Balle spaziale! Ormai i cittadini sono considerati degli acerebrati che si bevono qualsiasi cosa passi la stampa. L'ennesima conferma proviene da Amburgo e dalla risoluzione del caso dell'intossicazione da spray al peperoncino.

di Lamberto Colla Parma 19 febbraio 2017
"Amburgo, riaperto aeroporto: 68 persone intossicate da spray urticante. "No attentato". (La Repubblica.it)

Era il 12 febbraio scorso quando le agenzie di stampa lanciarano un allarme per un presunto attacco terroristico all'aeroporto di Amburgo. 68 persone intossicate, sospensione dei voli e evacuazione dell'aeroporto. Poi più nulla per diverse ore. Il silenzio su tutti i canali. Della notizia diffusa dal quotidiano tedesco Die Welt non si seppe più nulla sino a quando, finalmente, arrivò la rassicurante conferma che la causa era stata individuata in una bomboletta di spray urticante rintracciata in un cestino, probabilmente deposta da un passeggero in partenza.

"Una capsula di spray al peperoncino, o di un qualcosa di simile, è stata trovata in un cestino". Lo riferiscono in conferenza stampa i vigili del fuoco, ipotizzando che potrebbe essere stato questo "gas irritante" a provocare "l'intossicazione di 68 persone" nell'aeroporto di Amburgo, in Germania, in seguito allo sprigionamento della sostanza negli impianti di climatizzazione. I vigili del fuoco però escludono che si sia trattato di "un attacco terroristico". (Il Fatto Quotidiano)

Silenzio. Nessun approfondimento, nessun dibattito e nessun pseudo intenditore di spray urticante chiamato a dare la propria versione.

Risolto il caso in poche ore e finalmente si può tornare a guardare la Barbara D'Urso e i drammi di casa "Villa" indignati per una commemorazione mancata a 30 anni dalla scomparsa del "reuccio" e tutti a cantare con la "Scimmia" che aveva vinto il festival di Sanremo la notte precedente.
E da lunedì si è tornati a parlare e ascoltare di tematiche serie e avvincenti come il dibattito interno al PD, che potrebbe addirittura portare alla scissione del partito, o a tenere il conto delle assicurazioni donate alla Sindaca Raggi, posto che le "Rose" a San Valentino" erano andate a ruba.

Ma ci rendiamo conto in quale betoniera di cemento stiamo vivendo?

Possibile che si debba credere che una bomboletta lasciata in un cestino possa avere intossicato quasi un centinaio di persone? E come avrebbe potuto dal cestino muoversi verso l'impianto di condizionamento per diffondere il gas urticante? Qualcuno avrebbe comunque dovuto tener premuto il tappo diffusore premuto sino all'esaurimento del contenuto. E di quanti ettolitri era riempita questa "bombolona" per riempire i volumi di un aeroporto?

Meglio non pensarci! Torniamo guardare i bei varietà e non pensiamo alla nostra gioventù bruciata che si lancia dall'auto in corsa del papà o si butta dal balcone per pochi grammi di hashish. Non pensiamo alle povertà assoluta che sta allargandosi a macchia d'olio. La ripresa è ormai prossima, abbiamo guadagnato lo 0,9% di PIL, ben oltre le previsioni del Governo.

Continuiamo a tenere la testa sotto la sabbia?

(per seguire gli argomenti analoghi clicca qui)

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 12 Febbraio 2017 14:22

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 06 12 Febbraio 2017

Editoriale-AAA vendesi anima, praticamente nuova, causa cessazione attività. Stop del "Parmigiano". Freddo e gelo riscaldano i prezzi: +20% a gennaio. Cereali e dintorni. La stabilità non è di questo periodo. La guida al testo unico della vite e del vino. Parma, Reggio e Modena leader nazionali per l'export agroalimentare. Ismea. DOP e IGP, traino dell'export Made in Italy, +9,6%.

SOMMARIO Anno 16 - n° 06 12 febbraio 2017
1.1 editoriale
AAA vendesi anima, praticamente nuova, causa cessazione attività.
2.1 lattiero caseario
Stop del "Parmigiano"
3.1 prezzi al consumo
Freddo e gelo riscaldano i prezzi: +20% a gennaio
3.2 anniversari
Ital-frutta di S. Felice compie 50 anni
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La stabilità non è di questo periodo
5.1 Parmigiano Reggiano Eventi Al neo Dottor Bottura una forma di Parmigiano Reggiano di 7 anni con dedica.
5.2 Vite e vino La guida al testo unico della vite e del vino
6.2 Emilia agroalimentare Parma, Reggio e Modena leader nazionali per l'export agroalimentare
7.1 economia e export agro-alimentare Ismea. DOP e IGP, traino dell'export Made in Italy, +9,6%.
8.1 promozioni "vino" e partners
9.2 promozioni "birra" e partners

(per seguir egli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

20170212-COP-Cibus-6

Le dignità calpestate. Ai "choosy" cosa resta da fare? La protesta di massa è stata annientata e i social non riescono a essere lo strumento di aggregazione della protesta perché, oltre al malessere, non esiste nulla che accomuni i milioni di giovani e meno giovani esclusi dalla vita sociale. Quindi, isolati dal lavoro, isolati dalla società, esaurite anche le lacrime, non resta che affidarsi alla fortuna o vendersi. Ma non tutti sono disposti a questo compromesso.

di Lamberto Colla Parma 12 febbraio 2017
"Ho resistito finché ho potuto". E' con queste parole che termina la lettera di denuncia di "Michele", il "partigiano" della dignità che, ormai sopraffatto dalle milizie d'invasione, non vuole consegnare le armi al nemico. E il nemico è la stessa società per la quale si è sacrificato nel tentativo di farne parte con dignità.

Ma la dignità non è roba di cui questa società si prenda cura.
Purtroppo, volenti o nolenti, una volta perduta la dignità, quella che dei valori ancora si preoccupa, la vita stessa perde di valore.
Ed ecco allora che le frustrazioni sfociano nella violenza inaudita per la sopraffazione sull'altro, anche solo per 10 euro, oppure rivolta contro sé stessi per spegnere il canale del film drammatico che non ha mai fine.

Di Michele, il ragazzo trentenne di Udine che ha deciso di "spegnere" la propria esistenza, se ne parlerà ancora per qualche giorno; schiere di psicanalisti tracceranno il suo profilo e sindacati e politici alzeranno i toni per invocare la necessità di una nuova strada della politica a sostegno dei giovani. Altrettanto faranno quando l'Ernesto di turno, cinquantenne ex manager, lascerà analoga missiva e allora invocheranno e si faranno paladini, per un giorno, della classe '60 sopraffatta dai costi industriali e dai consumi in decrescita infelice.

Ma la nebbia di questa società, cinica e disperata, calerà silenziosa per riportare tutto nell'oblio e "il Grande Fratello" riporterà il silenzio dentro a casa.

Michele era una grande risorsa, almeno a giudicare dallo scritto che ha lasciato e che la famiglia ha deciso di rendere pubblico attraverso il "Messaggero Veneto", che la società è riuscita a annullare, come peraltro è riuscita con molte altre che non conosciamo e che il "mostro" burocratico non vuole più farci sapere.

E' dal 2014 (ultimi dati pubblicati sono riferiti al 2013) infatti che è stata stralciata la voce "suicidi" dalle statistiche ISTAT e quello che rimane di pubblico dominio cessa con il 2009, ovvero l'inizio di quella crisi di cui non si vede fine.

Certamente non saranno tutti suicidi figli della crisi, ma anche da depressioni per solitudine e isolamento che comunque sono il risultato di una società che si è radicalmente mutata in pochissimi anni a seguito di una congiuntura negativa mai affrontata ma sempre evocata a giustificazione dei mancati risultati.

Per chi governa le cause degli insuccessi sono esogene, purtroppo per i singoli, quelli con dignità appunto, le cause sono endogene.

Tornando a Michele a colpire è la lucidità con la quale ha prodotto il suo ultimo tema.

Ed è per questa ragione che invitiamo a leggerla per riflettere sul dramma che vivono le "Anime belle" a maggior potenzialità del nostro Paese che, se non riescono a espatriare, andando a arricchire altri Stati, e un lavoro non trovano a casa, spengono l'interruttore o vendono l'anima al diavolo.

E' così che muore anche la "ex bell'Italia".

(Segue testo di Michele - RIP - ).

(per seguire gli argomenti simili: clicca qui)

_________________________________________
di MICHELE
Ho vissuto (male) per trent'anni, qualcuno dirà che è troppo poco. Quel qualcuno non è in grado di stabilire quali sono i limiti di sopportazione, perché sono soggettivi, non oggettivi.
Ho cercato di essere una brava persona, ho commessi molti errori, ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e uno scopo usando le mie risorse, di fare del malessere un'arte.
Ma le domande non finiscono mai, e io di sentirne sono stufo. E sono stufo anche di pormene. Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di colloqui di lavoro come grafico inutili, stufo di sprecare sentimenti e desideri per l'altro genere (che evidentemente non ha bisogno di me), stufo di invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, di dover giustificare la mia esistenza senza averla determinata, stufo di dover rispondere alle aspettative di tutti senza aver mai visto soddisfatte le mie, stufo di fare buon viso a pessima sorte, di fingere interesse, di illudermi, di essere preso in giro, di essere messo da parte e di sentirmi dire che la sensibilità è una grande qualità.

Tutte balle. Se la sensibilità fosse davvero una grande qualità, sarebbe oggetto di ricerca. Non lo è mai stata e mai lo sarà, perché questa è la realtà sbagliata, è una dimensione dove conta la praticità che non premia i talenti, le alternative, sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni e qualunque cosa non si possa inquadrare nella cosiddetta normalità. Non la posso riconoscere come mia.
Da questa realtà non si può pretendere niente. Non si può pretendere un lavoro, non si può pretendere di essere amati, non si possono pretendere riconoscimenti, non si può pretendere di pretendere la sicurezza, non si può pretendere un ambiente stabile.

A quest'ultimo proposito, le cose per voi si metteranno talmente male che tra un po' non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricità o acqua corrente, ma ovviamente non è più un mio problema. Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare. Buona fortuna a chi se la sente di affrontarlo.
Non è assolutamente questo il mondo che mi doveva essere consegnato, e nessuno mi può costringere a continuare a farne parte. È un incubo di problemi, privo di identità, privo di garanzie, privo di punti di riferimento, e privo ormai anche di prospettive.

Non ci sono le condizioni per impormi, e io non ho i poteri o i mezzi per crearle. Non sono rappresentato da niente di ciò che vedo e non gli attribuisco nessun senso: io non c'entro nulla con tutto questo. Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere, per avere lo spazio che sarebbe dovuto, o quello che spetta di diritto, cercando di cavare il meglio dal peggio che si sia mai visto per avere il minimo possibile. Io non me ne faccio niente del minimo, volevo il massimo, ma il massimo non è a mia disposizione.
Di no come risposta non si vive, di no si muore, e non c'è mai stato posto qui per ciò che volevo, quindi in realtà, non sono mai esistito. Io non ho tradito, io mi sento tradito, da un'epoca che si permette di accantonarmi, invece di accogliermi come sarebbe suo dovere fare.

Lo stato generale delle cose per me è inaccettabile, non intendo più farmene carico e penso che sia giusto che ogni tanto qualcuno ricordi a tutti che siamo liberi, che esiste l'alternativa al soffrire: smettere. Se vivere non può essere un piacere, allora non può nemmeno diventare un obbligo, e io l'ho dimostrato. Mi rendo conto di fare del male e di darvi un enorme dolore, ma la mia rabbia ormai è tale che se non faccio questo, finirà ancora peggio, e di altro odio non c'è davvero bisogno.

Sono entrato in questo mondo da persona libera, e da persona libera ne sono uscito, perché non mi piaceva nemmeno un po'. Basta con le ipocrisie.
Non mi faccio ricattare dal fatto che è l'unico possibile, io modello unico non funziona. Siete voi che fate i conti con me, non io con voi. Io sono un anticonformista, da sempre, e ho il diritto di dire ciò che penso, di fare la mia scelta, a qualsiasi costo. Non esiste niente che non si possa separare, la morte è solo lo strumento. Il libero arbitrio obbedisce all'individuo, non ai comodi degli altri.
Io lo so che questa cosa vi sembra una follia, ma non lo è. È solo delusione. Mi è passata la voglia: non qui e non ora. Non posso imporre la mia essenza, ma la mia assenza si, e il nulla assoluto è sempre meglio di un tutto dove non puoi essere felice facendo il tuo destino.

Perdonatemi, mamma e papà, se potete, ma ora sono di nuovo a casa. Sto bene.

Dentro di me non c'era caos. Dentro di me c'era ordine. Questa generazione si vendica di un furto, il furto della felicità. Chiedo scusa a tutti i miei amici. Non odiatemi. Grazie per i bei momenti insieme, siete tutti migliori di me. Questo non è un insulto alle mie origini, ma un'accusa di alto tradimento.

P.S. Complimenti al ministro Poletti. Lui sì che ci valorizza a noi stronzi.

Ho resistito finché ho potuto.

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 05 Febbraio 2017 14:24

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 05 05 Febbraio 2017

Editoriale: Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo. Rallenta la caduta del latte spot. Vivere senza glutine: i consigli e le ricette. Cereali e dintorni. Leggeri ribassi ma sempre in un clima di instabilità. Emil Banca e Banco Emiliano daranno vita a una delle più grandi BCC d'Italia. Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Copador in "rosso". Chiesto il concordato. Ma le speranze sono dure a morire.

SOMMARIO Anno 16 - n° 05 05 febbraio 2017
1.1 editoriale Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo.
2.1 lattiero caseario Brusca frenata del latte spot.
3.1 Alimentazione e salute Vivere senza glutine: i consigli e le ricette.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Leggeri ribassi ma sempre in un clima di instabilità.
5.1 Fusioni bancarie Emil Banca e Banco Emiliano daranno vita a una delle più grandi BCC d'Italia
5.2 fitosanitari Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
6.2 truffa all'UE Piacenza, agricoltore truffa l'Unione Europea
7.1 pomodoro in crisi Copador in "rosso". Chiesto il concordato. Ma le speranze sono dure a morire.
8.1 economia e lavoro 2016. In Emilia Romagna vola il PIL e l'occupazione.
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

20170205-cibus-COP

Domenica, 05 Febbraio 2017 12:01

Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo.

Sospesi tra il rischio di una "Amministrazione di Sostegno" e l'attivazione delle clausole di salvaguardia. Nell'incertezza, pur di scongiurare il commissariamento UE, Padoan e Gentiloni potrebbero decidere per l'aumento delle accise, delle sigarette e un ritocchino all'IVA potrebbe essere comunque plausibile.

di Lamberto Colla Parma 05 febbraio 2017
"Cuor di leone" Pier Carlo Padoan, Ministro dell'Economia e Finanze, si dice molto preoccupato nel caso dovesse essere avviata una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia da parte dell'UE.
3,4 miliardi (0,2% del Pil) è la quota da recuperare per rientrare entro i parametri di bilancio europei e, posto che è stato raschiato il barile ma non i conti pubblici, ecco che anche questa, seppur minima, dotazione di euro risulta difficile da recuperare.

Entro il 1 febbraio l'Italia avrebbe dovuto rispondere alla Commissione UE circa la copertura di tale scostamento economico e così, diligentemente, è stato fatto ma con una letterina all'acqua di rosa che di fatto rinvia la risposta al 13 di febbraio.
Una "non risposta" che non è stata gradita dagli UEmanoidi di Bruxelles i quali potrebbe fare scattare una sorta di "amministrazione di sostegno" per i nostri vertici istituzionali.
Il commissariamento Ue sarebbe uno smacco enorme per il "Conte" & C. e così, l'unica soluzione che troveranno, dopo avere colpevolizzato l'UE, sarà quella di fare scattare le clausole di salvaguardia e il conseguente aumento dell'IVA.

Una soluzione che mortificherà ancor più i consumi interni deprimendo l'economia invece di incentivarla attraverso politiche favorevoli al lavoro e perciò introducendo agevolazioni fiscali e non inasprimenti.

Invece, pur di scongiurare la procedura di infrazione, che andrebbe a gravare sul monte degli interessi passivi, a via XX Settembre potrebbero pensare di aumentare le accise (anche se Renzi le aveva inibite con l'intento di ridurle), l'aumento delle sigarette senza escludere qualche ritocco alle aliquote IVA.
Tutto il contrario di quello che sarebbe necessario a una ripresa economica che, una volta innescata, garantirebbe anche un maggior gettito fiscale. Niente di tutto ciò e così anche le ultime Piccole e Medie imprese in salute appenderanno il cartello "Saldi" spianando definitivamente la strada alla conquista "barbara".

Questo è il risultato per non aver affrontato la crisi sin dalle origini del 2008. E così, Francia e Germania sono venute a fare spesa a buon mercato delle imprese italiane, l'India invece dei nostri marchi di prestigio (uno per tutti "Pininfarina" acquistata da Mahindra) e a noi non resta che ciucciare l'osso.

Pubblicato in Politica Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"