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Si ride, si ascolta tanta musica, si rompe la quarta parete, quella che abitualmente divide attori e pubblico. Il risultato? Sarebbe limitante chiamarlo spettacolo teatrale: è un'esperienza ricca e avvolgente, in grado di regalare il sorriso a tutti i suoi spettatori. Oblivion: The Human Jukebox torna a Milano (al Teatro Leonardo fino al 29 marzo) in una versione tutta nuova dello show che, negli anni scorsi, ha appassionato tanti italiani.

Ogni sera un evento diverso perché i suggerimenti arrivano direttamente dal pubblico in sala. Impossibile ripetersi. Le tappe seguenti del tour? Il 10 e l'11 aprile al Teatro Cagnoni di Vigevano, il 12 aprile al Teatro San Luigi di Concorezzo, dal 18 al 21 aprile al Teatro della Corte di Genova.

LO SPETTACOLO - Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli: ecco i nomi dei cinque artisti che daranno vita a un infinito flusso di note e ritmo, una satira musicale che non lascia scampo a nessun cantante italiano o straniero. Dai Ricchi e Poveri alla storia del rock, da Ligabue ai cori gospel, da Morandi ai Queen: uno vero e proprio schiacciasassi che passa da Sanremo a X Factor, da Albano a "Il Volo". Il risultato è una playlist che nessuno ha mai avuto il coraggio di realizzare o, per dirla in maniera moderna, uno Spotify vivente che provoca interminabili richieste di bis.

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IL GRUPPO - Gli Oblivion si incontrano nel 2003 a Bologna dove iniziano a frequentare (virtualmente) una serie di maestri eccellenti come il Quartetto Cetra, Giorgio Gaber, i Monty Python. Da questo mix nasce uno stile originale che mescola modernità e tradizione, vintage e attualità. Lavorano con Gioele Dix, debuttano sul piccolo schermo a "Parla con me" di Serena Dandini, fanno parte del cast di "Zelig", in prima serata su Canale 5 e sono ospiti di "Panariello sotto l'albero" su RaiUno. Girano i teatri di tutta Italia riscuotendo successo con spettacoli come "Oblivion Show 2.0. Il Sussidiario", "Othello, la H è muta", "Oblivion.zip" (che prevede per la prima volta il coinvolgimento del pubblico) e "Morandi VS Queen". Non male come curriculum, che ne dite?

Di Pietro Razzini

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Sono approdate in piazza Sant'Antonino a Piacenza, stamani, due delle tre installazioni dell'artista Brunivo Buttarelli che resteranno esposte all'ombra della basilica patronale sino al 6 giugno prossimo.

Le sculture – di cui la terza sarà collocata entro il pomeriggio odierno – anticipano la personale "Trasformatori di mondi", organizzata dalla Galleria "Il Lepre" in collaborazione con l'Amministrazione comunale, che verrà inaugurata a Palazzo Farnese il 14 aprile e sarà visitabile sino al 20 giugno. I grandi gusci frantumati e corrosi, quasi fossero affiorati da remote spiagge, rappresentano anche l'omaggio alla ricchezza di fossili e al passato geologico del territorio piacentino.

Brunivo Buttarelli, noto in ambito internazionale, è nato nel 1946 a Casalmaggiore (Cr). Già docente, per quasi vent'anni, di Tecniche pittoriche murali all'Istituto Toschi di Parma, nello stesso periodo ha lavorato come restauratore di affreschi, opere lignee e lapidee, coltivando anche lo studio dell'archeologia. Fondatore del Centro Casalasco di Studi Paleontologici, ha iniziato nel 1986 l'attività di pittore e scultore scenografo al Teatro Regio di Parma. Nel 1990 ha abbandonato l'attività didattica per dedicarsi completamente alla ricerca scultorea, intrecciando nella sua opera l'esperienza multidisciplinare acquisita, la pratica sul campo nella bottega di falegnameria del padre e l'utilizzo di diversi materiali.
Le sue opere, presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero, sono state esposte anche all'esterno del Muse – Museo di Scienze di Naturali di Trento progettato da Renzo Piano, nell'ambito del progetto "Muse en plein air".

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Ad occhi chiusi, ascoltando la sua voce, o ad occhi aperti, guardandola sul palco: è difficile, in ogni caso, non rimanere colpiti da tanta bellezza. Bellezza artistica ma non solo quella che avvolge Luisa Corna da sempre. Bellezza che il pubblico del Teatro Manzoni di Milano potrà vivere domenica sera 4 marzo (ore 20.45) in occasione dell'appuntamento con "Il meglio del Manzoni Derby Cabaret".

"Con me presenterà Maurizio Colombi. Io canterò e farò anche da spalla ad alcuni dei comici presenti. Volete sapere chi ci sarà? Enzo Polidoro, Riky Bokor, Giovanni D'Angella, Carmine Del Grosso, Enzo Emmanuello e Omar Pirovano. Si riderà tanto e, a fine serata, una giuria di qualità capitanata da Mario Luzzatto Fegiz decreterà il comico vincitore". - spiega Luisa Corna.

L'esperienza con il Manzoni Derby Cabaret che valore ha avuto per lei?

"Sono stati quattro anni stupendi, serate piacevoli e divertenti. Quest'anno avevamo deciso di cambiare dopo i successi ottenuti. C'è stata la volontà di racchiudere tutto in un grande appuntamento. Sarà sicuramente un evento speciale perché racchiuderà il meglio della comicità del Manzoni Derby Cabaret".

Quale sarà il suo ruolo sul palco?

"Presenterò, canterò, asseconderò i comici: sono contenta di tornare a vivere questo clima. È ricco di energia. E alla fine, ovviamente, si festeggerà. Anche con il pubblico"

Ci sarà modo, quindi, di ascoltare anche la sua voce?

"Certamente: saranno sul palco sette bravissimi musicisti, alcuni dei quali mi accompagnano spesso in tour. Proporremo brani nazionali e internazionali, con una sorpresa particolarmente emozionante".

Di cosa si tratta?

"L'8 marzo uscirò con un nuovo singolo: si intitola "Col tempo imparerò" ed è un arrangiamento di una canzone di Mia Martini. La porterò sul palco in anteprima proprio domenica sera".

Questo nuovo brano si unisce a una serie di appuntamenti importanti, alcuni vissuti da poco, altri pronti a essere cavalcati.

"Verissimo: c'è stato il singolo "Angolo di cielo" che si unirà ad altri brani in un nuovo album prossimo all'uscita. E poi c'è il tour estivo che inizieremo ad aprile. E ancora la collaborazione con un mito degli anni '90, Terence Trent D'Arby: ho partecipato a quattro brani nel suo triplo album Prometheus & Pandora. Un piacere, un onore e una grande occasione per me: sono molto contenta che Terence abbia scelto proprio me".

Pietro Razzini

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"Lady Diana. Colpevole o Innocente?".  Elisa Greco ha portato al Teatro Manzoni di Milano un tema che, nonostante il passare del tempo, resta sempre di grande attualità.

Sarà stato il carisma del personaggio, sarà stata la sua storia personale, ma Lady D ha lasciato nei cuori di tante persone un ricordo ancora vivo, superando anche i confini del Regno Unito. Ecco allora che il terzo appuntamento con "Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia" si riempie di interesse intorno a una figura unica nel suo genere. La carrellata offerta dal Teatro Manzoni, però, non si fermerà qui. Il prossimo appuntamento è fissato per lunedì 26 marzo quando sotto processo finirà Steve Jobs. Inizio fissato per le 20,45.

IL FORMAT - Si tratta dell'ottava edizione del format "Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia - Colpevole o Innocente?". Un prodotto così longevo non può che avere avuto riscontri di livello. E infatti è accattivante nella sua proposta al pubblico. La sua forza è la presenza di professionisti di alta caratura ed esperti dell'argomento in questione, ogni volta diverso, ogni volta sempre interessante. Un vero e proprio dibattimento processuale condotto da magistrati, avvocati e personalità della vita civile che si confrontano in un susseguirsi di dibattiti tra accusa e difesa. E alla fine ci sarà spazio anche per il pubblico: saranno i presenti in sala, infatti, a emettere il giudizio finale.

IL COMMENTO - "La domanda sorge spontanea: Lady Diana, indimenticata icona, protagonista assoluta della scena mondiale e morta tragicamente è stata una vittima oppure ha innescato una spirale da cui è stata travolta? Quale il confine tra la propria vita privata e l'immagine pubblica? E quest'ultima deve o può prendere il sopravvento?". Ha spiegato Elisa Greco, a capo del progetto artistico. Come anticipato, sul palco si sono confrontati esperti di diritto e approfonditi conoscitori della materia: il Magistrato Giuseppe Cernuto, Giudice del Tribunale di Milano, aveva il ruolo di Presidente della Corte Giudicante, Giovanni Polizzi, Sostituto Procuratore della Repubblica alla Procura di Milano, ha indossato i panni del Pubblico Ministero. All'Avvocato Annamaria Bernardini De Pace è stato affidato il ruolo di Avvocato Difensore.

TESTIMONI - Le testimonianze per l'accusa sono state eseguite dalla giornalista di Radio24 Marta Cagnola e del professore (oltre che scrittore) Derek Allen. Per la difesa sono intervenuti la giornalista di TgCom24 Marina Maltagliati e il giornalista, già corrispondente Rai, scrittore e conoscitore della monarchia inglese, Antonio Caprarica. A rivestire i panni della protagonista Lady Diana, infine, la scrittrice e firma del Fatto Quotidiano, Januaria Piromallo.

Di Pietro Razzini

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Prima edizione di "The Artist Is Present": numerosi appuntamenti per avvicinarsi alla preziosa arte di Mimmo Cuticchio, erede diretto e attento interprete della tradizione palermitana dell'Opera dei pupi, nonché una delle voci più autorevoli del teatro italiano contemporaneo.

Parma, 27 febbraio 2018.

Al via la prima edizione di "The Artist Is Present", promossa dal Comune di Parma. Ogni anno, un noto artista si fermerà in città  e sarà invitato a lavorare in uno spazio pubblico per lasciare in dono, alla fine del periodo, una sua creazione alla comunità. 

Da sabato 17 a sabato 24 marzo, Parma ospiterà Mimmo Cuticchio, erede diretto e attento interprete della tradizione palermitana dell'Opera dei pupi (riconosciuta dall'Unesco parte del Patrimonio orale e immateriale dell'umanità), nonché una delle voci più autorevoli del teatro italiano contemporaneo.

L'iniziativa, che per questa prima edizione l'assessorato alla Cultura del Comune di Parma promuove in collaborazione con il Teatro delle Briciole, animerà la città con svariati appuntamenti, tra cui spettacoli teatrali, una lectio magistralis, una proiezione e la presentazione di un libro, consentendo a cittadini e turisti, per più di una settimana, di avvicinarsi alla preziosa arte di Mimmo Cuticchio e di conoscere a fondo questo straordinario artista.

"Si svolgeranno vari appuntamenti significativi che lo riguarderanno ma sarà soprattutto una preziosa occasione per tutti di vederlo lavorare da vicino e parlare con lui, oltre che una bellissima opportunità per i ragazzi delle scuole". - spiega l'assessore alla Cultura Michele Guerra. Infatti, in pieno centro storico - in via Macedonio Melloni, 1 - a fianco del Castello dei Burattini, verrà ricostruita la sua "bottega" che riprodurrà il laboratorio teatrale che l'artista ha in via Bara all'Olivella a Palermo. Un luogo magico dove scoprire e ammirare la tradizione del teatro dei pupi siciliani e conoscere ed osservare un grande Maestro al lavoro mentre costruisce le sue creature. Tra pezzi di ricambio, animali mitologici, cartelli, sipari e macchine sceniche, Cuticchio racconterà e mostrerà ai visitatori il lavoro di recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto. 

Domenica 18 marzo, alle ore 11, si terrà l'inaugurazione di questa speciale "bottega" che resterà aperta al pubblico fino a sabato 24 marzo.

 

Il Programma degli appuntamenti con Mimmo Cuticchio

Sabato 17 marzo ore 21 - Teatro al Parco
A singolar tenzone. Cunto di e con Mimmo Cuticchio. Per adulti

Domenica 18 marzo ore 11 - via Melloni 1
Inaugurazione "bottega" di Mimmo Cuticchio a Parma*

Martedì 20 marzo ore 15.30 - Teatro al Parco
L'opera dei pupi dalla piccola alla grande scena. Lectio Magistralis
Saluti di Paolo Andrei, Magnifico Rettore dell'Università di Parma,
introduzione di Luigi Allegri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo, Università di Parma.

Mercoledì 21 marzo ore 17 - Auditorium del Palazzo del Governatore
Presentazione del libro Alle armi, cavalieri – Le storie dei paladini di Francia rac­contate da Mimmo Cuticchio. Sarà presente, oltre all'autore, l'illustratrice Tania Giordano.

Giovedì 22 marzo ore 21 - Cinema Edison Largo 8 Marzo 9/a
Proiezione del documentario Prove per una tragedia siciliana di John Turturro e Roman Paska con John Turturro e Mimmo Cuticchio.

Sabato 24 marzo ore 12 - Castello dei Burattini, via Melloni 3/a
Donazione delle opere realizzate durante la residenza a Parma nella "bottega" di via Melloni

Sabato 24 marzo ore 21 - Teatro al Parco
Aladino di tutti i colori. Da una favola delle Mille e una notte.
Spettacolo per adulti e bambini dai 6 anni nell'ambito della quinta edizione di Impertinente - Festival di teatro di figura
Info: 0521 992044 – Biglietteria: 989430, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

*Orari di apertura al pubblico della "bottega" di via Melloni 1:
Domenica 18 marzo: 11 - 13 e 15 - 19;
Da lunedì 19 a giovedì 22 marzo: 15 - 19
Sabato 24 marzo: 9.30 – 13
(le mattine dal lunedì al venerdì l'apertura della bottega è riservata alle scuole).

L'ingresso a tutte le iniziative è gratuito ad eccezione dello spettacolo di sabato 24 marzo.
Info: Castello dei Burattini 0521 031631 - 218925, www.castellodeiburattini.it 

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"Supercalifragilistichespiralidoso": impossibile non averla pronunciata almeno una volta da bambino. E forse anche da adulto. È uno dei tanti tormentoni regalati da Mary Poppins che, finalmente si potrebbe dire, arriva a teatro in Italia.

Un evento atteso da tanti appassionati del genere e reso possibile da WEC - World Entertainment Company che presenta la prima produzione italiana assoluta del musical, originariamente prodotto da Disney Theatrical Productions e Cameron Mackintosh. Il Teatro Nazionale "CheBanca!" di Milano propone questo spettacolo fino al 13 maggio: orchestra dal vivo, incredibili effetti e coinvolgenti coreografie fanno da cornice a una storia senza tempo, in cui canzoni indimenticabili scandiscono il ritmo in scena. "Cam caminì", "Com'e' bello passeggiar con Mary" e "Un poco di zucchero" sono solo alcuni di quei motivetti che entrano nella testa senza più abbandonare lo spettatore.

DIETRO LE QUINTE

Una produzione che vede firme di prestigio, garanzia di qualità nell'offerta: il regista Federico Bellone, per esempio, protagonista di successi come "Newsies" della Disney, "Dirty Dancing" in l'Inghilterra e "A Qualcuno Piace Caldo". Il supervisore musicale Simone Manfredini che ha lavorato a "The Lion King" e "Les Misérables" nel West End. La coreografa Gillian Bruce presente in "Newsies" della Disney e "Frankestein Jr." oltre a "La Vedova Allegra" per il Teatro alla Scala.

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SUL PALCO

In scena ci saranno loro a guidare un gruppo di artisti numeroso e preparato, splendidi davanti a un pubblico che li ha meritatamente acclamati durante le oltre due ore di intrattenimento: Giulia Fabbri è Mary Poppins, Davide Sammartano veste i panni di Bert, Alessandro Parise si trasforma in George Banks mentre Alice Mistroni lo accompagna nelle vesti di Winifred Banks. Attorno a loro si sviluppa una storia fantastica, in grado di fare sognare i bambini di tutta Italia. Chi, infatti, non ha desiderato almeno una volta di incontrare Mary Poppins in carne ed ossa, camminando con lei sui tetti della città, vedendola atterrare dal cielo con il suo buffo ombrello parlante. Anche da grandi forse, il mito di Mary Poppins continua a vivere: riordinare il proprio appartamento con uno schiocco di dita è la speranza di ogni casalinga (e a teatro ci saranno tantissimi accorgimenti tecnici che regaleranno quel tocco di magia inaspettato). Nel complesso è uno spettacolo assolutamente da non perdere, una delle più importanti proposte che il musical italiano offrirà in questa stagione. E sicuramente anche voi, all'uscita dal Teatro Nazionale "Che Banca!" canticchierete "Supercalifragilistichespiralidoso".

Di Pietro Razzini

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Martedì, 20 Febbraio 2018 16:09

"Platone - la caverna dell'informazione"

La realtà vista con gli occhi di chi, in maniera irriverente e tragicomica, cerca la verità, tramutando in risata ciò che nella quotidianità spesso fa meno ridere. Tutto questo e molto di più è "Platone - la caverna dell'informazione", spettacolo che vede come protagonista il comico Leonardo Manera accompagnato sul palco dal giornalista Alessandro Milan.

Il format è strettamente legato alla trasmissione in onda tutte le mattine su Radio 24 e porta sul palco notizie vere e simpatici approfondimenti, video grotteschi, ospiti veri e ospiti verosimili (a volte più credibili di quelli reali). Il tutto giocato sul filo dell'ironia. "Platone" sarà nuovamente al Teatro Manzoni di Milano l'11 marzo dopo il successo ottenuto domenica 18 febbraio. Si tratterà dell'ultima occasione per vedere lo show nella metropoli lombarda.

CHE GRUPPO - Comico dall'esperienza pluriennale, Leonardo Manera è in grado di dirigere un cast di comparse trasformati, di minuto in minuto, in prim'attori. Personaggi più o meno noti al grande pubblico. Alcuni di essi hanno professionalità di rilievo nella quotidianità. Altri mettono in scena macchiette in grado di far ridere il pubblico accorso a teatro. Tra i primi, ovviamente, bisogna citare il giornalista Alessandro Milan e Oscar Giannino, ospite gradito e pungente. Nel secondo tutta una serie di comici che, uno dopo l'altro, sono "intervistati" da Manera. Il risultato è esilarante.

LO SCOPO - La domanda è sempre la stessa. Anche Platone se oggi fosse vivo si chiederebbe: "Quella che noi conosciamo è la realtà o la sua rappresentazione mediatica?" E forse si risponderebbe: "La realtà finisce dove finisce l'informazione e, dove finisce l'informazione, lì si che comincia la realtà". Nello spettacolo Leonardo Manera e i suoi ospiti si occupano dei temi principali che riguardano la nostra giornata, scendendo nel concreto. Si dà spazio al divertimento che l'attualità rivisitata può suscitare. Lo show quindi gioca con l'informazione, ottenendo una visione dei fatti spesso ridicola e grottesca ma, purtroppo, più credibile di quella reale.

 

Di Pietro Razzini

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È partito da Milano, il giorno di San Valentino. Non poteva essere che così. "Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo", il musical prodotto da David e Clemente Zard, ricomincia di slancio un tour che lo porterà anche nella nostra regione. Appuntamento già fissato a Bologna, dal 27 al 29 aprile, all'Europauditorium.

Il Teatro Ciak della metropoli lombarda, invece, è stato sede del primo atto di questo giro d'Italia che toccherà anche Torino (10 e 11 marzo al Palalpitour), Padova (dal 23 al 25 marzo al Teatro Geox), Genova (dal 6 all'8 aprile al Teatro Carlo Felice), Napoli (dal 12 al 15 aprile al Teatro Palapartenope), Bari (dal 19 al 22 aprile al Teatro Team), Firenze (dall'11 al 13 maggio al Teatro Verdi), Roma (dall'1 al 3 giugno al Palalottomatica) e Cosenza (dall'8 al 10 giugno allo Stadio San Vito). Lo spettacolo è stato insignito di 4 "Oscar del Musical" nel 2015: miglior Spettacolo Big (David e Clemente Zard), miglior Coreografia (Veronica Peparini), migliori Costumi (Frédéric Olivier) e il Premio Web.

I PROTAGONISTI - La versione italiana dello spettacolo musicale di Gérard Presgurvic è firmata da Vincenzo Incenzo, autore che, in passato, ha avuto l'onore di collaborare con artisti del calibro di Renato Zero, Armando Trovajoli, Lucio Dalla e Antonello Venditti. Le coreografie di Veronica Peparini, divenuta una delle professioniste più affermate nel settore sia in Italia e che all'estero, regalano quel tocco di stile in più, in grado di rendere straordinario un cast, già di per sé, di alto livello. Davide Merlini (Romeo), Giulia Luzi (Giulietta) e Luca Giacomelli Ferrarini (Mercuzio) nei panni dei protagonisti, è un privilegio per pochi. Proprio Ferrarini ha dato vita ha un personaggio complesso, con grande maestria: non è un caso che sia stato notato da Renato Zero e che abbia sviluppato una collaborazione con il cantante per le sue due tournée "Alt in tour" (2016/2017) e "Zerovskij, Solo per Amore" (2017). In precedenza aveva ricevuto anche il "Premio Sandro Massimini", riconoscimento rivolto ai giovani attori del teatro musicale italiano con particolari doti nel canto, ballo e recitazione (2015). Proprio un bel talento.

IL CAST - Riccardo Maccaferri (Benvolio), Gianluca Merolli (Tebaldo), Leonardo Di Minno (Principe Escalus), Barbara Cola (Lady Capuleti), Roberta Faccani (Lady Montecchi), Graziano Galàtone (Conte Capuleti), Silvia Querci (Nutrice), Emiliano Geppetti (Frate Lorenzo) e il giovane Renato Crudo che si alternerà a Davide Merlini nel ruolo di Romeo, completano un cast in grado di coinvolgere il pubblico e farlo innamorare di questo dramma, da sempre punto di riferimento per gli innamorati particolarmente sentimentali. Ma non è tutto: sul palco ci saranno anche 20 ulteriori artisti. Ballerini e acrobati che renderanno ancora più spettacolare lo show. Servono altri numeri? Una troupe di 30 persone tra tecnici e produzione, 23 cambi di scena e 270 costumi. Le proiezioni luci e video sono su volumetrie ed elementi mobili che compongono l'impianto scenico: ciò permette una molteplicità di configurazioni e una resa della spazialità differente. Impossibile resistere al profumo di Shakespeare. "Romeo e Giulietta" vi aspetta a teatro.

Di Pietro Razzini

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Profondo interesse sta suscitando l'audiolibro "Dalla piramide al cerchio", alla quale anche la Rai3 Emilia ha prestato attenzione con una intervista andata in onda martedì 13 febbraio 2018: http://tiny.cc/heq5qy  - minuto 11,20.

di redazione 17 febbraio 2018 - Il libro parlato è rivolto ai non vedenti, agli ipovedenti e a tutte le persone che hanno difficoltà di lettura ed é stato prodotto dal Centro di Produzione del Libro Parlato di Modena. Quest'ultimo, infatti, ha realizzato la versione audio dell'opera grazie ai donatori di voce.

Lo scopo è cambiare il modello organizzativo e diffondere un modello culturale declinato a valorizzare tutte le persone per farle operare in luoghi di lavoro felici e consegnare a tutti pari dignità.

guido_zaccarelli_rai_tre_audiolibro1.jpg"Dalla Piramide al cerchio – la persona al centro dell'azienda" diventa libro parlato

È stato presentato presso la Sede UICI di Modena alla presenza del Presidente Dott. Ivan Galiotto l'audiolibro, disponibile nel catalogo delle opere del libro parlato nazionale, "Dalla Piramide al Cerchio", il saggio con il quale l'autore Guido Zaccarelli si è rivolto ai suoi lettori con lo scopo di infondere un nuovo modello culturale dove la persona è posta al centro di qualsiasi modello organizzativo dove possa riconoscersi per identità e senso di appartenenza.

Un argomento di profonda attualità presente nei luoghi di lavoro: un diffuso senso di malessere personale che nel tempo ha contagiato l'intero agire sociale creato dall'economia 4.0.

Occorre invitare il management ad adottare modelli organizzativi più aderenti ai bisogni e ai desideri delle persone, dove disciplinare le pretese rivolte all'uomo di seguire i ritmi incalzanti di produzione della catena di montaggio, imposti dall'organizzazione per ridurre i costi e competere con i mercati globali. La competitività di una azienda si misura dalla sua capacità di porre le persone nelle condizioni di donare le proprie idee agli altri e di condividere la conoscenza in forma circolare.

La presenza di un clima organizzativo positivo motiva le persone al fare e a identificarsi nel comune agire dell'azienda creando le premesse per la creazione di luoghi di lavoro felicitanti. Sapendo di essere rispettate, agiranno, proporranno, saranno volenterose, altrimenti lavoreranno solo per la retribuzione.

Un viaggio che esige di essere fatto in compagnia di altre persone che condividono il valore e il senso etico che sta alla base della Conoscenza condivisa.

Ecco nascere l'idea del libro parlato, nata da un incontro con il dr. Ivan Galiotto, Presidente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di Modena per diffonde il senso etico e i valori che stanno alla base della conoscenza condivisa. L'idea si è trasformata in un progetto concreto e disponibile tramite il Centro di Produzione del Libro Parlato di Modena. Quest'ultimo, infatti, ha prodotto la versione audio dell'opera grazie ai donatori di voce del Centro.

Il Centro Nazionale del Libro Parlato (CNLP) è un servizio che l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti offre gratuitamente da oltre sessant'anni ai non vedenti, agli ipovedenti e a tutte le persone che hanno difficoltà di lettura.

Il servizio costituisce uno strumento di emancipazione culturale e sociale non solo per i ciechi ma anche per tutte quelle persone che per patologia o per l'età avanzata hanno gravi problemi di vista e si svolge alternativamente tramite dazione in comodato delle opere prodotte in formato digitale su cd in standard Daisy ovvero acquisizione delle stesse tramite il servizio denominato "libro parlato on-line".

Il Centro Nazionale del Libro Parlato ha sede in Roma presso la Presidenza Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. In tale sede e negli uffici distaccati di Firenze, Lecce, Brescia e Modena, insistono gli studi professionali per la produzione su cd delle opere lette da speaker professionisti.

Oltre agli speakers professionisti i centri si avvalgono inoltre di donatori di voce volontari che registrano in casa nel tempo libero. Le opere prodotte dai primi sono denominate di "Primo livello", mentre quelle realizzate dai secondi di "Secondo livello". Sul territorio nazionale, infine, l'organizzazione si avvale della collaborazione delle Sezioni Territoriali, per l'erogazione del servizio di distribuzione.

 

(Rai3 Emilia-intervista andata in onda martedì 13 febbraio 2018: http://tiny.cc/heq5qy  - minuto 11,20.)

Pubblicato in Lavoro Emilia

In "Tre volte più grandi" Samantha Gamberini e Renata Borgato suggeriscono come migliorare le proprie tecniche e aumentare le possibilità di ottenere quello che ci si merita o si desidera. Nel lavoro e nella vita.

Di Manuela Fiorini - Un aumento di stipendio, una promozione, una modifica al contratto di lavoro, ma anche una causa legale, un aiuto in casa, un po' più di collaborazione da parte del partner o dei figli. Quante volte le donne si trovano nelle condizioni di dover negoziare? Sicuramente più spesso degli uomini. Peccato, però, che molte volte rinunciano in partenza a intavolare le proprie ragioni, a suggerire i propri bisogni, a esplicitare i propri meriti. Rinunciando, in definitiva, a raggiungere i propri obiettivi o intraprendendo strade più lunghe e tortuose. In una parola, la negoziazione non è donna.

Se vi siete riconosciute in questa descrizione, Tre volte più grandi (Franco Angeli Editore, € 19) è il libro che fa per voi. Scritto da Samantha Gamberini, che da 15 anni si occupa di formazione manageriale per aziende nazionali e internazionali ed esperta di negoziazione e di strategie relazionali, e da Renata Borgato, esperta in formazione e consulenza manageriale, si presenta come un manuale ad uso delle donne, ma non solo, con esempi pratici, analisi delle situazioni e suggerimenti per aumentare le possibilità di raggiungere i propri obiettivi e ottenere "quello che si ritiene di meritare".

Abbiamo incontrato una delle autrici, Samantha Gamberini, bolognese, per parlare del libro e per farci anche dare qualche suggerimento per negoziare in maniera efficace.

Samantha_Gamberini.jpgPartiamo dal titolo: perché "Tre volte più grandi"?
"Il titolo nasce da una citazione di Virginia Woolf. Lei fa dire a un suo personaggio di sesso maschile che le donne, anche quelle più intelligenti ed istruite, vedono gli uomini, come si dice che i cavalli vedono le persone: tre volte più grandi. Per questa ragione, continua il personaggio, non otterranno mai nulla anche quando avranno il voto. Tre volte più grandi è contemporaneamente la presa di coscienza di un problema e allo stesso tempo un augurio...quello di potersi sentire a ragione tre volte più grandi, rispetto a come ci sentiamo oggi".

Il libro si propone come un "manuale di negoziazione": perché negoziare è diverso per uomini e donne?
"Si è molto diverso per uomini e donne e per ragioni che non sono sullo stesso piano. Partiamo da un dato di fatto: se uomini e donne fanno la stessa identica cosa, il giudizio sul loro operato è diverso. La ragione è molto semplice: da donne e uomini ci aspettiamo comportamenti differenti. Quindi se una donna comunica in modo assertivo, viene spesso giudicata aggressiva. Il film il Diavolo veste Prada identifica bene questo meccanismo. Attenzione, questo giudizio non viene espresso solo da uomini, ma è perfettamente interiorizzato anche dalle donne, anche quando penalizza le stesse donne. Ovviamente questo vale anche per gli uomini...che se si dimostrano sensibili "rischiano" di essere identificati come "femminucce". Nella nostra cultura lo stereotipo del perfetto negoziatore prevede attitudini che noi consideriamo maschili...anche se è una visione miope e riguarda solo una tipologia di negoziazione. Un altro elemento riguarda la competenza. Nella nostra cultura agli uomini viene erogato una sorta di bonus. Io spesso per spiegare questo elemento cito il fatto che ho impiegato moltissimi anni della mia vita per capire che quando mi relazionavo con un uomo doveva dimostrarmi di non essere all'altezza, mentre se mi relazionavo con una donna doveva dimostrarmi di essere all'altezza. Sembra la stessa cosa, ma nei fatti cambia moltissimo".

Perché le donne negoziano meno degli uomini?
"Le donne usano la negoziazione quando è esplicitato il fatto di doverlo fare. Questo ha delle ricadute dirette. In fase di assunzione ad esempio le donne che negoziano il salario di ingresso sono molte meno rispetto agli uomini. Questo comportamento permane anche durante il lavoro. Molte donne lavorano a testa bassa nell'attesa che vengano riconosciuti i loro meriti e molto raramente questo accade. Come risposta cosa fanno? Lavorano ancora di più! Conseguenza...niente promozione, ma una bella gastrite!"

Perché le donne spesso rinunciano in partenza a negoziare?
"Personalmente mi sono fatta un'idea: in primis la trappola dell'ovvio o del "dovresti saperlo". Pochi giorni fa in un post su Facebook una donna australiana madre di quattro bambini, si lamentava dello scarso interesse del marito nella cura della casa. Lei era esausta e lui stava davanti alla tv. Alcuni amici le hanno suggerito di richiedere esplicitamente al marito un aiuto e di fare deleghe precise. Lei lo ha fatto e lui ha eseguito tutti i compiti. Poi finita la lista, è tornato di nuovo davanti alla tv. Lei ovviamente si è fortemente alterata... "ma come fa a non vedere quello che si deve fare e a non accorgersi della mia fatica! Non ha 5 anni!". In realtà tutti abbiamo 5 anni quando dobbiamo accorgerci dei bisogni degli altri e se stiamo bene non andiamo a crearci situazioni scomode. Sul lavoro di cura siamo ancora nel Medioevo e siamo noi le prime a sentirci in colpa quando non riusciamo a fare tutto".

Quali sono, in sintesi, i cardini della negoziazione?
"Nel libro si fornisce una metodologia precisa che mette al centro la preparazione. È una metodologia che può consentire ottimi risultati anche con poco tempo a disposizione. Parte da un'idea di fondo che è quella che l'altra parte potrebbe dirci di no. Di fronte a questo no noi iniziamo a negoziare sapendo: quello che vogliamo e perché, chi può darcelo, quanto siamo forti e quali alternative possiamo avere. Inoltre vengono messi in evidenza aspetti legati alla percezione della propria forza e alle trappole nelle quali possiamo incappare durante una negoziazione".

A chi consigli questo libro?
"In primis, ovviamente, alle donne. Senza distinzione. Il libro parla della vita privata e di quella professionale e quindi non è rivolto ad uno specifico target. In realtà la metodologia presentata può ovviamente essere utilizzata anche da uomini e ho scoperto con grande piacere che molti lo stanno leggendo e che ne hanno tratto spunti sia per le loro negoziazioni, sia nel comprendere meccanismi relazionali tra i generi. È comunque un manuale e ognuno può scegliere di prendere quello di cui ha bisogno"

 

 

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