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Ieri la Mostra "Giapponizzati. Racconti di un viaggio di moda" ha chiuso i battenti dopo 18 giorni di effettiva apertura facendo registrare un risultato pari a 12.304 visitatori, dato certificato dal conta persone elettronico presente all'ingresso della Chiesa di San Carlo. Dal giorno dell'inaugurazione, giovedì 7 giugno, migliaia di persone hanno raggiunto il centro storico di Modena, per ammirare questo importante allestimento curato da Stefano Dominella, Presidente della Maison Gattinoni.

Tantissime le testimonianze positive raccolte nel libro presente all'ingresso della Chiesa. La parola più ricorrente è stata "emozionante". Per Modenamoremio il Direttore Maria Carafoli sottolinea che "è stato "emozionante" anche e soprattutto riscontrare quanto questa Mostra sia stata visitata da turisti stranieri, risultato raggiunto anche grazie alla collaborazione con Modenatur, tour operator specializzato nell'accoglienza a Modena."

Molto gradito è stato anche il programma degli eventi collaterali, curato da Fabio Ceppelli in collaborazione con l'Associazione Culturale Symballein, che ha visto la realizzazione di due appuntamenti: la "Dimostrazione origami" con Noryko Tayama e la "Dimostrazione di vestizione kimono" con Yamaguchi Sachiko.

Questo importante ed elegante progetto espositivo è stato organizzato da Modenamoremio, società di promozione del centro storico, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e il Comune di Modena.

Cogliamo l'occasione per ringraziare pubblicamente il Prof. Giuliano Albarani e la Dott.ssa Edith Barbieri, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Collegio San Carlo. Ringraziamo inoltre per l'importante sostegno la Camera di Commercio di Modena, Iris Ceramiche, Grani&partners, Usco e BPER Banca.

Le più belle canzoni dei Beatles con una grande orchestra sinfonica e la voce di Lucina. Questa sera il sogno di tanti fan della mitica band di Liverpool diventerà realtà. Appuntamento alle ore 21 all'Auditorium in Largo Mahler (Milano) con l'Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe Verdi" diretta da Giovanni Marziliano.

L'EVENTO

Chi non conosce le melodie dei Beatles? John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr hanno scritto la storia della musica mondiale. Non solo hanno rivoluzionato la musica pop ma hanno anche influenzato milioni di giovani nel mondo, lasciando il segno nella cultura pop del Novecento. Un successo rimasto intatto a quarant'anni di distanza dallo scioglimento del gruppo. Perché la Beatlesmania attraversa le generazioni e non si placa mai. Ecco allora che la rassegna "EstateSforzesca"  propone alcune delle più belle canzoni dei Beatles arrangiate per orchestra sinfonica. La splendida voce di Lucina accompagnerà l'orchestra: un mix esplosivo da vivere sotto le stelle dell'estate milanese.

LE CANZONI

Il programma prevede alcune delle canzoni più famose: All you need is love, Lucy in the sky with diamonds, Twist and shout, Strawberry fields forever, Penny Lane ed Hey Jude sono solo alcuni dei successi che il pubblico potrà cantare. I posti a sedere disponibili saranno 500. Quelli in piedi circa 1200. I biglietti saranno disponibili la sera stessa alla biglietteria del Castello (Torre del Filarete) a partire da due ore prima dell'inizio del concerto. L'accesso del pubblico è consentito dalle ore 20,30. 

LUCINA

Nata da una famiglia di artisti, la cantante, classe 1991, ha un curriculum di tutto rispetto. Dal 2008 al 2010 a soli 17 anni interpreta Flora nel musical su ghiaccio "Winx On Ice", affiancando nella tournee italiana ed europea le pluri-campionesse Carolina Kostner, Silvia Fontana e in Russia Irina Slutskaya. All'età di 19 anni vince una borsa di studio che le permetterà di trasferirsi a Roma per frequentare per 3 anni l'accademia EUTHECA "European Union Academy of Theatre and Cinema". Nel 2015 vince il suo primo concorso per il Musical "LiebeStirbtNie" (Love NeverDies, The Phantom of The Opera II, regia di Andrew Lloyd Webber) per il ruolo di Ensemble - Cover MegGiry (co-protagonista). Nel 2018 sarà impegnata in "Non si uccidono così anche i cavalli" con la regia di Giancarlo Fares e coreografie di Manuel Micheli.

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Mercoledì, 04 Luglio 2018 09:44

Musei Civici, gli appuntamenti del fine settimana

L'ingresso ai Musei Civici di Parma è gratuito: riscopri il patrimonio dei musei e degli spazi espositivi del Comune di Parma grazie a iniziative, visite guidate e workshop gratuiti per grandi e piccini, realizzati da personale specializzato dei Musei e promossi dall'assessorato alla Cultura del Comune di Parma.

Sabato 7 luglio

Castello dei Burattini
ore 11.00: visita guidata Burattini e marionette
Uno speciale percorso per conoscere i personaggi che popolano il magico mondo dei burattini. Per tutti. Durata: 1 ora. Non è necessaria la prenotazione.

Pinacoteca Stuard
ore 15.30: Viaggio in Pinacoteca
Sono in arrivo le vacanze: ispirati dai pittori della Pinacoteca, i bambini potranno dipingere ad acquerello il mare come il Tempesta, le colline, i laghi e i boschi come Giulio e Guido Carmignani, immaginando di viaggiare con la fantasia e... i pennelli! Età: 4 – 9 anni. Durata: 1 ora e 30 minuti. Max 20 bambini. È gradita la prenotazione: tel. 0521-508184.

ore 16.30: visita guidata alla Collezione. Non è necessaria la prenotazione.

Domenica 8 luglio

Castello dei Burattini
ore 11.00: visita guidata Burattini e marionette
Uno speciale percorso per conoscere i personaggi che popolano il magico mondo dei burattini. Per tutti. Durata: 1 ora. Non è necessaria la prenotazione.

ore 16.30: La favola delle teste di legno
Spettacolo di burattini della Compagnia "I Ferrari". Non è necessaria la prenotazione.

Pinacoteca Stuard
ore 16.30: visita guidata alla Collezione. Non è necessaria la prenotazione.

Musei Civici - Orari di apertura nel weekend
Pinacoteca Stuard e Castello dei Burattini: sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30.
Museo dell'Opera e Casa del Suono: sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Casa natale Arturo Toscanini: sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00, domenica dalle 10.00 alle 18.00

Contatti

Castello dei Burattini: tel 0521-031631 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Pinacoteca Stuard: tel 0521-508184 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Casa della Musica: tel 0521-031170 mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Lunedì, 02 Luglio 2018 16:37

"Aperitivo in Torre"

Un aperitivo così in centro, che a Modena più in centro di così non si può. In ogni venerdì sera a luglio e agosto, infatti, sono in programma alle 19.30 visite guidate gratuite alla Ghirlandina, previo pagamento del biglietto d'ingresso, intitolate proprio "Aperitivo in Torre", che si concludono, appunto, con l'offerta di un aperitivo ai partecipanti.

Durante le visite, le guide spiegheranno la storia e la funzione civico-religiosa avuta sin dal medioevo dalla Torre simbolo della città, che si staglia nel cuore di Modena, al centro del sito Unesco di piazza Grande, patrimonio dell'umanità. Durante il percorso di salita di 200 gradini, si racconteranno la sala della Secchia rapita, quella degli Strumenti Scientifici e quella dei Torresani, con i suoi capitelli scolpiti recentemente restaurati, da cui si può ammirare dall'alto il panorama cittadino.

L'appuntamento, come detto, si ripete ogni venerdì di luglio e agosto, con ritrovo sempre nella biglietteria della Ghirlandina alle 19.15 per l'acquisto del ticket, mentre la visita guidata inizia alle 19.30 per terminare con il brindisi di saluto finale per tutti.

Anche i bambini, se accompagnati, possono partecipare.

La prenotazione per massimo 25 persone è obbligatoria via e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

La visita guidata e l'aperitivo sono gratuiti previo pagamento del biglietto d'ingresso alla Ghirlandina (3 euro, ridotto 2 per bambini e studenti 6-26 anni, over 65, gruppi di minimo 10 partecipanti; gratis per bimbi fino a 5 anni, disabili con accompagnatori, giornalisti, guide turistiche e insegnanti che accompagnano classi); oppure biglietto Unico Sito Unesco da 6 euro a validità illimitata per Ghirlandina, Acetaia Comunale (prenotazione allo Iat per venerdì pomeriggio, sabato e festivi mattina e pomeriggio), Sale storiche di Palazzo Comunale e Musei del Duomo.

La torre è aperta con orario estivo: da martedì a venerdì 9.30-13 e 15 -19; sabato, domenica, festivi orario continuato 9.30-19 (ingressi fino a mezz'ora prima della chiusura).

Iat Informazione e Accoglienza Turistica tel. 059 2032660 www.visitmodena.it.

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Venerdì, 29 Giugno 2018 09:26

Multifix, 100 anni di serial.

MUTIFLIX 100 ANNI DI SERIAL -  AL CINEMA RITROVATO LE 15 PUNTATE DI WOLVES OF KULTUR, SERIE AMERICANA DEL 1918 DI SPIONAGGIO BELLICO INDUSTRIALE DA VEDERE IN UN VERA SALA CINEMATOGRAFICA D'INIZIO NOVECENTO.

Un secolo di serial. Le serie cinematografiche non fanno impazzire il mondo solo ai giorni nostri. Sono sempre state la passione del pubblico. Ma con una (ovvia) differenza, rispetto a oggi: si vedevano al cinema.

La Cineteca di Bologna – per la 32ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, in programma dal 23 giugno al 1° luglio – offre l'esperienza di un viaggio unico nel tempo e nello spazio, per vivere le serie cinematografiche esattamente come un secolo fa, nel 1918.

Tutti i giorni, alle 9 di mattina e alle 7 di sera, andranno sullo schermo i 15 episodi di Wolves of Kultur, avvincente serie americana del 1918: una storia di spionaggio bellico industriale, realizzata proprio sul finire della Prima guerra mondiale. Un intreccio di omicidi, inseguimenti e vendette, alla ricerca dei piani ingegneristici per la costruzione di un siluro radio-comandato.
E un trionfo di cliff-hangers, ovvero di finali sospesi, che costringevano lo spettatore a vedere la puntata successiva. Esattamente come oggi. Solo che un secolo fa, per vederla, bisognava andare al cinema. E così dovranno fare gli spettatori del Cinema Ritrovato.

E che cinema! Per l'occasione, infatti, la Cineteca di Bologna apre temporaneamente il Modernissimo, splendido edificio d'inizio Novecento, oggi ancora un cantiere – in attesa della riapertura prevista nel 2019 – che lascia trasparire la struttura liberty e aumentare ancor più per lo spettatore l'esperienza di un viaggio nel tempo.

Mutiflix: così la Cineteca di Bologna ha battezzato l'esperienza di vivere le proiezioni della serie Wolves of Kultur al Modernissimo, durante Il Cinema Ritrovato, è sostenuta da UniCredit.

La serie Pathé del 1918 Wolves of Kultur è la storia di Alice Grayson, una giovane e patriottica lady, nipote di un inventore che ha progettato un siluro radiocomandato. Un giorno trova lo zio assassinato e i progetti segreti rubati. Alice giura vendetta e si mette alla caccia dei responsabili, membri della gang "Wolves of Kultur", incrociando un altro agente segreto in incognito, Roger Barclay, anche lui sulle tracce degli stessi nemici. Leah Baird, di solito arruolata in ruoli di vamp, esce dalla sua veste abituale per interpretare la ricca avventuriera improvvisata agente segreta. La affianca Sheldon Lewis, anche lui sovente interprete di ruoli antagonisti, qui nei panni del misterioso Roger Barclay.

Quasi un secolo prima del boom della serialità televisiva, i serial d'avventura e di mistero dell'era del muto, come The Perils of Pauline e The Exploits of Elaine, tenevano già gli spettatori incollati allo schermo cinematografico. Oggi diremmo che Wolves of Kultur intreccia spy story e action thriller, tra inseguimenti mozzafiato e l'utilizzo originario del cliffhanger, espediente di suspence di fine episodio tutt'ora ampiamente utilizzato in ogni narrazione seriale che si rispetti. Ma Wolves of Kultur è un caso sfortunato. Joseph A. Golden – che ha già lavorato più volte con un'altra serial queen, Pearl White – realizza 15 episodi, che vengono proiettati a partire dal 13 ottobre 1918: la serie è esplicitamente anti-tedesca, ma la guerra finisce di lì a poco, e gli spettatori perdono interesse nei prodotti di propaganda. Il quindicesimo episodio viene proiettato il 19 gennaio 1919, poi Wolves of Kultur sparisce nel nulla per quasi un secolo.
Cento anni dopo riportiamo Wolves of Kultur nel suo luogo deputato, la sala cinematografica, nella cornice d'eccezione del Cinema Modernissimo.

"Eccoci dunque a presentare la nostra nuova avventurosa sezione", racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. "Dovrete cercarla al Modernissimo, un luogo sospeso, tra quello che non è più e quello che non è ancora. Le sale cinematografiche stanno diventando un luogo che interessa sempre meno i grandi gruppi globali, che vogliono tutto possedere. Netflix ha il suo prodotto di punta nelle serie TV. Quindi noi, che crediamo nel futuro della sala, a patto che sia bellissima e programmata in maniera sorprendente, vi proponiamo per otto giorni una discesa nell'utopia, il Mutiflix, dove potrete vedere una serie cinematografica in 15 episodi, naturalmente del 1918. Si intitola Wolves of Kultur. Se il titolo non vi convince ma amate le serie televisive, sarete felici di sapere che il cliffhanger, prima di questo film, non era mai stato cosi mozzafiato.... i serial d'inizio Novecento sono stati fondamentali nel contribuire a creare il cinema di avventura.
Negli anni della Prima guerra mondiale, si sviluppa la moda dei serial. Molti avevano per protagoniste delle donne, anche perché le donne rappresentavano naturalmente la maggior parte del pubblico dell'epoca. In momenti di grande paura, un appuntamento fisso, nel quale ritrovare le proprie eroine e i propri eroi, dava una straordinaria certezza".

"Nel bel mezzo del cantiere del Cinema Modernissimo, centrale di future possibilità, una confortante visione si è impadronita di me", racconta Mariann Lewisnky, una delle direttrici del Cinema Ritrovato. "Questo è il posto per un programma di proporzioni megalitiche. Questo sarebbe il paradiso per i fan di Netflix, che accorrerebbero in massa per assistere a un flusso ininterrotto di serial di cent'anni fa: ore e ore di Mutiflix (questo il titolo che abbiamo scherzosamente immaginato per i serial dell'epoca muta), senza limiti, senza forbici, uncut, più ce n'è meglio è".

MUTIFLIX
100 anni di serial

Dal 23 al 30 giugno

Tutti i giorni alle ore 9 e alle ore 19

Cinema Modernissimo

WOLVES OF KULTUR

(USA/1918)
15 episodi

Il Cinema Ritrovato
XXXII edizione
Bologna, 23 giugno – 1° luglio


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www.cinetecadibologna.it 

 

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Sabato, 16 Giugno 2018 14:29

Pupi Avati dialoga con Michele Brambilla

In piazza Garibaldi, il regista bolognese Pupi Avati si è raccontato, in un'intervista pubblica con il direttore della Gazzetta di Parma Michele Brambilla: dal tentativo giovanile (fallito) di diventare un jazzista al lavoro come dirigente di un'industria di surgelati, posto lasciato per andare a Cinecittà a cercare fortuna. La sua vita come un sogno, o forse come un film.

LIVE in PARMA la rassegna di incontri promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, in collaborazione con la Domenica de Il Sole 24 Ore, partita ieri con successo alla presenza di grandi ospiti tra cui Carlo Ossola, Eugenio Borgna, Vittorio Lingiardi e i sindaci Giorgio Gori, Federico Sboarina e Federico Pizzarotti proseguirà secondo il calendario di seguito illustrato: 

 

alle ore 17, 00 con  Giulio Giorello e Gilberto Corbellini si confronteranno sulla natura (bifronte) dell'informazione scientifica. Nell'epoca della Rete sembra a prima vista difficile distinguere la buona informazione scientifica da "notizie" incerte, velleitarie e confuse. Tuttavia questo è un problema ben più antico, come sta a dimostrare gran parte del dibattito scientifico a partire almeno da Galileo Galilei.

Alle ore 18.30 gli appuntamenti ospitati in piazza Garibaldi si chiuderanno con l'incontro fra i critici cinematografici Gianni Canova e Roberto Escobar a partire dal libro di Canova "Divi duci guitti papi caimani. L'immaginario del potere nel cinema italiano, da Rossellini a «The young pope»" (Edizioni Bietti) in cui l'autore presenta un lavoro di ricerca e riflessione sul rapporto distorto che la cultura popolare italiana ha con l'idea di potere. Un dialogo sul cinema e sui film per mettere a fuoco una riflessione sulle rappresentazioni del potere. Sul modo in cui il potere evocato sugli schermi del cinema si sia poi radicato nell'immaginario collettivo, l'abbia fecondato e suggestionato, fino a generare contraccolpi e conseguenze anche sulla percezione che gli italiani hanno messo in atto - sia individualmente che collettivamente - nella propria storia e nella propria vita.

Alle ore 21 Gianni Canova si sposterà alla Arena Shakespeare di Teatro Due dove, accompagnato dai musicisti Lorenzo Palmeri (tastiera) e Shunya Sugawara (polistrumentista), presenterà al pubblico "Charlot, the Tramp" un originale spettacolo, concepito come un mix di lezione, performance e concerto, in cui Canova proverà a descrivere il genio di Charlot raccontando che cosa ci emoziona nell'arte di Charlot. Nella convinzione che certe emozioni siano contagiose e che quanto più vengono fatte circolare tanto più producono effetti benefici su chi le condivide. Perché Charlot, the Tramp, è uno di quei comici, rari e preziosi, che non si sono limitati a farci ridere, ma che ci hanno anche aiutato a vivere meglio.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

In caso di maltempo gli incontri di piazza Garibaldi si terranno all'Auditorium di Palazzo del Governatore, mentre quelli dell'Arena Shakespeare si sposteranno nella sala interna di Teatro Due.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Programma completo su: www.domenicalive.it 

(Foto e galleria immagine di Francesca Bocchia)

 

 

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I tre volumi editi da Historica usciranno il prossimo 22 giugno e conterrà i 155 racconti selezionati (su 280). Tra i tanti generi presenti, dall'erotico alla commedia, dal thriller al racconto storico, spicca un personaggio: la nonna. E la scrittrice più giovane ha 11 anni.

Di Manuela Fiorini - È ormai un appuntamento fisso per gli scrittori, o aspiranti tali, dell'Emilia Romagna: il concorso "Racconti Emiliano Romagnoli", promosso da RuleDesigner è giunto alla sua sesta edizione. Ben 280 i racconti pervenuti nell'arco di due mesi. Ma "solo" 155 di questi sono stati selezionati ed entreranno a far parte dei tre volumi, due "emiliani" e uno "romagnolo", in uscita il prossimo 22 giugno ed editi da Historica, casa editrice anch'essa emiliano-romagnola.

Un'altra caratteristica del concorso è quella di valorizzare, oltre agli autori presenti, anche il territorio regionale. Non solo, infatti, i volumi saranno presenti alle più importanti fiere di settore, ma le presentazioni si terranno in luoghi storici e suggestivi della nostra regione.

Chi si è preso "la briga" di curare, selezionare, editare i racconti è il giornalista, scrittore, speaker radiofonico Stefano Andrini, bolognese doc, che abbiamo intervistato per farci raccontare qualche curiosità sul concorso e sui libri in uscita.

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Ben 280 racconti pervenuti, 155 selezionati: c'è un genere prevalente?
"Lo spettro dei generi è molto ampio. Dal noir alle storie della memoria (la guerra, nonostante siano passati molti anni dalla sua conclusione, è ancora ben presente nell'immaginario di molti autori. Domina il fantasy (quello a chilometro zero fa la parte del leone). E ci sono efficaci incursioni nel campo sempre ben battuto dalle penne 2.0. Ovvero la fantascienza. Non conosce tramonto la propensione di raccontare le cinquanta sfumature dell'amore svariando dalle corde drammatiche a quelle più ironiche. Più che un genere c'è un personaggio che svetta in modo ricorrente su tutti gli altri. La nonna, infatti, si conferma come la maschera per eccellenza della nostra regione".

Da dove arrivano gli autori? Sono di più gli Emiliani o i Romagnoli?
"Sono un centinaio i racconti arrivati dall'Emilia (leader indiscussa è ovviamente Bologna). Le donne, secondo tradizione, scrivono più degli uomini. Tra le curiosità abbiamo nella nostra squadra di autori una bambina di soli 11 anni. Un fenomeno che abbiamo registrato in questa edizione è la capillarità. I testi arrivano nella stragrande maggioranza dai paesi piuttosto che dalle città capoluogo"

Quali sono le ragioni del successo di questo concorso che raggruppa gli scrittori della nostra regione?
"La gratuità, in primo luogo. A seguire una serietà organizzativa ormai consolidata. La distribuzione delle antologie nelle più importanti fiere del settore. Ma soprattutto la possibilità che viene data a tutti di costruire una vera e propria community. Fino al punto da vivere insieme appassionati eventi di lettura dove tutti diventano protagonisti".

Il concorso ha come condizione che gli autori vivano o risiedano in Emilia Romagna, questo legame con la terra di origine si riflette nei racconti?
"Il popolo emiliano e romagnolo è da sempre legato ad una grande tradizione di storytelling: davanti al camino, attorno ad un fuoco acceso in spiaggia, durante una partita a carte o in bilico su un cantiere appena aperto. ma la cartina di tornasole che nell'antologia fa capire che noi siamo noi è il cibo. Impossibile, per gli autori, staccarsi da questa seconda pelle".

Altra peculiarità del concorso RuleDesigner sono le location in cui sarà presentata l'antologia, che hanno un forte legame con il territorio, in un'ottica di valorizzazione. Quali saranno le tappe di questa nuova edizione di "Racconti Emiliano Romagnoli?
"Le premiazioni si svolgeranno nella Rocca di Dozza un complesso monumentale di origine medievale trasformato da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito, in epoca rinascimentale, a residenza nobiliare e a Villa Manuzzi (Ravenna) sede dell'azienda RuleDesigner che sponsorizza il Concorso".

 

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Giovedì, 14 Giugno 2018 10:52

Cittadella Music Festival

Il Maestro Ennio Morricone, Ms. Lauryn Hill, Apparat, 2ManyDjs, Digitalism. A vedere la lineup si capisce subito che, nonostante si tratti di una prima edizione, il Cittadella Music Festival si candida subito a diventare uno degli appuntamenti più importanti di questa e delle prossime estati.

Dal 21 al 23 giugno Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, ospita una nuova manifestazione di carattere internazionale in una location d'eccezione che ritorna a vivere dopo anni di silenzio: la Cittadella, fortezza monumentale, innalzata alla fine del '500 per volontà del Duca Alessandro Farnese, con un parco nel centro della città emiliana e nel cuore dei suoi abitanti. Data di partenza simbolica il 21 giugno, solstizio d'estate: nel giorno in cui l'Europa celebra la Festa della Musica, Parma si conferma come un punto di riferimento internazionale per la musica contemporanea tenendo alto, al tempo stesso, il prestigio di un luogo legato a Verdi, Pizzetti e Toscanini.

"Questa prima edizione del Cittadella Music Festival – ha esordito il sindaco Federico Pizzarotti – nasce dalla volontà di tornare ad avere in città una rassegna musicale estiva importante, mettendo alla prova una location strategica e con specifiche caratteristiche attrattive come la Cittadella. Attraverso questa eccellente edizione zero potremo calibrare le esigenze e le possibilità del luogo, ripensando eventualmente anche i suo spazi".

"Questo Festival rappresenta – ha detto l'assessore alla Cultura Michele Guerra - una scommessa coraggiosa per la nostra città: concerti importanti, con protagonisti di primo livello, in una location molto amata dalla cittadinanza e significativa dal punto di vista storico che, credo, si rivelerà una bella sorpresa per questo evento per il quale vogliamo costruire una prospettiva anche negli anni a venire. Il metodo è sempre quello di pensare ad un'offerta culturale il più possibile varia e di spiccata qualità, frutto della condivisione di un'idea di città da parte degli enti e degli attori del territorio".

Organizzato da Inside Out Agency e Shining Production, in collaborazione con Comune di Parma, Parma, io ci sto!, Fondazione Teatro Regio di Parma e Regione Emilia-Romagna, insieme ai partner Chiesi Farmaceutici, Davines e Pinko e allo sponsor tecnico Gruppo Zatti, la prima edizione del Cittadella Music Festival sarà anche un'ulteriore occasione per i tanti turisti in viaggio lungo la Penisola di visitare una città ricchissima dal punto di vista storico-artistico e dalla grande tradizione enogastronomica. A sostenere la manifestazione Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano due dei marchi più rappresentativi del Made in Italy e più apprezzati al mondo: all'interno dell'area della Cittadella pubblico, artisti e addetti ai lavori potranno degustare i prodotti dei due Consorzi.

"Il "Cittadella Music Festival" - ha spiegato Davide Bollati, Coordinatore Petalo Cultura di "Parma, io ci sto!" e Presidente Davines - è figlio di quell'equilibrio perfetto tra tradizione storica e contemporaneità su cui Parma si regge: momenti di alto livello artistico come quelli proposti da questo evento di carattere internazionale possono contribuire favorevolmente a creare un senso di comunità prezioso per la città tutta".

"L'investimento nella cultura – ha sottolineato Pietro Negra, Rappresentante Sponsor e Presidente Pinko – da parte delle aziende e delle realtà del territorio è l'unico modo efficace di farsi promotori di un miglioramento della qualità di vita reale per la città e gli abitanti. Per questo abbiamo supportato con entusiasmo questo prestigioso Festival".

Ha espresso la sua soddisfazione Laura Ciraudo di Shining Production, così come Federico Mazzoli, Organizzatore di Cittadella Music Festival: "a Parma abbiamo trovato, sia nelle istituzioni che nelle diverse realtà del territorio, molta collaborazione ed entusiasmo per realizzare un evento che siamo sicuri avrà risvolti positivi per la città da ogni punto di vista".

"Con la tenacia e l'apporto di tutti – ha detto Guido Canali, Project Manager Cittadella Music Festival – siamo riusciti ad organizzare già questo anno la versione zero del Festival, a testimonianza che nel momento in cui si fa sistema si riescono a realizzare progetti di alto livello come questo".

Infine, a presentare nel dettaglio il Festival e il suo programma è intervenuto Alessandro Albertini, Direttore Artistico di Cittadella Music Festival.

Il battesimo della manifestazione è affidato alla bacchetta di un compositore che tutto il mondo ci invidia, il Maestro Ennio Morricone Il 21 giugno farà tappa al Cittadella Music Festival il "60 Years of Music World Tour", che celebra i 60 anni di carriera del compositore romano. Sotto la sua direzione un'orchestra di 100 musicisti e un coro di circa 80 elementi eseguiranno un programma completamente nuovo: "Per questa tournée ho pensato ad un programma aggiornato che naturalmente comprende alcuni grandi classici come le musiche degli amati western di Sergio Leone e 'Mission', ma a parte questo nella sua totalità il concerto sarà un'esperienza molto differente rispetto ai concerti del passato. Prevedo di inserire nel programma le musiche composte per Quentin Tarantino e alcuni brani composti per i western di Sergio Leone che non ho mai diretto nelle tournée precedenti."

Il 22 giugno il Cittadella Music Festival ospita l'unica data italiana di una delle artiste più amate al mondo, Ms. Lauryn Hill. L'esclusivo concerto al Cittadella Music Festival anticipa una lunghissima serie di show in tutto il mondo a celebrazione dei 20 anni di "The Miseducation of Lauryn Hill". L'album, ormai leggendario, la consacrò nel 1998 come la regina della black music con oltre 19 milioni di copie vendute e 5 Grammy Awards.

Grande chiusura il 23 giugno nel segno dell'elettronica, protagonisti i migliori ambasciatori nel mondo della più ricercata club culture. Per un esclusivo audiovisual dj set da Berlino arriva Apparat, al secolo Sascha Ring, alfiere dello stile europeo e artista fra i più trasversali. La sua popolarità ormai travalica i territori del clubbing fino ad arrivare al cinema: scelto da Mario Martone nel 2014 come autore della colonna sonora de "Il giovane favoloso", il musicista tedesco ha vinto il premio Piero Piccioni alla 71esima mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Dal Belgio 2manydjs, duo sulla cresta dell'onda della club culture più alternativa da più di 20 anni. Costola dei Soulwax, i fratelli David e Stephen Dewaele sono fra i producer più innovativi della scena internazionale grazie ai loro dj set spettacolari e divertentissimi. Tutto nasce dall'idea geniale di mixare assieme delle combinazioni impensabili di generi come l'house, il rock, l'electro e l'hip hop. Veri e propri creatori del bastard pop i 2manydjs sono capaci di creare bootleg impressionanti e di tendenza come "As Heard on Radio Soulwax" dove il mash up avviene tra Green Velvet e i Led Zeppelin, le Destiny's Child e i Nirvana, le Salt'n'Pepa e gli Stooges. Ogni anno sono regolarmente tra gli headliner dei festival più importanti al mondo: dal Coachella al Sónar, da I Love Techno a Benicassim.

Da Amburgo arrivano infine i Digitalism, duo elettronico tra le realtà più acclamate e festose del clubbing mondiale, che porteranno sul palco il loro dj set. Esponenti della scena new rave e unici tedeschi il cui stile rivela una vicinanza al french touch, i Digitalism hanno all'attivo collaborazioni con Julian Casablancas degli Strokes e remix per Depeche Mode, White Stripes e Daft Punk.

www.cittadellafestival.com 

www.facebook.com/cittadellafestival 

www.instagram.com/cittadellafestival 

#CittadellaMusicFestival

Programma

21 giugno – Ennio Morricone

apertura porte: 18.00
inizio show: 21.15

22 giugno – Ms. Lauryn Hill

apertura porte: 18.30
inizio show: 21.30

23 giugno – Apparat (a/v dj set) + 2manydjs (dj set) + Digitalism (dj set)

apertura porte: 16.30
inizio show: 18.00

Prevendite

Biglietti disponibili esclusivamente sul sito www.ticketone.it e nei punti vendita Ticketone

Settori e prezzi
Ennio Morricone – 21 giugno
Poltronissima Gold € 120,00 + d.p.
1° Poltrona € 100,00 + d.p.
2° Poltrona € 80,00 + d.p.
Tribuna Laterale € 60,00 + d.p.
Tribuna Centrale € 50,00 + d.p.

Ms. Lauryn Hill – 22 giugno
Poltronissima Numerata € 55,00 + d.p.
Poltrona Numerata € 40,00 + d.p.

Apparat + 2manydjs + Digitalism – 23 giugno 2018
Posto unico € 20,00 + d.p.

Attenzione: diffidare delle prevendite non autorizzate

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Incontri "Nel segno dell'Arte" alla Quadreria di Palazzo Magnani. Si è svolto ieri l'ultimo appuntamento con l'iniziativa curata dalla società editrice il Mulino e inserita nell'ambito del progetto artistico della Quadreria realizzato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per riscoprire la storica dimora di via Zamboni.

Quarto e ultimo appuntamento "Nel segno dell'Arte", l'iniziativa nata dalla sinergia tra la società editrice il Mulino, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per illustrare alcune delle opere di maggior pregio ospitate a Palazzo Magnani, in via Zamboni 20 a Bologna.

Ieri pomeriggio, giovedì 7 giugno, l'appuntamento con la cultura a Palazzo Magnani è stato condotto dallo storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma, Claudio Strinati che ha illustrato agli ospiti Il mito greco e le origini di Roma, attraverso alcuni particolari del ciclo carraccesco contenuti nella storica dimora bolognese.

Strinati.jpgL'incontro rientra tra le iniziative realizzate nell'ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.

Claudio Strinati è storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma. Ha ideato e organizzato importanti mostre in Italia e all'estero. Come divulgatore di storia dell'arte ha condotto trasmissioni televisive e collaborato con quotidiani e riviste. Esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, è esperto anche nel campo musicale. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani edito dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Tra le sue pubblicazioni, Andrea del Sarto: un San Sebastiano ritrovato (Gangemi, 2013) e Il mestiere dell'artista: dal Trecento al Seicento, (Sellerio, 2014).

Pubblicato in Comunicati Arte Emilia
Giovedì, 07 Giugno 2018 17:11

Festival del Pensiero Ribelle

Tre giorni dedicati al Pensiero Ribelle, quel pensiero non servile, talvolta scomodo, che cerca di contrapporsi al pensiero unico, conformista e perbenista. Con la partecipazione di filosofi, scrittori, musicisti ed economisti si svolgerà la seconda edizione del festival del Pensiero Ribelle, a Sissa l'8 giugno e a Zibello il 9 e il 10 giugno, una manifestazione pensata come un caleidoscopio di opinioni, esperienze e interpretazioni, fatto di incontri e conferenze aperte al pubblico.

Perché un Festival del Pensiero? La risposta la danno gli amministratori dei Comuni di Sissa Trecasali e Polesine Zibello, pronti a credere nell'assoluta urgenza e necessità della presenza di proposte "alte" all'interno delle iniziative della pubblica amministrazione. Ricorda Andrea Censi, sindaco di Polesine Zibello, Comune capofila della manifestazione: "Se non investono in cultura i Sindaci e gli amministratori pubblici, non lo fa nessuno. Ma è importante ricordare che questi momenti fanno crescere il senso critico all'interno della comunità, e vanno incentivati".

Il programma del 2018, con 14 ospiti e 15 appuntamenti cadenzati nelle tre giornate, si caratterizza per una duplice intenzione: da un lato affrontare i più pregnanti temi del nostro tempo e dall'altro riportare all'attenzione la figura di Giovannino Guareschi, il vero "ribelle" delle nostre terre, a centodieci anni dalla nascita e a cinquanta dalla scomparsa.

Il Festival sarà aperto, nel Parco delle Rimembranze di Sissa, venerdi 8 giugno alle ore 17, da Guido Conti, scrittore e giornalista parmigiano e autore di Giovannino Guareschi, biografia di uno scrittore (Rizzoli, vincitore del premio Hemingway nel 2008), che racconterà la "ribellione" di Guareschi.

Seguirà Riccardo Manzotti, professore di filosofia teoretica alla IULM di Milano, filosofo, psicologo e ingegnere, la cui ricerca si è indirizzata allo studio delle basi fisiche della mente cosciente che saranno affrontate nella conferenza Le false promesse delle neuroscienze: come uscire dalla caverna di Platone ed essere felici.

Ancora Guareschi, ma nella sua veste più scottante di oppositore politico, sarà protagonista del terzo intervento, Don Guareschi e l'On. De Gasperi: polvere di tribunale e di galera, presentato da Pierluigi Castagnetti, esponente della Democrazia Cristiana, del Partito Popolare Italiano, de La Margherita e del Partito Democratico.

Alle 21 tornerà uno degli ospiti dell'edizione passata, il compositore, pianista e giornalista di Rai Radio3 Arturo Stalteri ("Primo Movimento", "Il Concerto del Mattino", "Qui Comincia"). Il suo "Incanto e provocazione: trecento anni di musica ribelle" sarà una carrellata delle rotture che costellano il panorama musicale in ogni fase della sua storia.

A chiudere la prima serata un volto noto del pensiero ribelle che si è distinto per l'affermazione di opinioni controcorrente in molti temi di attualità: Diego Fusaro, docente di storia della filosofia, collaboratore de "La Stampa" e de "Il Fatto Quotidiano", nonché autore di numerosi libri di filosofia e storia delle idee per Bompiani, che parlerà di Storia e coscienza del precariato. Presente anche nella passata edizione, Diego Fusaro è tra i collaboratori scientifici del festival fin dalla sua nascita.

Per la seconda giornata la rassegna si trasferisce a Zibello, nel chiostro dell'ex convento dei padri domenicani. Si aprirà alle 17 con il critico musicale de Il Giornale e Il Venerdì di Repubblica, ma anche grande divulgatore e intrattenitore, Giovanni Gavazzeni, con la conferenza All'opera, donne ribelli?
Torna Diego Fusaro alle 18 con Bentornato Marx! (1818-2018), un omaggio al pensiero del filosofo di Treviri a duecento anni dalla nascita. Ha dichiarato in proposito Fusaro in un'intervista con Paolo Calabrò: "Finché ci sarà capitalismo, Marx sarà presente e non ci darà pace, continuando a denunciare le contraddizioni di un mondo capovolto. Oggi la critica deve dirigersi soprattutto contro quello che io definisco l'odierno "monoteismo del mercato": il libero mercato viene oggi vissuto come una religione, come un dogma indiscutibile; con Marx, è bene metterlo in discussione."

Tenore completamente diverso alle 19 con Davide Piccardo, esponente di primo piano della comunità islamica, fondatore dei Giovani Musulmani d'Italia, membro dell'European Muslim Network e della Costituente Islamica Italiana, le cui opinioni non mancano mai di sollevare dibattito. Piccardo, collaboratore dell'Huffington Italia parlerà di Islam: spiritualità e comunità per un'Italia in crisi.

Alle 21, il filosofo della comunicazione e giornalista Carmine Castoro, autore di libri di critica televisiva dai titoli roboanti come "Crash Tv. Filosofia dell'odio televisivo" (2009), "Maria De Filippi ti odio" (2012), "Filosofia dell'Osceno televisivo. Pratiche dell'odio contro la tv del nulla" (2013). "Clinica della tv. I dieci virus del Tele-Capitalismo" (2015). "Il sangue e lo schermo. Lo spettacolo dei delitti e del terrore. Da Barbara D'Urso all'ISIS" (2017), parlerà di Tv trash, post-verità e governo delle anime.

Chiuderà la seconda giornata Massimo Fini, una personalità che sfugge a qualsiasi definizione ma che dall'alto di una posizione ironica e lucidissima riesce a incantare la platea con le sue riflessioni. Il tono del suo racconto sarà autobiografico, con la presentazione di Confesso che ho vissuto, esistenza inquieta di un perdente di successo (pubblicato il 17 maggio da Marsilio Editori) con il quale pare volersi congedare dalle scene. Disse di lui l'idimenticato Indro Montanelli: "Massimo Fini viene di lontano. Non soltanto come maestria di scrittura, ma anche per ricchezza di esperienze. Ha le mani pulite. Non rispetta le regole. Non sta al gioco. Ed è questo che dà tanta forza alla sua frusta".

L'ultima giornata del Festival, domenica alle ore 17, sempre a Zibello, sarà aperta, se ancora sarà possibile in relazione alla Sua recentissima nomina, dal Presidente del Consiglio Carlo Cottarelli, che conferirà sul tema Perché l'Italia è ancora a rischio e come uscirne.
Non meno promettente e portatore di dibattito, alle ore 18, sarà l'intervento della prof.ssa Elsa Maria Fornero, già Ministro del lavoro e delle politiche sociali nel Governo di Mario Monti, che affronterà il tema Chi ha paura delle riforme.

Alle 19 il filosofo Umberto Galimberti, con l'intervento La parola ai giovani (titolo del suo ultimo saggio, edito da Feltrinelli nel 2018) a distanza di dieci anni dal suo libro "L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani" si rivolge di nuovo a loro, ascoltandone le idee e le aspirazioni, esplorandone le sofferenze e i desideri.

Si riprende alle 21 con Stefano Massini. Il drammaturgo e saggista, firma di "Repubblica", consulente artistico del Piccolo di Milano e autore della pluripremiata opera sulla dinastia Lehman, oltre ad essere tra gli autori più tradotti al mondo ha fatto apprezzare le sue grandi doti comunicative attraverso i suoi monologhi a Piazzapulita tra i quali ricordiamo La paura, Nonostante tutto è il mio paese, A proposito di razze e L'arte di dire basta, presenterà Cinque racconti, cinque ritratti controcorrente.

Così come si era aperto, il festival si chiuderà, alle 22, con un omaggio a Guareschi: lo scrittore Guido Conti e il regista parmigiano Francesco Barilli presenteranno il documentario La vita di Giovannino Guareschi, prodotto nel 2013 da MUP Editore, un omaggio alla vita avventurosa di uno scrittore geniale, vignettista, giornalista, grafico e sceneggiatore.

I libri presentati dagli Autori partecipanti al festival saranno in vendita sui banchi della Libreria Ticinum.
Gli incontri sono aperti a tutti e gratuiti.

La rassegna è realizzata grazie al contruibuto del Comune di Polesine Zibello e del Comune di Sissa Trecasali con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.

Informazioni sul programma: www.festivalpensieroribelle.it 
Come arrivare e ospitalità: Ufficio Turistico di Zibello - 0524 99388

IL PROGRAMMA

VENERDI 8 GIUGNO, Comune di Sissa Trecasali, Parco delle Rimembranze di Sissa

Ore 17 - Guido Conti, Giovannino Guareschi il ribelle
Ore 18 - Riccardo Manzotti, Le false promesse delle neuroscineze: come uscire dalla caverna di Platone ed essere felici
Ore 19 - Pierluigi Castagnetti, Don Guareschi e l'On. De Gasperi: polvere di tribunale e di galera

Ore 21- Arturo Stalteri, Incanto e provocazione: trecento anni di Musica ribelle
Ore 22 - Diego Fusaro, Storia e coscienza del precariato

SABATO 9 GIUGNO
Comune di Polesine Zibello, Chiostro dell'ex convento dei Padri Domenicani, Zibello

Ore 17 - Giovanni Gavazzeni, All'opera, donne ribelli?
Ore 18 - Diego Fusaro, Bentornato Marx! (1818-2018)
Ore 19 - Davide Piccardo, Islam: spiritualità e comunità per un'Italia in crisi
Ore 21 - Carmine Castoro, Tv trash, post-verità e governo delle anime. A trent'anni dai Commentari a La società dello spettacolo di Guy Debord
Ore 22 - Massimo Fini, Confesso che ho vissuto, esistenza inquieta di un perdente di successo

DOMENICA 10 GIUGNO
Comune di Polesine Zibello, Chiostro dell'ex convento dei domenicani, Zibello

Ore 17 - Carlo Cottarelli, Perché l'Italia è ancora a rischio e come uscirne
Ore 18 - Elsa Maria Fornero, Chi ha paura delle riforme
Ore 19 - Umberto Galimberti, La parola ai giovani
Ore 21 - Stefano Massini, Cinque racconti, cinque ritratti controcorrente
Ore 22 - Francesco Barilli e Guido Conti, proiezione del documentario La vita di Giovannino Guareschi di Francesco Barilli, MUP 2013

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