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Roma, 20 FEB. – “Il Governo ha completamento abbandonato il personale della polizia penitenziaria che oggi giustamente ha proclamato, tramite la propria rappresentanza sindacale, lo stato di agitazione. Agli agenti di polizia penitenziaria esprimiamo il nostro convinto sostegno”.

Lo afferma Benedetta Fiorini, deputata emiliana di Forza Italia.

“Ci sono carceri italiane, come ad esempio gli Istituti penali di Reggio Emilia, - aggiunge Fiorini - dove il sovraffollamento dei detenuti è arrivato al 144%. Se a questo dato di fatto se ne aggiunge un altro, ovvero la carenza di organico, risulta evidente che la polizia penitenziaria è costretta ad operare in condizioni particolarmente difficili ed anche di grave pericolo per la propria incolumità. Bisogna dotare questi agenti di un equipaggiamento più adeguato e di strumenti di difesa più efficaci come ad esempio il taser ma evidentemente – conclude Fiorini – il Governo non è interessato a tutelare questi lavoratori che operano nell’interesse della collettività”.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Roma, 1 ago. – “Dal sistema informativo SISAM-ER, il sistema informativo regionale dell’Emilia Romagna che rileva i dati relativi ai bambini ed ai ragazzi assistiti dai servizi sociali territoriali, emerge con ogni evidenza la differenza tra il numero dei minori in affido nel reggiano e quelli in affido nelle altre province. Dati anomali che avrebbero dovuto rappresentare un campanello d’allarme per le istituzioni locali e gli organi competenti per effettuare tutte le verifiche del caso, ma purtroppo prima dell’inchiesta ‘Angeli e demoni’ nulla è stato fatto. Anzi si è anche spinto in senso contrario, cioè si è mirato a far passare il concetto che proprio questi numeri rappresentassero un’eccellenza del sistema. Si è ragionato al contrario. E nessuna voce si è alzata per sollevare almeno dubbi”.

Lo afferma la deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini.

“Se si confrontano le percentuali dei minori in affidamento sul totale dei minori in carico ai servizi sociali dal 2014 al 2017 - continua la Fiorini - si nota che la provincia di Reggio Emilia ha una percentuale più che doppia rispetto alla provincia di Bologna e quasi doppia rispetto alla media regionale. Se a Bologna, al 31 dicembre del 2017, la percentuale di minori con un intervento di affidamento familiare in corso era del 2,3%, a Reggio Emilia, alla stessa data, era al 5,2%. Come mai queste percentuali così diverse non hanno insospettito chi doveva vigilare? Evidentemente questo sistema di affidi svelato dagli organi inquirenti per la val d’Enza era così ben collaudato che i presunti malfattori non temevano di essere scoperti. Ho presentato un’altra interrogazione al Governo - conclude l’onorevole Fiorini - per sapere di quali elementi disponga circa il numero dei minori in affido in Emilia-Romagna negli ultimi 5 anni, quante siano le comunità e gli istituti che accolgono minori in affido nella nostra regione e quale sia il costo complessivo sostenuto, nonché quello per ogni giorno di permanenza nelle strutture per ciascun minore. Bisogna andare fino in fondo per scoprire tutta la verità”.

 

Roma, 4 FEB. – "Il potenziale energetico dell'Adriatico è molto importante non soltanto in termini economici ma anche strategici. L'Italia, purtroppo, per le scelte del Governo Conte, è ferma, mentre altri Paesi, come la Croazia e il Montenegro, si stanno facendo avanti a sfruttare i vantaggi del sottosuolo proprio davanti alle nostre coste. Quindi le trivellazioni ci saranno lo stesso, soltanto che il gas se lo prenderanno i nostri dirimpettai e non noi".

Lo afferma la deputata di Forza Italia, Benedetta Fiorini, segretario della Commissione Attività produttive della Camera e vicecommissario azzurro in Emilia Romagna.

"L'ideologia grillina del no alle trivelle, no alla Tav, no al Tap – continua Fiorini – paralizza lo sviluppo economico del nostro Paese e mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro. L'Italia non può permettersi di fermarsi e rinunciare allo sfruttamento dei giacimenti nazionali a causa dei veti grillini. Appoggio in pieno le proteste delle imprese e dei lavoratori italiani, in particolare dell'Emilia Romagna, contro le norme blocca-trivelle varate dal Governo. Sarebbe imperdonabile se i numerosi giacimenti, soprattutto di metano, che si trovano nel mare Adriatico a metà strada fra l'Italia e i Paesi dell'altra sponda andassero soltanto a quest'ultimi perché noi siamo arrivati tardi. L'Italia ha una eccellente filiera produttiva legata all'esplorazione e alla coltivazione di idrocarburi, ha competenze e tecnologie che sono richieste in tutto il mondo, ma poi il Governo del No impedisce che di tali capacità possano giovarsi l'Italia e gli Italiani. E' una follia".

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