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Ritornano le limitazioni al traffico previste giovedì 20 marzo 2014, dalle 8.30 alle 18.30, entro i viali di circonvallazione.

 

Parma, 19 marzo 2014 -

Il divieto della circolazione è esteso alla auto Euro 3 ed Euro 4. Il provvedimento rientra nell'ambito delle azioni messe in atto in base all'accordo di programma siglato tra Comune di Parma e Regione Emilia Romagna volto a tutelare la salute pubblica con particolare riferimento alla qualità dell'aria. Sempre in base all'accordo sulla qualità dell'aria, le limitazioni al traffico del giovedì vengono confermate di volta in volta in base ai rilevamenti effettuati sul territorio relativi al superamento delle soglie del PM10. Sono nel caso in cui, a livello regionale, non se ne verifichino per 7 giorni consecutivi, è infatti, prevista la revoca del blocco stesso.
Nell'ultima settimana di controllo, che va da martedì 11 marzo a lunedì 17 marzo compresi, la rete di monitoraggio regionale ha rilevato numerosi sforamenti. A Parma sono stati raggiunti n. 7 sforamenti consecutivi del valore limite di PM10, con picco registrato domenica 16, giornata in cui è stato registrato un valore di 101 µg/m3 di PM10 (a fronte del limite di legge pari a 50). La stessa situazione ricorre a Forlì-Cesena dove allo stesso modo sono stati registrati 7 superamenti consecutivi a partire dal giorno 11. Il quadro complessivo regionale è comunque in linea con le situazioni registrate a Parma e Forlì-Cesena perché, anche negli altri Comuni capoluogo, seppur non raggiungendo lo sforamento continuativo del limite in tutta l'ultima settimana di controllo, sono stati comunque registrati numerosi superamenti (n. 6 a Rimini, n. 5 a Bologna-Modena e Reggio Emilia; n. 4 a Ravenna-Ferrara e Piacenza).


L'anello interessato alla chiusura è compreso all'interno dell'area delimitata dalle seguenti strade: viale Bottego, Barriera Garibaldi, viale Mentana, Barriera della Repubblica, viale San Michele, piazza Risorgimento, stradone Martiri della Libertà, viale Berenini, Ponte Italia, piazza Marsala, viale Caprera, piazzale Barbieri, viale Vittoria, piazzale Santa Croce, via Kennedy, viale Pasini, viale Piacenza e ponte delle Nazioni.Si potrà usufruire dei parcheggi Toschi e Goito, percorrendo via IV Novembre, viale Toschi, viale Berenini, via Camillo Rondani e borgo Salnitrara.

DEROGHE PRINCIPALI - Anche per le limitazioni al traffico di giovedì 20 marzo 2014 valgono le seguenti deroghe: Car pooling – è prevista la possibilità di circolare per i mezzi con a bordo 3 persone se omologati a 4 o più posti e con almeno 2 persone se omologati a 2/3 posti. Via libera alla circolazione per i veicoli alimentati a metano/gpl. Possono circolare gli autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida. Car sharing - E' consentito l'utilizzo dell'auto condivisa e vale la deroga per gli ultra settantenni.
Circolazione ammessa anche per i mezzi di emergenza e di soccorso, oltre ai mezzi di per la sicurezza pubblica, taxi, gli autoveicoli diretti ad alberghi della città, mezzi ufficialmente adibiti al trasporto dei portatori di handicap e mezzi privati con a bordo portatori di handicap in possesso di apposito contrassegno.


Sanzioni. In caso d'inosservanza delle disposizioni dei provvedimenti è prevista la sanzione amministrativa di 163 euro, con la possibilità di beneficiare di una riduzione della multa pari al 30%. pagando la multa entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale della violazione al codice della strada che prevede il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.

(Fonte: Comune di Parma)

Anche nella giornata di domani, giovedì 20 marzo, è confermato infatti in città il blocco totale della circolazione, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.

Reggio Emilia, 19 marzo 2014 - di Ivan Rocchi

Proseguono anche a Reggio Emilia le limitazioni del traffico disposte dalla Regione Emilia Romagna in accordo con le Province e i Comuni sopra i 50.000 abitanti, per ridurre le concentrazioni di polveri sottili (Pm10) in tutto il territorio regionale. Anche nella giornata di giovedì 20 marzo è confermato infatti in città il blocco totale della circolazione, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. 

Il provvedimento può essere revocato solo quando le previsioni relative alle concentrazioni di polveri sottili nell’aria evidenzino valori inferiori al massimo consentito dalla legge (ma rimarranno validi i divieti di circolazione in vigore negli altri giorni). 

Fino al 31 marzo, inoltre, nell’area urbana sarà vietata la circolazione dal lunedì al venerdì (festivi esclusi) dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 ai seguenti veicoli: Euro 0 a benzina, Euro 0 ed Euro 1 a diesel, ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi (anche se provvisti di bollino blu); Euro 2 diesel non dotati di Fap omologato Euro 3; autocarri sopra i 35 quintali Euro 0, Euro 1 e Euro 2 non dotati di Fap omologato Euro 3; veicoli per trasporto persone con più di 8 posti (oltre al conducente) Euro 0, 1 e 2 non dotati di Fap omologato Euro 3.

Il giovedì si fermeranno anche veicoli a benzina Euro 1, 2, 3, veicoli diesel Euro 3 non dotati di ‘Fap’, ciclomotori e motocicli Euro 1 anche se provvisti di bollino blu. In caso di ripetuti superamenti delle concentrazioni massime di inquinanti nell’aria potranno essere previsti ulteriori blocchi del traffico nelle giornate di domenica che saranno opportunamente comunicati. L’elenco completo delle esenzioni è pubblicato all’indirizzo www.comune.re.it

Durante i periodi di limitazioni sarà possibile circolare sulle seguenti arterie di attraversamento del centro urbano e lungo i percorsi che da queste conducono ai relativi parcheggi scambiatori: via Fratelli Manfredi (parcheggio ex Foro Boario); piazzale Europa (via Ramazzini, parcheggio Cim); via Kennedy (intersezione con via Hiroshima - Meridiana); via Emilia (intersezione con via Hiroshima – via Kennedy – Centro Volo); via Inghilterra (intersezione con via Francia – centro commerciale Le querce); via Amendola (via Emilia est, piazzale Funakoshi); via Aristotele (zona Buco del Signore).

Per ulteriori informazioni, contattare Comune Informa Urp, via Farini, 2/1, tel. 0522 456660 al mattino (lunedì - martedì - giovedì - venerdì e sabato) dalle 8.30 alle 13; mercoledì dalle 9.30 alle 13; al pomeriggio (martedì – giovedì) dalle 15 alle 18. Anche e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. E siti internet www.comune.re.it/nuoveideeincircolazione e www.liberiamolaria.it.

 

 

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Diciotto scuole per un totale di 4.000 alunni si sfideranno da oggi fino al 30 aprile per la quarta edizione del torneo Cammina e pedala a scuola.

Reggio Emilia, 18 marzo 2014 - Ivan Rocchi

Diciotto scuole per un totale di 4.000 alunni si sfideranno da oggi fino al 30 aprile per la quarta edizione del torneo Cammina e pedala a scuola. La competizione ambientalista è nata per diffondere uno stile di mobilità sostenibile, invitando bambini e genitori ad andare a scuola e tornare a casa senza utilizzare mezzi a motore. L'iniziativa è promossa dal Comune di Reggio Emilia con la collaborazione di Tuttinbici-Fiab.
Gli alunni delle scuole primarie - da quest'anno anche una secondaria di primo grado - si sfideranno per due mesi in dieci giornate principali di gara, oltre ad altre giornate di partecipazione facoltative, stabilite dalle singole scuole. Le regole sono semplici: le scuole che realizzeranno sette giornate di gara con almeno il 25% di spostamenti in bici o a piedi vinceranno una pianta per il cortile scolastico; chi farà almeno otto giornate di gara con 25%, invece, vincerà 150 euro in buoni acquisto; infine, le scuole che riusciranno a realizzare più giorni di gara vinceranno altri buoni acquisto.
Sono previsti premi anche per le scuole che "posteranno" la foto con più persone partecipanti al torneo e per le classi che invieranno il testo scritto sull'andare a piedi e in bici più significativo. Sarà anche caldamente favorita la partecipazione al torneo tramite i social network.
Le 18 scuole partecipanti all'edizione 2014 di Cammina e pedala a scuola saranno le primarie Agosti, IV Novembre, Marco Polo, Marmirolo, Monsignor Canossini, Premuda, Sant'Agostino, San Bartolomeo, Tassoni, Tricolore, Zibordi, Bergonzi, Carducci, Ghiarda, Leopardi, San Giovanni Bosco, Collodi. Oltre a queste, parteciperà la secondaria di primo grado Lepido.

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Al via le opere di urbanizzazione del lotto B del primo stralcio e le opere del secondo stralcio riguardanti viabilità, attraversamenti pedonali, percorsi ciclabili, controllo degli accessi e nuove alberature. Anche un bando per la sponsorizzazione del Verde.

 

Reggio Emilia, 17 marzo 2014 - di Ivan Rocchi 

Entro la fine di marzo il Comune di Reggio Emilia avvierà un nuovo stralcio dei lavori di urbanizzazione relativi al Piano di riqualificazione urbana (Pru) del "San Lazzaro", l'area di 360.000 metri quadrati un tempo occupata dall'Istituto psichiatrico e oggi destinata a sede del nuovo Campus universitario. I prossimi interventi in programma nella futura cittadella universitaria costituiscono il Lotto B del primo stralcio ed il secondo stralcio delle opere disciplinate con l'Accordo sottoscritto nel luglio 2009 da Comune, Provincia, Università di Modena e Reggio Emilia, Azienda Asl, Azienda ospedaliera Santa Maria nuova e Farmacie comunali riunite (Fcr). Con un impegno pari a quasi 10 milioni di euro, il progetto prevede la riorganizzazione degli accessi e la riqualificazione delle aree verdi e della viabilità.
In particolare, i lavori del Lotto B del primo stralcio saranno suddivisi in tre tranche. Nella prima fase, la cui conclusione è prevista per l'autunno 2014, sarà ampliato fino a 260 posti auto il parcheggio scambiatore Funakoshi e riposizionata la fermata del minibù, installata una stazione di bike-sharing, piantumate nuove alberature e modificata in parte la viabilità di via Mattei. Saranno inoltre riqualificate le aree dei 6 padiglioni in uso all'Università, con relativa illuminazione, recinzioni e dotazioni di arredo urbano.
La seconda fase, invece, riguarderà la riqualificazione e la messa in sicurezza del tratto della via Emilia prospiciente il San Lazzaro, con la risagomatura della sede stradale, la realizzazione di un nuovo marciapiede e di attraversamenti pedonali protetti e il potenziamento dell'illuminazione. Con la terza ed ultima fase dei lavori, dall'inverno 2014 alla primavera 2015, sono infine previste la riqualificazione dei principali percorsi ciclopedonali interni al San Lazzaro con la posa di nuove alberature e la dotazione di un sistema di controllo degli accessi, per regolamentare la viabilità all'interno del parco. Il primo stralcio comporta una spesa di 3.133.000 euro, finanziata da Comune e Università.
Nei prossimi mesi, Comune di Reggio e Ausl avvieranno anche il cantiere relativo al secondo stralcio del Pru San Lazzaro, un intervento con il quale sarà migliorato e reso più sicuro l'ingresso storico al San Lazzaro e il viale corrispondente, con la sua trasformazione in accesso esclusivamente ciclopedonale. Sarà inoltre reso più razionale e messo in sicurezza lo spazio antistante su via Amendola, con la creazione di una piazzola per l'attesa degli autobus e un attraversamento stradale protetto. L'intervento comporterà una spesa di 180.000 euro, finanziati da Comune e Ausl.
Il Comune di Reggio affiderà a sponsor privati la realizzazione e la manutenzione, per un periodo tra i due e i dieci anni, delle aree verdi all'interno dell'aiuola prospiciente l'ingresso e delle alberature che fiancheggeranno il nuovo viale ciclo-pedonale. Le aree verdi oggetto del bando saranno realizzate in corrispondenza dell'ingresso storico all'area San Lazzaro, contemporaneamente ai previsti lavori di riqualificazione.
Quest'area rappresenterà il principale punto di accesso alle strutture dell'Ausl, che contano una passaggio annuo, fra dipendenti e utenti, di oltre 300.000 persone, alle quali si aggiunge l'utenza diretta quotidianamente ai padiglioni dell'Università di Modena e Reggio, che conta 1.600 iscritti alle facoltà presenti nell'area. Gli interessati dovranno far pervenire domanda al Comune di Reggio Emilia entro venerdì 18 aprile 2014 telefonando allo 0522-585158.

 

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Rendere gli spazi urbani più vivibili e meno inquinati, liberarli dalla congestione del traffico e ripensarli in base alle esigenze di chi li abita.

Reggio Emilia, 17 marzo 2014 - di Ivan Rocchi

Rendere gli spazi urbani più vivibili e meno inquinati, liberarli dalla congestione del traffico e ripensarli in base alle esigenze di chi li abita. Sono questi gli obiettivi di Civinet Italia, il nuovo network di condivisione di idee e soluzioni per la mobilità urbana che sarà presentato ufficialmente in un incontro aperto al pubblico il 19 marzo a Reggio Emilia, città capofila del progetto.
All'evento di lancio, che si terrà in sala del Tricolore a partire dalle ore 10.00, interverranno l'assessore alla mobilità Mimmo Spadoni, il dirigente del Servizio mobilità del Comune Alessandro Meggiato e rappresentanti di Fiab-Federazione italiana amici della bicicletta e di Isis-Istituto di Studi per l'integrazione dei sistemi. In particolare, si discuterà di buone pratiche di mobilità, delle attività di Civinet e delle opportunità di finanziamento offerte dai bandi del Civitas activity fund.
Civinet si inserisce nell'ambito di Civitas (acronimo inglese di "cities, vitality, sustainability"), l'iniziativa europea che dal 2002 promuove misure e politiche innovative per la mobilità urbana sostenibile, con un investimento complessivo di oltre 200 milioni di euro, e quasi un milione di euro da parte di enti locali o privati, a beneficio di più di 700 iniziative in 200 città. Rifinanziata dalla Commissione europea con 4 milioni di euro, l'iniziativa Civitas continua a considerare la mobilità sostenibile al centro degli spazi urbani, facilitando scambi, formazione e informazione nelle città di tutta Europa.
Civinet Italia comprende attualmente trenta membri tra Comuni, Università, aziende trasporti e associazioni. Nel 2014 il progetto ha ottenuto il patrocinio da parte del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Info: www.civitas.eu/civinet/civinet-italia e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Grazie all'impegno e la cura delle piste assicurate dalla Zum Zeri gli appassionati potranno trovare tanta ed ottima neve nella bella stazione invernale lunigianese.

Parma, 14 marzo 2014 -

Si avvicina la primavera e il week end si annuncia caldo e con tanto sole. Grazie all'impegno e la cura delle piste assicurate dalla Zum Zeri gli appassionati potranno trovare tanta ed ottima neve nella bella stazione invernale lunigianese.
Il caldo primaverile ed una stagione particolare renderà veramente particolare questo week end di Marzo, con un innevamento perfetto si attende un grande pubblico di appassionati e non solo per trascorrere belle giornate di sport in un ambiente di grande fascino quali le montagne di Zum Zeri e le vallate Zerasche.
La Zeri Sci asd ricorda che le piste sono aperte tutti i giorni e che la stazione invernale garantisce i migliori servizi di ristorazione, sci accompagnato con i nostri istruttori e sul noleggio degli sci e delle attrezzature. La viabilità, ovunque si voglia raggiungere Zum Zeri, è perfetta e non necessita di catene. Quindi l'invito è di raggiungere Zum Zeri per un fine settimana di divertimento, sport, gastronomia locale, bellezze naturali delle Valli di Zeri, Rossano e Adelano e finalmente tanto solo e neve.
Ogni ulteriore informazione è possibile trovarla sulla pagina facebook "Zum Zeri" o l'infoski 334 5837328.

(Fonte: ufficio stampa CNA La Spezia)

 

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Venerdì, 14 Marzo 2014 14:52

Delta del Po: un Parco senza confini

Regione Emilia-Romagna e Veneto hanno firmato a Mesola (FE) un accordo che annulla le barriere geografiche ed istituzionali. Grazie al consorzio Visit Ferrara -

Parma, 14 marzo 2014 


A dimostrazione del fatto che i confini tra Province e Regioni sono solo linee astratte, il Consorzio Visit Ferrara – nato nel 2013 per riunire gli operatori, le imprese e gli enti che vogliono puntare sul futuro del turismo nella Provincia ferrarese – ha fortemente voluto il protocollo d'intesa sull'unificazione del Parco del Delta del Po firmato dalla Provincia di Ferrara e dalla Provincia di Rovigo il 14 marzo 2014 a Mesola (FE), primo passo verso la costituzione di un'unica grande entità naturale e turistica.
«E' una data storica – spiega Gianfranco Vitali, Presidente di Visit Ferrara – che elimina finalmente le barriere amministrative tra le due Province e tra le due principali Regioni del turismo italiano, che registrano ogni anno ben 100 milioni di presenze».
Un accordo che fungerà da stimolo per i privati per perfezionare l'offerta turistica e che rappresenta una scelta "naturale" volta alla realizzazione di un turismo integrato attorno al Delta del Po, area ricca di vegetazione e fauna tra dune, lagune e residenze storiche.
A portare la propria testimonianza durante il seminario moderato da Roberto Vitali, Presidente Village 4 All, è stato Renzo Ghezzo, imprenditore turistico dell'area del Delta Veneto, che ha sottolineato come il Delta sia «l'unico mezzo che ci possa permettere di darci un'immagine attraverso la natura, senza vendere ognuno il proprio prodotto ma facendo conoscere una realtà territoriale coesa».

Un grande Delta dunque per il "Grande Fiume", per trasmettere le emozioni di un capitale naturale immenso. Si tratta infatti del più ampio territorio Unesco della penisola, che in forza di questo accordo saprà presentarsi in tempo per l'Expo 2015. Ma non solo: «Il progetto – dichiara Paolo Rosso, dirigente regionale Turismo Regione Veneto – guarda allo sviluppo dell'economia ben oltre il 2015, sfruttando la forza dei rapporti per proporre offerte complete ai turisti».
«Siamo due Regioni che non si fanno concorrenza ma che possono lavorare in sinergia – conclude Maurizio Melucci, assessore al turismo e al commercio della Regione Emilia-Romagna – per valorizzare un'area eccezionale attraverso la rete di impresa e gli operatori come Visit Ferrara che sanno fare sistema perseguendo obiettivi comuni».

All'incontro hanno inoltre partecipato attivamente le istituzioni regionali dell'Emilia-Romagna e del Veneto e tutti gli operatori turistici dell'intera area territoriale: la Provincia di Ferrara, Provincia di Rovigo, Camera di Commercio di Ferrara e Camera di Commercio di Rovigo, Parco Regionale del Delta del Po Emilia-Romagna, Parco Regionale Veneto del Delta del Po, GAL – Delta 2000, GAL – Polesine Delta del Po, Buy Delta del Po.

 

(Fonte:Ufficio stampa: Ella Studio di Carla Soffritti e C.)

 

Sono in mostra fino a dopodomani - domenica 16 marzo - a Sassuolo le piante che depurano gli ambienti chiusi e combattono gli inquinanti presenti nelle nostre case, uffici, negozi, scuole ecc. -

Modena, 14 marzo 2014 -


Sono in mostra fino a domenica 16 marzo a Sassuolo le piante che depurano gli ambienti chiusi e combattono gli inquinanti presenti nelle nostre case, uffici, negozi, scuole ecc. L'iniziativa è della Solgarden, la cooperativa sociale che, nata nel 1992 per offrire opportunità lavorative a persone svantaggiate, gestisce il garden di via Madre Teresa 5. Domenica 16 marzo dalle 10 alle 12.30 sarà presente un agronomo per fornire consigli pratici sull'argomento. «Sono molte le sostanze nocive che stazionano permanentemente nelle nostre case e creano i più svariati disturbi – spiega il presidente della cooperativa sociale Solgarden Enzo Giovini - Alcune specie di piante da appartamento svolgono una vera e propria azione disinquinante, catturando le molecole nocive, assorbendole e poi neutralizzandole. Alcune specie, come il filodendro, il ficus, la dracena o lo spatifillo, sono già utilizzate come piante da appartamento. Altre sono meno conosciute, ma ugualmente belle da esporre. La mostra che abbiamo allestito offre l'opportunità di vedere e conoscere queste straordinarie piante che, oltre a essere belle, - conclude il presidente della Solgarden - mantengono pura l'aria negli ambienti in cui viviamo».

 

(Fonte: Ufficio stampa Confcooperative Modena)

Il consiglio locale si è riunito questa mattina in Provincia. Scanditi i tempi per "due diligence" e piano industriale. Tutino: "Entro fine anno il progetto sarà portato a termine" -

 

Reggio Emilia, 13 marzo 2014 -


Nella seduta di questa mattina il Consiglio Locale di Reggio Emilia (composto dai sindaci e dall'assessore provinciale all'ambiente) ha scandito i tempi delle attività di redazione della "due diligence" e del piano industriale del nuovo soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato.
La "due diligence" è la perizia con la quale l'agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per il servizio idrico ed i rifiuti individuerà, con IREN, il preciso valore economico per il subentro del nuovo soggetto gestore. In sostanza il nuovo soggetto, interamente controllato dai comuni, dovrà ereditare il piano degli investimenti di IREN (e le relative tariffe) ed il calcolo del valore economico di questo passaggio sarà definito con una perizia.
Il piano industriale, invece, non riguarderà solo gli investimenti, ma anche il vero e proprio funzionamento della nuova azienda pubblica e definirà le modalità con le quali avverrà lo scorporo del ramo idrico reggiano di IREN e la nascita del nuovo soggetto gestore.
La realizzazione di questa attività avviene dopo che, nel secondo semestre del 2013, erano stati portati a termine con esito positivo gli studi di fattibilità voluti dal Consiglio Locale.
La "due diligence" sarà seguita dalla struttura tecnica regionale di ATERSIR, che incaricherà uno o più studi specializzati in questo campo. La verifica periodica di questa attività con i rappresentanti del territorio reggiano avverrà attraverso un gruppo di lavoro al quale parteciperanno, oltre ad IREN e ad Agac Infrastrutture, una delegazione del Consiglio Locale composta dall'assessore provinciale Mirko Tutino, dal sindaco di Castellarano Gianluca Rivi e dal sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini, le organizzazioni sindacali ed il comitato Acqua Bene Comune.
Il Piano Industriale, invece, sarà costruito da un secondo gruppo di lavoro che vedrà (oltre ad IREN e ad AGAC Infrastrutture), il supporto del gestore pubblico del servizio idrico della provincia di Gorizia, che dal 2012 supporta i sindaci reggiani, una delegazione del Consiglio Locale composta dall'assessore Mirko Tutino, dal sindaco di San Martino in Rio Oreste Zurlini e dal sindaco di Luzzara Andrea Costa, dal comitato Acqua Bene Comune e da una delegazione dei lavoratori del Servizio Idrico Integrato di Reggio Emilia.
Per il completamento di queste attività sono stati definiti dei tempi precisi: aprile-agosto 2014.
Entro il 30 settembre è prevista l'approvazione del piano industriale e la costituzione del nuovo soggetto gestore. Entro il 31 dicembre avveràà il passaggio di consegne al nuovo soggetto gestore.
Il Consiglio Locale, nella delibera, ha anche chiesto ad IREN, in qualità di gestore, di non operare riorganizzazioni dei servizi e sottoscrizione di contratti di fornitura pluriennali se non attraverso una comunicazione preventiva al Consiglio Locale. Un secondo ordine del giorno approvato dal Consiglio Locale chiede al Parlamento di modificare il metodo tariffario del servizio idrico, perché quello elaborato dall'Autorità dell'Energia del Gas non rispetta l'esito referendario e toglie ai Comuni ogni potere di intervento.
"Con la delibera di questa mattina si passa alla fase tecnica ed operativa del processo di ri-pubblicizzazione del Servizio Idrico" - dichiara l'assessore all'Ambiente della Provincia e Coordinatore del Consiglio Locale Mirko Tutino -. "Il periodo elettorale non creerà uno stop a questo lavoro, che potrà proseguire nella sua parte più tecnica e di dettaglio nei prossimi quattro mesi. Ho proposto i nomi di quattro sindaci per affiancarmi in questo lavoro perché la Provincia ha un futuro incerto e sicuramente non sarò più nel mio incarico dopo giugno. I progetti devono vivere indipendentemente dalle persone che li hanno seguiti sino ad ora ed è quindi fondamentale che i Sindaci siano pienamente coinvolti anche in questi passaggi tecnici ed operativi. Siamo stati gli unici in Italia a concepire uno scorporo da un'azienda multiservizi e quotata in borsa e sapevamo che sarebbe stato un percorso complicato. Ma con la volontà politica siamo arrivati a questo punto e con la stessa volontà politica, entro fine anno, sarà portato a termine".

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Luciana Serri e altri 19 consiglieri del gruppo Partito democratico hanno presentato un risoluzione che chiede alla Giunta di sollecitare il Governo affinché risorse necessarie a coprire i costi degli interventi pubblici e privati censiti -

Bologna, 13 marzo 2014 -

In seguito agli eventi atmosferici che hanno colpito questa regione fra marzo e maggio 2013, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza e stanziato 24 milioni di euro per i primi interventi urgenti. Successivamente, con D.L. 93/13, sempre il Governo è intervenuto estendendo la rifusione dei danni anche ai privati. E con l'Ordinanza 130 del 22 novembre 2013, il capo Dipartimento di Protezione civile ha chiesto alla Regione Emilia-Romagna di redigere una "rendicontazione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture ed infrastrutture pubbliche e private danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio".

Da questa premessa, Luciana Serri e altri 19 consiglieri del gruppo Partito democratico hanno presentato un risoluzione che chiede alla Giunta di sollecitare il Governo affinché sia "certo e celere sia il reperimento delle risorse necessarie a coprire i costi degli interventi pubblici e privati censiti", valutando misure di coordinamento nell'erogazione dei fondi finanziati dalle diverse normative, affinché non vi sia sproporzione fra la copertura dei danni alle imprese agricole e quella dei danni alle altre tipologie imprenditoriali. Alla Giunta si chiede, inoltre, di sostenere presso il Governo la necessità di redigere, "un Piano di lunga durata per la prevenzione ed il ripristino del territorio nazionale". Infine, il dispositivo della risoluzione pone il problema di una continuità operativa per il rilancio economico delle zone emiliane colpite negli ultimi anni da una serie di calamità naturali che hanno aggravato il quadro già drammatico della crisi.

La risoluzione contiene alcuni dati significativi sulle dimensioni dell'intervento economico. Dalla relazione del direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, si ricava che il fabbisogno complessivo per far fronte ai circa 2.500 interventi censiti ammonti a 295.116.444 euro così suddivisi: 1.997 interventi sul patrimonio pubblico per un totale di 236.269.842 euro; 399 interventi sul patrimonio privato ammontanti a 44.520.699 euro; 104 interventi sulle attività economiche e produttive per 14.325.902 euro. A questi importi, vanno aggiunti circa 119 milioni di euro di danni patiti dal settore agricolo. Quanto alla ripartizione territoriale, la risoluzione la ricapitola così: nella provincia di Parma i danni ammontano a 111,7 milioni, in quella di Modena a 77,5, in quella di Reggio Emilia circa 44,5.

Essendo ancora in corso le attività di monitoraggio sugli abitati e le infrastrutture a rischio, "non è escluso che possano emergere necessità di delocalizzazione di opere o edifici, che andranno ad incrementare le risorse finanziarie necessarie".

(rg)

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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