Il 1° luglio inizierà il semestre italiano alla presidenza del Consiglio dell'Unione Europea. L'Italia si presenta compatta e solida.
di Lamberto Colla ---
Parma, 1 giugno 2014 -
Fresco di una straripante vittoria, il 1° luglio, Matteo Renzi assumerà per 6 mesi la carica di Presidente di turno del Consiglio Europeo in staffetta con il collega greco e lettone (1° 2015). In quest'occasione il nostro premier tenterà di dare una impronta più mediterranea alla germanocentrica europa.
Un anno e mezzo per passare da sindaco di Firenze al vertice Europeo all'insegna dei record. Metteo Renzi si presenta in europa al momento giusto. Non più da outsider della "vituperata" politica italiana bensì da giovane e dinamico premier sostenuto da un grande consenso popolare. 4 italiani su 10 lo hanno votato alle europee collocando, per di più, il PD come più forte partito della sinistra europea.
Se i voti che sostenevano Berlusconi non erano apprezzati in seno all'UE, al punto da tramare contro l'intero paese pur di farlo decadere, al contrario il plebiscito del PD Renziano dovrebbe far volgere il vento verso il Bel Paese. E un'occasione così ghiotta Matteo Renzi non se la farà sfuggire di certo.
La maturità dimostrata dal popolo italiano, orientando così precisamente le sue scelte, non può non avere impressionato gli osservatori politici internazionali. Una prova di responsabilità e lucida determinazione collettiva che tanto contrasta con l'immagine rappresentata dai "media" di mezzo mondo in questi ultimi anni. Un popolo ferito, sanguinante a seguito di una crisi rovesciata sull'Italia dal sistema finanziario internazionale, che ha con forza e dignità destinato il voto verso la "speranza" invece di seguire l'onda europea della "facile e populistica protesta". Ma ciò non vuol dire che le cose non debbano cambiare in seno all'UE e se il premier non riuscirà a negoziare alcuni punti fondamentali che riportino l'Italia nella giusta considerazione internazionale per poter riprendere un sano cammino di onesta crescita economica, allora questo stesso popolo potrà, con lo stesso lucido vigore, scegliere altre strade non avendo più nulla da perdere. Un colpo di reni che dal nord europa non si sarebbero mai attesi e che se Renzi riuscirà, sfruttando l'effetto sorpresa, a capitalizzare potrebbe veramente dare vita a una nuova epoca già dal 2015.
La politica è una cosa seria, anche se ce ne siamo dimenticati da qualche anno, e sembrano cominciare ad accorgersene anche i "grillini". Non può essere interpretata da mediocri parolai ma da capaci negoziatori. La politica è compromesso e come tale equilibrata per favorire ogni ceto e ogni settore economico. Politica vuol dire scegliere i tempi e i metodi affinché questo sogno di uguaglianza possa essere realizzato attraverso il consenso di tutti nell'accoglimento delle priorità.
- I punti del semestre italiano -
L'Italia vuole orientare l'agenda europea su tre priorità politiche, ha spiegato Renzi il 9 maggio scorso, giorno celebrativo dell'europa.
In primo luogo, porrà crescita e occupazione come obiettivi prioritari, "valori costitutivi" di un'UE che non sia "solo rigore". "Abbiamo salvato le banche e gli Stati", ha sottolineato il premier al "State of the Union 2014", organizzato dall'Istituto Universitario Europeo di Fiesole, "ora dobbiamo salvare i cittadini, le famiglie".
Secondo, l'Italia vuole rilanciare la "cittadinanza europea" riducendo il gap tra cittadini e Unione e favorendo l'integrazione sociale e politica del continente.
Terzo, l'Italia lavorerà per un'Europa globale. Nel semestre italiano probabilmente non si riuscirà a concludere il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) con gli Stati Uniti, ammette Renzi, ma Roma vuole accelerare i negoziati e mettere l'UE nelle condizioni di chiudere il dossier l'anno successivo.
E in questo specifico campo chissà che Renzi riesca a fare emergere i tanti lati oscuri che circondano il negoziato transatlantico, pomposamente soprannominato la "NATO del commercio".
- Il Logo del semestre italiano -
Il logo è una rondine stilizzata con i colori dell'Europa e dell'Italia e che – nella descrizione dei ragazzi autori del progetto (Liceo Artistico Design e Tecnico Grafico 'Giuseppe Meroni' di Monza) – è simbolo di amicizia. L'Europa è vista come una grande famiglia che unisce tutti i popoli che ne fanno parte e simboleggia il viaggio, la speranza e la libertà. La rondine è stata stilizzata lasciandone solo i tre elementi più importanti: il becco, rivolto verso l'alto, a simboleggiare il puntare al massimo; le ali, che simboleggiano orientamento, protezione e rispetto; e la coda, che distingue la rondine dagli altri volatili e simboleggia le diversità tra noi europei che pure rimaniamo uniti.