Martedì, 26 Novembre 2024 17:16

Parma: altri tre volti noti eletti in Consiglio regionale. Andrea Massari, Tommaso Fiazza e Pietro Vignali In evidenza

Scritto da Francesca Caggiati
Da sx Tommaso Fiazza, Andrea Massari e Pietro Vignali Da sx Tommaso Fiazza, Andrea Massari e Pietro Vignali

Ai tre neo eletti due domande: un commento non più a caldo, ma di analisi sull'esito delle elezioni regionali e la prima istanza da portare avanti in Regione.

Le recenti elezioni in Emilia-Romagna vedranno l'ingresso in Consiglio di tre figure di spicco della politica locale: Andrea Massari del Partito Democratico, Tommaso Fiazza - se accetterà la carica - della Lega e Pietro Vignali di Forza Italia.

A tutti e tre è stato chiesto un commento sull'esito delle elezioni regionali e qual è la prima istanza da portare avanti in Regione.

Tommaso Fiazza della Lega ha conquistato un seggio, dimostrando la capacità del partito di mantenere un consenso significativo in alcune aree della regione. La sua elezione rappresenta un importante risultato per il centrodestra, in una regione tradizionalmente orientata verso il centrosinistra.

La Lega ha mantenuto il suo consenso soprattutto nei territori dove ha dimostrato di avere amministratori capaci e radicamento locale, come nelle province di Piacenza, Parma e Ferrara. Nei comuni in cui la Lega è al governo, il partito ha ottenuto risultati particolarmente positivi. Al contrario, dove i cittadini hanno avuto meno contatto diretto con gli amministratori leghisti, la percentuale di voti per il partito è stata purtroppo più bassa.

Nonostante ciò, non bisogna scoraggiarsi o arrendersi, ma continuare a lavorare, poiché la Lega dimostra di saper incidere positivamente quando è al governo. A Fontevivo, dove sono sindaco, la Lega ha ottenuto il miglior risultato tra i partiti della coalizione di centrodestra, un esito sorprendentemente positivo che non mi aspettavo.

La mia recente vittoria elettorale mi pone ora di fronte alla difficile decisione di lasciare l'incarico di sindaco di Fontevivo. Sto valutando attentamente tutte le opzioni. Durante il mio mandato, abbiamo realizzato numerose opere pubbliche e servizi che i cittadini attendevano da anni, ma ci sono ancora molti progetti da completare. Per questo motivo, sto prendendo molto seriamente questa decisione e mi sono concesso ancora alcuni giorni per riflettere attentamente”.

Se decidesse di non accettare la carica, diventerebbe Consigliere regionale Patrizia Caselli e alla richiesta di quale sarebbe la prima istanza non ha dubbi: “ Sicuramente dare a Parma lo spazio che merita”.

Andrea Massari, esponente di spicco e di lunga data del PD locale, ha ottenuto un significativo successo elettorale, confermando la forza del centrosinistra nella regione. La sua elezione riflette il radicamento del partito sul territorio e la fiducia degli elettori nelle politiche proposte dalla coalizione di centrosinistra.

Nella Provincia di Parma sono stati indubbiamente i candidati del Partito Democratico a trainare la coalizione. Le preferenze sono infatti raddoppiate nonostante un dato di affluenza molto inferiore al 2020.
Il caso più limpido è Fidenza dove il Partito Democratico ha segnato il risultato migliore della Provincia con il 47,6%, con un incremento del 135,9% rispetto alle ultime elezioni regionali. A fronte di 4206 voti per il PD, 2914 sono state preferenze nei miei confronti, quindi più del 70% dei voti espressi a favore del PD. Questo conferma un trend regionale, il buon risultato dei sindaci uscenti. Sono stati ben 12, di cui 11 del PD e 1 della Lega, i sindaci uscenti eletti in questa tornata elettorale, con un patrimonio di circa 120 000 preferenze. Questo dimostra quanto il ruolo dei sindaci sia apprezzato dai cittadini, sia in virtù del rapporto di vicinanza che per la concretezza nel rispondere ai problemi concreti che l'amministrazione di una comunità pone di fronte tutti i giorni”.
E alla prima istanza da portare avanti in Regione risponde: “Ora in Regione bisogna portare avanti quella concretezza e quella vicinanza alle persone che ci è cara e affrontare fin da subito i temi cruciali come sanità e difesa del suolo. Tra le priorità garantire la sicurezza del personale sanitario sul luogo di lavoro. Come ho già detto durante la campagna elettorale, ci sono delle misure non dispendiose che possono aiutarci a centrare l'obbiettivo come: l'introduzione di braccialetti di geolocalizzazione che in caso di pericolo avvertano autonomamente le forze dell'ordine, la necessità che le aziende ospedaliere si costituiscano parte civile nei processi di maltrattamento del personale sanitario e il fornire supporto psicologico immediato dopo un episodio di violenza. La difesa del suolo, come ribadito anche più volte da Michele de Pascale deve essere oggetto di una riforma che coinvolga anche la gestione di fiumi e canali in funzione del rapido mutamento del clima nella nostra Regione con un aumento delle precipitazioni dovuto al Cambiamento Climatico, che rendono il vecchio modello non più sufficiente.
Tornando a Parma, la nostra Provincia vive un'emergenza che si chiama Peste Suina. Questa emergenza rischia di mettere in seria crisi il nostro tessuto economico, con la perdita di numerosi posti di lavoro legati alla filiera del Prosciutto di Parma.
La peste suina non va affrontata con demagogia ma con concretezza, intraprendendo azioni di depopolamento del cinghiale con l'ausilio e la valorizzazione del mondo venatorio. 
Le sfide che si presentano alla porta sono numerose e complesse, ma sono sicuro che grazie alla guida del neoeletto Presidente della Regione Michele De Pascale e alla collaborazione di tutti faremo bene.”

Pietro Vignali di Forza Italia completa il terzetto di nuovi consiglieri regionali. La sua vittoria sottolinea la persistente rilevanza di Forza Italia nel panorama politico regionale e la capacità del partito di attrarre consensi nonostante la forte competizione e Vignali si è distinto ancora una volta per l'altissimo numero di preferenze personali - in tutto 7.800 - che gli hanno valso il primato del più votato in questa tornata elettorale.

Sono molto soddisfatto del risultato elettorale. In città dove sono stato il più votato credo che sia stato apprezzato il mio costante impegno di consigliere comunale di opposizione, in particolare su temi del degrado e della sporcizia che dilagano per le strade, delle aree verdi non curate, dell'insicurezza che serpeggia nei quartieri. Su queste criticità mi sono sempre battuto e continuerò a farlo. Come ho ripetuto più volte durante la campagna elettorale continuerò a svolgere il ruolo di consigliere comunale di Parma che oggi ricopro. Essere contemporaneamente a Parma e a Bologna rafforzerà la mia possibilità di agire per dare alla nostra città il peso che merita. Parma deve assumere un ruolo da protagonista e uscire dalla posizione marginale in cui è stata relegata da anni dalla Regione Emilia Romagna”.

Le prime istanze saranno quelle delle infrastrutture, in particolare dell’alta velocità - chiosa - per il nostro territorio e della montagna e del nostro Appennino. Temi questi due che meritano più attenzione da parte della Regione”.

Questi risultati evidenziano un panorama politico variegato in Emilia-Romagna, con una rappresentanza che riflette le diverse anime dell'elettorato regionale. La presenza di figure provenienti da partiti diversi promette un dibattito vivace e costruttivo all'interno del Consiglio Regionale.

I tre neo-eletti consiglieri portano con sé esperienze e visioni differenti, che potranno contribuire a arricchire il dibattito politico regionale nei prossimi anni. La loro elezione rappresenta anche un rinnovamento della classe politica locale, con l'ingresso di nuove energie in un'istituzione cruciale per il governo del territorio.

Nei prossimi mesi, sarà interessante osservare come Massari, Fiazza – se deciderà di accettare la carica - e Vignali si muoveranno all'interno del Consiglio Regionale insieme agli altri eletti Priamo Bocchi - che ha auspicato in una recente intervista a Parmadaily uno spirito di squadra – Matteo Daffadà e Barbara Lori (raggiunti subito dopo i risultati elettorali) e quali saranno le loro priorità nell'affrontare le sfide che attendono l'Emilia-Romagna.

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