Di Eva Bergamo (Quotidianoweb.it) Roma, 7 ottobre 2024 - In occasione del 75° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Pyongyang e Pechino, il leader della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) ha inviato un telegramma al Presidente cinese Xi Jinping dove dichiara che "la continuazione e lo sviluppo di relazioni amichevoli tra la Corea del Nord e la Cina porta benefici significativi a entrambi i Paesi e ai loro Popoli".
Kim ha poi sottolineato che il Partito dei Lavoratori di Corea e il governo della RPDC continueranno a impegnarsi per sviluppare le relazioni e la cooperazione tra Nord Corea e Cina "in conformità con i requisiti della nuova era".
Per 75 anni, Pyongyang e Pechino hanno "fermamente creduto nella legittimità dei propri obiettivi", hanno superato varie prove e "sono coraggiosamente avanzati lungo il cammino verso il socialismo", ha quindi concluso Kim Jong Un.
Pechino è il principale partner economico di Pyongyang. Secondo le statistiche doganali cinesi, il fatturato commerciale dei due Paesi è aumentato di 3,2 volte nel 2022 e di 2,3 volte nel 2023, raggiungendo i 2,29 miliardi di dollari.
Sempre nell'ottica delle alleanze, lo scorso giugno, la Corea del Nord ha firmato un partenariato strategico con la Federazione Russa in occasione della visita diplomatica del Presidente Vladimir Putin, volta a rafforzare i legami di difesa tra i due paesi.
L'occidente non ha ben visto l'incontro tra due leader che non si piegano al sistema angloamericano e hanno accusato i nordcoreani di consegnare alla Russia munizioni da utilizzare in Ucraina in cambio di assistenza tecnologica, diplomatica e alimentare.
Forse l'Europa e gli Stati Uniti hanno dimenticato, o fingono di farlo, la quantità di armi e soldi dei contribuenti che continuano a regalare al regime di Kiev, senza il permesso dei propri concittadini.
Tra l'altro, con le armi occidentali, i soldati del decaduto Zelensky (il suo mandato è scaduto a maggio) hanno colpito qualche giorno fa la Repubblica russa di Donetsk, dove si erano recati in visita alcuni ufficiali militari nordcoreani, causando sei morti e tre feriti tra gli uomini di Kim.
A questo punto, appare ovvio che i rapporti tra i Paesi orientali - Nord Corea, Cina, Russia - siano destinati a rafforzarsi ulteriormente, sia dal punto di vista commerciale, che da quello militare, soprattutto in visione difensiva, contro l'aggressività di un atlantismo guasto, ormai avviato verso la sua inesorabile decadenza.