Lunedì, 23 Settembre 2024 06:22

La Germania si smarca dalla UE sulle armi per l'Ucraina. In evidenza

Scritto da Eva Bergamo

Olaf Scholz non ha dubbi: la Germania non invierà a Kiev missili "in grado di raggiungere Mosca".

Di Eva Bergamo Roma, 22 settembre 2024 - Il Cancelliere tedesco ha ribadito che i missili da crociera Taurus con una gittata fino a 500 chilometri non saranno inviati all'Ucraina, dichiarando testualmente che: "Nonostante le pressioni esercitate da molti su di me, non consegnerò missili da crociera in grado di raggiungere Mosca".

Durante un incontro con i cittadini a Brandeburgo, Scholz assicura che si atterrà a questa posizione e non cambierà idea nonostante le insistenze dell'ormai ex (il suo mandato è scaduto a maggio) Presidente ucraino.

Tra l'altro Zelensky non intende convocare nuove elezioni, non è chiaro se per il timore della bocciatura certa da parte dei suoi concittadini o perché troppo impegnato in costosi tour promozionali in giro per il mondo; tra questi spicca il viaggio in Italia di inizio settembre per partecipare al Forum Ambrosetti di Cernobbio, con un dispiegamento di forze eccezionale per garantirne la sicurezza, involontariamente omaggiato dai sempre più poveri contribuenti italiani, ai quali non è stato chiesto alcun permesso per questo spreco di fondi pubblici.

Ma se il Governo italiano non intende ascoltare le numerose voci che chiedono un passo indietro per tutelare il processo di pace, il leader tedesco ha capito che il dissenso nei suoi confronti va crescendo, per cui ha deciso - obtorto collo - di fare una piccola retromarcia, sostenendo la necessità di "esplorare i modi per risolvere pacificamente il conflitto in Ucraina", per cui "è giunto il momento di studiare le possibilità che ci sono".

Da tempo Kiev chiede a Berlino di spedire i missili Taurus, che sono stati paragonati agli Storm Shadow del Regno Unito, già consegnati all'Ucraina, ma con una gittata ben superiore - 500 km contro 250 - che, unitamente alle loro testate "intelligenti" e alla tecnologia stealth per eludere i sistemi radar, garantirebbe una maggiore potenza bellica.

La scorsa settimana Berlino ha aggiornato l'elenco delle armi trasferite a Kiev, includendo 22 carri armati Leopard con pezzi di ricambio, tre sistemi di difesa aerea semoventi Gepard, droni e altre armi. Pare inoltre che intenda stanziare a breve termine altri 397 milioni di euro in aiuti militari al regime ucraino.

Ad oggi la Germania rimane il secondo fornitore di armi all'Ucraina dopo gli Stati Uniti, con un impegno di circa 28 miliardi di euro, in spese passate e future, per il sostegno militare a Kiev.

Tutto questo nonostante il Paese sia in grave e costante recessione, con pesanti conseguenze a livello economico e sociale, soprattutto per i cittadini.  

Non a caso, secondo l'Istituto di ricerca tedesco Infratest dimap, quello attuale è il Governo più impopolare della storia moderna del Paese: più di tre quarti dei tedeschi sono infatti altamente insoddisfatti del suo operato.

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