Domenica, 10 Dicembre 2023 07:44

"Il diavolo fa le pentole … e anche i coperchi” - Perché “Giulia”? In evidenza

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Perché Giulia? La domanda sorge spontanea, come direbbe Antonio Lubrano. Femminicidi di serie A, serie B e serie C. Il patriarcato è la causa dei femminicidi “borghesi”, mentre sono violenze e tradizioni etniche quelli compiuti dalle “risorse” di colore.  Funerali quasi di Stato per Giulia Cecchettin con posti a pagamento nei locali a ridosso della chiesa.

 

Di Lambert "Daemon" Glue - Ducatus Parmae 10 dicembre 2032  - Dal 11 novembre 2023 Giulia Cecchettin, una laureanda 22enne, è scomparsa senza lascia traccia, presumibilmente con il suo ex fidanzato. Un “ex” che però non mollava la “preda” anzi cercava di partecipare ai preparativi per i festeggiamenti della laurea di Giulia che dopo pochi giorni avrebbe discusso la tesi. Col passare dei giorni le speranze di ritrovare sani e salvi i due giovani iniziano a scemare e la ricerca della Gran Punto di Filippo si estendono anche in Austria. Polizia, carabinieri, unità cinofile e telecamere di tutte le TV nazionali rincorrevano le tracce dei fuggitivi e i familiari, il Papà Gino Cecchettin e soprattutto Elena, la sorella minore, diventata una presenza quotidiana, pronta a scampanellare le chiavi e a accusare tutti gli uomini di patriarcato, così come vittima di patriarcato era “Emma”, la ragazza del sud protagonista del libro della nonna, Carla Gatto, il cui lancio era stato programmato per il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza alle Donne. Una coincidenza inquietante.

Una esposizione mediatica straordinaria che mai venne riservata a altre vittime o altre famiglie di vittime. 

Certamente non venne riservata questa visibilità a Iris Setti (61 anni). La donna stava attraversando il parco per andare dalla madre malata, quando è stata brutalmente aggredita e pestata a morte. I fatti risalgono al 5 di agosto verso le 22, quando i Carabinieri di Rovereto, sono stati allertati per un’aggressione. A dare l’allarme sono stati gli inquilini di un condominio che affaccia sul palco, i quali avevano sentito le urla della donna e, affacciatisi alle finestre, avevano visto la vittima per terra con i pantaloni abbassati e l’aggressore sopra di lei che la colpiva con pugni in faccia. Probabilmente in seguito alle urla di questi inquilini, l’uomo è poi fuggito, ma è stato rintracciato dopo poco dai carabinieri, che lo hanno arrestato per omicidio. Un uomo questo, di colore dai tanti precedenti che non poteva non essere considerato pericoloso. Ma, nonostante ciò era libero di muoversi, delinquere e uccidere.

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La procuratrice di Rovereto, Viviana Del Tedesco, sul killer di Iris Setti aveva dichiarato: “I precedenti? Non erano gravi. È sempre stato corretto”. Aveva poi aggiunto, a conferma di quanto solennemente dichiarato, che lo vedeva spesso al parco che faceva attività ginnica, avrebbe potuto andare alle olimpiadi o fare pugilato. In una intervista a La Verità, aveva anche smentito che l’uomo avesse precedenti tanto gravi da giustificarne l’espulsione. E dice che il killer “aveva una puntualità nel fare la firma che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo. Era anche collaborativo, una persona assolutamente corretta”. Mentre l’inottemperanza all’obbligo di firma che risale a luglio «per quanto mi riguarda è un’evasione per andare a fare la spesa». Ma non solo, ascoltate cosa ha avuto il coraggio di dichiarare, in relazione all’arrestato in flagranza di Chukwuka Nweke con 56 dosi di eroina e due confezioni di hascisc: “Se si va in Olanda non è nemmeno considerato reato (ride, ndr) io non so…”

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(Viviana Del Tedesco)

Men che meno entrò nei cuori dei “media” e perciò dei telespettatori Pamela Mastropietro, la 18enne che Il 30 gennaio 2018 venne uccisa in un appartamento di via Spalato a Macerata. Il suo corpo fatto a pezzi fu ritrovato il giorno dopo in due valigie abbandonate in un fossato di campagna. Accusato del suo omicidio è il 30enne, di origini nigeriane, Innocent Oseghale, finito a processo per i reati di omicidio, violenza sessuale, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere ai danni di una persona di inferiorità psichica e fisica il 13 febbraio 2019

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Perché per queste due donne, ma avremmo potuto portarne all’attenzione tantissime altre,  una giovanissima e fragile ragazza e una bella e brava signora di mezz’età, così come tantissime altre, non hanno avuto medesima visibilità mediatica di Giulia? Eppure gli elementi mediatici c’eran tutti, anche solo commentando le dichiarazioni della procuratrice di Rovereto, ad esempio.

Forse perché, come ha sottolineato l’avvocata Carmen di Genio: 'Gli immigrati non sanno che non devono violentare’.

Come se  lo “stupro etnico” potesse entrare nel diritto nazionale.

"Non possiamo pretendere che un africano sappia che in Italia, su una spiaggia, non si può violentare, probabilmente non conosce questa regola": a dichiararlo è stata Carmen Di Genio, avvocato e membro del Comitato Pari Opportunità della Corte d’Appello di Salerno.

Intervenendo a Salerno (settembre 2017) al Convegno Nazionale sulla sicurezza e la legalità, l'avvocatessa ha parlato di Stato di diritto, di difetti di leggi mancante in alcuni Paesi, di terrorismo e di integrazione.

Se la frase l’avesse formulata un uomo, questi sarebbe stato accusato di misoginia e di essere espressione di un patriarcato radicato in tutti i maschi.

Detto invece da una donna di diritto e per di più membro del Comitato Pari Opportunità, allora dopo un po’ di disgusto, manifestato sui socia, tutto è ricaduto nell’oblio.

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(Carmen Di Genio)

O forse perché la mamma di Pamela era meno fotogenica di Gino e Elena, meno elegante, priva di Cayenne e quindi probabilmente meno credibile. Lei indossava, composta e silenziosa, una maglietta con stampato  il volto della figlia e non ha avuto l’idea di “far tintinnare le chiavi” in alternativa al silenzio che si deve in queste circostanze.

Nessun “maschio” dichiarò un generico e universale pensamento e si cosparse il capo di cenere accusando tutta la società maschile di misoginia.

Invece, inspiegabilmente, sin dal giorno della scomparsa di Giulia, la famiglia ha avuto una presenza mediatica e una santificazione di ciascuno incomprensibile. Ne ha giovato, di presume, stranamente e per pura coincidenza, il libro della nonna di Giulia, Carla Gatto, la cui presentazione era proprio prevista per il 25 novembre, data celebrativa della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Mai avrebbe pensato che sua nipote Giulia Cecchettin sarebbe stata vittima di quella violenza e di quel patriarcato di cui parla nel suo libro che vede come protagonista  Emma, “una ragazza del Sud, vittima di una società patriarcale dove i maschi decidono il destino delle donne”. Una storia che dopo l’omicidio della nipote si carica di un significato ancora maggiore, come ha spiegato con le lacrime agli occhi la stessa 75enne al ‘Corriere della Sera’.

E che dire dei rappresentanti del Governo in prima fila ad ascoltare l’omelia del Vescovo insieme a una nutrita nuvola di sindaci e, raccontano le cronache, 10.000 persone che calcavano il sagrato della chiesa.

Non li avevamo visti ai funerali di Pamela, di Iris e nemmeno delle precedenti 100 donne uccise quest’anno e tantomeno delle 6 o 7 successive.

Già, perché le aggressioni e i femminicidio non sono terminati con Giulia.

Ora attendiamo quali attenuanti verranno attribuite al Filippo Turetta, figlio del “patriarcato” e non disgraziato assassino come dovrebbe essere dichiarato.

Ma d’altra parte, dopo 13 anni, anche Rudy Guede, l’ivoriano, condannato per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, è stato liberato senza essere stato “recuperato”, tanto é che è stato invitato a indossare la caviglierà elettronica dopo essere stato denunciato dalla ex per maltrattamenti. Ed ora tutti a comperare il suo libro dove si dichiara “innocente”, ovviamente.

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Link:

https://www.gazzettadellemilia.it/politica

https://www.secoloditalia.it/2023/08/migranti-donna-uccisa-da-un-nigeriano-gia-denunciato-il-governo-annuncia-la-linea-dura/

https://www.fanpage.it/attualita/lomicidio-di-pamela-mastropietro-il-corpo-fatto-a-pezzi-nascosto-in-due-valigie-e-la-condanna-di-oseghale/

La avvocata di Genio video; https://www.youtube.com/watch?v=azh39onJL8A&t=158s

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https://www.open.online/2023/08/10/rovereto-viviana-del-tedesco-omicida-iris-setti-corretto/

https://www.salernotoday.it/cronaca/immigrati-polemica-carmen-di-genio-salerno-15-settembre-2017.html

https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/44107-una-disgustosa-strumentalizzazione

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