Mercoledì, 26 Luglio 2023 10:32

Climatismo affaristico: la nuova emergenza del fanatismo green In evidenza

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Alluvione Romagna maggio 2023 Alluvione Romagna maggio 2023

Di Andrea Caldart Cagliari, 25 luglio 2023 (Quotidianoweb.it) - Di follia in follia stiamo superando il confine del buonsenso dove, da una parte la Casa Bianca annuncia un piano per oscurare il sole, dall’altra invece un’Europa sempre più votata ad un religiosismo green fanatico e inutile.

E, come se non bastasse, ci si mette anche la politica quella della sinistra verde europeista di Bonelli che invoca il reato di negazionismo climatico dicendo: “l’Italia è diventata un hotspot climatico e chi mistifica, specialmente se ha ruoli istituzionali, fa danni per miliardi di euro”.

Salvo spiegare al “Sor Bonelli” che chi davvero in questo momento sta guadagnando miliardi di euro sono sempre le stesse lobby fatte da società petrolifere che, attraverso la bandiera della transizione green, ricercano una nuova verginità per mantenere il controllo del gioco.

Altro esempio di pazzia termica europeista è il “tabarro termico”, che ha mandato in tilt i conti dello Stato italiano, per continuare poi con l’auto elettrica che, per farla funzionare, serve la fonte fossile, triplicando il costo energetico rispetto all’auto che usiamo comunemente per non parlare dei posti di lavoro che andrà ad alienare.

Senza escludere il “Nature Restoration law” in forza del quale la comunità europea, con la scusa della tirranide ecologico-climatica, intende distruggere l’agricoltura, gli allevamenti, invocando il motto: “sintetico è sano”.

Un climatismo psichedelico allucinato e sostenuto da una stampa sempre prona, che non sa riconoscere gli strumenti di rilevazione della temperatura, tanto che ora li punta sull’asfalto anziché in aria.

E meno male che qualche metereologo in cuor suo, ha sentito di informare che, temperature come queste, sono naturali in questo periodo, raccontandoci anche che sono cicliche, e fanno parte della vita della terra.

Lo stesso fisico Antonino Zichichi ha spiegato in alcune interviste che non c’è nessun allarmismo climatico perché: ”attribuire alla responsabilità umana il surriscaldamento globale è un'enormità senza alcun fondamento: puro inquinamento culturale. L'azione dell'uomo incide sul clima per non più del 5%”.

Siamo così entrati nell’era del climatismo affaristico di una politica metereologica improvvisata, fatta di ottima ricchezza di sinistra alla quale tutto è concesso dire, senza che per loro esca il bollino di fascismo climatico.

Un green costruito a tavolino sfruttando anche sarcerdoti e sacerdotesse professatrici di un mondo oltranzista e ideologico.

Questi ambientalisti radical chic sembrano essere peggio della catastrofe climatica che profetizzano, e molto  probabilmente sono essi stessi il vero problema.

Ancora una volta siamo davanti alla cultura del “non pensiero” per il monopolio della realtà in un gioco di verità ambientaliste delle grandi lobbies, e quello che deve essere fermato sono le loro “buone intenzioni” di sfruttamento di tutti noi.