Venerdì, 21 Luglio 2023 05:45

Patriottismo: Forti in carcere, Zaki in Italia In evidenza

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Di Andrea Caldart Cagliari, 20 luglio 2023 (Quotidianoweb.it) - Il patriottismo italiano pare si sia sposato su altri assi geografici e mentre un italiano Chicco Forti, rimane nelle galere americane con una condanna ancor oggi tutta da chiarire, il governo italiano ha dimostrato invece un grande impegno per l’egiziano Patrik Zaki.

Solo due giorni fa, Zaki era stato condannato a tre anni di reclusione, ma a sorpresa arriva la grazia, frutto di un’intensa e costante trattiva tra il governo italiano e quello egiziano, mentre attendiamo ancora giustizia per i fatti realmente accaduti anche ad un altro italiano, il povero Giulio Regeni.

A comunicarlo con un video è stata Giorgia Meloni che ha dichiarato: “Oggi sarà in Italia, gli auguro dal profondo del cuore una vita di serenità e di successi”.

Tutti noi ci uniamo all’augurio della Presidente Meloni, ma per Chicco Forti a che punto siamo, o meglio dove siamo rimasti?

Ebbene siamo rimasti alle promesse stellari “dimaiane” del Natale 2020 dove l’ex ministro degli esteri trionfante dichiarava: “Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia”.

Di “Giggino” però, dopo il primo giorno di gaffes per come inviato della UE nel Golfo Persico, si sono perse le tracce, mentre il produttore trentino, sta ancora aspettando di poter essere liberato dal carcere e dall’accusa infamante di assassino, e di poter così tornare in Italia per riabbracciare la novantacinquenne mamma, la signora Maria.

Vi è ancora da capire perché, gli Stati Uniti non hanno mai concesso la Convenzione di Strasburgo a detenuti con l’ergastolo senza possibilità di condizionale, forse perché se lo facessero, potrebbero aprirsi le porte per dei ricorsi che di sicuro possono mettere in imbarazzo la democratica America.

Dopotutto perché il nostro governo dovrebbe scomodare gli “amici alleati” che tanto vogliono la guerra contro la Russia, meglio non infastidire troppo Washington oppure la stampa mainstream nostrana, tutta unita sul caso Zaki.

Intanto l’ergastolo dei misteri di Chicco Forti continua nella sua cella nel carcere di massima sicurezza, il Dade Correctional Institution di Florida City dal 1998.