Martedì, 11 Luglio 2023 06:55

Le sfide europee: APF si riunisce a Belgrado per discuterne In evidenza

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Il movimento europeo, APF, Alliance for Peace and Freedom, si riunisce per discutere delle sfide che stanno avvenendo in Europa.

Di Gloria Callarelli 10 luglio 2023 - Alla conferenza stampa "Le destre europee sulla crisi del Kosovo", che si è tenuta sabato a Belgrado, infatti, Roberto Fiore, leader di Forza Nuova e del movimento europeo, ha dettato chiaramente la linea: il Kosovo deve tornare a far parte della Serbia.

“Il rapporto – spiega - che abbiamo riguardo a Kosovo e Metohija è molto semplice: storicamente, geograficamente e politicamente pensiamo che Kosovo e Metohija siano un paese serbo. La prosecuzione delle provocazioni della minoranza Shipta è una pugnalata al cuore di qualsiasi processo di pace. Cosa dovremmo fare come europei? Dovremmo sostenere le richieste dei serbi, che sono molto semplici, e cioè restituire loro il loro territorio. Inoltre, l'Europa deve superare le divisioni. Sappiamo che il Kosovo è stato a lungo una base per la criminalità e i terroristi lungo le linee dello Stato islamico. Dovremmo accettarlo?” ha chiesto.

Fiore ha quindi ricordato che “italiani e serbi hanno una storia comune fin dai tempi dell'Impero Romano, che Costantino il Grande è nato a Niš e che un totale di 17 imperatori romani provengono dal territorio della Serbia” e che quindi ha fatto intendere che senza dubbio fanno parte della comune cultura europea: “Il nostro sostegno alla Serbia – ha confermato - sarà inequivocabile, forte e dinamico. Non vogliamo solo fare dichiarazioni, vogliamo come movimento aiutare più concretamente. Quando il nostro supporto sarà richiesto, saremo pronti a venire a portare aiuto. È colpa nostra se abbiamo lasciato sola la Serbia negli anni '90, ci sono state proteste, ma non è bastato. I serbi questa volta non saranno lasciati indietro” ha promesso Fiore che ha poi infine ricordato: “C’è anche la questione della guerra russo-ucraina. Noi ribadiamo con forza la nostra contrarietà ad una guerra voluta dalla NATO. Ci stiamo organizzando per creare concretamente una rete: con la Bielorussia, un faro nella battaglia Covid e politicamente importante nel suo ruolo con la Russia. Ma anche con altre realtà mondiali. Siamo vicini alla Siria del presidente Al Assad, al presidente Aoun in Lebano, ad Hezbollah. Il mondo sta cambiando. L’Africa si sta risvegliando, solo noi possiamo cogliere e capire l’opportunità e il significato di questo. Presto ci saranno le elezioni europee: noi dobbiamo raccogliere quell’ampio bacino di persone che non si riconoscono più in questa Europa globalista dei regimi sanitari ed ecologico-digitali e portare avanti la vera rivoluzione.”

Alla conferenza, oltre a Roberto Fiore, hanno partecipato uniti i rappresentanti di alcuni dei movimenti nazionalisti d’Europa che sostengono APF: Gonzalo Martin per la Spagna, Yvan Benedetti della Francia, Ioannis Zografos e Zois Bechlis per la Grecia, Nick Griffin per l’Inghilterra, Claus Cramer per la Germania, Christi Grigoras per la Romania e ovviamente l’organizzatore dell’evento, Misha Vacic, per la Serbia

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