. “Le azioni messe in campo dalla giunta, in questo primo anno, non hanno funzionato, così come l’esperienza dei Ccv è servita a ben poco – ha spiegato Pietro Vignali, invitato all’incontro dall’associazione Impegno sociale per San Leonardo e Cortile San Martino -. Piuttosto che le passerelle sarebbe meglio puntare su azioni concrete”.
“Nel San Leonardo la situazione non è migliorata, anzi è decisamente peggiorata negli ultimi anni: spaccio e degrado non rendono certo attrattivo il quartiere e il commercio qui è in crisi – ha spiegato Massimo Curà, neo eletto presidente dell’associazione Impegno sociale per San Leonardo e Cortile San Martino - . Gli street tutor – ha aggiunto - sono inutili perché non adeguati e non possono nemmeno intervenire, ma solo segnalare alle forze dell’ordine. Sono in servizio solo tre ore al giorno per due giorni la settimana. Tutto ciò è ridicolo, non può essere la soluzione ai problemi”.
“Serve un’azione decisa e immediata - ha proseguito Vignali - con presidi fissi, pattugliamenti misti tra le diverse forze dell’ordine, perché la figura dello street tutor non ha dato nessun risultato. Serve controllo sulla vendita di alcolici e sulla regolarità degli affitti e permessi di soggiorno, potenziamento di illuminazione e videosorveglianza, revisione del sistema di raccolta differenziata con introduzione dello spazzino di quartiere. Queste sono le prime azioni da intraprendere per ripristinare condizioni di sicurezza e decoro nel quartiere San Leonardo”.
”Al San Leonardo e Cortile San Martino era partito anni fa un imponente piano di riqualificazione che partiva dalla mobilità con il miglioramento della viabilità al casello dell’autostrada, il parcheggio scambiatore, la riqualificazione di via Europa, la realizzazione della complanare, la sistemazione del sottopassaggio di via Trieste e Venezia, la realizzazione di piste ciclabili – ha ricordato Vignali. E poi ancora i piani di riqualificazione per la stazione, via Pasubio e l’area ex Bormioli. È stato costruito lo stadio Lanfranchi con la cittadella del rugby, la piscina a Moletolo. E poi avevamo istituito i presidi fissi di vigili in via Trento con anche militari in divisa. Questo percorso doveva continuare e invece è stato bruscamente interrotto, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.
“Bisogna riprendere questo filo perché il San Leonardo è la porta della città e noi, anche se siamo all'opposizione ce la metteremo tutta e garantiamo il nostro impegno per cambiare le cose. Un’occasione sarà quella del Pug”.
“Dato che la sicurezza e il decoro sono due facce stessa medaglia, noi crediamo si debba riempire di funzioni i contenitori abbandonati come l’ex scalo merci, ex Csac, alcuni edifici di via Pasubio, l’ex Cinema Trento, il ponte nord, e tanti altri luoghi abbandonati. Le sfide urbanistiche future devono partire dai quartieri e dalle periferie che devono essere dotati di spazi pubblici di qualità, aree verdi attrezzate, centri quartiere, servizi e presidi di sicurezza”.
Durante la serata, alla quale ha presenziato anche Virginia Chiastra, il presidente Curà ha presentato inoltre un decalogo, redatto assieme al direttivo dell’associazione, con le azioni per poter migliorare la situazione della sicurezza e del decoro nel quartiere. “Azioni concrete e immediate – ha sottolineato Curà - non meri annunci che cadono nel vuoto”.