Venerdì, 02 Giugno 2023 10:06

Ristrutturazione del tetto del PalaRaschi, Osio: “Gravi disagi per cinque società sportive e nessun miglioramento o ampliamento della struttura” In evidenza

Scritto da FC

Marco Osio interviene sulla ristrutturazione del tetto del palazzetto dello sport ed evidenzia i disagi delle società sportive senza alcun miglioramento della attuale struttura.


“Non c’è né visione né programmazione se una amministrazione comunale investe 6 milioni di euro solo per rattoppare il tetto di una struttura, senza ristrutturarla, ampliarla e renderla davvero fruibile e utile alle società sportive e ai cittadini”. Così Marco Osio, consigliere comunale che, assieme al capogruppo Pietro Vignali, ha ricevuto diverse segnalazioni di disagio da parte delle società sportive che operano al PalaRaschi, dove presto partiranno i lavori di rifacimento del tetto.

“Senza strutture adeguate le società sportive e i potenziali sponsor non investiranno mai e questo relegherà lo sport parmigiano, che pur ha avuto un passato glorioso sia nel volley che nel basket, alle categorie minori”.

“L’amministrazione, in vista dei lavori, avrebbe dovuto programmare per tempo gli spostamenti delle cinque società sportive alle quali sta
creando un grave disagio, in particolare alle tre che lì hanno la sede. A cominciare dalla WiMore Energy Volley con i suoi 500 iscritti, che rischia di perdere sponsor, pubblico e di non iscriversi al prossimo campionato di A3 se verrà trasferita, come si dice, a Salsomaggiore.
E che dire della Polisportiva Gioco, modello di inclusione, che offre la possibilità di fare sport alle persone disabili, pensiamo  per esempio al basket in carrozzina, che sarà trasferita tra il Pala Padovani e Mezzani, dato che anche al PalaCiti partiranno lavori di ristrutturazione. Al PalaRaschi  ha poi sede la Federazione Volley, anch’essa dovrà migrare. E poi c’è l'Artistic Skate Roller Parma con 120 ragazzi iscritti che praticano pattinaggio a rotelle, sport che necessita di particolari superfici. Gli unici a rimanere saranno gli atleti della box e delle arti marziali perché si allenano in fatiscenti spazi anni settanta nel seminterrato. Insomma come è successo per il nuoto, dopo la chiusura di via Zarotto, altri atleti saranno costretti a spostarsi tra città e provincia”.

“Certamente  - prosegue Osio - la ristrutturazione del tetto andava fatta, perché l’edificio non versa in buone condizioni, ma spendere 6 milioni di euro solo per questo mi sembra un’assurdità. Avrebbe avuto più senso investire per fare un ampliamento della capienza almeno a 4.500 posti o per il rifacimento di una nuova struttura. Come sta accadendo a Ravenna, dove con 15 milioni di euro stanno costruendo un nuovo palazzetto con 6.000 posti e la possibilità di ospitare non solo eventi sportivi ma anche spettacoli e concerti, cosa che a Parma non si fa più da decenni al chiuso, se non al Teatro Regio che però non si presta per tutto.

“Credo che questa città, proprio per il glorioso passato sportivo che ha avuto, meriterebbe molto di più. E i giovani hanno bisogno di spazi sani e sicuri in cui praticare sport, non di luoghi indecorosi – conclude Marco Osio”.

 
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