Abbiamo già parlato di San Francesco d'Assisi in un nostro precedente articolo. Quest'oggi vogliamo concentrarci sulle persone che accompagnarono il Santo di Assisi durante il suo cammino spirituale, ma anche di chi prese esempio da lui.
Cliccate a questo link per rileggere "San Francesco d'Assisi e la Congregazione dei Monaci Francescani Ortodossi"
https://www.gazzettadellemilia.it/parma/item/41281-san-francesco-d-assisi-e-la-congregazione-dei-monaci-francescani-ortodossi
1) Tommaso da Celano, (1190-1260), è stato un Frate minore e primo biografo di San Francesco d'Assisi, da cui ricevette l'abito francescano nel 1215. Tommaso partí come missionario in Germania nel 1222, e al suo rientro in Italia si stabilí ad Assisi, a Gubbio e Tagliacozzo. In tre momenti diversi Tommaso scrisse su San Francesco: tra il 1228 e il 1229, la cosiddetta Vita, alla quale nel 1230 dedicò un'epitome, la Legenda ad usum chori. Poi dal 1245 al 1247 la Vita II, ed infine il Tractatus de miraculis dal 1250 al 1254. Tutti questi scritti sono considerati una base solida in merito alla biografia di San Francesco. Inoltre a Tommaso viene anche attribuito lo scritto del Dies irae. Tommaso da Celano è venerato come beato nell'ordine francescano nelle località di Celano e Tagliacozzo, dove vengono conservate le sue spoglie.
2) Bernardo di Quintavalle (1180-1241) è storicamente considerato il primo compagno di San Francesco. Figlio di una ricca famiglia di Assisi, lasciò tutti i suoi averi per donarli ai poveri. Successivamente seguì la chiamata di Cristo insieme a San Francesco. Egli fu incaricato di missioni importanti e delicate, e fu scelto dallo stesso Francesco alla guida del primo gruppo di frati che nel 1209-1210 andò a Roma a chiedere l'approvazione verbale del "Propositum vitae" a Papa Innocenzo III.
3) Pietro Cattani (1180-1221) fu uno stimato canonico della cattedrale di San Rufino, situata nei pressi della casa di Chiara di Assisi (futura Santa e fondatrice delle Clarisse). Secondo compagno del "poverello di Assisi", insieme a quest'ultimo e a Bernardo, Pietro un giorno si rifugiò nella chiesa di San Nicola per tentare di conoscere ciò che voleva nei loro confronti il Volere Divino, aprendo sull'altare il Vangelo tre volte, a caso. Ad ogni apertura delle pagine, il Vangelo si aprì sempre sui brani in cui Cristo domandava ai Suoi fedeli discepoli di lasciare tutto e di seguirlo. Questo fatto diede a Francesco l'idea giusta per la Regola di vita da seguire.
4) Beato Egidio di Assisi, (1190-1262) uomo di umili origini contadine e molto in gamba nei lavori manuali, fu il terzo compagno di Francesco. In occasione della Festa di San Giorgio, il 23 aprile 1208, Egidio indossò il saio che Francesco aveva elemosinato appositamente per lui. Successivamente i due partirono per Ancona, e cominciarono a predicare in quei luoghi.
5) Silvestro, (1170-...) figlio di Rosone di Monaldo, fratello di Favarone e quindi cugino della futura fondatrice delle Clarisse (Chiara), nacque ad Assisi intorno alla seconda metà del XII secolo. Dotato di una grande conoscenza delle leggi, nella Cattedrale di San Rufino fu ordinato prete e canonico. Fu proprio Silvestro a procurare a Francesco, le pietre per la costruzione di San Damiano, per la quale chiese in cambio del denaro. Francesco gli consegnò il dovuto e Silvestro impressionato dal comportamento del futuro Santo decise infine di unirsi a lui nel 1209.
6) Rufino d’Offreduccio (??? - 1270), cugino di Chiara e parente di Silvestro, conosciuto come l'anima orante del gruppo, era già sacerdote quando decise di seguire Francesco nell'anno 1210. Ne "I Fioretti", sono diversi gli episodi in cui Francesco consiglia a Rufino su come liberarsi delle tentazioni del maligno. Infine, Rufino viene descritto come un uomo totalmente devoto a Dio nelle testimonianze orali e scritte racchiuse ne "Lo specchio della perfezione".
7) Angelo Tancredi di Rieti (1195-1258), cavaliere e grande amico di San Francesco d'Assisi, fu uno
dei primi dodici frati minori. Al servizio di Leone Brancaleone nel 1223, cardinale di “Santa Croce in Gerusalemme”, fu anche il primo cavaliere ad unirsi a Francesco. I due si conobbero quando Francesco si recò a Roma, nel palazzo del cardinale, per chiedere l'approvazione alla nuova Regola a Papa Onorio III. Angelo, con la partecipazione di Bernardo, Leone e Rufino, durante gli ultimi due anni di vita di Francesco restó accanto a quest'ultimo, portandogli conforto cantando al futuro Santo ormai vicino alla morte il Cantico delle Creature.
8) Frate Elia di Cortona (??? - 1253), prima di indossare il saio, insegnava a leggere il Salterio ai giovincelli di Assisi e lavorava nella fabbrica di materassi di proprietà di suo padre. Lavorò inoltre come notaio, a Bologna, e secondo la tradizione fu uno tra i primi ad unirsi a Francesco che gli concesse fin da subito incarichi importanti, nominandolo alla morte di Pietro Cattani Vicario Generale dell'Ordine.
9) Frate Leone (1195-1270), uno dei discepoli più fedeli di Francesco, uno dei primi ad unirsi al poverello di Assisi in seguito all'approvazione verbale della prima Regola dei Frati Minori avvenuta tra il 1209 e il 1210. Secondo le “Fonti Francescane”, Frate Leone fu segretario e confessore di Francesco e di conseguenza divenne il suo amico più intimo. A testimonianza di ciò, la Pergamena che nel 1224 lo stesso Francesco gli consegnò sul monte Verna dopo aver ricevuto le Stimmate, che oltre alle “Lodi a Dio Altissimo” è conservata come sacra reliquia all'interno della Basilica di Assisi, insieme alla “Benedizione a Frate Leone”. I riferimenti di Francesco a Frate Leone si possono trovare anche nel discorso della Perfetta Letizia.
10) Bonaventura, al secolo Giovanni Fidanza, vescovo di Albano e cardinale, nacque in provincia di Viterbo a Bagnoregio (nato nel 1218 o forse 1221 e morto nel 1274). La storia ci racconta che da bambino Bonaventura fu guarito da san Francesco, che avrebbe esclamato in seguito al miracolo: «Oh che bona ventura». Il nome gli restò per tutta la vita dopo l'esclamazione del Santo. Bonaventura studiò in Francia, e durante il suo soggiorno parigino decise di entrare nei frati minori. Nella capitale francese insegnò teologia all'università e nell'anno 1257 fu eletto generale dell'Ordine francescano. Restó in carica per diciassette anni e fu considerato il secondo fondatore dell'Ordine. Bonaventura compose inoltre numerose opere teologiche, prima fra tutte la «Legenda maior», storicamente la biografia ufficiale di San Francesco d'Assisi, un'opera che ispirò addirittura Giotto in merito al ciclo delle Storie di San Francesco.
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