Con questi precedenti, oggi, la politica appartenente al Partito Liberale Democratico (Freie Demokratische Partei – FDP) e Presidente della Commissione Difesa del Bundestag, Strack-Zimmermann vedrebbe nell'ex Cancelliere Angela Merkel un co-responsabile della guerra che, negli ultimi tempi, sta devastando l’Ucraina.
Strack-Zimmermann ha, dunque, duramente criticato le decisioni prese in passato dalla Merkel durante il suo mandato e la accusa indirettamente di complicità nell'attacco russo all'Ucraina, ritenendo che una serie di decisioni prese all’epoca abbiano reso possibile un'invasione su vasta scala.
Oggi, nel corso di un’intervista, il membro dell’FDP, infatti, ha dichiarato che “Il fatto che gli ucraini non siano entrati nella NATO è stato un grosso errore commesso dai francesi e da Angela Merkel all'epoca”.
In passato, nonostante gli Stati della NATO avessero promesso all'Ucraina una rapida adesione, il progetto è fallito a causa dell’opposizione dell’ex cancelliere tedesco e dell'allora Presidente francese Nicolas Sarkozy.
Secondo Strack-Zimmermann, la Germania dovrà ora ripensare all'intero periodo del Governo di Angela Merkel e soprattutto “alla storia degli ultimi anni, piena di errori di calcolo”.
“La storia di Angela Merkel dovrà essere riscritta, soprattutto quella degli ultimi anni e dei giudizi completamente errati”, ha infatti spiegato la politica tedesca.
In ogni caso, il rifiuto di Germania e Francia di offrire all'Ucraina la prospettiva dell'adesione alla NATO al vertice del 2008 non sembrerebbe essere l'unica decisione considerata uno dei motivi relativi all'aggressione russa.
Un ulteriore prerequisito, infatti, sembra essere la costruzione del Nord Stream-2, un gasdotto non attivo, realizzato per trasportare il gas proveniente dalla Russia in Europa occidentale, attraverso il Mar Baltico, che la Merkel ha accettato dopo l'aggressione ibrida russa nel 2014, ignorando tutti gli avvertimenti.
Poco dopo le dimissioni della Merkel, è perfino emerso che l’ex Cancelliere aveva bloccato personalmente qualsiasi consegna di armi all'Ucraina già nelle condizioni del 2014, oltre che sullo sfondo della concentrazione delle truppe russe lungo i confini ucraini nel 2021.
Dopo l'inizio dell'invasione su vasta scala della Federazione Russa in Ucraina, la Merkel non ha commentato l'accaduto per lungo tempo.
Ha difeso e continuato a sostenere, anzi, le decisioni prese durante il suo mandato.
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