Cosa si può fare allora per tutelare le cosiddette Terre Alte o, per intendersi meglio, i centri abitati di montagna? Lo abbiamo chiesto al sindaco di Berceto, comune situato a 852 di altezza, in provincia di Parma.
D. Lei è giunto al suo terzo mandato da primo cittadino bercetese. Immagino che, in un paese piccolo, un sindaco abbia contatti più ravvicinati con la comunità che si trova a dover amministrare. Può raccontarci cosa ha ricevuto in cambio, in termini di arricchimento umano, dallo svolgere il “mestiere” di sindaco di un paese montanaro in questo lungo arco temporale?
La conferma che senza il dubbio non sarei nessuno. L’ebbrezza di dire sempre la verità, visto che è la verità che risolve i problemi. Il potere di dire: “E’ colpa mia”
D. Il Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2022 ha approvato un disegno di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”. Come giudica il provvedimento?
Il disegno di Legge non è arrivato in Parlamento anche per le elezioni anticipate oltre che per il misero interesse, dimostrato da tutti, soprattutto dal 2008 a oggi, per la montagna, per le zone deboli, per le Autonomie. La Politica è succube del neoliberismo e il neoliberismo non vuole uno sviluppo armonioso, condiviso. Vuole solo la ricchezza di pochissimi al mondo.
D. Lei propone un emendamento per la montagna e fa riferimento a un parametro “rivoluzionario”, consistente nei 22 abitanti per kmq. Vuole illustrarlo?
Tanti studi, già dal 1988, portano a sostenere che nei Comuni con un’incidenza di abitanti inferiore alle 22 unità per kmq, non sia possibile mantenere e accrescere i servizi e pertanto si favorisce il continuo e massiccio spopolamento. E’ vero! Berceto ha circa 16 abitanti a Kmq e per mantenere i servizi ci siamo attrezzati facendo i “miracoli”. Il parametro suggerito farebbe presente diverse cose che solitamente nelle Leggi non entrano. La montagna non è tutta uguale e non è tutta povera, miserabile. Il territorio, oltre le persone, ha valore. A volte, per far capire questo concetto mi definisco il Sindaco di 131.000.000 alberi che sono nei nostri 131 kmq di territorio con 12 frazioni, 250 gruppi di case sparse, 350 km di strade comunali, 80 serbatoi per l’acqua, 800 pali d’illuminazione pubblica, 10 ponti su strade comunali, due edifici scolastici. Per questi territori gli sforzi non possono essere solo per contrastare lo spopolamento ma per creare le condizioni, tra l’altro oggi possibili, del ripopolamento.
D. In un articolo apparso su di una importante testata giornalistica, viene descritto come “cavaliere delle Terre Alte, contro i mulini a vento romani”. Celebri le sue proteste a sostegno del territorio e dei piccoli enti, riprese dai media locali e nazionali. Vuole ripercorrerne alcune di queste? Quali conseguenze hanno avuto?
L’interesse delle persone, bombardato da migliaia di notizie, non è mai rivolto a chi ha bisogno. Chi ha bisogno, grazie a individualismo, direi egoismo, accentuato e diffuso, è visto con fastidio e prevalentemente ignorato. Con trovate “pubblicitarie” fantastiche a volte si rompe il muro del silenzio e qualche concetto passa. Queste mie azioni non sono mai risolutive. Creano simpatia, anche complicità e portano aiuti da persone altrimenti lontane e ignare di tutto. Alcune iniziative hanno un successo mediatico strepitoso. Altre passano inosservate. Non conosco né i motivi del successo, né quelli del disinteresse. Non sono un pubblicitario. Alcune iniziative, ad esempio l’ordinanza di Natale lo scorso anno ha fatto il giro del mondo e mi sono venuti ad incontrare anche scolaresche da fuori Provincia. L’anno precedente era passata quasi inosservata. Non è passato inosservato il mio tentativo di mettermi in mutande davanti al Quirinale con la fascia tricolore da Sindaco; il mio gesto di Sindaco Mendicante o Sindaco Cameriere. Neppure è passato inosservata la cripta nel Comune di Paperon de Paperoni per sottolineare che il capitalismo è morto e ora abbiamo il demone del neo liberismo.
D. A maggio 2024 terminerà il suo terzo mandato. Continuerà comunque ad impegnarsi a favore di Berceto? In che modo metterà a disposizione la sua lunga e importante esperienza amministrativa?
Lasciando decidere agli amministratori che mi succederanno.