Evento pubblico per l’Associazione Piacenza Oltre in vista dell’ultimo miglio di campagna elettorale. Nella serata delll’ 1 Giugno in Sant’Ilario Alessandro Fanni, CEO e R&D Director di Cshark, startup innovativa nel settore IT, l’uscente sindaco di Parma Federico Pizzarotti e la candidata sindaca di Piacenza Katia Tarasconi hanno regalato suggestioni importanti per il pubblico presente.
Fanni ha raccontato quanto sia difficile inserirsi nel tessuto delle giovani start up, dei suoi inizi a 19 anni quando fondò CShark, della sua trasformazione in Srl e della costruzione del nano satellite Pilot 1 (poi spedito nello spazio grazie al razzo vettore Falcon 9 di Space X di Elon Musk), di come sia stato incoraggiato durante i suoi studi dai professori a scuola e di quanto questa sia importante per le future generazioni.
Katia Tarasconi ha scambiato le sue idee per il futuro di Piacenza con Federico Pizzarotti il quale ha portato alcuni esempi concreti per la mobilità, ad esempio ricordando che a Parma esiste un sistema per visualizzare in diretta il tragitto degli autobus, consentendo così di verificare dove migliorare. Altro elemento è quello della sburocratizzazione, identificata da Pizzarotti come una delle soluzioni a cui puntare per risolvere molti dei mali che affliggono un Comune, con riferimento alle giovani imprese, oltre a quello della trasparenza coi cittadini (esempio DireFarePartecipare, bilancio di fine mandato del Comune di Parma)
Katia è entrata nel merito su cultura, portando come impegno futuro la valorizzazione di Porta Borghetto per avere uno spazio polivalente adatto alle associazioni culturali. Ha sottolineato l’importanza di avere “progetti pronti nel cassetto” nel caso ci siano bandi regionali e investire di più sui bandi complessivamente. Devono esserci uffici comunali che si occupano direttamente e solo di questo.
Sempre su un tono leggero e uno scambio di battute vivace, si è parlato di edilizia scolastica: Katia ha ribadito quanto uno studio ventennale può fare la differenza rispetto al mero intervento singolo. Entrambi hanno convenuto l’importanza di “copiare” da chi ha fatto meglio, è qualcosa che aiuta tutti. Katia ha portato l’esempio del DUC di Parma una struttura presa come modello per quello che è il Quic di Piacenza.
Come Piacenza Oltre siamo felici di avere avuto ospiti di tale levatura, un confronto basato su esempi e su progetti concreti per valorizzare davvero la nostra città, senza cadere in proclami che entusiasmano l’elettore/cittadino ma che alla lunga non trovano una concreta risposta alle sue esigenze.