In questi passi Gesù ci rivela che il Padre è amore misericordioso perciò essere cristiani significa entrare in sintonia con il Cuore di Dio ed amare chiunque anche le persone diverse, lontane da noi. Per l’appunto la parola misericordia è composta da miserior ovvero avere pietà e cor – cordis cioè cuore.
La conversione sta proprio nell’imitare l’atteggiamento di Cristo che per l’amore di tutti, nessuno escluso, ha accettato la croce per la salvezza dell’uomo.
Ricordiamoci sempre che Dio Padre vede al di là dell’apparenza, scruta nel profondo del nostro cuore e capisce le nostre fragilità.
Questa è la continua introspezione che siamo chiamati ad esercitare per comprendere l’altro nella sua interezza, sforzandoci di non essere ipocritamente intransigenti con il prossimo; ed in questo tempo di quaresima cerchiamo di fare “digiuno” di giudizi che esprimiamo in parole o in pensieri ma invece generosamente doniamo comprensione e disponibilità.
Perché condannare è un giudizio definitivo che non spetta noi ma, piuttosto, cerchiamo di perdonare perché, a nostra volta, in ugual misura saremo perdonati dal Padre.