Lunedì, 17 Gennaio 2022 14:20

LE NOZZE DI CANA In evidenza

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Giotto - Le nozze di Cana Giotto - Le nozze di Cana

di Alessia Bianchini 17 gennaio 2022 - Ieri la liturgia ci ha proposto tramite il vangelo di Giovanni (2,1-11) l'episodio delle nozze di Cana.

Nella sua testimonianza oculare, "dell'inizio dei segni" (Gv2,11) della venuta del regno di Dio, l'evangelista Giovanni ci riporta il primo miracolo compiuto da Gesù, la trasformazione dell'acqua in vino, con cui manifestò la sua gloria suscitando la fede nei suoi discepoli.

Venuto a mancare il vino è Maria che lo fa notare a suo figlio Gesù esclamando: "Non hanno vino" (Gv 2,3) e, poi, dicendo ai servi: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela" (Gv 2,5). La madre Maria è attenta e pronuncia le parole che sono le sue ultime riportate dai vangeli, come se fosse un testamento spirituale: fa notare al figlio che manca la bevanda, senza fare una richiesta specifica ma demandando a Gesù il come agire rimettendo al suo giudizio, e sollecita di fare quello che il figlio dice per ottenere il suo intervento; e così la santissima Vergine si pone in intercessione tra suo Figlio, che è Dio, e noi uomini nelle nostre necessità e bisogni con attenzione materna, anticipando il sacrificio della croce con il sangue di Cristo versato per l'umanità con l'esclamazione" Non è ancora giunta la mia ora" (Gv 2, 4).

E come nel miracolo delle nozze di Cana, dietro preghiera e osservazione di sua Madre Gesù anticipa e rimanda simbolicamente alla sua ora; così avviene sempre nell'Eucarestia che con la preghiera del suo corpo mistico, Egli anticipa il suo ritorno, venendo e celebrando le nozze con noi già ora, sospendendoci dal tempo perché partecipi alla sua ora.

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