Di Chiara Marando -
Il Settembre Gastronomico di Parma, Città Creativa UNESCO della Gastronomia, non ha solo rappresentato un momento di ripartenza in questo anno minato dalla pandemia e dal conseguente lockdown, ma anche l’occasione per supportare una importante realtà cittadina: l’Emporio Solidale Parma, che da 10 anni promuove valori come solidarietà, lotta allo spreco e responsabilità sociale. Sono infatti 15.000 gli euro donati proprio all’Emporio Solidale e raccolti durante le cene benefiche “Parma incontra Bergamo” e “Parma incontra Genova” che hanno animato “Settembre Gastronomico”, progetto promosso da Comune di Parma, Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy, sotto la regia di Parma Alimentare e “Parma io ci sto!”, con il coinvolgimento dei Consorzi di Tutela delle DOP Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma, insieme a importanti aziende che operano nel settore alimentare: Barilla, Delicius, L’Isola D’Oro, Mutti, Parmalat, Rizzoli Emanuelli, Rodolfi Mansueto, Zarotti.
Quella portata avanti dall’Emporio Solidale Parma è una missione quotidiana che aiuta a sostenere ben 1.335 nuclei familiari, per un totale di oltre 4.600 persone in tutto il territorio parmense: numeri purtroppo aggravati dall’emergenza Covid-19, che ha colpito duramente le categorie di lavoratori più fragili.
Come spiega il Presidente Giacomo Vezzani, «Rispetto a inizio anno, assistiamo il 30% di famiglie in più. Cuore del nostro progetto è il Market Solidale: un vero e proprio supermercato, accessibile grazie a una tessera a punti nominale pre-caricata, dove è possibile effettuare la spesa gratuita. Ogni giorno aiutiamo le famiglie in difficoltà a preparare oltre 14.000 pasti, mettendo a disposizione generi alimentari di prima necessità. Il contributo ricevuto a nome del progetto Parma UNESCO City of Gastronomy è importante perché ci permetterà sia di aumentare il numero dei carrelli, per una spesa media di 70-80 euro, sia di diversificare i prodotti distribuiti».
Durante l’emergenza Covid-19, Emporio Solidale Parma ha moltiplicato i suoi sforzi a favore delle fasce più fragili della popolazione: in particolare, durante la prima ondata, di concerto con il Comune di Parma, i volontari si sono attivati predisponendo ben 1.700 “spese di emergenza”, poi distribuite anche grazie al coinvolgimento della Croce Gialla di Parma, di ANCeSCAO - Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti e di Intercral Parma. Con il Natale ormai prossimo, Giacomo Vezzani esprime un desiderio: «Il 2020 è stato un anno difficile per tutti. Sarebbe bello però poter donare un panettone a tutte le famiglie che ne hanno bisogno: un piccolo gesto di calore umano, per esprimere loro la nostra vicinanza. Mi piacerebbe poterne raccogliere 1.300, per poi procedere alla distribuzione. In alternativa, chi ne ha la possibilità, può sostenere le attività di Emporio Solidale Parma con una piccola donazione».
«Ancora una volta Parma ha saputo dare una bella dimostrazione di unità, in nome di una causa importante – esprime con soddisfazione Cristiano Casa, Assessore al Turismo del Comune di Parma - Anche a Parma, capitale della Food Valley, c’è un crescente numero di persone che ha problemi ad accedere al cibo, magari perché ha perso il lavoro. Come gruppo di lavoro dell’agroalimentare riunito sotto l’egida Parma UNESCO Creative City of Gastronomy ci siamo attivati immediatamente: siamo così riusciti a raccogliere questi 15.000 euro, che devolviamo con piacere a Emporio Solidale Parma. Il motore di tutto è stata ancora una volta la collaborazione tra pubblico e privato».
A parlare in rappresentanza del team Parma UNESCO Creative of Gastronomy è Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare, che del progetto è il coordinatore e il braccio operativo: «Nonostante la complessità del momento, Parma ha vissuto con intensità il mese di settembre, nel segno di filiere agroalimentari di eccellenza, del piacere di stare insieme e di contribuire a fare del bene. La cifra che il gruppo di lavoro ha raccolto a favore di Emporio Solidale Parma premia il grande lavoro di squadra che Parma ha saputo esprimere, oltre le difficoltà legate alla situazione Covid-19. Porteremo avanti questo schema di lavoro, che vede cooperare Istituzioni, ristoratori, importanti aziende del made-in-Parma alimentare e Consorzi di Tutela, anche nel 2021: un anno importante perché Parma continuerà a essere Capitale Italiana della Cultura».
Un grande lavoro certamente, reso possibile dall’unione di valori e intenti, così sostiene lo chef Andrea Nizzi, Presidente di Parma Quality Restaurants: «Mai come quest’anno l’iniziativa è espressione dell’importanza di collaborare e dell’essere una squadra. Nonostante le difficoltà che il momento attuale comporta, insieme siamo riusciti lo stesso a contribuire alla donazione che va a beneficio di Emporio Solidale Parma e del suo operare a favore della nostra comunità. Questo risultato è quindi motivo di grande soddisfazione e ci impegna, con ancora più energia, a proseguire la strada fin qui tracciata, perché solo aiutandoci reciprocamente potremo realmente uscire da questo complicato periodo».
La donazione di 15.000 euro legata al progetto Parma UNESCO Creative City of Gastronomy è stata integrata da un contributo di 540 euro da parte della sezione parmense di AIS Emilia, partner di “Settembre Gastronomico”. Come spiega Anna Maria Compiani, delegata AIS Emilia per Parma, «Da sempre la nostra associazione è attenta alle persone meno fortunate: abbiamo quindi deciso con piacere di devolvere il rimborso spese che i nostri sommelier avrebbero percepito per il servizio durante le tre cene di ‘Settembre Gastronomico’ a favore di Emporio Solidale Parma. Per ringraziare i nostri associati che hanno aderito unanimi all’iniziativa organizzeremo prossimamente una giornata di formazione e approfondimento gratuita: l’idea è quella di incrementare la professionalità nel servizio e di conoscenza del vino».