Le ultime elezioni comunali hanno premiato, a Sassuolo, in provincia di Modena, il candidato leghista Francesco Menani. Grazie al 50,25% dei consensi ha ottenuto la vittoria su Claudio Pistoni (PD) senza passare dal ballottaggio. Con l'elezione di Menani, Sassuolo diventa così, tra i Comuni del Distretto Ceramico più importante al mondo, di cui Sassuolo fa parte, l'unico governato dal Centro Destra.
In questa intervista, rilasciata per La Gazzetta dell'Emilia, il neo Sindaco ci racconta i punti salienti del suo programma e le prospettive di cambiamento per la città.
Francesco Menani, da pochi giorni neo Sindaco di Sassuolo. Come sono stati i primi giorni con la fascia tricolore?
Molto impegnativi. Sassuolo è una città con tanti problemi, alcuni dei quali a cui nessuno ha mai messo mano. Poche ore dopo la mia proclamazione abbiamo dovuto affrontare il problema legato alla piena del fiume Secchia, poi subito dopo i black out continui, nelle abitazioni private ma anche nell'illuminazione pubblica. Senza dimenticare il fenomeno dell'accattonaggio, che è particolarmente fastidioso per anziani, donne e bambini che si sentono indifesi al cospetto dell'arroganza con cui, spesso, alcuni pretendono, anziché chiedere, l'elemosina.
Segretario della Lega Nord di Sassuolo e già assessore e vicesindaco della Giunta Caselli. Può raccontarci i suoi inizi, quando e come è approdato alla politica?
Mi sono avvicinato alla politica grazie alla compianta Tiziana Risola, che mi ha affascinato sin da subito ed alla quale ero legato da un sincero e profondo legame d'amicizia. Lei aveva un sogno: strappare Sassuolo ad una sinistra che governava sin dal primissimo dopoguerra e farlo con un candidato della Lega. Per questo la mia vittoria al primo turno l'ho immediatamente dedicata a lei.
Eletto al primo turno con il 50,52% dei voti, se lo aspettava o è stata una sorpresa?
Io ho sempre creduto nella vittoria e non solo, come in tanti pensano, per il "vento" nazionale favorevole. Certo, l'arrivo di Matteo Salvini in piazza, l'incontro organizzato in mezza giornata e che ha attirato in piazza Garibaldi migliaia di persone, ha aiutato parecchio la mia campagna elettorale. Ma sono sempre stato convinto che Sassuolo, i sassolesi, fossero stanchi di un sindaco e di una politica che frequentava solamente i "salotti buoni", che tagliava i nastri ma non si faceva avvicinare dalla gente, che non affrontava i problemi contingenti perché li considerava meno importanti rispetto alle grandi strategie. Io sono un sassolese, sono sempre stato in mezzo alla gente e lo sarò a maggior ragione ora che sono sindaco, con franchezza e schiettezza: questo credo che abbia contribuito maggiormente alla vittoria. Certo, vincere al primo turno, senza passare dai supplementari del ballottaggio, è stata una piacevole sorpresa
Da pochi giorni sono stati ufficializzati nomi e deleghe della nuova giunta. Quali sono, in generale, le priorità che la Sua amministrazione seguirà?
Ogni Assessore ha bene in mente quelli che sono i primi problemi da affrontare, e sono tanti. Sicurezza e ambiente sono sicuramente tra le priorità principali, ma occorre lavorare su tutti i fronti, tenendo d'occhio i conti e gli interventi da fare; primo fra tutti sicuramente sistemare la rete stradale che, oggi, sembra reduce da un bombardamento
Quali sono le criticità locali, cioè legate al territorio di Sassuolo, nel percorso di cambiamento che intendete attuare?
Sicuramente la sicurezza. Ripristineremo l'unità cinofila per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, istalleremo nuove telecamere e rimetteremo in funzione quelle che oggi sono spente. Ripristineremo la seconda pattuglia della Municipale nel turno serale ricostituendo anche il nucleo di Polizia Giudiziaria. Poi ancora l'aspetto urbanistico: Sassuolo deve essere completamente ridisegnata anche sotto il profilo ambientale
Nell'ambito del sociale, famiglia e associazioni, cosa avete previsto?
Le associazioni rappresentano il cuore della nostra società, intervengono là dove l'Amministrazione fatica ad arrivare. Troveranno sempre la mia porta aperta, ma anche quella dell'Assessore che è molto attenta ai particolari. La famiglia è quella che deve essere più aiutata in un momento economicamente difficile per tutta Italia: faremo il possibile per garantire opportunità a tutti
Nel campo della sicurezza come vi muoverete?
Non è un segreto che rappresenta uno dei miei cavalli di battaglia. Una città più sicura è una città più vissuta, di giorno come di sera e di notte. Voglio che tutti, anche i ragazzi o le donne da sole, si sentano tranquille nel girare per strada la sera, non abbino paura ad andare al parco dopo un certo orario.
Sassuolo fa parte dell'Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Come intendete interfacciarvi con i vostri "vicini"?
Con grande collaborazione che, sono certo, sarà reciproca. Al di là del colore politico, infatti, quando un gruppo di persone amministra una città deve avere essenzialmente e primariamente a cuore il bene dei propri concittadini. Sono certo che insieme lavoreremo bene.
Al di là delle effettive disponibilità economiche del Comune, un sogno che avete per Sassuolo?
Riportare la città a quella che era trent'anni fa, al ruolo che aveva a livello distrettuale, provinciale e regionale. Una città più sicura, in grado di offrire lavoro a tutti, anche ai commercianti che invece oggi sono costretti ad abbassare le serrande perché una città poco attrattiva non invoglia la gente a fare acquisti. Una città in cui le giovani coppie potevano programmare il futuro, sicure che rimboccandosi le maniche avrebbero potuto farsi una famiglia e vivere serene.
(Laura Corallo)