Procedono senza sosta le azioni preliminari alla demolizione dei due tronconi dell'ex Ponte Morandi di Genova. In queste ore sono in corso le prove di carico sul troncone ovest del Ponte (lato Ponente) con l'ausilio di appositi carrelli radiocomandati.

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(Video e foto da Commissario per la Ricostruzione)

Per programmati lavori di realizzazione del raccordo autostradale A15/A22, esterno ad Aspi, nelle due notti consecutive a partire dalla sera del 14 gennaio

Roma, 12 gennaio 2019 - Autostrade per l'Italia comunica che sulla A1 Milano-Napoli, per consentire programmati lavori esterni dovuti alla realizzazione del raccordo autostradale A15 Autocamionale della Cisa/A22 Modena-Brennero, previsti in orario notturno, a ridotta circolazione di veicoli, saranno di conseguenza adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:
-per due notti consecutive con orario 21:00-01:00, dalle ore 21:00 di lunedì 14 alle ore 01:00 di mercoledì 16 gennaio, sarà chiuso l'allacciamento con la A15 Parma-La Spezia, per chi proviene da Bologna ed è diretto verso La Spezia.

In alternativa, dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Parma, al km 110+400, si dovrà percorrere la SP343 e la SS9 Via Emilia con rientro, sulla A15 Parma-La Spezia, alla stazione autostradale di Parma ovest;
-per due notti consecutive con orario 21:00-06:00, dalle ore 21:00 di lunedì 14 alle ore 06:00 di mercoledì 16 gennaio, sarà chiusa l'entrata della stazione di Parma, sia verso Milano sia in direzione di Bologna.

In alternativa si consiglia di entrare alle seguenti stazioni:
-verso Bologna, Terre di Canossa Campegine, sulla stessa A1 Milano-Napoli o Parma ovest, sulla A15 Parma-La Spezia;
-verso Milano, Parma ovest, sulla A15 Parma-La Spezia.

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i collegamenti "My Way" in onda sul canale 501 Sky Meteo24; sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple; su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky), su Sky TG24, disponibile al canale 50 del digitale terrestre e su La7 e La7d. Sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 840.04.21.21, attivo 24 ore su 24.

Nella giornata di ieri, personale della Sezione Polizia Stradale di Modena – Distaccamento di Mirandola ha proceduto al controllo di un autobus impiegato per il servizio di gita scolastica per un istituto di istruzione di Carpi.

Tali controlli rientrano nella normale attività di istituto della Polizia Stradale, impegnata giornalmente in molteplici servizi atti a garantire la sicurezza della circolazione stradale; in particolare, per quanto attiene alle gite scolastiche, un accordo risalente oramai ad alcuni anni fa tra il Servizio della Polizia Stradale ed il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) dispone la segnalazione da parte dell'istituto di istruzione alla Sezione Polizia Stradale della provincia interessata di tutte le gite o visite di istruzione da effettuarsi con mezzi di trasporto su strada al fine di consentire una opportuna attività di controllo sulle condizioni del veicolo e del conducente.

In dettaglio, il controllo si incentra, per quanto riguarda il veicolo, sugli obblighi di omologazione, immatricolazione, manutenzione e revisione del mezzo, verifica dei pneumatici, dei cristalli, delle dotazioni di sicurezza (cinture di sicurezza funzionanti, estintori, martelletti di emergenza, ecc.), mentre, per quanto attiene al conducente, sulle abilitazioni alla conduzione dei veicoli ed eventuali abilitazioni professionali, sul rispetto, mediante esame dei dati memorizzati sul cronotachigrafo, delle velocità e dei tempi di guida e di riposo.

Un ulteriore controllo viene effettuato anche su eventuali stati di alterazione del conducente mediante test alcolimetrico con etilometro omologato; si ricorda che il limite per la ordinaria conduzione dei veicoli è di gr. 0,5 per litro ma, per i conducenti professionali (mezzi pesanti, autobus, taxi) o per i neopatentati il limite è uguale a zero, non essendo consentita in alcun caso la guida successiva all'assunzione, ancorché modica, di bevande alcoliche.

L'esame alcolimetrico effettuato nella giornata di ieri all'autista dell'autobus ha evidenziato la positività al test con esiti pari a gr. 0,30 grammi per litro, risultato che, per quanto rientrante nei limiti ordinari per la conduzione di veicoli, è assolutamente incompatibile con la guida di mezzi di trasporto pubblico.

Per tale motivo nei confronti del conducente è stata effettuata la segnalazione per la violazione dell'art. 186 bis del codice della strada.

La società proprietaria dell'autobus ha provveduto ad inviare immediatamente un altro autista per consentire di effettuare la programmata visita di istruzione, riducendo al minimo i disagi per la scolaresca.

Martedì, 08 Gennaio 2019 22:31

Ferrari-Arrivabene: il divorzio è servito

Ferrari comunica il cambio al vertice: addio Arrivabene, Binotto è promosso. Adesso un pò di stabilità sembra fondamentale.

di Matteo Landi

Il comunicato della Scuderia Ferrari è arrivato ieri sera, sciogliendo anche gli ultimi, flebili, dubbi. Maurizio Arrivabene non è più Team Principal della squadra di Maranello, incarico che ricopriva dal 24 novembre 2014 quando prese il posto occupato, per pochi mesi, da Marco Mattiacci. Quattro campionati gestiti da colui che ha dedicato gran parte della sua vita al marketing di Philip Morris. Dopo le ultime due stagioni in cui la Ferrari si è riaffacciata ai piani nobili della classifica, assaporando il gusto delle vittorie di tappa ma rimanendo a bocca asciutta alla voce "titoli mondiali", risulta semplice attribuire la colpa delle sconfitte ad Arrivabene. Il Team Principal è il responsabile della squadra ed in quanto tale è giusto che si faccia carico degli insuccessi. Ed il bresciano, infatti, non si è mai tirato indietro, mettendoci la faccia dopo ogni gara andata storta. Talvolta prendendosi anche responsabilità non sue. Parliamoci chiaro, se Vettel non avesse compiuto quei tre-quattro svarioni imperdonabili adesso saremmo qui a commentare l'addio dell'ormai ex Team Principal? Se oggi è facile ricordare quanto non ha funzionato negli ultimi anni in Ferrari, sarebbe tuttavia duopo rammentare che durante la gestione del bresciano la Scuderia ha ottenuto ben 14 vittorie, un bottino di tutto rispetto che avrebbe potuto condurre ad altri traguardi se durante il suo percorso di crescita la Ferrari non avesse incontrato la schiacciasassi Mercedes, dominatrice dell'era turbo ibrida. Al di là delle apparenze e delle facili sentenze è probabile che la separazione sia la naturale conseguenza di vociferati attriti interni, specialmente con l'attuale successore Mattia Binotto, e dell'inconciliabile divergenza che ormai sembrava esserci fra le prospettive dei vertici Ferrari e quelle dello stesso Arrivabene. Quel che è certo è che dalla morte di Marchionne a Maranello le idee sembrano poco chiare. Conseguenza normale dell'addio di un uomo di spessore come l'ex Presidente Ferrari. Le redini della Scuderia passano così, come detto, a Mattia Binotto. In Ferrari dal 1995 è stato ingegnere motorista nell'epoca d'oro di Schumacher. La scalata dell'ingegnere meccanico, laureato a Losanna, è poi divenuta verticale con la fiducia accordatagli da Marchionne, che nel 2016 lo fece subentrare a James Allison nel ruolo di direttore tecnico. Senza più Arrivabene e con al timone Binotto la Ferrari si troverà, nella stagione che inizierà a marzo, nella difficile situazione di dover puntare al titolo per forza di cose. Se nonostante il cambio al vertice a Maranello dovessero risultare secondi quale altra testa salterà? Nel 1999, al termine del Gran Premio di Malesia, dopo la squalifica delle Ferrari l'allora Team Principal Jean Todt rassegnò le dimissioni. Arrivato in Ferrari nel 1993, il francese fu determinante nel processo di crescita di una squadra allo sbando. Quando tutto sembrava converge verso un tanto sospirato titolo mondiale arrivò prima l'infortunio di Michael Schumacher, poi quella brutta vicenda post gara che sembrò tarpare definitivamente le ali agli uomini di Maranello. Per l'allora Presidente Montezemolo non ci furono dubbi: le dimissioni erano da respingere, la Ferrari aveva gli uomini giusti per tornare alla vittoria che prima o poi sarebbe arrivata. Con ancora al comando Todt, in appello, la Scuderia riuscì ad annullare la squalifica, facendo addirittura passare per incompetenti i commissari che avevano escluso le Rosse, ed al termine del campionato arrivò il primo titolo mondiale costruttori di sei consecutivi. Continuità, serenità ed armonia furono i collanti di un team formidabile. Oggi non sappiamo se Mattia Binotto sarà l'uomo della provvidenza ma un pò di stabilità è ormai necessaria se a Maranello vorranno definitivamente uscire dal ruolo di outsider. In bocca al lupo Mattia!

Giovedì, 03 Gennaio 2019 06:36

Schumacher, 50 anni di Leggenda

Oggi il sette volte campione del mondo compie 50 anni. A cinque anni dal brutto incidente di Meribel le condizioni del tedesco restano riservate. Per festeggiarlo, in fondo, basterà guardare dentro ognuno di noi. Auguri Michael!

di Matteo Landi

Ci sono persone che, seppur mai incontrate, hanno fatto parte della nostra vita. La loro esistenza si è incrociata per lunghi tratti con la nostra, scandendone momenti irripetibili, accompagnando le nostre giornate, le nostre domeniche pomeriggio per anni. Il nome Schumacher è sinonimo di sussulto interiore per gli appassionati di corse automobilistiche. Per i ferraristi è un mito nato nel 1996, filtrato, in un pomeriggio di giugno, da nubi d'acqua mentre superava in modo magistrale gli avversari, entrando forse per la prima volta nel cuore dei tifosi del Cavallino Rampante. Quel giorno, a Barcellona, il tedesco della Ferrari colse la sua prima vittoria con la Scuderia. Nei bar della penisola un nuovo personaggio entrava a far parte di discussioni domenicali solitamente incentrate sul calcio. Quel tedesco di Kerpen, due volte campione del mondo con la Benetton, si era preso un impegno: riportare in alto, ai livelli che le spettano di diritto, la casa di Maranello. "Ce l'ha fatta con una marca di maglioni" diceva qualcuno "perchè dovrebbe fallire?". Intanto, al volante di una recalcitrante Ferrari, Michael pose i primi tasselli di una storia divenuta poi leggendaria ed irripetibile. Quella pre-Ferrari ebbe origini rocambolesche, per gentile "concessione" di Bertrand Gachot: il pilota belga che nel 1991, arrestato in seguito ad una violenta lite con un tassista londinese, cedette il sedile in Jordan al quasi sconosciuto Michael Schumacher. L'esordio era di quelli tosti, sulla pista di Spa-Francorchamps, il tracciato più ostico della stagione. Pronti-via ed il giovane tedesco si piazza settimo in qualifica, fra lo stupore generale. La prima gara del futuro stritolatore di record si rivelò sfortunatissima, con la sua Jordan in panne poche centinaia di metri dopo il via, causa rottura della frizione. Poco importa, le fondamenta della leggenda era state poste. In questo 3 gennaio Michael Schumacher compie 50 anni. A più di 5 anni dal noto incidente sugli sci che lo ha gravemente infortunato la famiglia continua a stringersi nel più stretto riserbo. La moglie Corinna rasserena chi ha a cuore la vicenda del marito: "potete stare certi che si trova nelle migliori mani. Vi preghiamo di comprendere se stiamo seguendo i desideri di Michael e teniamo un argomento così sensibile come la salute nella privacy". Vederlo, sentirlo, in fondo non ce n'è bisogno perchè Michael è, e resterà per sempre, dentro tanti di noi. Dalle celebrazioni con il suo classico saltello sul podio dopo un trionfo, alle sue lacrime quando eguagliò il numero di vittorie di Senna, prima di ergersi al top nella classifica di tutti i tempi con 91 vittorie. Dai successi che lo rialzavano dopo inevitabili tonfi nei suoi primi anni in Ferrari, al giorno che divenne, dal podio, direttore d'orchestra di un gruppo quasi infallibile di uomini. Dall'addio alla Rossa nel 2006, al ritorno in Mercedes che ci consegnò un Michael più che 40enne veloce ma umanamente fallibile e per questo ancor più leggendario. Oggi, 3 gennaio 2019, per celebrare i 50 anni di una vita sfociata nel mito basterà guardarci dentro: aprendo i cassetti della memoria lo festeggeremo come quel giorno del 1996 a Monza, quando il v10 cantava e la folla applaudiva. Auguri Campionissimo, auguri Michael!

Viaggiare sicuri. Egitto: bomba nei pressi delle piramidi di Giza, colpito un bus turistico. Due turisti hanno perso la vita, numerosi i feriti

In Egitto questo pomeriggio un pullman turistico è stato coinvolto in un'esplosione a Giza, nei pressi delle Piramidi. Due cittadini vietnamiti hanno perso la vita. Stando alle prime informazioni, sarebbe stata una bomba posizionata sul ciglio della strada a causare l'esplosione.

Secondo i media locali ci sarebbero anche numerosi feriti. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" raccomanda ai nostri connazionali già presenti sul territorio egiziano di evitare in tutto il paese "manifestazioni e assembramenti di qualsiasi tipo e di seguire le istruzioni delle autorità e dalle guide turistiche locali. Il rischio di attentati, scontri violenti e sequestri è elevato.

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(28 dicembre 2018)

"Grave incidente" durante un volo da Kinshasa a Bruxelles. Si spengono all'improvviso i motori. Un aereo della Brussels Airlines, che ha volato l'11 dicembre da Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo a Zaventem, ha subito successive rotture dei suoi due motori, prima di arrivare finalmente sani e salvi. Vari media fiamminghi fanno eco questo martedì, dopo che il sito olandese specializzato Luchtvaartnieuws ha trasmesso l'informazione lunedì.

Sono stati attimi terrificanti quelli vissuti dai passeggeri a bordo dell'Airbus della Brussels Airlines che ha rischiato la tragedia durante il volo verso Zaventem. L'incidente è stato descritto come " grave" da parte dell'Ufficio delle indagini e analisi (BEA) per la sicurezza dell'aviazione civile, l'autorità francese che trasmette sul suo sito web l'annuncio di indagini condotte dall'Air Accident Investigation Unit (AAIU), la cellula belga d'inchiesta indipendente degli incidenti aerei che dipende dal FPS Mobilità e trasporti.

L'aereo è un Airbus A330 del volo SN358, di quel giorno. Secondo le informazioni del BEA, circa 1 ora e 50 (ora del Belgio) mentre l'aereo era in volo, il motore 1 (quello a sinistra, secondo Luchtvaartnieuws) si fermò inaspettatamente. L'equipaggio ha inviato un segnale di soccorso e considerato un atterraggio preventivo a Djerba, in Tunisia, ma il motore è stato riavviato e il viaggio è continuato. Mentre l'aereo si avvicina all'aeroporto di Bruxelles, intorno alle 5:37 del mattino, questa volta il secondo motore si è fermato più volte, ma si è poi acceso automaticamente.

Il volo è poi proseguito normalmente e l'atterraggio è avvenuto in sicurezza fino a Zaventem, con entrambi i motori operativi in ​​quel momento dove, tuttavia, la compagnia aerea è stata posta sotto indagine alla ricerca delle motivazioni che hanno portato al guasto. Poiché i due motori non hanno subito un guasto simultaneo, la sicurezza dei passeggeri non è stata messa a rischio, ma è comunque piuttosto insolito che entrambi i motori abbiano problemi sullo stesso volo. Da allora, l'aereo è stato tenuto a terra e dovrebbe essere oggetto di un volo di prova mercoledì, secondo il sito web olandese.

E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" che ci sono troppi incidenti sfiorati.

(25 dicembre 2018)

 In occasione della partita Parma Calcio 1913 - Bologna, che si disputerà sabato 22 dicembre, alle ore 18, allo stadio Tardini, sono previste le seguenti modifiche alla viabilità durante la giornata.

Dalle ore 12 alle ore 20: istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lungo le seguenti strade: via Torelli, viale Duca Alessandro (nel tratto compreso da piazzale Risorgimento a via Viotti), via Puccini, via Pezzani, via Scarlatti, viale Partigiani d'Italia (da piazzale Risorgimento alla rotatoria con viale Campanini), parcheggio (lato Sud) compreso tra viale S. Michele, piazzale Risorgimento e viale P. M. Rossi (escluso venditore ambulante autorizzato), viale San Michele (eccetto veicoli accreditati con apposito permesso "Parma Calcio"), viale Pier Maria Rossi (eccetto invalidi primi tre stalli di sosta righe blu da piazzale Risorgimento in direzione piazzale Vittorio Emanuele II e veicoli accreditati con apposito permesso "Parma Calcio") e parcheggio scambiatore Nord (dalle 10 alle 20).

Dalle ore 14:30: fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva) istituzione del divieto di circolazione veicolare nella bretella di collegamento di via Torelli con viale Partigiani d'Italia.
Istituzione del divieto di circolazione veicolare in viale Partigiani d'Italia da piazzale Risorgimento a via Puccini (corsia Sud) - fronte ingresso Curva Nord dello Stadio "E.Tardini".
Istituzione del divieto di circolazione pedonale in viale Partigiani d'Italia marciapiede lato est fronte ingresso Curva Nord dello Stadio "E. Tardini". I pedoni devono servirsi del marciapiede lato opposto.

Dalle ore 15 fino a cessate esigenze: istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico, all'interno dell'area delimitata dalle seguenti strade e piazze, che manterranno la transitabilità: viale Campanini; strada Zarotto (nel tratto compreso tra via Mantova e Via Montebello); via Montebello (da via Galimberti a strada Zarotto); via Galimberti (da via Montebello a Via Anna Frank); via A. Frank da via Martiri di Cefalonia a via Galimberti; via Martiri di Cefalonia da via Anna Frank a Sette F.lli Cervi; via Sette Fratelli Cervi (nel tratto compreso tra via Martiri di Cefalonia e viale Duca Alessandro); viale Duca Alessandro (nel tratto compreso tra via Sette Fratelli Cervi e via Pizzi); via Pizzi; viale Solferino (nel tratto compreso tra via Pizzi e viale Martiri della Libertà); viale Martiri della Libertà (non transitabile); viale San Michele (non transitabile); viale Pier Maria Rossi da viale Campanini a piazzale Vittorio Emanuele II.

Dal provvedimento di divieto di circolazione sono esclusi i residenti che esibiscono un documento d'identità (fatto salvo quanto disposto dal Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico) fatta eccezione per via Torelli il cui transito è consentito ai soli residenti titolari di posto auto interno, i veicoli delle Forze di Polizia e di pubblica assistenza e di soccorso, i mezzi Azienda TEP SpA destinati al trasporto dei tifosi locali, i taxi, i velocipedi, i ciclomotori, i pullman dei giocatori delle due Società calcistiche interessate alla manifestazione sportiva, i veicoli accreditati Parma Calcio 1913 con apposito permesso diretti ai posti auto dedicati in viale Pier Maria Rossi e viale San Michele (totale 20 stalli riservati), i veicoli con autorizzazione cat. invalidi nazionale.

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale dalle ore 15, per i tifosi locali in: via Torelli (nel tratto compreso tra da piazzale Risorgimento all'intersezione con via Anna Frank); via Viotti (tra via Torelli e via Duca Alessandro); via Massari (nel tratto compreso tra via Montagnana e via Torelli eccetto residenti).

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale, dalle ore 15, per i tifosi ospiti in via Duca Alessandro (nel tratto compreso tra piazzale Risorgimento e via Viotti).

Dalle ore 17 alle ore 20: istituzione di area di sosta riservata ai veicoli che espongono l'autorizzazione invalidi nazionale in via Puccini (nel tratto compreso tra viale Partigiani d'Italia e via Bandini).

Dalle ore 15 fino a cessate esigenze: istituzione del divieto di circolazione in via Torelli.

Dalle ore 15 alle ore 18: istituzione del divieto di circolazione eccetto veicoli pubblica sicurezza, in servizio di Polizia Stradale ed autocolonne in tangenziale Sud SS9 VAR/A – svincoli n°18, rami di uscita da entrambe le carreggiate.

Istituzione del divieto di circolazione, eccetto mezzi di soccorso e d'emergenza e istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico in strada Budellungo – da svincolo d'uscita carreggiata Nord della Tangenziale Sud SS9 VAR/A a intersezione con strada Traversetolo e in strada Traversetolo – in entrambi i sensi di marcia, da intersezione con via Pertini a rotatoria via Torelli, via Montebello e strada Zarotto.

Dalle ore 12 alle ore 22: destituzione della corsia preferenziale di strada Zarotto e contestuale disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti.

Indicazioni stradali e consigli per trovare parcheggi low cost nelle vicinanze dell’aeroporto di Bologna e non spendere una fortuna.

Intitolato al fisico e inventore Guglielmo Marconi, l’aeroporto di Bologna è uno dei principali aeroscali italiani e il più importante dell’Emilia Romagna. Situato a circa 6 km dal centro della città, nella frazione di Borgo Panigale, è facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici sia con la propria auto. All’interno dell’aeroporto sono disponibili servizi speciali per i viaggiatori come ad esempio il servizio Safe bag e il servizio deposito bagagli, oltre a negozi e ristoranti dove poter trascorrere un po’ di tempo prima della partenza.

Indicazioni stradali per aeroporto di Bologna - Sono sempre più numerosi i viaggiatori che scelgono di raggiungere l’aerostazione con la propria auto. Per chi arriva da fuori Bologna o per chi viaggia in compagnia di amici, risulta spesso essere la soluzione più pratica e il più delle volte anche la più conveniente in termini economici.

Ecco di seguito le indicazioni stradali:

Dalla A1 - per chi proviene da Milano: prendere l’uscita Bologna Borgo Panigale

Dalla A13 - per chi proviene da Padova: prendere l’uscita Bologna Arcoveggio

Dalla A14 - per chi proviene da Ancona: prendere l’uscita Borgo San Lazzaro

Parcheggi low cost aeroporto di Bologna - Chi decide di raggiungere l’aeroporto con la propria auto dovrà però inevitabilmente fare i conti col parcheggio. Non è facile riuscire a trovare un posto auto economico e spesso si rischia di spendere più per il parcheggio che per i biglietti del volo aereo. Una soluzione valida per non spendere cifre da capogiro è prenotare con anticipo e riservare il proprio posto auto confrontando i prezzi dei fornitori di parcheggio online tramite i portali che offrono servizi a prezzi vantaggiosi. Su Parkos, ad esempio, potrete effettuare una ricerca alla pagina parcheggio aeroporto Bologna e prenotare direttamente online, in pochi click e comodamente da casa vostra. Per una settimana troviamo i seguenti prezzi: Parcheggio Low Cost a 26,00 euro e Travel Parking a 31,00 euro.  Parkos vi offre una lista dei parcheggi che si trovano a massimo 10 minuti dall’aeroporto di Bologna e vi permette di scegliere quello che fa al caso vostro. I parcheggi non sono tutti uguali e per questo potrete filtrare la ricerca tra le diverse opzioni di parcheggio scegliendo tra un parcheggio scoperto o uno coperto oppure decidere se pagare online o direttamente presso il parcheggio. I prezzi del parcheggio riportati su questo portale, includono il servizio bus navetta che vi porterà dal parcheggio all’aeroporto il giorno della vostra partenza e verrà a prendervi in aeroporto il giorno del vostro ritorno. I prezzi sono aggiornati costantemente ma, prenotando in anticipo, avrete in pochi minuti la certezza che un posto auto è stato riservato per voi. Non vi preoccupate se non conoscete tutti i dettagli del vostro itinerario perché potrete modificare o cancellare la vostra prenotazione fino a 24 ore prima della vostra partenza. Questo vi garantisce flessibilità nel pianificare il vostro viaggio. I parcheggi nei pressi dell’aeroporto di Bologna sono sicuri perché controllati e ispezionati personalmente affinché rispettino gli standard di qualità richiesti. Non sarete quindi costretti a rinunciare alla comodità di raggiungere l’aeroporto in auto e partirete tranquilli di sapere che la vostra auto verrà custodita al sicuro per voi.

Venerdì, 21 Dicembre 2018 10:04

PORSCHE richiama 75000 vetture

PORSCHE richiama 75000 per problema al software. Operazione in officina per risolvere difetto

Richiamo nel mondo per Porsche Panamera per un aggiornamento al software dell'assistenza elettrica dello sterzo. Porsche ha deciso di richiamare esattamente 74.585 veicoli, in un'iniziativa preventiva decisa dopo aver rinvenuto un malfunzionamento. Una volta richiamati i veicoli saranno sottoposti a un aggiornamento del software che dovrebbe richiedere solo un'ora e essere gratuito per il cliente: ai consumatori colpiti Porsche suggerisce di evitare l'uso dell'auto fino a quando il difetto non sarà corretto.

''A causa di un'improbabile serie di eventi'' - spiega Porsche - i guidatori potrebbero perdere l'assistenza elettrica dello sterzo che potrebbe fallire spontaneamente per un periodo di tempo limitato ma l'auto in ogni caso potrebbe essere fermata frenando o mettendola in folle. Porsche precisa di non essere al corrente di nessun incidente causato dal difetto rinvenuto sui veicoli richiamati, che includono modelli prodotti tra il 21 marzo 2016 e il 6 dicembre 2018. Gli specialisti delle officine sono tenuti a riprogrammare l'unità di controllo corrispondente come misura precauzionale con un record di dati modificato.

''A prescindere delle straordinarie circostanze che dovrebbero verificarsi prima che un consumatore incorra in un problema, prendiamo questa misura perchè siamo impegnati nella sicurezza dei veicoli'' afferma il portavoce dell'area tecnica di Porsche. ''Abbiamo la soluzione e un'ampia rete di distributori pronti a offrire il servizio'' di aggiornamento, continua.

Una parte di questi 75.000 veicoli interessati è stato venduto anche in Italia. I numeri esatti non si conoscono ancora.

La casa di Stoccarda fa parte del gruppo Volkswagen, coinvolto di recente nello scandalo della manipolazione dei motori diesel. Nell'attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo "Sportello dei Diritti" ancora una volta anticipa in Italia l'avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

Per il presidente Giovanni D'Agata dello "Sportello dei Diritti", anche se Porsche non ha sino ad oggi registrato incidenti a causa di questo problema, il rischio è sempre latente. Pertanto i consumatori e i proprietari di veicoli a motore interessati devono quindi prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della Porsche nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica tedesca dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata che è ancora più rischiosa se si pensa alla potenza di accelerazione che hanno questi modelli. Porsche non ha immediatamente annunciato un programma di notifica. I proprietari possono chiamare la casa automobilistica al numero 800-767-7243 o visitare il suo sito Web per verificare il numero di identificazione del veicolo e saperne di più.

(20 dicembre 2018)

Parma, 17 dicembre febbraio 2018. Sono stati effettuati, già a partire da questa notte, gli interventi nell'ambito delle azioni previste dal Piano Neve comunale con lo spargimento di sale su 400 chilometri di strade comunali. Accanto ai mezzi spargisale, sempre nella notte, sono entrati in azione alcuni spartineve, laddove la coltre nevosa ha superato i cinque centimetri. Dalle 5 di questa mattina sono operative le squadre per la spalatura della neve in corrispondenza dei plessi scolatici e lungo le principali piste ciclabili. Le temperature in mattinata sono sopra lo zero e la neve si sta sciogliendo. Per la giornata odierna sono stati allertati tutti gli operatori ed i mezzi disponibili. Nella notte sono previste gelate per cui saranno attivi gli spargi sale e i mezzi per la prevenzione ghiaccio.

Sono 241 i mezzi mobilitati per far fronte al Piano Neve e pronti a partire, 105 tra tecnici e operai spalatori: per la precisione 79 operai spalatori e 26 tecnici. I mezzi comprendono 158 spartineve, 10 pale per caricamento e spalatura, 51 autocarri, 22 mezzi spargisale e spargi cloruro. Per fare questo, l'Amministrazione ha stanziato 1 milione e 200 mila euro.
La città è stata divisa in cinque zone per rendere organico e efficace l'operatività del Piano stesso: la Zona 1 comprende gli svincoli delle tangenziali, la Zona 2 la grande viabilità, la Zona 3 il Centro Storico, la Zona 4 la parte Sud della città e la Zona 5 la parte Nord della città.

NUMERO VERDE: 800484896 per segnalazioni e info.

Oggi pomeriggio nella sede della Provincia di Parma. Soddisfatto il Presidente Diego Rossi:" Un ulteriore passo avanti per il risolvere il problema. Entro l'estate prossima la riapertura del ponte".

Parma, 13 dicembre 2018 – Oggi pomeriggio, nella sede della Provincia di Parma, a Palazzo Giordani, sono state apposte le firme digitali in calce al contratto per i lavori di ristrutturazione del Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore.
A firmare sono stati il Segretario generale della Provincia di Parma dott.ssa Rita Alfieri e Mauro Micheli della cordata di Parma Primo Micheli Officine meccaniche srl - Coimpa Consorzio Stabile Imprese associate.

"Un ulteriore passo avanti per risolvere un grave problema del nostro territorio, che coinvolge le popolazioni di due Regioni – afferma il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi –Per questo risultato possiamo ringraziare l'impegno della struttura tecnica che, con l'appoggio dell'intera Amministrazione, ha contenuto i tempi davvero al massimo possibile. Compatibilmente con il clima, le imprese procederanno ora all'impianto del cantiere. Entro l'estate 2019 avremo la riapertura completa del ponte "

 

Nella foto: Alfieri, Rossi, Micheli, Annoni

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Giovedì, 13 Dicembre 2018 16:19

Crociere, come risparmiare soldi facilmente.

Le crociere, sono un ottimo metodo per fare una vacanza e allo stesso tempo riuscire a risparmiare dei soldi. Vediamo, alcuni consigli per riuscire a trovare quelle più economiche.

Gli amanti delle crociere, in ogni momento dell'anno vorrebbero partire per una nuova ed emozionante vacanza. A bordo di queste vere e proprie città galleggianti, si può respirare un'atmosfera di altri tempi. Ambienti lussuosi, dove l'oro e lo sfarzo accolgono chi ha scelto di partire alla scoperta di una parte del mondo a bordo di una nave da crociera. Oltre agli ambienti ben curati, le navi da crociera sono in grado di offrire una vasta scelta tra ristoranti, luoghi di ritrovo e intrattenimenti di ogni genere.

Chi vuole prenotare una delle crociere last second messe a disposizione delle compagnie marittime, o una crociera economica cosa deve fare? Ecco, alcuni consigli da tenere bene a mente.

1) Prenotare con largo anticipo

Prenotare con largo anticipo la propria cabina, permette di avere una maggiore scelta di tipologie di cabine ma anche di usufruire di scontisti che difficilmente si potranno trovare a ridosso della partenza

2) Saldare con largo anticipo

Così come le prenotazioni in anticipo beneficiano di forti sconti, anche chi decide di saldare con largo anticipo la propria sistemazione può beneficiare di ottime agevolazioni. Sono molte, le compagnie che "premiano" con upgrade o sconti i clienti che pagano in anticipo la cabina prenotata per la crociera.

3) Scegliere una crociera fuori stagione

Le crociere più costose, sono generalmente quelle che si svolgono nei periodi di maggiore affluenza in una determinata zona del globo. Per ottenere prezzi più abbordabili, si può scegliere di visitare una meta turistica fuori dall'alta stagione. La differenza di prezzo, può anche raggiungere il 20/30% del prezzo originale. Un ottimo risparmio, che permette di avere più budget per le altre attività da svolgere durante la crociera.

4) Scegliere una crociera di riposizionamento

Se lo scopo della crociera è di riposarsi, e non si è interessati a scendere in molti porti per eseguire delle visite, una crociera di riposizionamento può essere un'ottima scelta. Questo tipo di crociere, che spesso traghettano una nave da una parte all'altra dell'oceano, visti i minor scali in porto consistono in molti giorni di navigazione. Ideali per chi è alla ricerca di una vacanza rilassante, ma meno idonee per chi vuole visitare molte città durante la propria crociera.

5) Partire in vacanza in gruppo

Le compagnie di navigazione, sono sempre felici di applicare delle speciali tariffe ai gruppi. Raccogliere 20 o 30 persone per una vacanza, oltre a permettere una maggiore condivisione di bei momenti, permette anche di riuscire a "trattare" sul prezzo delle proprie sistemazioni. Inoltre, in alcuni casi è possibile anche ottenere dei biglietti gratuiti per gli accompagnatori.

Come abbiamo visto in questa breve guida, le possibilità di acquistare delle crociere all'ultimo momento o in particolari momenti dell'anno ha sicuramente una serie di vantaggi. Con un attimo di pazienza, si possono trovare una serie di valide alternative tra cui scegliere. Così da partire in crociera e avere la possibilità di risparmiare dei soldi.

Via libera della Giunta Comunale al progetto esecutivo di collegamento della pista ciclabile di via San Leonardo con via Europa attraverso via Prampolini e via Ravenna.

Parma, 11 dicembre 2018. La riforma della mobilità passa attraverso diverse azioni volte a promuovere l'utilizzo di mezzi alternativi all'auto privata. Fra questi, il potenziamento e consolidamento della rete delle piste ciclabili. "Il progetto – dichiara l'assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale Tiziana Benassi – è stato condiviso con i residenti del quartiere in occasione dell'ultimo incontro pubblico del CCV San Leonardo e va nella direzione di una riforma della mobilità sostenibile. Prevede la realizzazione di nuovo tratto di pista ciclabile e interventi per la messa in sicurezza delle intersezioni con le arterie principali (via Ravenna con via Europa e via Prampolini con via San Leonardo). Al termine dei lavori, le nuove piste ciclabili di via Europa e via San Leonardo saranno collegate trasversalmente da questa pista e le porte in ingresso/uscita saranno sicure e ben segnalate per tutti gli utenti della strada."

La rete ciclabile a Parma è, oggi, di 130 chilometri e il nuovo collegamento permetterà di agevolare gli spostamenti sulle due ruote. Il Comune ha stanziato circa 197 mila euro per dare seguito al progetto, cofinanziato dal Ministero dell'Ambiente, che si inserisce nell'ambito del "Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa – lavoro. Parma, mobilità sostenibile in azione!" e che prevede opere infrastrutturali di ricucitura ed adeguamento del percorso ciclabile a nord del polo intermodale della Stazione di Parma. nella direzione che porta verso il confine del centro abitato.

Il progetto prevede la realizzazione di un percorso ciclabile su Via Prampolini, a collegamento del tratto recentemente istituito su Via Ravenna e, conseguentemente dell'asse ciclabile posto su Via Europa. A questo si aggiunge l'installazione di sistemi di riduzione della velocità veicolare, su via Prampolini, in corrispondenza dell'intersezione con via Riguzzi, ed il posizionamento di opportuna segnaletica che evidenzi l'ingresso agli ambiti residenziali recentemente convertiti in "Zona 30", su via Ravenna, in prossimità dell'intersezione con via Europa, e su via Prampolini, in corrispondenza dell'intersezione con Via San Leonardo. Contestualmente si provvederà alla riqualificazione della segnaletica orizzontale e verticale dell'intera porzione di quartiere interessata dagli interventi.

(allegata la Tav. 4 Via Prampolini)

 

 

Parma, 7 dicembre 2018. In vista della partita Parma Calcio - Chievo che si disputerà domenica 9 dicembre, alle ore 15, allo stadio Tardini, sono state previste le seguenti modifiche alla viabilità.

Dalle ore 10 alle ore 18 istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lungo le seguenti strade: via Torelli; viale Duca Alessandro (nel tratto compreso da piazzale Risorgimento a via Viotti); via Puccini; via Pezzani; via Scarlatti; viale Partigiani d'Italia da piazzale Risorgimento alla rotatoria con viale Campanini; nel parcheggio (lato Sud) compreso tra viale S. Michele, piazzale Risorgimento e viale P. M. Rossi (escluso venditore ambulante autorizzato); viale San Michele (eccetto veicoli accreditati con apposito permesso "Parma Calcio"); viale Pier Maria Rossi (eccetto invalidi primi tre stalli di sosta righe blu da piazzale Risorgimento in direzione piazzale Vittorio Emanuele II e veicoli accreditati con apposito permesso "Parma Calcio "); parcheggio scambiatore Nord Largo Maestà del Taglio.

Dalle ore 11 fino a cessate esigenze (per montaggio strutture temporanee a servizio della manifestazione sportiva): istituzione del divieto di circolazione veicolare nella bretella di collegamento di via Torelli con viale Partigiani d'Italia.

Istituzione del divieto di circolazione veicolare in viale Partigiani d'Italia da piazzale Risorgimento a via Puccini (corsia Sud) fronte ingresso Curva Nord dello Stadio "E. Tardini".

Istituzione del divieto di circolazione pedonale in viale Partigiani d'Italia, marciapiede lato est fronte ingresso Curva Nord dello Stadio "E. Tardini". I pedoni dovranno servirsi del marciapiede sul lato opposto.

Dalle ore 13 fino a cessate esigenze istituzione del divieto di circolazione veicolare, da attuarsi a richiesta del Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico, all'interno dell'area delimitata dalle seguenti strade e piazze, che manterranno la transitabilità: viale Campanini; strada Zarotto (nel tratto compreso tra via Mantova e via Montebello); via Montebello(da via Galimberti a strada Zarotto); via Galimberti (da via Montebello a via Anna Frank); via A. Frank, da via Martiri di Cefalonia a via Galimberti; via Martiri di Cefalonia, da via Anna Frank a Sette F.lli Cervi; via Sette Fratelli Cervi (nel tratto compreso tra via Martiri di Cefalonia e viale Duca Alessandro); viale Duca Alessandro (nel tratto compreso tra via Sette Fratelli Cervi e via Pizzi); via Pizzi; viale Solferino (nel tratto compreso tra via Pizzi e viale Martiri della Libertà); viale Martiri della Libertà (non transitabile); viale San Michele (non transitabile); viale Pier Maria Rossi, da viale Campanini a piazzale Vittorio Emanuele II.

Dal provvedimento di divieto di circolazione sono esclusi i residenti che esibiscono un documento d'identità (fatto salvo quanto disposto dal Funzionario Dirigente i servizi di Ordine Pubblico) fatta eccezione per via Torelli il cui transito è consentito ai soli residenti titolari di posto auto interno, i veicoli delle Forze di Polizia e di pubblica assistenza e di soccorso, i mezzi Azienda TEP SpA destinati al trasporto dei tifosi locali, i taxi, i velocipedi, i ciclomotori, i pullman dei giocatori delle due Società calcistiche interessate alla manifestazione sportiva, i veicoli accreditati Parma Calcio 1913, con apposito permesso, diretti ai posti auto dedicati in viale Pier Maria Rossi e viale San Michele (totale 20 stalli riservati) i veicoli con autorizzazione cat. invalidi nazionale.

Istituzione del divieto di circolazione, anche pedonale, dalle ore 13, per i tifosi locali in: via Torelli (nel tratto compreso tra da piazzale Risorgimento all'intersezione con via Anna Frank); via Viotti (tra via Torelli e via Duca Alessandro); via Massari (nel tratto compreso tra via Montagnana e via Torelli eccetto residenti).

Istituzione del divieto di circolazione anche pedonale, dalle ore 13 per i tifosi ospiti in: via Duca Alessandro (nel tratto compreso tra piazzale Risorgimento e via Viotti).

Dalle ore 13 alle ore 18: istituzione di area di sosta riservata ai veicoli che espongono l'autorizzazione invalidi nazionale in via Puccini (nel tratto compreso tra Viale Partigiani d'Italia e via Bandini).

Dalle ore 12.30 alle ore 19: destituzione della corsia preferenziale di strada Zarotto e contestuale
disattivazione del sistema elettronico di rilevamento dei transiti.

Inoltre, dalle ore 10 alle ore 20 di domenica 9 dicembre e comunque fino a cessate esigenze: in via Toscana – civico 7A nella porzione di area di parcheggio interna all'Auditorium "N. Paganini" istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati su tutto il piazzale, esclusi mezzi autorizzati Società Parma Calcio 1913 che esibiscono apposito permesso.

Martedì, 04 Dicembre 2018 12:00

Vacanze a Milano Marittima, dove soggiornare?

Milano Marittima è sicuramente una delle località principe dove trascorrere le proprie vacanze estive. Vediamo qualche consiglio per scegliere l'hotel migliore per le proprie esigenze.

L'estate è ancora lontana, ma per chi vuole scegliere con tutta calma l'hotel dove soggiornare è meglio anticipare tutti. Solo in questo modo, si potrà essere sicuri di avere a disposizione una delle migliori stanze presenti all'interno della struttura.

Le proposte per una vacanza a Milano Marittima sono davvero molte, e in molti casi è difficile scegliere dove soggiornare. Per chi non ha ancora un'idea, l'Hotel Solemare può essere una vera e propria soluzione a ogni problema. Questo hotel 3 stelle superior a Milano Marittima, risulta essere una delle scelte più apprezzate tra quelle presenti in questa ridente località turistica dell'Emilia Romagna.

Si trova affacciato direttamente sul Mare Adriatico, così da permette a ogni risveglio di godersi una vista rigenerante e di beneficiare dell'aria ricca di iodo che la brezza marina porta. La famiglia Boni lo gestisce da oltre 30 anni, sempre con il sorriso e con il tipico calore che possono vantare gli abitanti dell'Emilia Romagna.

Proprio queste regione, che da molti anni ha fatto del turismo una delle sue attività cardine, si rispecchia nella cucina che l'hotel offre ai propri ospiti. Dalla prima colazione alla cena serale, sono molti gli ingredienti e i piatti della tradizione che si possono trovare all'interno del menù. Con il passare delle stagioni e il variare delle proposte, si può intraprendere un vero viaggio alla scoperta dei manicaretti di questa regione e della zona di Milano Marittima.

L'Hotel Solemare non è solo un luogo dove dormire e mangiare. Proprio di fronte all'hotel, è presente il Peperittima Beach Club. Questa spiaggia privata, dove sono disponibili cabine per cambiarsi, sdraio e ombrelloni per godersi i caldi raggi del sole e servizi dedicati alle famiglie, è parte del gruppo MiMa Club Hotel. L'Hotel Solemare, insieme all'Hotel Majestic e al Peperittima Beach Club formano un tris di strutture in grado di offrire a ogni tipologia di turismo un servizio dieci e lode.

Se gli hotel sono un fiore all'occhiello per la famiglia Boni, il centro sulla spiaggia non è certamente da meno. Creato per offrire una serie di servizi come baby beach, biblioteca per i bambini e ludoteca, nel corso degli anni ha affinato i suoi servizi per diventare un punto di riferimento anche per gli ospiti più grandi.
L'aggiunta di un'area ricca di attività da compiere mentre ci gode i caldi raggi del sole (campi da beach volley/racchettoni, calcio balilla e ping pong solo per citare alcuni dei servizi), così come un'area di cocktail lounge direttamente sulla spiaggia, rendono questo bagno perfetto anche per chi vuole divertirsi con i propri amici.

Soggiornare presso l'Hotel Solemare a Milano Marittima, può considerarsi una delle opzioni migliori per chi è alla ricerca di una struttura ricettiva di classe superiore e con un rapporto qualità/prezzo davvero sorprendente.

Lunedì, 26 Novembre 2018 10:49

Una mobilità ecologica è possibile

Novellara, 26 novembre 2018 – Una mobilità più ecologica è possibile: a Novellara sono entrate ufficialmente in funzione le due colonnine installate recentemente da Enel X, che permettono di ricaricare le auto elettriche.

Il progetto, realizzato da S.a.ba.r. in collaborazione con Enel, è stato presentato ufficialmente a settembre e sta vedendo gradualmente la luce in tutti gli otto Comuni della Bassa Reggiana.

L'obiettivo della Regione Emilia Romagna è quello di arrivare all'installazione di 2.000 colonnine elettriche entro il 2020. Una cifra importante, soprattutto se si considera che in tutta Italia le colonnine sono oggi solamente 2.108. Le cose però sono destinate a cambiare, se è vero che entro 20 anni dovranno circolare nel mondo 600 milioni di auto elettriche, contro i 2 milioni di oggi.

A Novellara le due colonnine elettriche si trovano in via C. Malagoli (presso il parcheggio della Coop) e in via Roma, vicino al semaforo che porta alla stazione dei treni.

Con le colonnine installate sul territorio degli 8 Comuni di S.a.ba.r., la Bassa Reggiana arriva ad avere una postazione per la ricarica per ogni 5.000 abitanti: un traguardo d'eccellenza, facilmente accessibile anche grazie all'APP Enel X Recharge, che geolocalizza le diverse colonnine e segnala se siano libere o occupate.

 

 

Domenica, 25 Novembre 2018 19:00

F1, l'ultima notte di Abu Dhabi

Hamilton chiude in bellezza. Vettel, secondo, va sul podio nella sfortunata gara di addio alla Rossa di Raikkonen. Alonso lascia la F1. Negli Emirati Arabi si chiude un'epoca.

di Matteo Landi

Terminata la gara Hamilton, Vettel ed Alonso intrattengono il pubblico di Abu Dhabi con burnout e "donuts". Il fumo sprigionato dai loro pneumatici ed il rombo delle power unit chiudono questa stagione. Oggi Alonso non ha colto neanche un punto, ma gli sfidanti 2018 decidono di omaggiarlo facendolo partecipare alla festa. L'ultima gara del campionato ha segnato lo spartiacque fra la Formula 1 moderna e quella contemporanea. Il non ritorno di quella F1 che tutti ricordano come ruggente. Il pilota spagnolo, due volte campione nel mondo (2005 e 2006 con Renault) lascia la categoria, deluso da una McLaren che, da quando nel 2015 lo ha nuovamente accolto nelle sue fila, non ha saputo graffiare. "Domineremo" disse Ron Dennis, allora team principal della squadra inglese che nella stagione del ritorno di Alonso iniziò una collaborazione, ai posteri infruttifera, con Honda. Invece, per la squadra di Woking, arrivarono solo delusioni. Nonostante queste, nonostante le sconfitte, il Circus della F1 saluta un Alonso mai domo, sempre combattivo, in pista e nelle dichiarazioni. A dimostrazione che il sacro fuoco delle corse arde ancora in lui, pronto a sprigionarlo altrove, alla ricerca della vittoria nella 500 miglia di Indianapolis che metterebbe la ciliegina sulla torta di una carriera, per tanti suoi colleghi, invidiabile. Il non ritorno di una F1 ruggente, dicevamo, non solo per l'addio (o sarà solo un arrivederci? Schumacher insegna...) di Alonso ma anche per il saluto di Kimi Raikkonen alla Ferrari. Il finlandese non lascerà la F1, ma dalla prossima stagione sarà la chioccia di Giovinazzi in Alfa Romeo-Sauber. Gli svizzeri, ampiamente finanziati dal marchio fondato a Milano, sono stati la squadra che ha mostrato maggiori progressi rispetto al 2017, tanto da classificarsi ottava fra i costruttori, davanti a Toro Rosso-Honda e Williams-Mercedes. Riesce comunque difficile pensare che Raikkonen possa ancora affacciarsi nei piani nobili della classifica. Eppure, come da lui dichiarato, il finlandese si troverà in una situazione assolutamente confortevole: continuerà a correre nella massima formula, con meno attenzione mediatica, meno pressioni e meno...conferenze stampa. Comunque andrà Kimi sarà per sempre ricordato dai fans della Rossa per il titolo da lui vinto nel 2007, ad oggi l'ultimo conquistato da un pilota Ferrari, per il suo "attaccamento alla maglia", come dimostrato più volte – a parte le varie occasioni in cui ha sacrificato gli interessi personali a quelli della squadra basta affacciarsi sulla sua pagina Instagram per capirlo – per il suo essere unico, pur cercando di non esserlo.

Baci e abbracci per Alonso, Vandoorne, Ericsson e Sirotkin.

Sì, Abu Dhabi 2018 rappresenta un momento di passaggio per tanti: saluti anche per Ericsson, cercherà fortuna in Indycar, e per Vandoorne, talento privato della possibilità di esprimersi al meglio a causa di una McLaren che riesce nell'impresa di far disinnamorare della F1 sia il grande Alonso che il giovane belga, prossimo Formula E driver. La massima Formula si priverà solo momentaneamente di Ocon, rimasto senza sedile, ma visto che il cartellino è in mano a Toto Wolff c'è da credere che lo ritroveremo presto a competere con Hamilton e compagni. In quanto a Sirotkin, il russo rischia di rimanere negli annali della F1 con le misere statistiche di questo campionato – un solo punto conquistato – in quanto il suo sedile sarà occupato da qualcuno che ha già scritto la storia.

Kubica: il ritorno che scalda i cuori

Al posto di nomi che non vedremo più, il prossimo campionato ne ritroveremo infatti uno grosso, uno che conta davvero: quello di Robert Kubica. Correrà con la Williams e calcherà di nuovo i circuiti di quel grande Circus che abbandonò dopo il terribile incidente di cui si rese protagonista durante il Rally di Andora nel febbraio del 2011 e che rischiò di compromettere definitivamente la sua carriera. Quella del polacco è una storia che scalda i cuori e poco importa se guiderà una, si presume, modesta Williams: è un incitamento a non mollare mai, un esempio. E attenzione, Kubica non ha intenzione di tornare per fare la comparsa ma per continuare una carriera che si prevedeva sfolgorante. E sa essere ancora veloce, rinforzato nella tempra da difficilissimi anni di riabilitazione.

Hamilton chiude in bellezza. Vettel è secondo davanti a Verstappen

Abu Dhabi 2018, ultimo giorno di scuola per tutti, anche per il fresco campione del mondo Lewis Hamilton, che chiude da primo della classe. Per l'ultima di campionato, a titoli già assegnati, Mercedes decide di tornare a dotare le sue frecce d'argento dei famigerati cerchi forati dopo averne fatto a meno nelle ultime gare. Ed Hamilton vince dominando. Merito suo, impeccabile per tutta la stagione, ma merito anche della tanto discussa soluzione Mercedes? I fatti dicono che senza di essa i piloti della squadra anglo-teutonica hanno sempre faticato. Anche oggi, se Bottas non avesse accusato problemi ai freni, avrebbero potuto portare a casa una sonante doppietta. Invece sul podio sono finiti Vettel e Verstappen. Per il tedesco è un altro importante step, necessario per mettersi alle spalle una seconda parte di stagione difficile, per l'olandese si tratta di un'altra conferma. Nel 2019, se Honda compierà ulteriori progressi, c'è da scommettere che a lottare per il titolo ci sarà anche il, fino ad ora, compagno di Ricciardo. Quest'ultimo ha lasciato la casa austriaca con un buon quarto posto: adesso potrà dimenticarsi gli screzi con Marko e soci per dedicarsi alla nuova avventura targata Renault.

Raikkonen: addio alla Rossa con un ritiro ma terzo nel mondiale!

Avrebbe meritato ben altra conclusione il campionato di Raikkonen: la sua gara è durata solamente sei giri, poi noie elettriche lo hanno costretto a lasciare, per sempre, il sedile della Rossa. Nonostante tutto Kimi potrà ricevere il premio che spetta al terzo classificato nel campionato piloti, a dimostrazione di quanto soddisfacente sia stata la sua stagione: 12 podii, come Vettel, ed il ritorno alla vittoria con la Rossa. Adesso spetterà al giovane Leclerc, oggi ottimo settimo al traguardo, non far rimpiangere ai fans della Rossa il glorioso finlandese.

Il campionato 2018 va in archivio, fra gioie, dolori, polemiche, addii e speranze

Con la gara disputata negli Emirati Arabi si chiude un campionato combattuto ed avvincente, che ha visto la Ferrari passare dal ruolo di prima attrice a quello di inseguitrice. Con un Hamilton mai così forte: veloce ed affidabile. Non si può dire la stessa cosa di Vettel, protagonista di grandi cavalcate – vengono in mente, su tutte, le belle vittorie conquistate in Bahrain e Belgio, in momenti importanti della stagione – e brutti errori, vedi i vari testacoda compiuti da Monza in avanti e soprattutto la vittoria gettata al vento in Germania. Per sempre rimarranno dubbi sulla totale legalità delle monoposto Mercedes, senza dimenticare l'aiutino Pirelli delle gomme con battistrada ridotto, arrivato durante la fase calda della stagione per risolvere problemi riscontrati da Hamilton e Bottas. Non ci dimenticheremo delle penalità inflitte, giustamente, al pilota di punta Vettel, da commissari talvolta troppo docili con i piloti Mercedes. Tuttavia chiudere con le polemiche non sarebbe giusto nell'anno in cui si è celebrato il quinto titolo conquistato da un Hamilton, al pari di Fangio, dietro al solo Schumacher fermo a sette. Chissà che in un prossimo futuro non vedremo a bordo di una F1 il figlio di Michael, Mick Schumacher, fresco campione europeo di F3. Nell'attesa di scoprire nuovi talenti, chissà che Giovinazzi non ci faccia tornare a gioire di nuovo per un pilota italiano in un campionato 2019 che si preannuncia interessante, con Ferrari che vorrà sfidare ancora Mercedes e Red Bull pronta ad entrare in gioco se Honda non tradirà la loro aspettative. Buonanotte al Mondiale 2018 e buon riposo ai 20 piloti che hanno animato il campionato appena concluso. Marzo 2019 arriverà presto.

Da Agamare a I Viaggi del Ventaglio, passando per Columbus, Eurotravel, Maxitraveland, Teorema, Todomondo: negli ultimi anni l'elenco degli operatori usciti di scena è impressionante. Eppure -secondo quanto osserva SpeedVacanze.it- per chi ha saputo cavalcare l'era dell'online il settore oggi vola, superando la soglia degli 11 miliardi di euro (+15% rispetto al 2017).

Di pari passo con il boom di Internet e del «fai-da-te» e con la crisi economica nazionale e le turbolenze internazionali che hanno stravolto le dinamiche di mercato, il mondo delle agenzie di viaggi si è profondamente trasformato negli ultimi 10 anni. A metterlo in evidenza è SpeedVacanze.it, il tour operator che ha inventato l'esclusiva formula dei viaggi per single.

Un terzo di quelli che erano i primi 30 tour operator italiani è oggi sparito. Operatori "illustri" come Teorema -che dagli Anni Novanta fino al primo lustro del 2000 ha fatto storia- o come I Viaggi del Ventaglio, che dopo il fallimento prova a oggi a risorgere cambiando pelle, con un nuovo nome ed un franchising con strategie commerciali e piattaforme d'acquisto comuni per villaggi all'estero.

«I tour operator in Italia hanno visto il fatturato passare dai 7 miliardi di euro del 2007 ai circa 3,5 del 2016» così spiega la crisi Giuseppe Gambardella, fondatore di SpeedVacanze.it ma anche di SpeedDate.it, portale quest'ultimo che offre ai single il modo più veloce e divertente per incontrare nella vita reale gente nuova e nuovi potenziali partner.

Così sono spariti anche Eurotravel, Rallo Viaggi, Orizzonti, Todomondo, Columbus, Agamare, Maxitraveland, tutti travolti dalle OTA, acronimo inglese che sta per «online travel agency». Una ventina di superstiti tradizionali rimasti sul mercato hanno invece dovuto cercare dimensioni maggiori e cambiare modello di business.

Eppure nel 2017 il turismo ha generato un fatturato e-commerce che ha superato la soglia dei 10 miliardi di euro. «Un volume impressionante, destinato a crescere ancora molto nei prossimi anni» commenta Roberto Sberna, direttore generale di SpeedVacanze.it.

E per il 2018 il risultato stimato da SpeedVacanze.it vede un ulteriore aumento del 15% rispetto ai 10,7 miliardi di euro del 2017. Un altro anno brillante, dunque, che si chiuderà avendo generato un fatturato e-commerce viaggi che supera la soglia degli 11 miliardi di euro, raggiungendo gli 11,5 miliardi di euro.

Grazie anche al peso del turismo, nel 2018 il valore dell'e-commerce in Italia supererà complessivamente i 39 miliardi di euro, assestandosi a 39,3 miliardi, con una crescita dell'12% rispetto al 2017, facendo così recuperare all'Italia parte del ritardo rispetto ad altri Paesi come la Francia che ha un fatturato e-commerce complessivo di oltre 80 miliardi di euro. «Il doppio rispetto al nostro» sottolinea il direttore generale di SpeedVacanze.it.

 

 

Le conferme: "Squadra che vince non si cambia" Giracing e Mulino Alimentare spa. Maggiori impegni per Jacopo Villani e salto di categoria per una crescita professionale del giovane centauro di Guastala.

di redazione Guastalla 16 novembre 2018 - Jacopo Villani, è un bambino di quasi 11 anni appassionato alle due ruote veloci. Il suo numero di gara è l'8, la cifra che lo distingue e che è diventato un portafortuna perché è il suo numero preferito da sempre.

Jacopo affronterà la nuova stagione con una gran carica e voglia di riscatto. Traguardi di assoluto rispetto sono stati raggiunti da Jacopo#8 nella stagione appena terminata ma che sarebbero stati molto migliori se non fossero sopraggiunti alcuni sfortunati fattori congiunturali e tecnici negativi.
E, come diceva il grande Vujadin Bosckov, "squadra che vince non si cambia", Jacopo Villani proseguirà felicemente la sua carriera con il Team GiRacing e con il surplus di energia del Parmigiano Reggiano di Mulino Alimentare spa, uno dei maggiori player nazionale del settore.

La storia agonistica di Jacopo#8 2015/2018
2015
a 8 anni partecipa al campionato UISP primi passi
2016
partecipa al campionato CIV, nella categoria Junior A seguito dal team Space.
Si classifica 27° su 41 bambini, direi il più piccolo e con meno esperienza.
2017
a 10 anni partecipa al campionato CIV Junior B seguito dal team GiRacing.
Concludendo la stagione in 8° posizione.
2017
si iscrive come privato al EMRRC (European Mini Road Racing Championship)
che si è disputato a Castrezzato Motorsport Arena, sempre nella classe Junior B,
in competizione con bambini di tutta Europa
2018
si è iscritto al campionato CIV categoria Junior C sempre con il team GiRacing.
Si classifica al 6° sposto
2018
questa volta con il Team GiRacing partecipa alla EMRRC
(European Mini Road Racing Championship) che si è disputato
a Castrezzato Motorsport Arena, nella classe Junior C, e si classifica
al 5° posto, con grande soddisfazione.


PROGETTO - 2019/2020
Jacopo gareggerà ancora nella categoria minimoto ma cambierà classe entrando nella Open A, dove la moto e il motore saranno diversi con diverse prestazioni.
Restare ancora un anno in minimoto è una decisione maturata per consentire al pilota di maturare e migliorare il suo rapporto con la potenza e velocità più elevate. Un calendario di gare con piloti, magari, più grandi e con maggiore esperienza di lui, con i quali potrà sfidarsi e utile a sostenere la crescita professionale di Jacopo Villani.
Jacopo farà sempre parte del Team GiRacing di Brescia, insieme a loro guardiamo con ottimismo alla prossima stagione. Ci aspettiamo un campionato impegnativo, ma abbiamo tutte le carte in regola per affrontare la stagione nel migliore dei modi, tanto che l'obiettivo prefissato è avere il pilota nei primi posti della top. Villani Jacopo, sarà iscritto con il team satellite della scuderia Pasini come wild-card a gare di miniGP per avere un assaggio e un primo approccio con moto più performanti.
Tutto questo per preparare il pilota per future esperienze in pre-moto3 con moto ancora più grandi, più potenti con prestazioni di altro genere.
In questo nuovo progetto cerchiamo l'aiuto di più persone possibili, che credano nel pilota e nel team.

Giracing Minibike Tecnology è ancora con Jacopo Villani
Il TEAM GIRACING nasce dalla passione di quattro fratelli ( Roberto, Luciano, Luigi e Marco Gilberti ), per le Moto.
Il tutto ha inizio con la produzione di ricambi per poi specializzarsi nella costruzione di Minimoto e con l'idea di partecipare al Campionato Italiano FMI .
Dopo qualche anno di partecipazione, il Pilota Jacopo Villani e il Team Giracing si conoscono e nasce subito un buon feeling.
Il primo anno (2017) è stato un anno dove pilota e Team si sono conosciuti ottenendo un buon ottavo posto nel Campionato Italiano FMI.
Nell'anno appena trascorso (2018), cambiando categoria, si sono posizionati al sesto posto in Campionato Italiano FMI, e un quinto posto nel Campionato Europeo FIM.
Per l'anno 2019 si è deciso di proseguire il rapporto, cambiando ancora volta categoria, per permettere al pilota di crescere.
Il Team Giracing, è una Famiglia dove un pilota può crescere e migliorarsi sotto tutti gli aspetti.
Pilota e team lavorano nella stessa direzione con l'obiettivo di migliorarsi ogni anno.
Jacopo, naturalmente, è molto soddisfatto di proseguire con il Team Giracing!

 

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Domenica, 11 Novembre 2018 22:23

F1, Brasile: ad Hamilton piace vincere facile

Gioia incontenibile a fine gara per l'inglese che vince, di fortuna, e consegna il titolo costruttori alla Mercedes. Weekend dominato dai dubbi e dalle scelte scellerate dei commissari. Vettel delude, Raikkonen salva la faccia alla Ferrari e va sul podio.

di Matteo Landi

Dopo il titolo mondiale conquistato da Hamilton, in Brasile, arrivano altre gioie per il team Mercedes. Con una gara di anticipo sul termine della stagione la squadra teutonica afferra il quinto mondiale costruttori consecutivo. Non è un record, a Maranello erano riusciti a vincerne addirittura sei, fra il 1999 ed il 2004. Ma fa comunque impressione. L'era turbo-ibrida, iniziata nel 2014, è un affare esclusivamente Mercedes e l'unico che è stato capace di interrompere l'altro dominio, quello di Hamilton, fu nel 2016 l'allora compagno di marca Rosberg. In Brasile va in archivio un gran premio avvincente. Tre marche, Mercedes-Red Bull-Ferrari, che si sfidano a muso duro: sorpassi, ruotate e strategia. Avremmo voluto parlare solo di questo ed invece, dopo la storia dei cerchi forati (ancora la Federazione non ha sciolto i dubbi e Mercedes per non rischiare reclami ha deciso di farne a meno anche in Brasile), altre nubi si addensano sopra il mondiale 2018. La solita storia, ormai vien da dire, che vede gli stessi commissari bacchettoni con alcuni piloti ed alcune squadre e decisamente "molli" con altri, vedi Hamilton, Bottas (ricordate le prove di Spa?) e la stessa Mercedes.

Hamilton da sanzionare, ma la scusa è pronta e servita

In Sud America ad approfittare della benevolenza degli stewart è stato Hamilton. Il vincitore del Gp del Brasile, partito da una pole position meritata per la velocità espressa al sabato ma regalata dalla Federazione, o chi per essa, che non è intervenuta nei confronti del campione del mondo in carica, nonostante durante le qualifiche si fosse reso protagonista di ben due "impedimenti": uno, opinabile, nei confronti di Raikkonen e l'altro nei confronti del povero Sirotkin costretto ad andare persino sull'erba per evitare un disattento Hamilton. Se la condotta del pilota inglese non ha danneggiato particolarmente il pilota Ferrari, è difficile stimare il tempo perso dal finlandese per evitare il pilota Mercedes, il discorso è totalmente diverso per il caso Hamilton-Sirotkin. Il pilota Williams non era nel suo giro veloce, ed è questa la "motivazione" trovata dai commissari che non hanno comminato alcuno sanzione ad Hamilton. Ma qual'è lo scopo delle penalità? Sanzionare solo chi danneggia il giro di qualifica ad altri o anche chi crea situazioni di pericolo? Viene in mente la qualifica dell'ultimo Gp d'Austria, con Vettel arretrato di tre posizioni in griglia per aver intralciato Sainz nel suo giro veloce, peraltro già compromesso alla prima staccata dal pilota iberico. In quel caso la decisione dei commissari arrivò puntuale come le tasse per Vettel. Il pilota tedesco la meritò e la scontò, senza troppe scusanti. Ancora una volta invece i commissari si attaccano ad inutili cavilli per evitare di rallentare la marcia trionfale dell'armata Mercedes. Paradossale che la reprimenda sia arrivata per Vettel, con tanto di multa da 25.000 euro, irrequieto durante la procedura del peso. Come dire...sono più importanti la forma e la "facciata" della sostanza. Ma questo weekend la faccia l'ha persa l'intera F1.

Ocon sperona Verstappen ed Hamilton vince. Senza merito.

Le cose non sono migliorate il giorno della gara, quando Verstappen, leader e pronto a prendersi una meritata vittoria, è stato inspiegabilmente speronato dal doppiato Ocon, pilota Force India dell'accademia Mercedes. L'olandese è riuscito comunque ad arrivare secondo ma con l'incidente le porte per la vittoria si sono spalancate per Hamilton, gioioso a fine gara per il titolo mondiale costruttori vinto dal suo team. La squadra anglo-tedesca l'ha indubbiamente meritato, per quanto mostrato nell'arco dell'intera stagione, ma qualche ombra sull'andamento di questo combattuto campionato rimarrà per sempre.

Vettel in affanno. Che fine ha fatto il campione pre-Monza?

Qualche ombra permane anche sulla situazione di Vettel. Il pilota Ferrari, velocissimo durante le qualifiche, è parso sottotono durante tutta la gara. Scattato dalla prima fila ha subito perso la seconda posizione a vantaggio di Bottas. Il tedesco avrebbe potuto sfruttare a suo favore l'essere partito con gomme più dure e durevoli rispetto a quelle montate dalla diretta concorrenza, malgrando lo start non eccezionale la vittoria sembrava quindi alla portata. Ed invece sono bastati pochi chilometri per rendersi conto che il tedesco non sarebbe stato della partita. Verstappen prima e Raikkonen dopo hanno sfilato il pilota secondo nel mondiale. Un problema ad un sensore potrebbe aver rallentato la marcia di Vettel ma il sesto posto finale lascia un pesante interrogativo: il Vettel pre-Monza è davvero tornato nello scorso Gp del Messico o in Ferrari devono iniziare a preoccuparsi? In questa stagione, al tedesco, resta solo una gara per convincere Arrivabene che il campione è intatto. Altrimenti chiuderemo il 2018 con un dubbio che ci accompagnerà fino al marzo 2019.

Raikkonen salva la Ferrari e va sul podio

La prossima stagione la Ferrari farà a meno di Raikkonen, in favore di Leclerc. Avranno fatto bene a Maranello a privarsi dei suoi servigi? In Brasile il finlandese si è reso autore di una gara solida e consistente. Tanto che al 35esimo giro Vettel, tornato davanti al compagno di squadra dopo il pit stop, ha ricevuto l'ordine di farsi da parte per lasciarlo passare. Poco dopo Raikkonen si è sbarazzato di Bottas issandosi in zona podio. Per racimolare punti e podii la Ferrari, in questo finale di stagione, si sta affidando al pilota di Espoo, prossimo al passaggio in Sauber. Fortuna che l'acquisto 2019, Charles Leclerc, si continui a dimostrare veloce ed incredibilmente concreto, se si pensa che è solo nell'anno del debutto. Alla bella terza piazza di Raikkonen il pilota monegasco ha risposto con una eccellente settima posizione, il primo degli altri dopo Mercedes, Red Bull e Ferrari.

Ricciardo d'orgoglio!

Non voleva correre le ultime due gare. Sconsolato ed arrabbiato per i continui problemi tecnici, Ricciardo, è poi tornato sui suoi passi, onorando il contratto in essere. A Interlagos ha insaccato l'ennesima penalità per sostituzioni impreviste sulla sua vettura e, dalla 11esima posizione in griglia, si è rimboccato le maniche. Per una volta la sua vettura non lo ha tradito e l'australiano ha sfoggiato la sua immensa classe. Sorpassi all'esterno, all'interno, ruotate. Fosse partito più avanti, forse, avrebbe vinto. Il quarto posto finale a 5 secondi da Hamilton la dice lunga. Ricciardo non sale sul podio da fine maggio, quando vinse il Gp di Monaco. Da allora tante sfortune gli hanno tolto il sorriso, costringendolo per il 2019 alla fuga nel team ufficiale Renault. Oggi non ha potuto bere lo champagne ma ha mostrato, se ce ne fosse bisogno, che la sua classe è intatta.

Abu Dhabi chiuderà il 2018

Ad Abu Dhabi, fra due settimane, andrà in scena l'ultima tappa del mondiale 2018. Una gara decisiva per l'assegnazione della terza posizione nel mondiale piloti, al momento brandita da Raikkonen, e per Force India e Alfa Romeo-Sauber in lotta per la settima posizione nel campionato costruttori. A titoli assegnati sarà, inoltre, importante vedere se a Maranello saranno capaci di una reazione. I tifosi Ferrari se lo augurano: occhi puntati su Seb quindi, con un pensiero grande e tanta commozione per l'ultimo Gp in Rosso di Raikkonen, ultimo campione del mondo al volante di una vettura del Cavallino.

Ferrari richiama sei modelli per un problema all'airbag. Il bollettino Rapex segnala "rischio lesioni" livello grave

Ferrari sta richiamando sei modelli tra cui: 458 Italia, 458 Spider, 458 Speciale, California, FF e F12 Berlinetta, numero di lotto/codice a barre: da ZFFLJ65B000161035 fino a ZFF68NHC000198576 venduti o registrati, in Italia e Paesi Bassi. La causa del richiamo è da ravvisare nel fatto che "Un componente del sistema airbag sul lato anteriore può essere inadeguato e provocare una rottura del sistema di gonfiaggio. Di conseguenza, l'airbag del passeggero laterale può essere inserito in modo errato". La segnalazione "A12/1659/18 ", nel bollettino Rapex è stata pubblicata oggi. E il bollettino Rapex conclude sinteticamente ''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''.

Pur non essendoci stati incidenti, segnala Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Ferrari in Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai lotti in questione. La difettosità segnalata è potenzialmente ancora più rischiosa se si pensa che le supercar in questione dispongono di un'accelerazione da 0 a 100 km/h che si può realizzare in frazione di secondi e che la velocità massima è di oltre 300 km/h. Ferrari non ha indicato quanti modelli sono stati identificati in Italia.

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(9 novembre 2018)

"La cabina è depressurizzata": il volo Blue Air atterra d'emergenza, tra i passeggeri scoppia il panico.

Paura a bordo del volo 0B3755, Blue Air decollato ieri da Cluj-Napoca alle 10:10 in Romania e diretto verso la capitale Dublino, in Irlanda con arrivo previsto alle 11:55. Il velivolo è stato infatti costretto ad atterrare d'emergenza in Slovacchia, nell'aeroporto di Bratislava, in seguito all'attivazione di alcuni sensori a bordo del Boeing 737-800 che indicavano una possibile depressione della cabina. Come mostra il video girato a bordo che mostra tutta la tensione e la paura, nel giro di sette minuti l'aereo è passato dagli 11300 metri di altitudine ad appena 3mila, con una differenza di oltre 8mila metri con le maschere per l'ossigeno che scendono sui passeggeri spaventati. Così il pilota ha dato l'allarme e fatto scendere le maschere d'ossigeno, avviando una discesa controllata e chiedendo la possibilità di un atterraggio d'emergenza nell'aeroporto sloveno, dove l'aereo ha toccato terra senza problemi e tutti sono stati fatti sbarcare. Chi ha voluto proseguire il viaggio è stato fatto salire su un aereo sostitutivo, mentre Blue Air si è scusata "per i disagi.

E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" che ogni giorno nel mondo ci sono troppi incidenti sfiorati.

Una alta frequenza che non risparmia i voli reali privatissimi come, nel giro di pochi giorni, è accaduto per ben due volte al principe Harry e Megkan Markle che hanno vissuto  momenti di tensione  sul volo Qantas. Venerdì scorso infatti, durante l'atterraggio all'aeroporto di Sydney,  il pilota si accorge che sulla pista c'è un altro velivolo in fase di rullaggio. A quel punto il pilota spinge i motori al massimo, con una manovra chiamata "go-around", e riprende quota evitando il disastro. E, infatti, dopo aver girato per un po' sopra lo scalo, il pilota ha ripreso le normali manovre di atterraggio e ha regolarmente portato Harry e Meghan sulla terraferma.

Meno di 15 giorni prima, era il 13 ottobre, il jet privato che stava trasportando la coppia reale in Olanda a una festa venne colpito da un fulmine. un lussuoso Dassault Falcon 7X da 40 milioni di sterline, colpito da un fulmine e a causa del maltempo che si è abbattuto ieri sulla città inglese di Oxford da cui era decollato il jet, è stato costretto ad un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Schiphol. Secondo il Mail on Sunday, un fulmine ha colpito il muso, evitando per un pelo di bruciare le apparecchiature di navigazione.

Circa 30 milioni di volt hanno attraverso la fusoliera dell'aereo.

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(1 novembre 2018)

Ryanair e Wizz: bagaglio a mano a pagamento sospesa la nuova policy. Secondo l'Antitrust la richiesta di un supplemento per un elemento essenziale fornisce una falsa rappresentazione del reale prezzo del biglietto e vizia il confronto con altre compagnie

L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, a seguito dell'avvio di un procedimento istruttorio, ha disposto in via cautelare la sospensione della nuova policy bagagli a mano delle compagnie low-cost Ryanair e Wizz Air, che sarebbe entrata in vigore dal primo novembre 2018.

Lo si legge in una nota dell'Antitrust. In base alla nuova policy «è richiesto un supplemento di prezzo per il bagaglio a mano (trolley), che rappresenta tuttavia, spiega, un onere non eventuale e prevedibile per il consumatore che dovrebbe essere ricompreso nella tariffa standard».«Di conseguenza, secondo l'Antitrust, la richiesta di un supplemento per un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo, quale il bagaglio a mano, fornisce una falsa rappresentazione del reale prezzo del biglietto e vizia il confronto con le tariffe delle altre compagnie, inducendo in errore il consumatore».

In base alla decisione dell'Authority, Ryanair e Wizz Air dovranno quindi sospendere provvisoriamente ogni attività diretta a richiedere un supplemento di prezzo, rispetto alla tariffa standard, per il trasporto del 'bagaglio a mano grande' (trolley), mettendo gratuitamente a disposizione dei consumatori, a bordo o in stiva, uno spazio equivalente a quello predisposto per il trasporto dei bagagli a mano nell'aeromobile.

Le compagnie, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", il 60% dei viaggiatori non sarà interessato dai cambiamenti.dovranno comunicare all'Autorità entro 5 giorni le misure adottate in ottemperanza a quanto deciso.

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(31 ottobre 2018)

 A partire dall'1 novembre 2018, chi vola con Ryanair dovrà fare attenzione alle nuove regole sui bagagli. Le cappelliere saranno a disposizione di chi ha acquistato l'imbarco prioritario.

Dal 1° novembre 2018, chi vola con Ryanair e vuole portare con sé un bagaglio da 10 chilogrammi, ma non ha acquistato l'imbarco prioritario, dovrà pagarlo. Se si decide di registrare il bagaglio al momento della prenotazione iniziale, il costo per il bagaglio da 10 kg sarà di 8 euro. Se viene aggiunto successivamente alla prenotazione fino a 40 minuti prima dell'orario di partenza previsto) il costo sarà di 10 euro. Questo bagaglio dovrà essere depositato al banco consegna bagagli prima di passare il controllo di sicurezza. Potrà essere ritirato nell'aerea di recupero bagagli all'aeroporto di destinazione.

Quei passeggeri che non hanno aggiunto il bagaglio a mano da 10 kg al momento della prenotazione possono acquistarlo anche direttamente all'aeroporto, ma naturalmente le condizioni cambiano. Se il bagaglio viene acquistato al banco deposito bagagli costa 20 euro, altrimenti, se viene fatto al gate di imbarco, il costo sarà di 25 euro. In aereo si potrà portare un bagaglio a mano piccolo che misuri non più di 40x20x25 cm. Queste dimensioni sono aumentate rispetto a prima che erano di soli 35x20x20 cm.

Per chi ancora non lo sapesse, esistono già dei mini trolley che misurano proprio 40x20x25 cm, quindi se il viaggio è molto breve e non dura più di un weekend, può darsi che questo piccolo bagaglio sia sufficiente a contenere tutto il necessario. L'importante è che questo bagaglio possa essere posizionato sotto il sedile di fronte. Le cappelliere saranno riservate ai passeggeri che hanno acquistato l'imbarco prioritario. Attenzione a non fare i furbi perché ai check-in e ai gate Ryanair avrà dei nuovi misuratori bagagli adattati alle nuove misure.

Informa infatti la compagnia che "Se il bagaglio piccolo gratuito dei clienti che non hanno acquistato l'imbarco prioritario non si adatta al nuovo misuratore, ciò significa che il loro bagaglio è più grande del 25% rispetto alle misure consentite. Pagheranno una tariffa sul bagaglio pari a 25 euro e questo sarà etichettato e imbarcato in stiva".

Solo a chi viaggia con un neonato o a un bambino sotto i due anni sarà permesso portare una piccola borsa in più da 5 kg.

Secondo Ryanair i principali benefici del nuovo regolamento saranno la diminuzione dei ritardi dei voli, ma di fatto, quello del bagaglio è un costo in più per i viaggiatori.. Oggi si pagano 25 euro per valigie di massimo 20 chili. L'obiettivo è quello di convincere i passeggeri a spedire il bagaglio per ridurre il più possibile i tempi di imbarco ed evitare ritardi nella partenza dei voli. Secondo quanto afferma la compagnia in una nota, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", il 60% dei viaggiatori non sarà interessato dai cambiamenti.

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(29 ottobre 2018)

Cerchi forati sì, cerchi forati no. La Federazione gioca a nascondino con la soluzione tecnica Mercedes ed intanto Hamilton conquista il quinto titolo iridato. Come Fangio. Alle spalle del solo Schumacher. Siparietto dei commissari a parte, Hamilton merita eccome il titolo 2018. Ferrari fa doppio podio: Vettel è secondo davanti a Raikkonen in una domenica da non dimenticare.

di Matteo Landi

Solo la matematica separava Hamilton dal suo quinto titolo mondiale. Un campionato che fino al Gp del Belgio del 28 di agosto sembrava potesse rimanere aperto sino all'ultima curva dell'ultima gara e che, invece, ha trovato un epilogo vincente per il pilota Mercedes con ben due gare di anticipo sul termine della stagione. Nel mezzo troppi errori da parte della diretta concorrenza targata Ferrari. Una luce che a Maranello si è spenta in quel primo giro del Gp d'Italia, che avrebbe dovuto mettere le ali a Vettel ed invece lo ha spedito all'inferno. Si è riaccesa con la bella vittoria di Austin ad opera del pilota più maturo del box, quel Raikkonen che rimane l'ultimo iridato della casa del Cavallino Rampante. Da quando è iniziata l'era turbo-ibrida la Mercedes ha dominato la scena ed i suoi piloti vincono ininterrottamente i mondiali dal 2014. Dall'anno della svolta regolamentare ad oggi in Ferrari hanno lavorato sodo, compiuto progressi pazzeschi. Non è ancora sbiadito il ricordo delle due Rosse che arrancavano sui rettilinei, umiliate anche dalle Force India. Quanti progressi fino a questa stagione, in cui la Mercedes ha messo in campo ogni arma per battere una Ferrari che si è azzoppata da sola. E forse è questo ciò che brucia di più. Oggi Hamilton raggiunge Fangio, a quota 5 titoli mondiali. Il pilota che porta il n°44 ha complessivamente meritato l'alloro che lo proietta fra i grandissimi della specialità. Dietro solamente a Michael Schumacher ed ai suoi 7 titoli mondiali. Alla fine della corsa messicana Hamilton sorride, salta dalla gioia, malgrado abbia appena terminato una delle peggiori gare della sua carriera: 4°, dietro ai due ferraristi ed a quasi un giro di distacco dal vincitore Verstappen.

Hamilton fa cinque ed eguaglia Fangio. Peccato per quelle ombre

Una gara in cui l'inglese ha costantemente sofferto di problemi alle gomme, dopo che i suoi tecnici hanno deciso di abbandonare ancora una volta, per non rischiare eventuali reclami che avrebbero potuto mettere in discussione l'esito di gara e mondiale, la soluzione dei "cerchi forati". In Messico il comportamente della Federazione ha raggiunto il ridicolo. Prima del Gp degli USA la Ferrari aveva richiesto un chiarimento in merito ai fori individuati sui cerchi Mercedes (soluzione simile a quella bandita a Red Bull nel 2012): una soluzione che permette alle frecce d'argento di evitare un eccessivo surriscaldamento delle gomme, oltre a marginali vantaggi aerodinamici. Il "balletto" della Federazione è stato assurdo ed offensivo nei confronti dei competitors della Mercedes e degli appassionati: prima la soluzione è stata approvata e dichiarata "limitatamente illegale", poi bandita ed infine in Messico permessa, lasciando alle squadre l'onere di sporgere reclamo qualora Mercedes avesse optato per il suo utilizzo. Cosa non avvenuta con il risultato che Hamilton e Bottas sono entrambi sprondati con il passare dei giri. Considerando i benefici che dal termine dell'estate questi famigerati cerchi hanno portato alle vetture anglo-teutoniche, senza dimenticarsi l'ormai quasi dimenticata storia degli pneumatici con battistrada dallo spessore ridotto portati da Pirelli a campionato in corso, il titolo di Hamilton è meritato ma porterà per sempre con sé delle ombre. Che gli uomini di Charlie Whiting avrebbero potuto evitare con una gestione più "professionale" di quanto già citato. Detto questo è bene ribadire che Hamilton avrebbe molto probabilmente vinto lo stesso il titolo perchè, a differenza dei diretti avversari, l'inglese non ha mai sbagliato, prendeno punti preziosi anche nelle giornate storte.

In Messico Red Bull mette le ali

In Messico la squadra terza forza del campionato ha...messo le ali. Su un tracciato posto a più di 2.000 metri di altitudine, situazione che assottiglia il gap fra le power unit, Red Bull ha ottimizzato il rendimento di telaio e sospensioni, mettendo in mostra le proprie qualità aerodinamiche. Sabato Verstappen puntava a diventare il più giovane poleman della storia. Tutto sembrava venirgli incontro. Pochi avrebbero pensato che a rovinargli la festa sarebbe stato il compagno Ricciardo. L'australiano, estromesso dalle riunioni tecniche, il pilota che conta più ritiri stagionali per motivi tecnici ed in Renault dal 2019 (per la disperazione), ha tirato fuori il coniglio dal cilindro stampando un giro epico. A poco è servito ai fini della gara, visto che si è ancora una volta ritrovato costretto alla resa con il motore in fumo. Ma è stato importante per il suo morale, nuovamente scalfito dalla perentoria vittoria del compagno Verstappen. L'olandese ha approfittato di una partenza poco felice di Ricciardo ed ha preso il comando difendendosi egregiamente da Hamilton. La lotta per la vittoria è finita lì. Nel finale la bella rimonta di Vettel avrebbe potuto mettere un pò di pepe alla gara ma l'ennesima virtual safety car ha di fatto chiuso le ostilità.

Ferrari, un doppio podio che addolcisce la giornata

La Ferrari, nella gara che spegne i sogni iridati di Vettel, è riuscita a portare entrambe le macchine sul podio. Bene sia Vettel che Raikkonen, entrambi autori di prestazioni convincenti in una domenica che nei primi giri sembrava potesse diventare nera ed invece ha "avvicinato" nel mondiale costruttori la Casa di Maranello al leader Mercedes. 55 punti separano ancora le due contendenti. Sembrano tanti, e forse lo sono, ma con ancora 86 potenziali punti da assegnare la lotta rimane aperta. E se in Mercedes avranno anche nelle ultime due gare i problemi di gomme verificatisi nel continente americano la Ferrari potrebbe chiudere la stagione con qualche altra soddisfazione. Intanto celebriamo Lewis Hamilton da Stevenage, capace, in carriera, di vincere 71 gare, ottenere 81 pole position e ben 5 titoli iridati.

Alfa Romeo-Sauber a punti ed è ottava nel mondiale. Vandoorne: finalmente una buona domenica

Detto delle prime tre squadre del campionato meritano di essere menzionate la bella prestazione ottenuta dal duo Alfa Romeo-Sauber, con Leclerc settimo ed Ericsson nono e la finalmente consistente gara di Vandoorne, addirittura ottavo. Parlare con entusiasmo di un risultato al margine della zona punti è abbastanza imbarazzante per McLaren, un marchio storico plurititolato, ma tant'è. Il pilota belga, velocissimo nelle categorie propedeutiche, era approdato in F1 nel 2016, sempre con McLaren. Ha avuto la sfortuna di guidare per la squadra inglese nel suo periodo più difficile, dovendo inoltre affrontare la scomoda convivenza di box con Alonso. Al termine del campionato Vandoorne si trasferirà in Formula E: è riuscito a lasciare un piccolo segno prima dell'abbandono della massima Formula ma il suo talento avrebbe meritato molto di più. In una F1 che, come in Messico, vede ben 11 vetture staccate di almeno due giri dal vincitore chiedere di più risulta difficile per pilota di media classifica.

Fra due settimane sarà Gp del Brasile

Dopo due domeniche consecutive di gare il Circus si prende quella che una volta era la consueta pausa agonistica e tornerà fra due weekend in Brasile. Su un circuito ricco di storia e tradizione sarà interessante vedere come si svolgerà la sfida al vertice. Un Hamilton saziato dall'ennesimo titolo conquistato ed un Vettel, libero da una pressione che quest'anno si era fatta asfissiante, dovranno comunque continuare a lottare per l'ultimo importante obiettivo: la conquista del titolo costruttori. Una competizione poco sentita dagli appassionati, un titolo determinante per l'economia della squadra che lo conquista. Ai tempi in cui la Williams correva al vertice, il patron Frank lo considerava l'obiettivo principale della stagione. Per la Ferrari sarebbe un toccasana ed il risultato che concretizzerebbe il suo ritorno ai livelli che contano. Ah, a Maranello manca dal 2008!

Anche Ford, dopo Bmw e Toyota, è costretta ad un maxi richiamo relativo alla Focus. Il problema riguarda al sistema di alimentazione, che potrebbe causare anche un improvviso blocco del motore.

Nello specifico si tratta dell'indicatore del serbatoio della benzina: un filtro di depurazione rimanesse troppo aperto, causando così una situazione di vuoto eccessivo e una deformazione del serbatoio del carburante, che per qualche motivo non venivano rilevate dalle centraline di controllo.

A causa di un difetto nel sistema, è possibile che i conducenti non riescano a capire quanto carburante abbiano ancora a disposizione. Nella peggiore delle ipotesi anche con l'auto in movimento. Questa è la motivazione ufficiale per il recente richiamo da parte di Ford di 1,5 milioni di Focus.

In particolare, stiamo parlando di auto vendute negli Stati Uniti, Canada e Messico. Nonostante tutto, al momento sembra che non sia ancora stati riscontrati incidenti legati a questa problematica.

Il richiamo è però avvenuto a seguito della esplicita richiesta della Nhtsa (National highway traffic safety administration), agenzia federale statunitense che si occupa proprio di vigilanza del settore dei trasporti stradali. Le Ford Focus coinvolte sono tutte state prodotte dal 2012 al 2018. In particolare, la casa automobilistica statunitense ha fatto sapere che ci sono circa 1,3 milioni di unità presentanti il difetto negli Stati Uniti, circa 136.000 in Canada e circa 45.000 in Messico.

Il richiamo partirà dal prossimo 10 dicembre. Nell'attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo "Sportello dei Diritti" ancora una volta anticipa in Italia l'avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

È necessario, quindi, spiega Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari Fordi Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Il rischio è facilmente intuibile e cioè quello di restare senza benzina e rimanere bloccati.

(26 ottobre 2018)

Lo "Sportello dei Diritti": si preannunciava un maxirichiamo di autovetture, ma al momento, da ogni parte d'Italia, ci giungono solo segnalazioni di veicoli diesel autoincendiatisi. Pronta class action in Italia

Tra la fine dello scorso luglio e l'inizio del mese di agosto anche la stampa nazionale ha rilanciato quanto già segnalato dallo "Sportello dei Diritti" il 5 settembre, circa il possibile maxi richiamo di veicoli BMW con motore diesel che sarebbero stati a rischio incendio, senza che a ciò risulti sia seguita quella campagna massiva di richiamo in officina che ci si attendeva anche in Italia. Ora arriva la conferma dalla casa automobilistica tedesca che oggi ha annunciato il richiamo di più di un milione di veicoli in tutto il mondo per risolvere un problema di raffreddamento. Il problema, che riguarda modelli diesel della Bmw, potrebbe causare perdite di liquido di raffreddamento. In casi estremi, la casa segnala il pericolo di incendio se il liquido venisse a contatto con la marmitta. Lo stesso problema ha portato al richiamo di 480.000 veicoli ad agosto.

Basti pensare che nella sola Corea del Sud, il ministero dei trasporti di Seul aveva dovuto disporre lo scorso 14 agosto, con un proprio provvedimento, il fermo per tutti i 27 mila veicoli non ancora esaminati dal costruttore per i rischi connessi ai possibili incendi. Il problema sarebbe legato al potenziale cattivo funzionamento di uno dei moduli dell'Egr (Exhaust Gas Recirculation), il sistema di ricircolo dei gas di scarico per la riduzione degli ossidi di azoto.

Nello specifico, in alcuni casi un liquido, il glicole, potrebbe uscire dal radiatore del sistema di ricircolo e infiammare i gas di scarico assieme ai residui di olio. Il difetto, riguarderebbe diversi modelli BMW ed in particolare serie 3, 4, 5, 6 e 7 oltre che la X3 e la X6 equipaggiate con i motori diesel a 4 cilindri prodotte da aprile 2015 a settembre 2016 e quelle con motori diesel a 6 cilindri dal luglio 2012 al giugno 2015.

Proprio in questi giorni, peraltro, sono giunte numerose segnalazioni allo "Sportello dei Diritti", di autovetture dei tipi ricompresi in quelli che sarebbero dovuti essere oggetto di richiamo, che si sarebbero autoincendiati come, peraltro, documentato dai rapporti dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti a domare le combustioni e che abbiamo potuto esaminare. Si tratta di autovetture andate completamente distrutte ed i cui proprietari reclamano il giusto ristoro per i danni subiti che si aggirano su cifre che in alcuni casi andrebbero anche oltre i 50mila euro. Proprio per tali ragioni, ed in assenza di risposte che possano ritenersi soddisfacenti da parte di BMW Italia o dalla casa madre del colosso dell'automobile, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", evidenzia che stiamo già raccogliendo le adesioni per un'azione collettiva a favore dei proprietari delle autovetture che hanno manifestato le stesse problematiche.

Lunedì, 22 Ottobre 2018 00:19

F1, Stati Uniti: reazione KIMI-ca!

In Texas, a poche settimane dal suo prossimo addio alla Rossa, Raikkonen torna alla vittoria. Una gara epica, di una domenica struggente. Vettel fallisce ma Hamilton non riesce a chiudere i giochi.

di Matteo Landi

Osannato, criticato, amato, sottostimato. Oggi Kimi Raikkonen, il pilota più venerato del globo, nonostante non manchino i detrattori, ha messo tutti d'accordo. Da quanto ha ricevuto la notizia del suo prossimo abbandono forzato della Ferrari il finlandese ha messo le ali. Quasi a voler dimostrare al mondo che Arrivabene e compagni hanno sbagliato a metterlo da parte in favore di Leclerc. Sul podio di Austin il pilota Ferrari sorride mentre gli altoparlanti scandiscono l'inno finlandese. Il box Rosso è in delirio. La Ferrari quest'anno ha ottenuto altre cinque vittorie, tutte ad opera di Vettel, ma questa ha un sapore diverso. Ha il sapore del ritorno alla serenità. Il pilota tedesco della Ferrari oggi ha sbagliato. Ancora una volta, ed il fatto diventa di gravità assoluta per uno sportivo di livello come lui se si evidenziano ben due errori in un weekend di gara. Il primo è arrivato durante le prove libere, quando non ha adeguatamente rallentato in regime di bandiera rossa beccandosi una penalità di tre posizioni in griglia di partenza. Il secondo in gara: Vettel, scattato dalla quinta piazza, ha cercato una rimonta immediata che si è spenta contro le ruote di Ricciardo. Il pilota Ferrari è finito in testacoda (come da tradizione, visto quando successo a Monza ed a Suzuka) autocostringendosi ad una rimonta che è culminata con la quarta posizione finale. Abbastanza per rimandare la festa mondiale di Hamilton. Poco per l'umore nero che il tedesco non riesce a schiarirsi. Nell'attesa che Sebastian ritrovi se stesso la Ferrari festaggia il ritorno al trionfo di Raikkonen, autore di una delle migliori gare della sua carriera. Con la 21esima vittoria il pilota di Espoo diventa, in quanto a trionfi di tappa, il finlandese più vincente nella storia della Formula 1. Alle sue spalle, a quota 20, lascia un certo Mika Hakkinen. Giusto per far capire la portata del risultato ottenuto quest'oggi dal pilota che nel 2014 tornò in Rosso dopo la sua ultima stagione in Lotus, che gli consegnò, in Australia, quella che fino ad oggi era la sua ultima vittoria nella massima formula. Un ventunesimo trionfo che cade esattamente 11 anni dopo il giorno che lo consacrò campione del mondo. Una coincidenza che rende quasi magico quanto accaduto oggi in Texas.

Se Vettel cade, Raikkonen giganteggia

Prima del weekend tutti attendevano la riscossa di Vettel. In caso di debacle del tedesco erano pronti i festeggiamenti per il quinto titolo mondiale di Hamilton. Entrambe le cose non sono accadute, per merito di Raikkonen e Verstappen. E per demerito, come detto, di Vettel. Il finlandese di casa Ferrari non ha commesso il minimo errore. Correndo con grinta fin dal via. Allo spegnersi dei semafori ha subito sopravanzato Hamilton, mettendosi a dettare il passo. La gara si è accesa quando l'inglese è entrato ai box al termine dell'11esimo giro e, sfruttando il regime di virtual safety car, è tornato in pista staccato di pochi secondi dal leader. Quando 10 giri dopo Raikkonen effettua la sua sosta Hamilton torna in testa ma con il passare dei giri diventa chiaro che l'inglese non sarebbe riuscito a gestire le sue gomme fino al termine della gara. Costretto ad un altro pit stop Hamilton rimonta furioso. La gara diviene una lotta di nervi sul filo dei centesimi di secondo. A pochi km dal termine Raikkonen, un incredibile Verstappen (partito 18esimo) ed Hamilton sono racchiusi in appena 2 secondi. Chi attendeva la resa del 39enne ferrarista, vista la velocità espressa dai suoi inseguitori, ha dovuto ricredersi. Raikkonen ha tenuto meravigliosamente a bada Verstappen che, a sua volta, ha impedito ad Hamilton di cogliere una seconda posizione che gli avrebbe consegnato il quinto titolo mondiale.

Verstappen show: rimonta dalla 18esima posizione e sale sul podio

Se l'impresa di Raikkonen porta con sé del romanticismo struggente, quella di Verstappen è quasi altrettanto storica. L'olandese aveva malamente fallito le qualifiche, distruggendo una sospensione contro un cordolo, e regalandosi, si fa per dire, la 18esima posizione in griglia di partenza. Peggio per lui ma bene per lo spettacolo che ha offerto in una domenica per lui indimenticabile quasi quanto una vittoria. Sorpassi ed una strenua difesa su Hamilton nel finale. Nel giorno dell'ennesima debacle tecnica dello sfortunatissimo compagno Ricciardo, Verstappen colora questa F1, che per un giorno assomiglia più ad una gara motociclistica, per i distacchi esigui e la tensione vissuta, che ad una delle brutte gare di F1 vissute quest'anno. Ad Austin ha vinto Raikkonen, ha brillato Verstappen ed ha trionfato lo spettacolo.

I commissari vedono (solo) Rosso

Peccato che, nel momento in cui la massima formula ritrova le battaglie che fanno appassionare i tifosi, i commissari continuino a macchiare questo campionato con sprazzi di protagonismo non richiesto. Si arriva in Texas ed ecco che diviene legale l'illegalità "limitata" dei cerchi delle vetture Mercedes. Giudizio incredibilmente espresso dagli stessi commissari che creano un precedente pericoloso e graziano il team diretto da Toto Wolff. Durante il fine settimana passano poi dal segnalare, e sanzionare, il comportamento di Vettel durante le prove al graziare Bottas ed Ocon, entrambi rei di aver rallentato eccessivamente nel corso di un giro di rientro in qualifica. Senza contare che il pugno duro promesso a chi avrebbe oltrepassato i limiti della pista durante la gara si è visto nei confronti di alcuni come Vandoorne o Sainz ma non con il big Hamilton. Una F1 in costante cerca di spettacolo avrebbe bisogno, alla base, di una credibilità che Whiting e compagni sembrano minare pericolosamente.

Prossima tappa: Gp del Messico

Nonostante le scelte dubbie dei commissari e l'ennesima giusta sanzione comminata ad un Vettel ancora falloso, oggi, 21 ottobre 2018, ci ha pensato Kimi Raikkonen a rasserenare l'ambiente in quel di Maranello. Proprio lui, il pilota che al termine del 2018 si troverà costretto a passare in Alfa Romeo-Sauber. Nei prossimi due anni, al volante di una vettura molto probabilmente non da vertice, si troverà costretto a fare a ruotate per raggiungere la zona punti. Nell'attesa è riuscito a regalare a lui ed a noi un ultimo romantico ruggito. Il prossimo weekend si correrà ancora, con il Gp del Messico. Dopo la festa Rossa i festeggiamenti mondiali di Hamilton sembrano scontati.

Giovedì, 18 Ottobre 2018 11:56

Mercedes-Benz Classe A35 AMG - video

Emozionante e tecnologica: Classe A 35 4MATIC (consumo di carburante combinato 7,4-7,3 l/100 km; emissioni di CO2 combinate 169-167g/km)nè la nuova porta di accesso al mondo delle Driving Performance di Mercedes-AMG.

Basata sulla nuova piattaforma di Mercedes-Benz e spinta da un motore turbo quattro cilindri da 2,0 litri completamente nuovo, la nuova Mercedes-AMG A 35 4MATIC sviluppa una potenza di 225 kW (306 CV) con una serie di importanti upgrade: scocca, telaio, trazione integrale, cambio, programmi di marcia, messa a punto, ogni dettaglio è stato concepito per garantire la migliore dinamica di marcia senza trascurare per questo il comfort d'uso quotidiano.

Prestazioni e design sono in linea con la filosofia 'One man One engine' e rendono, la nuova Classe A 35 4MATIC, la naturale porta di accesso all'universo ad alte prestazioni della Stella.