Ormai sembra essere diventata la norma: guardi il tabellone e il tuo treno all'ora "x" non arriva, speri che siano solo 5 minuti d'attesa, come spesso tuo malgrado capita, e ti fai bastare il "ci scusiamo per il ritardo". La convinzione che arriverai in ufficio puntuale ti accompagna ancora; per "una" volta rientrerai nei "10 minuti accademici". Ma oggi non è così: la scritta "treno soppresso" rende vana qualsiasi speranza. Se questa dicitura dall'inizio dell' anno l'hai già vista 14 volte probabilmente prendi il treno regionale con partenza alle 4.11 della tratta Parma - Bologna.
Sembrerebbe incredibile eppure è la dura realtà. "A partire dall'inizio dell'anno è stato soppresso già 14 volte" : così Roberto Sconciaforni (Fds) in una interrogazione alla Giunta Regionale chiede "quali siano i motivi di queste continue soppressioni" e "quali azioni si vogliono mettere in campo per garantire una maggiore regolarità del servizio e una maggiore efficienza dei trasporti alternativi".
Questa è l'estenuante corsa contro il tempo che molti pendolari sono costretti a fare tutti i giorni, senza avere alternative, se non molto onerose, e con il rischio di mettere gravemente a repentaglio il posto di lavoro.
Forse, scusarsi per il disagio non basta più: il consigliere Regionale Roberto Sconciaforni vuole delle risposte.
(Fonte: ufficio stampa regione Emilia romagna)