Di Mita Valerio Roma, 30 agosto 2024 - Studenti, insegnanti ed in generale tutto il personale occupato in questo settore, si troveranno, puntualmente come ogni anno, interessanti novità ed allo stesso tempo anche problemi da dover affrontare.
Un settore davvero di fondamentale importanza quello della scuola, che coinvolge ovviamente anche le famiglie degli studenti.
Il nuovo anno scolastico avrà inizio tra il 5 e il 16 settembre, a seconda dei diversi calendari regionali e torneranno tra i banchi quasi otto milioni di alunni, compresi circa 930 mila stranieri.
Tra le novità più importanti certamente dobbiamo menzionare la “nuova Educazione Civica”, materia alla quale, da quest’anno viene dato un maggior peso nell’ambito dell’orario scolastico, si calcola che saranno almeno 10 milioni le ore di lezione.
Tra gli obiettivi previsti ci sono anche la valorizzazione dei principi costituzionali come il senso di patria, la conoscenza di culture e storie locali e favorire l’integrazione di studenti stranieri.
Altra recente novità è il divieto di utilizzare il cellulare in classe per gli alunni dall’infanzia fino alla secondaria di I grado.
La decisione del ministro Valditara è dettata da una serie di motivazioni frutto, tra l’altro, di studi internazionali sulle conseguenze dell’uso dei cellulari fin dalla tenera età.
Non rappresenta invece una novità il fatto che il nuovo anno rischia di cominciare con un numero elevato di supplenti.
Molti degli insegnanti che presto si metteranno al lavoro nei diversi ruoli sono infatti dei precari.
Si calcola che quest’anno siano quasi 250mila professori, un vero e proprio record, soprattutto se lo si paragona al dato dell’anno scolastico 2017/18 quando erano “appena” 132mila. Un problema quindi che peggiora di anno in anno.
Per il mese di ottobre è previsto un nuovo concorso, ma a tutt’oggi ci sono ancora insegnanti idonei dei due concorsi precedenti, quello del 2023 e quello del 2020.
Questo vuol dire che sono molti gli insegnanti inseriti già nelle graduatorie che attendono di essere assunti in ruolo.
La situazione critica non è solo per gli insegnanti, ma anche per quel che riguarda il personale ATA e delle segreterie.
Un ambito che negli ultimi tempi ha visto una notevole riduzione nel numero degli addetti, che si spera sia ripristinato a breve.
Anche questo settore, senza alcun dubbio, riveste un ruolo di fondamentale importanza per il buon funzionamento degli istituti scolastici.
I primi a tornare tra i banchi saranno gli studenti della provincia di Bolzano per i quali le scuole riapriranno già il 5 settembre.
Fa discutere la scelta della direttrice di una scuola elementare del capoluogo altoatesino che introduce una prima elementare esclusiva per bambini italiani e migranti.
Se alcuni si dimostrano favorevoli a questa iniziativa, altri esprimono la loro contrarietà affermando, tra l’altro, che uno dei principi fondamentali per la scuola è certamente l’inclusione.
La polemica scatenata da questa decisione sicuramente continuerà ad accendere non poche discussioni.