Domenica, 11 Giugno 2023 18:23

Ferrari, la vittoria del secolo In evidenza

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Al ritorno in top class Ferrari trionfa a Le Mans, nell'edizione del Centenario. Un sogno che si concretizza. Pier Guidi, Giovinazzi e Calado scrivono la storia con la Rossa.

di Matteo Landi

Una pausa durata 50 lunghi anni. Decadi di Formula 1, e di Gran Turismo, senza la possibilità di lottare per la top class dell'endurance europeo, e della gara più famosa e probabilmente importante del mondo: la 24 ore di Le Mans. Un digiuno dalla classicissima da interrompere, prima o poi. Febbraio 2021, la Ferrari annuncia che l'ora del ritorno sarebbe giunta presto. E perché non tornare nell'anno del Centenario della prestigiosa corsa francese? Con un progetto nato dalle fondamenta di quello super vincente in Gran Turismo, e una nuova vettura, la 499P, da sviluppare, cullare, coccolare, preparare per il grande rientro. Alla guida nessuna Super Star dalla Formula 1, Antonio Giovinazzi a parte, non particolarmente fortunato nella sua avventura nel Circus. Equipaggi composti da grandissimi piloti delle ruote coperte, alcuni con esperienze importanti anche con le monoposto, molto legati al marchio di Maranello. Una Ferrari operaia e altamente focalizzata sull'obiettivo. Sotto la gestione del responsabile Antonello Coletta. Questa era la ricetta per il ritorno. Ma dopo le prime gare del mondiale 2023, l'esperta Toyota sembrava imbattibile.

Una competizione serratissima

Una lotta pazzesca con tutti i marchi presenti nella top class, la Hypercar, fin dal via della 24 ore. Toyota si sbarazza subito delle due Ferrari partite incredibilmente in prima fila. Per qualche giro qualcuno avrà temuto lo svolgersi del solito canovaccio, il dominio totale delle nipponiche. Invece sia la Rossa n°51 dell'equipaggio Calado-Pier Guidi-Giovinazzi, che la n°50 di Fuoco-Molina-Nielsen, tengono il passo. Non solo, le due Ferrari si dimostrano nel complesso appena più performanti delle due Toyota. Poi il diluvio notturno, lo sfortunato testacoda di Pier Guidi, mentre problemi tecnici colpiscono l'altra Rossa, quella dello stupendo poleman Antonio Fuoco, costretta ad una lunga sosta ai box. Al comando va pure la Peugeot, sotto gli occhi attenti e felici dell'amministratore delegato Stellantis, Carlos Tavares. Ogni volta che la Ferrari torna in testa qualcosa va storto e costringe i suoi piloti agli straordinari. Come quando la vettura non vuole saperne di ripartire dalla piazzola box, se non solamente dopo che la Toyota di Buemi, Hartley e Hirakawa è ormai passata a condurre le ostilità. Quindi ecco la nuova rimonta della Rossa, che torna di nuovo in testa, ma sempre con il fiato della vettura nipponica sul collo.

Un finale ansiogeno, prima delle lacrime liberatorie

Piangi, Antonio. Piangi. A fine gara i piloti della n°51 quasi non ci credono. L'ultimo brivido era arrivato a pochi minuti dal termine della gara, con la Rossa ancora bizzosa in pit-lane. Fortuna che un errore di Hirakawa aveva permesso all'equipaggio Ferrari di poter sfruttare un cospicuo vantaggio. Cinquanta anni dopo l'ultima apparizione in top class, cinquantotto dopo l'ultima vittoria assoluta, per l'edizione del centenario, la Ferrari concretizza un sogno. Giovinazzi versa lacrime di gioia, incredulo. Pier Guidi è il pilota che da anni rappresenta il Cavallino Rampante in GT, artiglia il risultato più importante. Dopo anni di ruotate e vittorie con la Ferrari 488, è l'anello di congiunzione fra il passato, il presente ed il futuro della Casa di Maranello. Il britannico James Calado, già giovane promessa delle formule, da anni solido e veloce pilota GT, non smette di sorridere e gioire. Si dice che sia Le Mans a scegliere i vincitori. Ebbene, non poteva fare scelta migliore. Lasciate perdere le sventure della F1 per il momento, è tempo di gioire per qualcosa di storico, grande, leggendario. Grazie Ferrari.

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