Sabato, 04 Marzo 2023 05:43

Estate 2023: Vacanze già nel caos In evidenza

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Non è ancora iniziata la stagione estiva 2023 che già ci troviamo a parlare di disagi nei trasporti aerei con oltre 90.000 voli cancellati.

Di Andrea Caldart Cagliari, 3 marzo 2023 (Quotidianoweb.it)  - Molte compagnie aeree europee stanno riducendo drasticamente la quantità di voli che avevano programmato, circa 500 al giorno proprio nel massimo periodo di picco per i vacanzieri.

Dopo tre anni di narrazione pandemica e inoculazioni coercitive ci si trova a fare i conti con la realtà dove, da una parte è sempre più frequente la mancanza di personale causa malattia, dall’altra l’andamento negativo delle prenotazioni che ha indotto i maggiori vettori a ridurre quei voli che più potrebbero “ostacolare” la perfetta funzionalità del network estivo della compagnia.

L’anno scorso, che doveva rappresentare l’anno della ripresa, solo nel periodo aprile/giugno vennero cancellati 64.100 voli in Europa, ovvero 712 al giorno.

In realtà c’è anche il fattore offerta alternativa, ad esempio i viaggi in treno, che oggi sono efficienti e ben strutturati nelle principali dorsali, con tempi di percorrenza nettamente inferiori a tre anni fa.

Non dobbiamo dimenticare infine che il potere d’acquisto e quindi la possibilità di fare vacanze brevi e scaglionate durante l’anno, viene preferito alla scelta di fare una vacanza lunga.

Il vacanziere ha cambiato il suo modo viaggiare, ma è anche diventato molto attento nella scelta del mezzo di trasporto.

Non è di certo positivo sapere che 160 compagnie aeree sono “saltate in aria” nel periodo pandemico e a rivelarlo è stata la IATA, International air transport association, con 59 fallimenti nel periodo pre-covid, 53 nel 2020, 35 nel 2021 e 15 nel 2022.

Dati che scoraggiano un qualsiasi passeggero, se poi pensiamo al nostro Paese sembra che il triangolo delle bermude si sia spostato da noi, inghiottendo quasi tutte le compagnie aeree.

In Italia quest’anno hanno chiuso Ego Airways e la storica Blue Panorama.

L’impresa del trasporto aereo è molto complessa, ma come tutte le imprese se non guadagna non può stare in piedi.

Molti imprenditori si avventurano in un terreno le cui norme sono le più complicate in assoluto, ma insistentemente rischiano tutto, per poi spesso finire, preda dei tribunali, in un fine causa mai.

Abbiamo visto passare di tutto, sceicchi, emiri, orafi, imprenditori, presidenti di squadre di calcio, ma il risultato è sempre stato lo stesso, la chiusura della compagnia con migliaia di posti di lavoro e professionalità andati persi e le conseguenti ricadute sociali.

Forse tutto questo caos parrebbe voluto, ma in realtà, non vogliamo renderci conto, almeno in Italia, che il mercato del volo, passa quasi tutto dall’offerta di pochissime compagnie aeree europee su modelli di business ben strutturati di corto e medio raggio.

Il trasporto aereo non lo fai a suon di aiuti di stato e continuità territoriali in regime di monopolio, perché alla fine i problemi ce li creiamo da soli e i turisti scelgono destinazioni più sicure da raggiungere, e pure meno costose.

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