Domenica, 09 Ottobre 2022 11:47

F1, Giappone: Max, il bis è servito! In evidenza

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F1, Giappone: Max, il bis è servito! Fotografia "F1" Facebook page

Verstappen vince il titolo, dominando su pista bagnata. Leclerc, penalizzato, è terzo. Ed adesso palla alla Federazione!

 

di Matteo Landi 9 ottobre 2022 -

Era solo una questione di tempo, non fosse arrivato oggi il titolo lo avrebbe festeggiato al prossimo gran premio. Parleremo dopo della valanga di polemiche nate ben prima della gara odierna, e che finiranno chissà quando. Scaturite sia per la presunta violazione Red Bull del tetto al budget, sia da una sanzione ricevuta da Leclerc nel finale di gara, con i commissari mai così rapidi nel rilevare un'infrazione e penalizzarla. Questo è innanzitutto il momento di festeggiare il due volte iridato olandese. Una delle certezze di questo mondiale è la grandezza del Verstappen Pilota. Una maturità incredibile raggiunta dal più giovane vincitore nella storia della F1, addirittura minorenne quando debuttò nel 2015. Se anche i grandi non finiscono mai di imparare, il processo di crescita è stato accelerato dalle battaglie "all'ultimo sangue" dell'ancor baby Max con il sette volte campione Hamilton, avvenute durante la stagione 2021. Quello osservato quest'anno è un pilota che non sbaglia quasi mai, se non nei momenti meno determinanti nella corsa al titolo, come a Singapore. Una stagione, quella ancora in corso, iniziata con il dominio Rosso di Leclerc, e una Red Bull in crisi di affidabilità ed in deficit prestazionale nei confronti della Ferrari. La casa anglo-austriaca ha saputo chiudere il gap, portando costanti aggiornamenti aerodinamici (quanto nei limiti del budget cap lo scopriremo forse fra un anno...), e Verstappen ha saputo sfruttare tutte le occasioni gettate al vento dal team condotto da Binotto, mettendoci però del suo. Se lo scorso anno il suo primo iride arrivò in un mare di polemiche, per la decisioni prese dal direttore di gara, all'ultima gara ed in affanno, stavolta tutto è avvenuto in modo più agevole per Mad Max. E la sua squadra sembra serena, nonostante le indiscrezioni, mentre intorno ad essa crescono i malumori per quanto da qualcuno "spoilerato" in tema di regolamento finanziario. Intanto onore a Verstappen, capace sotto l'acqua di staccare al ritmo di oltre un secondo al giro il secondo sul traguardo (poi penalizzato) Leclerc, ben assistito da una Red Bull in grado di gestire meglio gli pneumatici intermedi su pista sempre meno bagnata.

Leclerc penalizzato in tempi record

A Singapore abbiamo atteso a lungo che la montagna partorisse il topolino. Leclerc poteva vincere, data la doppia infrazione contestata e poi rilevata a Perez, ma la sanzione inflitta al messicano dai commissari, arrivata ore dopo il termine delle ostilità, aveva fatto storcere il naso a molti: reprimenda per la prima scorrettezza, cinque secondi di penalità per la reiterazione e trofeo rimasto nelle mani del pilota Red Bull. All'ultimissimo giro del GP odierno Leclerc non riesce a controllare una vettura ormai su gomme semi-slick, taglia la chicane, e rimane nella solita posizione, la seconda, fino al traguardo. Perez, che lo seguiva da vicinissimo ma che non aveva tentato il sorpasso al momento dell'errore del monegasco, si lamenta in radio. Nell'arco di pochissimi minuti i commissari sono implacabili: stavolta non attendono di parlare con il pilota investigato, per Leclerc è penalità, scala quindi in terza posizione ed arriva il titolo per Verstappen, sulla pista di casa Honda, fornitore di power unit (nonostante non figuri più ufficialmente come tale) Red Bull. Due pesi e due misure? Non si tratta di ipotizzare chissà quale complotto, è ormai evidente il peso politico inesistente di questa Ferrari. Ben diversa, anche come capacità di farsi valere fuori dalla pista, di quella dell'Era Schumacher-Brawn-Todt. Detto questo oggi per la Ferrari non era giornata. Leclerc ha combattuto contro il deterioramento drammatico delle sue gomme, Sainz ha malamente sbattuto contro le barriere nel primo bagnatissimo giro subito prima dell'interruzione momentanea della corsa. Il podio era il massimo risultato a cui a Maranello potessero aspirare, raggiunto con sofferenza.

Ocon e Vettel brillano. Gran gara anche di Latifi

Detto dei primissimi è giusto dar risalto alla grandissima gara di Ocon, quarto con una buona Alpine, ed in grado di tenere dietro Hamilton per molti giri. L'inglese sognerà a lungo il posteriore della vettura francese. Buona settima piazza anche per Alonso. Da tempo sappiamo che lo spagnolo lascerà l'ex team Renault, ed adesso è ufficiale che il suo sedile verrà preso da Gasly (De Vries in Alpha Tauri!), che formerà in Alpine una line-up tutta francese! Gran gara anche per colui che ritirandosi dalla massima Formula lascerà il posto ad Alonso, Vettel. Il quattro volte iridato ha conquistato in qualifica un'incredibile top ten, ed in gara ha scelto la giusta strategia prima di artigliare un gran sesto posto. Nei punti, nono, anche Latifi, con la Williams. In prova il canadese aveva addirittura sbagliato strada (!), in gara ha saputo rifarsi, dimostrando di avere le qualità per poter compiere alcuni exploit anche nell'Olimpo dell'Automobilismo.

La montagna partorirà un topolino?

Ed adesso palla alla Federazione. Binotto teme che finisca a tarallucci e vino. Wolff è inviperito. Ma in Red Bull ostentano tranquillità, convinti, apparentemente, di non ricevere alcuna sanzione. In gioco c'è la credibilità del regolamento F1, che si regge sul pilastro del budget cap. Se qualcuno avrà sconfinato oltre i limiti di spesa e non verrà opportunamente penalizzato verrà giù tutto il baraccone. Domani dovremmo (il condizionale ormai è d'obbligo) ricevere una prima comunicazione ufficiale in merito dalla Federazione. Per eventuali sanzioni i tempi d'attesa potrebbero essere biblici.

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