Ma nel distretto del Prosciutto, mancando collegamenti stradali efficienti sulla viabilità maggiore, i problemi finiscono per riguardare anche quella minore, dato che una consistente parte del traffico delle merci e del lavoro è costretto ad utilizzare i percorsi intervalli fra Parma e Val Baganza.
Strade un tempo destinate al traffico locale, scarso e leggero, sono oggi necessariamente usate per garantire l'approvvigionamento dei materiali, lo smistamento delle merci e i trasferimenti quotidiani della manodopera.
In questa situazione però le strade comunali, come ad esempio quella che collega Langhirano con Sant'Ilario Baganza, sono sottoposte ad un traffico notevole che deve affrontare dei tracciati e dei fondi stradali indecorosi oltre che pericolosi.
Da anni a fronte delle lamentele dei cittadini, le amministrazioni comunali si limitano a rappezzi che impegnano le casse comunali ma che nel giro di pochissimo tempo si riducono in pezzi. La comunale fra Langhirano e Sant'Ilario Baganza è ridotta a una carrettera di stampo sudamericano che mette più rapidamente fuori gioco le sospensioni delle auto che abitualmente la percorrono. Pesanti autoarticolati fanno la spola fra Val Parma e Val Baganza con effetti dannosi su fondi stradali già in crisi per la franosità del terreno della zona. Una situazione che seppur denunciata tante volte non trova risposta da parte dei comuni interessati.
Un tratto di territorio dimenticato come e più di tanti altri. Ma la politica non ci sente. Più facile immaginare a parole e fantasticare come usano fare certi politicanti di un futuro megagalattico che non c'è che abbassare gli occhi e guardare le buche per terra.
Per riparare le buche bisogna chiudere i mille rivoli delle spese non necessarie e questo a chi fa politica politicante non conviene. Direi proprio di no.