Giovedì, 25 Giugno 2020 06:11

Viaggio a tappe da Bologna a Firenze a piedi: la vacanza ideale post-quarantena per le famiglie In evidenza

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L’estate 2020 sarà probabilmente una stagione all’insegna delle vacanze nostrane, senza uscire dai confini della penisola.

Ci sono centinaia di proposte da parte delle agenzie di viaggio e dei tour operator che lavorano in tutta Italia, da nord a sud.

Uno dei trend emersi dalle prenotazioni e dalle indagini statistiche di questi operatori del turismo è il viaggio a tappe da Bologna a Firenze, un percorso a piedi che è una vera e propria immersione nella natura e nella Storia, ripercorrendo i passi degli antichi Etruschi e dei Romani.

Un viaggio perfetto per le famiglie con figli adolescenti o preadolescenti, per godere dei benefici della natura e dell’aria aperta in movimento, scoprendo reperti storici e archeologici di straordinaria natura e rigenerando sé stessi da questi mesi di immobilità forzata.

Per esempio, il viaggio a tappe da Bologna a Firenze proposto da Tramundi consente di fare trekking sulla famosissima Via degli Dei, proprio quella che collega a piedi Piazza Maggiore a Bologna con Piazza della Signoria a Firenze, attraversando l’Appennino Tosco-Emiliano con le sue vedute mozzafiato e camminando sulle strade lastricate dai Romani con il basolato, che ancora resiste ai secoli.

Si parte da Bologna, da Piazza Maggiore, mettendosi in marcia per Badolo, a circa 24 Km. La prima tappa è la Basilica di San Luca: si può salire sulla cupola più alta d’ Europa attraverso le antiche scale a chiocciola, che portano fino al sottotetto del santuario. Una volta in alto si possono ammirare i Colli Bolognesi da un’altezza di circa 42 metri, per una veduta mozzafiato con la San Luca Sky Experience.

Quindi si scende lungo il Sentiero dei Bregoli, costeggiando il fiume Reno. Sulla strada s’incontra una locanda tipica in cui poter cenare e poi ci si ferma in zona per la notte. Si riparte in salita, per raggiungere la croce del Monte Adone, dalla cui cima si può ammirare il panorama del territorio bolognese. Una curiosità che riguarda la croce: sotto di essa è nascosto un quaderno di vetta. Ci si può lasciare un messaggio scritto del proprio transito in quei luoghi e leggere i racconti di chi ci è stato prima di noi.

Da qui si riparte in discesa in cerca di fossili: infatti, milioni di anni fa questa zona era ricoperta dal mare. Si arriva a Madonna dei Fornelli in serata, dove si può pernottare. Si riparte all'alba da Monte Galletto, splendido punto panoramico, per poi proseguire verso Monte di Fo’ e Santa Lucia. È a questo punto del cammino che si poggiano i piedi sull’antico basolato romano, ancora ben visibile dopo secoli.

Da qui bisogna affrontare la salita più impervia del percorso fino alla vetta di Monte Gazzaro. Quando si comincia la discesa ci sono due scelte: continuare il percorso tradizionale o fare una deviazione verso il Convento di Bosco ai Frati, dove si può ammirare il crocifisso ligneo di Donatello.

Quale che sia la scelta, si prosegue verso San Piero a Sieve attraverso una splendida vallata, che si dice fosse molto amata dalla famiglia De’ Medici. Sosta presso il Santuario di Monte Senario, dove si può degustare il liquore Gemma d’abeto, segretamente prodotto dai frati e di cui nessuno ancora conosce la ricetta, e arrivo a Olmo.

Da Olmo, attraverso una breve passeggiata, si arriva fino a Vetta Le Croci, da cui si può ammirare in lontananza il “Cupolone di Firenze”. Il cammino prosegue attraverso l’antico Sentiero di Stilicone, il generale romano che sconfisse gli Ostrogoti nella battaglia di Fiesole nel 405. Seguendo il percorso si raggiunge l’anfiteatro romano di Fiesole, incastonato tra le colline. Infine, si raggiunge Firenze (a piedi o in bus).

Curiosità: perché si chiama Via degli Dei? Il percorso, ideato dagli antichi Etruschi, perfezionato dai Romani e poi usato per tutto il Medioevo (arrivando fino a noi), si chiama così perché attraversa luoghi dai nomi di dei: Monte Adone, Monzuno (Mons Iovis, monte di Giove), Monte Venere, Monte Luario (Lua, dea romana dell’espiazione).

In questo viaggio a tappe da Bologna a Firenze, passando per l’Appennino Tosco-Emiliano si vivono due esperienze parallele: da un lato si rivive la Storia, dall’altro ci si immerge nella natura e nella bellezza incontaminate di questi luoghi. La meta perfetta per gli amanti del trekking e per le famiglie con figli adolescenti e preadolescenti per una vacanza post-quarantena in movimento.

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