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Editoriale- Politica arroccata e autoreferenziale - Torna a salire il burro mentre cede il latte spot. -Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile. - Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico. - Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia - Caldo record in Antartide - Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run. - Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole".

SOMMARIO Anno 16 - n° 11 19 marzo 2017
1.1 editoriale
Politica arroccata e autoreferenziale.
2.1 lattiero caseario
Torna a salire il burro mentre cede il latte spot.
3.1 mais e soia
Cresce la produzione di Mais e Soia in Brasile
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili ma con qualche fattore di incertezza sopratutto sul domestico.
5.1 vino Spergola: Terroir Reggio Emilia
6.1 smog e sanzioni UE Ambiente: in scadenza l'ultimo avvertimento UE all'Italia
6.2 CLIMA e riscaldamento globale Caldo record in Antartide
7.1 territori e salute Le mitiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano ancora al fianco della Farm Run
9.1 riordino fondiario Ismea, al via la "Banca delle Terre Agricole"
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

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 20170219-COP

 

Domenica, 19 Marzo 2017 12:39

Politica arroccata e autoreferenziale.

E chi l'avrebbe mai pensato che il Governo Gentiloni potesse così rapidamente "virare" a sinistra sotto la semplice minaccia di un altro referendum, quello sui voucher indetto dalla CGIL. Così, nel giro di 24 ore, i voucher sono diventati brutti e cattivi per tutti e non solo per coloro che ne hanno abusato, ovviamente; grandi imprese e sindacati (fonte INPS). ... e della legge Severino che diciamo?

di Lamberto Colla Parma 19 marzo 2017
Un colpo di spugna e via. In quattro e quattr'otto la minaccia di un nuovo referendum ha fatto decidere per la soluzione più drastica e più apprezzata dalla CGIL. Una svolta a sinistra come non si vedeva da anni da parte del PD pur di scongiurare un nuovo e devastante referendum.

I Voucher saranno totalmente eliminati dal 2018!
I grandi utilizzatori, almeno a giudicare dai dati dell'INPS, erano le grandi aziende e i sindacati e questi ultimi, nel 2016, avevano il più alto numero di voucher per lavoratore.

Senza ombra di dubbio vi era un abuso, anche da parte degli stessi sindacati a quanto pare, dello strumento ma al tempo stesso era un'ottima occasione per le famiglie che necessitavano di una collaboratrice domestica, per le imprese agricole così condizionate dalla stagionalità e dalle emergenze, per le micro imprese sempre così tirate tra carichi di lavoro "liquidi" e troppo costi organizzativi, per non parlare dei ristoratori.

E invece per l'abuso di pochi e "grandi" a rimetterci sono sempre i piccoli e indifesi, quelli che non pesano sullo Stato ma dal quale lo Stato preleva.
Non sembra infatti che l'arbitrario utilizzo dei Voucher sia stato in qualche modo punito, mentre indirettamente saranno puniti tutti i veri e corretti fruitori dello strumento di pagamento a chiamata.

Ma quello che sorprende è la rapidità della decisione. La minaccia concreta di un referendum sui voucher già calendariato per il prossimo 28 aprile non era salutare per l'economia del PD e della sinistra in genere, fuoriusciti e correnti interne compresi, che di colpo la Camusso ha portato a ragionare. Così invece di spremere le meningi e lasciare aperta l'opportunità alle famiglie e alle micro-imprese, magari senza dipendenti, pur di non subire la rappresaglia del potente sindacato, la proposta dell'Onorevole Patrizia Maestri,è stata totalmente e rapidamente accolta.

Non ce n'é più per nessuno. I voucher andranno a esaurimento a fine anno e ora si scatenerà la corsa a acquistare gli ultimi ticket disponibili.

Ancora una volta la politica ha dato dimostrazione della sua inconsistenza e della lontananza dai veri problemi della società. Mentre l'ISTAT confermava un calo industriale del 2,3% (Gennaio su Dicembre) e certificava un'arrembante povertà, raddoppiata dal 2005 al 2015 (da 2,3 milioni a 4,6 milioni di poveri assoluti), la politica si arrocca su nuove promesse, che aggredirà (come?) il mercato del lavoro, ma in realtà prende tempo per lavorare alle prossime elezioni senza il rischio di doversi contare prima sui risultati di un'altra trappola referendaria.

Per le persone normali lo stato di disagio della nostra società è visibile e palpabile quotidianamente e non hanno bisogno delle statistiche. Basta relazionarsi con i professionisti, gli artigiani, i piccoli commercianti, i ristoratori e i titolari di piccole e medie imprese per comprendere la reale difficoltà in cui versano, la negatività imperante e le speranze di un futuro migliore tenute accese dal fuoco di una candela.

Tutto questo sembra essere invisibile alla politica. Troppo impegnata a conservare sé stessa e a fare la conta degli inquisiti o degli arrestati da rinfacciare agli avversari per impegnarsi a trovare soluzioni a favore della gente del proprio Paese.

Infine che dire della legge Severino, valida per Berlusconi, che nel 2013 ha dovuto abbandonare il campo, e non per Minzolini. All'epoca Pietro Ichino così si espresse: "L'atto di applicazione della legge Severino contro la corruzione negli organi legislativi e amministrativi, compiuto oggi dal Senato, contribuisce a ridare al nostro Paese almeno in parte, agli occhi della comunità internazionale, una credibilità come Stato di diritto".

Oggi lo Stato di diritto dov'é? Arroccato!

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Editoriale- Ma quale Flat Tax! Solo fumo! - Grana Padano in leggera flessione. - Pomodoro. Cia: le aziende di trasformazione propongono un prezzo che non copre i costi produttivi" - Alimentare: Coldiretti, con semafori rischia record export a 28 mld - Cereali e dintorni. Lievi variazioni in attesa dei dati USDA. - ALTRO

SOMMARIO Anno 16 - n° 10 12 marzo 2017
1.1 editoriale
Ma quale Flat Tax! Solo fumo!
2.1 lattiero caseario
Grana Padano in leggera flessione.
3.1 crisi pomodoro
Pomodoro. Cia: le aziende di trasformazione propongono un prezzo che non copre i costi produttivi"
4.1 latte e formaggi
Latte e formaggi: obbligatoria l'origine in etichetta a partire dal 19 aprile. Cosa cambia.
4.2 latte e formaggi Alimentare: Coldiretti, con semafori rischia record export a 28 mld
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Lievi variazioni in attesa dei dati USDA.
6.1 vino e consumi Vino, nella GDO aumentano gli acquisti di DOC e spumanti
7.1 acquisizioni industriali Emak: precisazioni su indiscrezioni di stampa
7.2 Bonifica centrale Bonifica Centrale. Il TAR boccia il ricorso Coldiretti.
8.1 strategie export Strategie commerciali e di marketing per le piccole cooperative agroalimentari
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

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 20170312-COP

 

Domenica, 12 Marzo 2017 12:31

Ma quale Flat Tax! Solo fumo!

Da un lato una agevolazione straordinaria per un manipolo (1.000) di straricchi residenti all'estero e dall'altra l'ipotesi di aumento di 3 punti della aliquota agevolata del 10% (rientrano anche i servizi prestati alle scuole e agli asili).

di Lamberto Colla Parma 12 marzo 2017
L'hanno chiamata la tassa dei "Peperoni". L'hanno presentata come la tassa che attrarrà calciatori e cantanti da tutto il mondo. L'hanno enunciata come una tassa che, oltre alla imposta diretta di 100.000€/anno per ricco residente all'estero da almeno 10 anni (+25.000€ per ogni familiare al seguito), porterà altro gettito dall'indotto degli acquisti che questi mille privilegiati faranno nel Bel Paese.

La Flat Tax è finalmente approdata in Italia. Sono quasi tre anni che dalle colonne di questo giornale sostengo che un pezzo importante del progetto di rilancio dei consumi e conseguentemente dell'economica debba passare da un Flat Tax: un'aliquota fissa, chiara, certa e molto contenuta.

Ecco quindi il mio stupore all'annuncio della tassa che, quando venne introdotta nella Russia di Putin (13%), generò un incremento delle entrate tributarie del 46%. Una conferma indiretta della correttezza della della curva di Laffer.

Curva di Laffer - Entrate TributarieArthur Laffer infatti ipotizzò che esiste un livello del prelievo fiscale oltre il quale l'attività economica non è più conveniente e il gettito si azzera e quindi che le due grandezze siano legate da una curva continua a forma di campana.

La "felicità" però svanì immediatamente quando dall'annunciazione trionfalistica sono seguiti i contenuti della manovra.

Innanzitutto è indirizzata a residenti all'estero da almeno 10 anni (9 esercizi amministrativi non consumati in Italia) il che vuol dire che potrebbero essere anche italiani ricchi espatriati che avrebbero perciò l'opportunità di rientrare con un bel vantaggio fiscale.

Saranno 1.000, dichiarano le fonti governative, i soggetti che presumibilmente godranno del beneficio. Quasi che il Governo conosca già i nomi e cognomi di coloro che saranno attratti dalla nuova imposta a forfait.


Comunque ben vengano costoro e i loro familiari, che con i loro quattrini porteranno nuova liquidità nelle casse dei negozi di Milano, Roma, Cortina e Porto Cervo e forse, all'autogrill di Eboli durante una sosta caffè.

Ma quel che mi rattrista è che nelle medesime ore, quatto quatto, il Governo stava per varare l'aumento dell'aliquota Iva del 10% per passarla al 13% (rientrano in questa categoria anche i servizi prestati alle scuole e agli asili). 

Un aumento  che ha perso di peso nel giro di poche ore ma che la dice lunga sull'attenzione della nostra politica verso le fasce deboli e come invece sia particolarmente attratta dai "belli e ricchi" e magari anche amici "esiliati" con nostalgia della terra genitrice. 

Fumus! Solo fumo e nient'altro. Per attrarre capitali e investitori, italiani o stranieri, occorrono poche e chiare regole. Con i 171 adempimenti amministrativi ai quali occorre sottostare attualmente e il gazzabuglio di norme tributarie e civilistiche che formano il nostro ordinamento l'Italia resterà attrattiva solo in cartolina.

Ormai ci siamo. l'IVA, le accise sui carburanti e/o il prezzo dei tabacchi presto verranno ritoccati per dare soddisfazione agli "Uemanoidi".

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Pubblicato in Politica Emilia
Lunedì, 06 Marzo 2017 10:25

Primarie Pd Parma: vince Paolo Scarpa

Paolo Scarpa supera Dario Costi e Gentian Alimadhi. Alle elezioni Amministrative di giugno sfiderà il sindaco uscente ricandidato con la lista 'Effetto Parma' Federico Pizzarotti.

Parma 6 marzo 2017

Paolo Scarpa è il candidato del centrosinistra per le prossime elezioni amministrative del comune di Parma. E' lui ad aver vinto le primarie che si sono svolte ieri, con 3.471 voti su 6.300 (55,2 dei voti). Alle sue spalle Dario Costi con 2.078 (33%) e il terzo candidato Gentian Alimadhi con 747 voti (11,8 %).

Scarpa, ingegnere parmigiano di 60 anni, sfiderà a giugno Federico Pizzarotti - sindaco uscente - in corsa con la sua lista, 'Effetto Parma'. Nel 2012, ultima tornata amministrativa per le comunali di Parma, furono invece 8.336 e la scelta cadde su Vincenzo Bernazzoli, poi battuto al ballottaggio da Federico Pizzarotti. 

Le foto delle primarie nella galleria immagini, ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Cronaca Parma

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 9 5 marzo 2017 -
Editoriale- Disoccupati cercasi - Primi segnali di cedimento del Grana. Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti). Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana. Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante.

SOMMARIO Anno 16 - n° 09 5 marzo 2017
1.1 editoriale
Disoccupati, cercasi!
2.1 lattiero caseario
Primi segnali di cedimento per il Grana..
3.1 crisi pomodoro
Crisi Pomodoro. Rabboni (OI) replica a Tonello (Coldiretti)
4.1 Bonifica
Con ReQpro 5 milioni di mc di acqua in più all'agricoltura reggiana
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Stabilità ad alta energia.
6.1 frumento Frumento, la ricetta per un miglior reddito.
7.1 packaging International Packaging Competition, è Gilda Bojardi la presidente di giuria della 21esima edizione
7.2 vino CAP al via in città e provincia il tour delle degustazioni di vini
8.1 apicoltura eventi Apicoltura europea, appuntamento a Piacenza
8.2 Eventi "Lezioni di Parmigiano Reggiano per i ristoranti italiani
9.2 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra alti e bassi l'ottimismo è ancora il fattore imperante
10.1 agricoltura finanziamenti Italia e Malta maglia nera su PSR
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

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20170305 COP

Domenica, 05 Marzo 2017 12:17

Disoccupati, cercasi!

In Italia il lavoro langue e il tasso di disoccupazione resta alto, peggio di noi solo Grecia, Spagna e Cipro, seppure costante da 4 mesi. Eppure in Europa ci sono Paesi a rischio di crescita per il problema contrario: pochi disoccupati da assumere per soddisfare agli ordini industriali.

di Lamberto Colla Parma 05 marzo 2017
Il sogno di una economia che finalmente torni a competere. Dalla Danimarca una notizia che fa ben sperare ma che, allo stato attuale, sembra un paradosso; non ci sarebbero abbastanza lavoratori da assumere, questo è quanto raccontato dal New York Times che ha incontrato l'imprenditore Peter Enevoldsen, proprietario di un'azienda meccanica, la Sjorring Maskinfabrik. Con un tasso di disoccupazione del 4,3% e una economia in crescita, le imprese danesi stanno incontrando notevoli difficoltà a intercettare disoccupati in età lavorativa utili a sostenere la produzione industriale e quindi a soddisfare gli ordini.

Il piccolo stato dell'Unione Europea (membro Ue ma con valuta tradizionale, la Corona Danese così come il Regno Unito è la Sterlina) ha adottato una severa politica contro l'immigrazione scontrandosi di fatto con il problema della manodopera al punto tale che, nel corso del 2016, nonostante il grande potenziale di crescita, il PIL è cresciuto solo del 1,1%. Così procedendo, si legge nell'articolo del New York Times, il Paese scandinavo riconosciuto dalle Nazioni Unite col più alto tasso di felicità e qualità della vita nel mondo, rischia la paralisi dell'economia.

Al momento non ci resta che invidiare i danesi e accontentarci del nostro 0,9% di incremento di PIL e di un tasso di disoccupazione che da 4 mesi non si muove ma che resta a valori molto alti relegando l'Italia al fondo della classifica con un misero 11,9% seguita solo da Grecia e da Spagna ma con la differenza che l'economia spagnola sta producendo incrementi di PIL del 3,5%, tra i più alti dell'UE.
I dati diffusi dall'ISTAT hanno inoltre evidenziato un lieve calo la disoccupazione giovanile ma, con l'eliminazione degli incentivi, il mercato del lavoro ha perduto l'euforia drogata dal Jobs Act. Ciononostante, rileva l'istituto di statistica, il dato è peggiorativo di 0,3 punti percentuali rispetto il medesimo periodo del 2016.

L'Eurostat ha in contemporanea diffuso i dati riferiti alla disoccupazione europea che vede il dato stabile al 9,6%. Il dato italiano è il quarto dato più alto dopo Grecia (23%), Spagna (18,2%) e Cipro (14,1%). A gennaio, invece, il tasso più basso si è registrato in Repubblica Ceca (3,4%) e Germania (3,8%).

Una posizione di classifica ben poco onorevole per l'Italia e  lascia poche speranze per un futuro prossimo all'insegna del cambiamento soprattutto se la politica interna si occupa prevalentemente di primarie e di tangenti.

Se lo si vuole la strada per un pronto recupero dell'economia ci sarebbe: abbassare le tasse. Lo ha fatto la Russia di Putin introducendo la Flat Tax e lo faranno gli Stati Uniti di Trump abbattendo le tasse del ceto medio. Nel primo caso i risultati sono sotto gli occhi di tutti e nel secondo, sempre che i detrattori del neo presidente a stelle e strisce lo consentano, i risultati si vedranno ben presto.

La differenza? USA e Russia sono Stati sovrani mentre il nostro è uno stato vassallo dell'UE con l'aggravante di una classe politica mediocre, giusto per utilizzare un termine dal sapore ottimistico.


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Domenica, 26 Febbraio 2017 15:03

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 Febbraio 2017

Editoriale- La sagra della patata e del cetriolo. Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità - A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3 - Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale? - Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano. Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta.

SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 febbraio 2017
1.1 editoriale
La sagra della patata e del cetriolo
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità
3.1 Olio - Sol D'Oro
A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tregua armata.
6.1 Ambiente e clima Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale?
7.1 Guardie ECOzoofile Ariccia, al via il corso di formazione per Guardie Ecozoofile a Palazzo Chigi
8.1 Vino eventi Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano
9.1 pomodoro Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta
10.1 agricoltura al sud L'agricoltura guida la ripresa del Sud Italia
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

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20170225-cibus-8-COP

Domenica, 26 Febbraio 2017 11:53

La sagra della patata e del cetriolo

Dalla "Patta Bollente" alle "Orge finanziate" è tutto un gran casino. Qualcuno viene condannato perché etichetta come "clandestini" dei profughi mentre altri vengono difesi con le unghie e con i denti, nonostante l'evidenza dei fatti. E' il caso portato alla luce dalle "Iene" che vede coinvolta la potente comunità gay.

di Lamberto Colla Parma 26 febbraio 2017
Gran scandalo fece il titolo di Feltri "Patata Bollente" quando fu destinato alla Sindaca Raggi mentre il medesimo titolo, usato nel Caso Ruby Rubacuori e che vedeva coinvolto Berlusconi, non indignò nessun buonista dell'ultima ora. Un titolo sessista nel primo caso, mentre una simpatica sintesi giornalistica nel secondo caso.

Passi, siamo abituati a osservare l'utilizzo di due pesi e di due misure soprattutto da quando in politica vince chi riesce a meglio screditare l'avversario, nel suo impegno politico e sempre più spesso nella sua condotta privata, ricercando qualsiasi appiglio che possa essere moralmente, civilmente e dove possibile penalmente rilevante. Una volta nelle mani della giustizia, prima che l'iter processuale abbia concluso il suo percorso la carriera politica dell'inquisito giunge prematuramente a termine.

Siamo in un Paese dove la "presunzione d'innocenza" è garantita con successo verso certa parte politica mentre altri è lasciata al libero arbitrio.

L'ultimo caso eclatante di arbitraria interpretazione di fatti moralmente discutibili se non addirittura legalmente perseguibili, l'hanno ampiamente documentato le "Iene" nel servizio che vede coinvolti alcuni circoli culturali Gay si pratica una socializzazione molto spinta che di culturale ha molto.

Mi sarei perciò atteso una levata di disapprovazione unanime, invece, con mia grande sorpresa, si sono sollevati gli scudi di protezione atomici.

20170221-Sen-Monica-CirinnaLa situazione è chiara e limpida al punto tale che se quei medesimi circoli fossero stati gestiti dal mondo etero o cinese o altra etnia radicata in Italia, i giornali avrebbero titolato "Sgominata una banda organizzata nel "Franchising" del Bordello" e molto probabilmente qualche Questore o Prefetto avrebbe rilasciato un'intervista nella quale ringraziava il programma delle "Iene" per il prezioso contributo alle indagini e gli esponenti governativi avrebbero colto l'occasione per ribadire come questo "Grande risultato sia stato possibile grazie all'impegno del Governo contro la criminalità organizzata e all'impegno costante a favore della sicurezza dei cittadini" .

Invece no! Nel caso in questione, nulla di tutto ciò. Anzi in difesa dell'ANDDOS (l'associazione gay che conta oltre 200.000 soci e oggetto del servizio delle Iene) si sono schierati i rappresentanti governativi difendendo il prezioso lavoro offerto a favore della socializzazione di classi discriminate.

Peccato che, per stessa ammissione del Presidente di uno dei circoli oggetto del servizio d'inchiesta giornalistica, l'accesso, in quello, come in diversi altri, non sia consentito alle donne.

 

 

Per riassumere ci troviamo di fronte a questo scenario:
- circoli in regime fiscale agevolato;
- circoli dediti alla socializzazione attrezzati con "Dark Room" e "Glory Hole" (sintetizzando: "in dò cojo cojo". Contatti fisici esclusivi senza il riconoscimento della controparte, separata o da un muro con un solo buco utile alla congiunzione carnale o incontri promiscui in una stanza non illuminata e strapiena come un Bus delle 13,00)
- circoli autorizzati anche al recupero dei "minori" fatti oggetto di bullismo omofobo (sarà un luogo accogliente, rassicurante e protettivo un ambiente dove si pratica sesso - con Glory Hole e Dark Room - e prostituzione?)
- circoli autorizzati a combattere la discriminazione che discriminano le donne (Confermato anche dal Presidente Marco Canale - minuto 14,00 "Non è scelta discriminatoria, sostiene il presidente, è solo una scelta!");
- circoli dediti alla "socializzazione" anche (quasi esclusivamente - ndr) attraverso le pratiche sessuali, come dichiarato a Matrix del 21/2 da Rosario Coco in rappresentanza di ANDDOS che ricevono finanziamenti (55.000€ per progetti culturali, in collaborazione con l'Università. Finanziamento revocato a seguito della trasmissione delle Iene)

20170222-Rosario-Coco-ANDDOSSINTETIZZANDO: circoli in regime fiscale agevolato dediti alla "socializzazione" come sopra, all'assistenza ai minori in ambienti "discutibili", alla lotta alla discriminazione che discriminano le donne e all'interno dei quali si pratica anche la professione più antica del mondo ovvero la prostituzione sarebbero idonei a ricevere Finanziamenti Pubblici direttamente da Organismi collegati (UNAR) alla Presidenza del Consiglio senza che tutto quanto sopra possa essere messo in discussione.

Ebbene è così! A fronte di tutto quanto sopra esposto, l'esponente del Governo, la firmataria della legge sulle unioni civili, la senatrice Monica Cirinnà, nella puntata del 21/2 di Matrix ha alzato una difesa impossibile sfociata, come prevedibile quando è difficile sostenere una posizione indifendibile, con l'arroganza tipica di un potere presuntuoso.

Premesso che il mondo gay merita assoluta comprensione ma, a mio avviso, non può avere una corsia privilegiata, altrimenti presto o tardi i diritti acquisiti, da trenta anni di lotta omosessuale, potrebbero vedersi sfumati.

Meglio avrebbero fatto, sia i vertici delle organizzazioni sia i politici, a prendere il toro per le corna, sospendere il giudizio e la difesa indiscriminata e assolutista per partito preso, ricercare le responsabilità, almeno per salvare la dignità della categoria piuttosto che vantare l'"Orgoglio Omosessuale o Gay Pryde che dir si voglia" .

Se dovesse passare come "normale" tutto quanto sopra esposto, allora sarebbe normale riaprire le "Case chiuse" e c'é da esserne certi, non avrebbero necessità di richiedere finanziamenti pubblici anzi darebbero un buon contributo alle entrate tributarie e alla socializzazione e magari anche a una più rapida integrazione razziale e cultural - religiosa.

 

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APPENDICE E FONTI VIDEO
Cirinnà a Matrix
https://www.youtube.com/watch?v=_yIyvYA0Hxk 
Matrix 21/2/17 Minuto 42,41 - sicuramente una dimensione di socializzazione - Rosario Coco rappresentante ANDDOS "noi siamo una associazione di oltre 200.000 persone che scelgono liberamente di frequentare circoli privati, vuol dire che sono a casa mia e posso fare ciò che mi pare"..."E' molto facile fare battute. In tutta italia la nostra associazione distribuisce 1 milione di preservativi... Noi siamo dei circoli in cui si socializza e si fa anche sesso..."

Senatrice Monica Cirinnà: "Unar da molti anni fa un ottimo lavoro... Unar finanzia dei progetti... "
http://www.video.mediaset.it/video/matrix/full/puntata-del-21-febbraio_693184.html 


IENE, Marco Canale (presidente ANDOOS) e Luxuria 22/2/17 http://www.iene.mediaset.it/puntate/2017/02/22/roma-orge-e-palazzo-chigi-paga-dimissioni_10857.shtml 
(Cirinnà a matrix ricerca google)


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Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 19 Febbraio 2017 14:25

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 07 19 Febbraio 2017

Editoriale-Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là.. - Burro in fase discendente. -Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione - Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano. - Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano - Barilla investe in Italia - La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini. - "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense - Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%)

SOMMARIO Anno 16 - n° 7 19 febbraio 2017 -
1.1 editoriale
Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là...
2.1 lattiero caseario
Burro in fase discendente.
3.1 Fusione emil banca e banco cooperativo emiliano
Fusione Emil Banca e Banco cooperativo emiliano: Ok da confcooperative Modena
3.2 Fusione bancaria emiliana
Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Verso la stabilità dopo i dati USDA del 9 febbraio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano.
6.1 Parmigiano Reggiano e CETA Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano
6.2 made in italy Barilla investe in Italia
7.1 La Ricetta - preparata e mangiata La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini.
8.1 Esempio di buona cooperazione "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense.
9.1 economia consumi Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%).
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

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20170219-cibus-cop

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