Visualizza articoli per tag: economia

Rimangono ancora in campo positivo, ma rallentano, le previsioni macroeconomiche per il 2019 della provincia di Reggio Emilia. I dati previsionali per la nostra provincia aggiornati ad ottobre, infatti, parlano di un Pil in crescita dello 0,1%, valore che va a dimezzarsi rispetto alle elaborazioni del luglio scorso, secondo le quali la crescita avrebbe dovuto attestarsi allo 0,2%. 

L’andamento previsto per Reggio Emilia risulta lievemente al di sotto sia del dato nazionale (+0,2%) che della crescita ipotizzata per l’Emilia-Romagna (+0,5%).

Le cose dovrebbero andare meglio nel 2020 quando il Pil reggiano, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sugli "Scenari per le economie locali" elaborati da Prometeia, dovrebbe riprendersi e raggiungere il +1,0%, risultato migliore rispetto alle precedenti previsioni, quando era prevista una crescita dello 0,8%.

Il lieve rallentamento della crescita del Pil è da attribuire alle previsioni riviste al ribasso per l’industria, cui fa capo circa un terzo del valore aggiunto provinciale. Il valore aggiunto del manifatturiero, infatti, viene ipotizzato in flessione dell’1,3%, con un secco peggioramento rispetto alle previsioni di luglio, quando si stimava un calo dello 0,6%. Per il 2020, comunque, le previsioni parlano di una ripresa del settore con una crescita che dovrebbe raggiungere l’1,0%.

A mantenere in territorio positivo l’andamento dell’economia reggiana nel 2019 sarà il comparto dei servizi – che incide per il 60% sulla formazione del valore aggiunto provinciale – per il quale è previsto un aumento dello 0,4%, performance migliore rispetto al +0,3% delle stime precedenti.

Anche l’agricoltura dovrebbe dare un apporto positivo al mantenimento del segno “più” nelle previsioni macroeconomiche reggiane: il Pil del settore, infatti, dovrebbero crescere dell’1,7% rispetto al +1,6% stimato in precedenza. 

Per quanto riguarda le costruzioni, l’aumento dovrebbe attestarsi al 5,2% rispetto al +5,3% dell’elaborazione di luglio. 

Il rallentamento della crescita dell’industria, oltre all’effetto di rallentamento sul Pil, comporta intanto anche una frenata delle esportazioni. Le ultime previsioni parlano di una crescita che dovrebbe fermarsi allo 0,6%, mentre nelle stime precedenti era ipotizzato un aumento dell’1,8%. Nel 2020 le vendite reggiane oltre frontiera dovrebbero poi riprendere quota raggiungendo un incremento del 3,7%.

Anche per il reddito disponibile delle famiglie si prevede un 2019 in leggero rallentamento, dal +2,4% di luglio al +2,0% di ottobre; analogo discorso per l’andamento della spesa per i consumi finali delle stesse che, nelle ultime elaborazioni, dovrebbe aumentare dell’1,3% rispetto al +1,4% calcolato a luglio.

Sul fronte del mercato del lavoro le elaborazioni effettuate da Prometeia stimano, in provincia di Reggio Emilia, un’ulteriore flessione del tasso di disoccupazione che dovrebbe scendere al 3,7% dal 4% precedente.

Scenari_ottobre_2019.png

 

Editoriale:  - Mamma li turchi e la inesistente diplomazia europea dei soliti splendidi alleati - Latte in ripresa, panna ancora in calo -Cereali e dintorni. Attenti al 10 ottobre. Quali dati da USDA? - Modena, per due giorni città dello Champagne - Agrilevante, le specialità di Nobili spa in mostra a Bari. -


Scibus-41_13ott19-COP.jpgOMMARIO Anno 18 - n° 41 13 ottobre 2019
1.1 editoriale
Mamma li turchi e la inesistente diplomazia europea dei soliti splendidi alleati.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte in ripresa, panna ancora in calo
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Attenti al 10 ottobre. Quali dati da USDA?
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Dopo l’USDA mercati in leggera ripresa
7.1 frumento e affini Workshop tematico con esperti su grano
7.2 eventi champagne Modena, per due giorni città dello Champagne
8.1 agrilevante Bari Agrilevante, le specialità di Nobili spa in mostra a Bari.
10.1 Parmesan fake Falso Parmigiano Reggiano alla fiera ANUGA di Colonia: intervengono le autorità tedesche
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domenica, 06 Ottobre 2019 09:10

Cornuti e mazziati!

L’embargo russo, voluto dagli USA, è ora premiato con 7,5 miliardi di dollari di dazi statunitensi. Ma a quanto are c’è da essere soddisfatti. È talmente poca la preoccupazione nella maggioranza che i loro leader pensano alle elezioni, allo Jus Culturae e a far votare i sedicenni.
  
di Lamberto Colla Parma  6 ottobre 2019 -

Ma quale segno di stima! Alla vigilia di della visita del Segretario di stato Mike Pompeo, la diplomazia statunitense aveva dichiarato di non veder l’ora di lavorare con il Governo Conte Bis.

Ed ecco che, le coincidenze casuali sono beffarde, appena l’omone di origine abruzzese mette piede il Italia, il WTO annuncia di dare applicazione ai dazi statunitensi richiesti da Donald Trump a fronte degli aiuti illegali concessi a AIRBUS da parte della UE ben 15 anni fa, utili a favorire lo sviluppo e lancio di alcuni suoi modelli (A380 e A350).

Benissimo, soprattutto a fronte della reale motivazione della visita nel Bel Paese, orientata più a ricevere confidenziali informazioni dai nostri 007 circa l’Ucraina Gate che sta opprimendo Trump, che a cominciare un proficuo lavoro con i giallo rossi.cornuto-e-mazziato.jpg

Quindi, non paghi di averci obbligati all’embargo russo in seguito a una crisi generata dalla NATO, gli USA colpiscono pure l’Italia per il solo torto di appartenere a questa UE che non è più parente con quella degli albori, nonostante non si faccia parte del consorzio franco-tedesco-britannico dell’AIRBUS.

Ma, come la maggior parte degli intervenuti al dibattito hanno sostenuto, “siamo tra quelli che sono stati meno colpiti dai dazi”.

Chi si accontenta gode, recita un saggio detto popolare.

Il costo non sarà tanto salato, chi dice che sarà mezzo miliardo e chi un miliardo o forse un po’ di più ma tanto, visto che siamo nelle spese e con la lista delle coperture da completare per la finanziaria, oggi chiamata DEF (documento di Economia e Finanza), aggiungere un miliardino ai 29 previsti è roba di poco conto.

L’importante è invece pensare bene a come si andrà a votare e soprattutto chi avrà quel privilegio.

E qui si capisce come il PD, ex Ulivo, ex DS, ex PDS, ex PCI, sia veramente ossessionato dalle elezioni.
In questi frangenti drammatici per i nostri prodotti ambasciatori del made in Italy agroalimentare ecco che i vertici della sinistra tradizionale (posto che il M5S sembra ormai anch’esso tutto schierato a sinistra) tamburellano su due questioni assolutamente prioritarie per il Paese:


- l’apertura delle urne ai sedicenni;

- lo Jus Culturae (una variante giovanile e dotta dello Jus Soli che passa attraverso l’istruzione scolastica). Secondo gli ultimi dati della Fondazione Leone Moressa, sono circa 166 mila i ragazzi stranieri che hanno completato almeno cinque anni di scuola in Italia e che sarebbero dunque interessati dallo “ius culturae”.

166.000 voti da giovani stranieri che si andrebbero ad aggiungere a circa 1,5 milioni di 16 e 17enni la maggior parte dei quali voterebbero per la sinistra, almeno stando all’antico detto popolare che si “nasce comunisti e si muore fascisti” e le elezioni son belle che vinte!

“Annamo bene”, direbbe la Sora Lella.

 

Bertinelli-Conte_gesmundo-image1.jpg

 

(Clicca qui per leggere gli altri editoriali)

________________________________________

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

Editoriale:  - Cornuti e mazziati! -Latte in calo, crollo della crema, scendono i formaggi - Cereali e dintorni. Rischio dazi USA sui mercati interni, italiani in particolare - Agrilevante 2019... l'agricoltura mediterranea in un unico evento! - Conclusi i lavori di regimazione idraulica in comune di Carpaneto - 


SOMMARIO Anno 18 - n° 40 06 ottobre 2019 cibus 40-6ott19-COP.jpg
1.1 editoriale
Cornuti e mazziati!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte in calo, crollo della crema, scendono i formaggi
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Impennata dei prezzi.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Rischio dazi USA sui mercati interni, italiani in particolare.
7.1 Patata di bologna dop Patata di Bologna D.O.P. Un'eccellenza dei fertili suoli bolognesi
7.2 FIERE - Agrilevante 2019 Agrilevante 2019... l'agricoltura mediterranea in un unico evento!
8.1 eventi agroalimentare Il Nocino e la "ricetta" segreta dell'elisir d'amor - Le foto
10.1 viabilità Lombardia Emilia Ponte Verdi di Ragazzola chiuso per 3 notti dal 7 ottobre dalle 21 alle 6.
10.2 dazi usa Dazi Usa: Cosa cambia per il Parmigiano Reggiano
11.1 bonifica piacenza Conclusi i lavori di regimazione idraulica in comune di Carpaneto
12.1promozioni “vino” e partners
13.1 promozioni “birra” e partners  

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domenica, 06 Ottobre 2019 06:38

L’oro d’Italia – La salute del nostro miele

"Se l'ape scomparisse dalla faccia della Terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita", così citava Albert Einstein alla metà degli anni 50.

di L'Equilibrista Reggio Emilia, 04 ottobre 2019 - Il consueto eccesso pensai fra me e me, ma nel tempo ebbi più volte la fortuna di conoscere persone che fanno dell’apicoltura la loro ragione di vita. La loro passione, il loro credo tanto da orientare delle buone pratiche in virtù di queste creature.

Prima di documentarmi, pensavo fosse una esagerazione o quanto meno una presa di posizione voluta per mettere le persone davanti a delle responsabilità che oggi invece sembrano quasi una razionale e decisa missione. L’autonomia del nostro Pianeta è a forte rischio e mai come adesso ne abbiamo preso coscienza, sarà per la tenace lotta ingaggiata da Greta Thumberg o per la diffusione dei seminari e diversi incontri in Regione, che aiutano a capire che una tale sentenza ha già effetti deflagranti sulle nostre vite.


E veniamo ai fatti, perché nel nostro Paese è praticamente azzerata la produzione di miele a causa dell'andamento climatico siccitoso dello scorso mese di Marzo che, seguito da un mese di aprile e maggio dal meteo particolarmente bizzarro e caratterizzato da vento, pioggia e sbalzi termici, non ha consentito alle api neanche di trovare nettare sufficiente da portare nell'alveare.


L'allarme lanciato da Coldiretti sugli effetti del maltempo è perentorio ed ha caratterizzato una distorta primavera, delineando gravi problemi agli alveari compromettendone fioriture tanto che le api non avendo la possibilità di raccogliere il nettare, non ne possono produrre e quel poco deve necessariamente servire alla loro sopravvivenza.


Dopo le crisi del 2016 e del 2017, finalmente ecco una timida ripresa della produzione nel 2018, che però si è ancora una volta arrestata nel 2019 proprio a causa delle avverse condizioni meteorologiche e che in particolare nella prima parte dell’anno, confermano il grave impatto del cambiamento climatico in atto, determinando perdite molto alte della produzione. In diverse zone d’Italia si tratta già di un vero e proprio azzeramento del raccolto di miele e quindi della impossibilità di poter pianificare o addirittura pensare al futuro di questa eccellenza italiana in modo sereno.


In Emilia Romagna, se prendiamo ad esempio la produzione di acacia, rileviamo un livello di produzione per nulla soddisfacente, tanto che si stima una media produttiva di soli 10 kg/alveare, ben al di sotto quindi dei 25-30 kg ad alveare per le aree del nord Italia che distanzia i 18 kg in media del sud Italia.


Nonostante questa situazione di estrema emergenza però, al Concorso Grandi Mieli d’Italia Tre Gocce d’Oro, sono ben 1.011 mieli partecipanti, provenienti da ogni parte d’Italia ed anche se non è stata raggiunta la cifra record di 1.124 campioni dell’anno scorso, gli Apicoltori non indietreggiano e continuano la loro attività fatta di rispetto, attenzione e cura verso un mondo fragile ed destramente importante per tutto l’ecosistema e la biodiversità.

(sotto una strage di api)

api morte.jpg

 

 

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 29 Settembre 2019 09:31

Tutti in fregola per la sorpresa di Conte!

Devono considerarci veramente degli acerebrati se pensano di sequestrarci i risparmi e accrescere le tasse con piena nostra soddisfazione.
  
di Lamberto Colla Parma  29 settembre 2019 - “Chiedo un patto a tutti i cittadini onesti. Gli chiedo di accettare una misura nuova, una sorpresa, con cui pagheremo tutti meno", è la dichiarazione di Giuseppe Conte da New York a margine dell’assemblea ONU che ha avuto come ospite d’onore la minorenne svedese, ossessionata dall’ambiente.

Secondo il premier, portavoce del Governo Giallo Rosso, dovremmo accogliere con soddisfazione la sorpresa che consentirà, secondo la tribù di Pinocchio, di pagare meno tasse in futuro.

Dai “Future” siamo rimasti fregati già da quasi 10 anni e tutte le volte che i nostri austeri leader hanno chiesto un sacrificio temporaneo, siamo rimasti fregati.

Al contrario, le promesse elettorali, non sono mai state mantenute.

Dovremmo perciò accettare col sorriso quello che ci verrà propinato, quello che in un futuro, non si sa quale, pagheremo meno tasse (di quanto si prevede la riduzione?) ma intanto prepariamoci all’incremento.

Già perché è da quando si è insediato il nuovo governo “alieno” che spuntano idee di nuove tasse per curare l’animo e il fisico dei cittadini.

Nuove tasse sulle merendine e sulle bevande gassate per combattere l’obesità, tasse sui prelevamenti in banca di soldi già tassati in entrata e infine la sorpresa, un misero incentivo (2%) sui pagamenti con carte di credito per combattere la piaga del “nero”.

Pagheremo meno tasse così come abbiamo pagato meno le tariffe sui rifiuti da quando hanno imposto la raccolta differenziata grazia alla quale lavoriamo per le municipalizzate, ci siamo riempiti la casa di bidoni antiestetici e puzzolenti a fronte di aumento delle tariffe del 70% negli ultimi 7 anni.
Abbiamo accolto l’uso degli home banking per aumentare l’efficienza bancaria e ridurre i costi a fronte di una spesa media di 1 € per bonifico, concedendo loro una maggiore libertà a investire nella finanza e nelle operazioni spregiudicate da riversare sui clienti affezionati, talmente affezionati da accettare le modifiche di contrato unilaterali. Tanto, cambiare banca sarebbe come cambiare sanguisuga.

Tutti virtuosismi che il giovane arrampante Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, ha imparato benissimo e subito, lasciando l’antica città emiliana sommersa dai rifiuti in ogni angolo e portarla a primeggiare a livello nazionale per spese di illuminazione (sprecata) come ha evidenziato il servizio di Giovanni Floris (Di Martedi) del 24 settembre scorso.

Per combattere l’evasione fiscale sarebbe sufficiente, come ormai da un ventennio sostengono i commercialisti, far mettere in deduzione al cittadino ogni bene o servizio acquistato dalle categorie dei presunti evasori.
Mentre per un maggior uso delle carte di credito sarebbe sufficiente imporre alle banche di togliere i loro balzelli e molti verrebbero incentivati a pagare con le carte e i produttori di servizi a acquistare i POS.

Ma togliere qualcosa alle banche non si può, loro che falliscono e vengono salvate dai cittadini fregati e i dirigenti se la cavano senza pene.

Infine, vorremmo, cari signori del Governo, avere la libertà di misurare le piccole spese quotidiane, quelle che sembrerebbero irrilevanti ma che alla fine dei conti, se non mantenute sotto osservazione costante, ci fanno sballare il misero bilancio familiare. Il soldo contante ha ancora il suo “bel peso” quando deve abbandonare la mano per un potenziale acquisto, che alla fine potrebbe apparire superfluo o troppo anticipato rispetto alle esigenze e alle disponibilità del periodo.

L’uso esclusivo delle carte invece rischia di legarci definitivamente e di venire isolati dai nostri risparmi con un semplice click.

Basta raccontare favole. Se volete fregarci, fatelo, ma non pretendete di assoldarci come complici.

 

G-Conte-22ott18_gov-FIL_6547.jpg

rifiuti_pet_rinfusa_gde.jpg

 

(Clicca qui per leggere gli altri editoriali)

________________________________________

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

Editoriale:  - Tutti in fregola per la sorpresa di Conte - Lattiero caseario. Contrazione latte, scende la crema e il Parmigiano Reggiano -Cereali e dintorni. Mercati stazionari verso il basso. Euro indebolito - EIMA 2020: in due giorni prenotato più di un terzo dell’intero spazi - Parmigiano Reggiano, il commento sui dazi di Trump - Si chiama AZZURRA, si legge efficienza -

SOMMARIOcibus-39-29set19-COP.jpg
Anno 18 - n° 39 29 settembre 2019
1.1 editoriale
Tutti in fregola per la sorpresa di Conte!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Contrazione latte, scende la crema e il Parmigiano Reggiano
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stazionari verso il basso. Euro indebolito
4.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 bonifiche Canale Emiliano Romagnolo: 60 anni all’insegna di innovazione e sostegno all’agricoltura.
6.2 FIERE - EIMA e SIMA EIMA 2020: in due giorni prenotato più di un terzo dell’intero spazi
7.1 Grano Duro Campagna grano duro, incontro in Regione con scienziati, produttori e rappresentanti di categoria.
7.2 logistica cooperativa Si chiama AZZURRA, si legge efficienza
9.1 USA e i dazi di trump Parmigiano Reggiano, il commento sui dazi di Trump
9.2 cooperative I primi 40 anni della Casearia Agrinascente PARMA 2064
10.1 fiume PO Fiume PO, protocollo d’intesa tra Università e Autorità distrettuale
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

  

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UniCredit e FEI: ulteriori 60 milioni di euro a sostegno delle microimprese italiane grazie al programma Social Impact Banking di UniCredit. L’accordo segue quello da 50 milioni di euro siglato con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) nel 2018 a beneficio di circa 2.500 microimprese italiane, nonché le recenti linee di credito per imprese sociali e imprenditoria femminile; 110 milioni di euro il supporto complessivo del programma microcredito in Italia. Per ciascun prestito erogati fino a 25.000 euro supportati da una garanzia del FEI basata sul programma dell'Unione Europea per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI). Le microimprese interessate possono richiedere l'accesso alla piattaforma Qredits, utile alla stesura di business plan.

 

Il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, parte del gruppo BEI) e UniCredit hanno firmato un accordo da 60 milioni di euro a sostegno delle microimprese italiane attraverso il microcredito, le quali potranno beneficiare della garanzia FEI che rientra nell’ambito del programma EaSI (Employment and Social Innovation) della Commissione Europea. I prestiti sono disponibili per imprese individuali e microimprese con meno di dieci dipendenti e un massimo di 2 milioni di euro di fatturato o di patrimonio. L'obiettivo è sostenere queste aziende con prestiti fino a un massimo di 25.000 euro, fornire supporto per lo sviluppo delle loro attività e agevolare l’accesso a una rete di partner di settore.

L’accordo segue quello siglato a marzo 2018 che prevedeva un plafond di 50 milioni di euro a beneficio di circa 2.500 microimprese italiane, nonché i recenti finanziamenti a sostegno delle società a media capitalizzazione italiane con un focus specifico sull’imprenditoria femminile, l'innovazione (400 milioni di euro) e la lotta al cambiamento climatico (100 milioni di euro) oltre che l'erogazione di 50 milioni di euro a favore delle imprese sociali. Rispetto al primo accordo sul microcredito del 2018, questo comprende un portfolio più ampio e classi di rischio più elevate, così da estendere le adesioni all’offerta.

Marianne Thyssen, Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro, ha affermato: “Sono lieta del fatto che abbiamo siglato un ulteriore accordo di microfinanza supportato da una garanzia EaSI da 60 milioni di euro con UniCredit che darà così maggiore slancio a 3.000 microimprenditori in Italia. Questo dimostra che la prima garanzia firmata l'anno scorso ha raggiunto il suo scopo, attestando il nostro continuo aiuto a coloro che incontrano difficoltà nell'accedere al credito. L'Unione Europea conferma quindi il proprio impegno nel garantire pari opportunità a tutti, senza esclusione alcuna”.

Jean Pierre Mustier, CEO UniCredit, ha commentato: "La continua cooperazione tra UniCredit e il FEI consente al nostro programma Social Impact Banking di sostenere molte aziende che altrimenti sarebbero escluse dai servizi bancari tradizionali. In questo modo possiamo aiutare molti imprenditori con prospettive di crescita che operano in Italia e, allo stesso modo, sostenere lo sviluppo dell'economia italiana nel suo insieme. Vogliamo in questo modo confermare il nostro supporto all'economia reale non solo nel nostro Paese ma anche in tutti i mercati in cui è presente la Banca".

Pier Luigi Gilibert, Amministratore Delegato del FEI, ha aggiunto: “Il programma EaSI ha permesso al FEI di differenziarsi in modo tangibile nel sostegno alle piccole imprese che hanno un reale impatto sociale. Conosciamo UniCredit e Qredits da molto tempo ed è con piacere che collaboriamo con loro per rendere disponibili finanziamenti a quelle aziende che ne hanno bisogno, sostenendo allo stesso tempo cause lodevoli”.

Elwin Groenevelt, CEO Qredits e Presidente dell'European Microfinance Network Board, ha dichiarato: “La microfinanza è diventata oggi la scelta di finanziamento alternativo più sostenibile e affidabile nelle

economie in via di sviluppo grazie anche a una serie di linee di credito personalizzate ora disponibili per tutti quei target non serviti in precedenza perché vulnerabili. Qredits è orgoglioso della crescita che il network della microfinanza ha visto negli ultimi anni e dei maggiori sforzi di collaborazione tra le organizzazioni di microfinanza e le banche, sia a livello nazionale che internazionale. L’adesione di UniCredit alla piattaforma di e-learning di Qredits ne è un ottimo esempio. Insieme possiamo rafforzare l'imprenditorialità e le nostre economie locali."

UniCredit gestirà la selezione delle microimprese e l'erogazione dei prestiti attraverso l’intera rete commerciale nazionale. Le imprese selezionate beneficeranno anche del supporto di consulenza e coaching fornito da UniGens, associazione di volontari composta da attuali ed ex dipendenti di UniCredit. Inoltre, le aziende interessate potranno accedere alla piattaforma di e-learning Qredits per definire e creare business plan completi ed efficaci da presentare al momento della richiesta di prestito. Le credenziali di accesso gratuito possono essere richieste al sito www.unicredit.it

 

Lunedì, 23 Settembre 2019 14:28

Protesti: valore dimezzato nel primo semestre 2019

Frenano ancora i protesti cambiari in provincia di Reggio Emilia. Tra gennaio e giugno di quest’anno, assegni, cambiali e tratte dei reggiani - famiglie e imprese - sono infatti scesi dai 1.338 del primo semestre 2018 a 794, con una flessione superiore al 40%. 

Più che dimezzato, inoltre, è il valore dell'insoluto che, secondo l’analisi dell'ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sulla base dei dati del Registro informatico dei protesti di Infocamere, ammonta a poco più di 872mila euro rispetto ai 1.847 mila del 2018 (-53%).

Le cambiali si confermano, numericamente, i titoli di credito più protestati, rappresentando il 95% degli insoluti, ma l’ammontare complessivo (poco più di 346 mila euro) non supera il 40% del valore totale.

La diminuzione registrata è da attribuire principalmente alla forte riduzione del numero di assegni scoperti, che passa dai 345 del primo semestre 2018 ai 40 dell'anno in corso (-88,4%), mentre la contrazione dell’importo complessivo si è attestata a -55,1%. Il più consistente calo del numero degli assegni rispetto alla riduzione dell’importo evidenzia, ovviamente, la salita del valore medio di ciascun titolo, passato da 3.390 a 13.142 euro.

protesti gen-giu 2019.jpg

I dati, inoltre, mostrano una diminuzione degli effetti di importo minore, mentre crescono quelli più elevati. Oltre il 90% dell’importo complessivo, infatti, e quasi la metà degli assegni protestati – 18 dei 40 totali – si concentra nella fascia “da 5.000 a 100.000 euro” facendo salire il valore medio da 11.772 a oltre 26 mila 700 euro.

Relativamente ai “pagherò” scoperti, a fronte di una diminuzione numerica del 24,1% (da 993 a 754), si registra un decremento nel valore di oltre 331 mila euro (-48,9%), con il passaggio da quasi 678 mila euro del 2018 a poco più di 346 mila del primo semestre 2019. Il valore medio per effetto è sceso così da 682 a 459 euro.

Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia

Ogni giorno è portatore di novità politiche stravolgenti e all’insegna dell’opportunismo. Altro che bipolarismo, tanto amato dalla seconda e terza repubblica, nella quarta si tornerà ai tempi dei micropartiti che pretenderanno una rappresentanza premiata con il “proporzionale”. Il nuovo Bipolarismo Bipolare.
  
di Lamberto Colla Parma  22 settembre 2019 -

Da quel fatidico giorno agostano nel quale Matteo Salvini ha voluto fare Harakiri togliendo l’appoggio al Governo, forse con la speranza di ottenere un rimpasto a lui favorevole, le sorprese certamente non son mancate.

Dall’inimmaginabile matrimonio tra PD e M5S, fatto passare per la panacea d’Italia, ai regalini portati dai UE Magi al “Giuseppe” di turno, alla presa di posizione del “Gianburrasca” della politica nazionale, il Matteo toscano.

40 parlamentari sono già passati nell’Italia Viva, la nuova formazione “activata” dall’ex premier che invece di curare i problemi intestinali, questa volta li ha fatti venire a Zingaretti & C.

Temo che il candidato del Quirinale per il prossimo settennio non abbia centrato la similitudine; la nuova formazione renziana non ha la scadenza di uno yogurt bensì ha fatto un nuovo passo in avanti per accorciare la scadenza del PD, proprio alla viglia del nuovo accordo con i grillini per conquistare l’Abruzzo e le prossime tornate elettorali, Emilia Romagna compresa.

E che dire del povero Zingaretti che prima vede Renzi, dall’interno del Parlamento al quale a lui non è concesso di entrare salvo per fare il turista, prendere per mano il PD e portarlo a un accordo con la truppa grillina all’indomani della mossa del leader leghista, che fosse stato per il fratello dell’attore non l’avrebbe mai fatto e poi, una volta conquistate le poltrone dei ministeri, ecco che, dalla sera alla mattina, si vede sfilare 40, ai quali se ne aggiungeranno presto almeno altri 10, parlamentari che son saltati sul carro di Renzi.

Il segretario “supplente” si è dovuto consolare con il provvidenziale arrivo a corte della ex Ministra della Sanità Beatrice Lorenzin, la quale, dalla sua esperienza, potrà contribuire a curare gli effetti di un bipolarismo contagioso.

Già, non è infatti da escludere che i malumori di certa area grillina possano aprire una crepa interna al movimento tale da portare a una scissione anche nel monolitico M5S.
Da Di Battista a Paragone non devono essere pochi i dissidenti che stanno friggendo per la situazione, è solo questione di tempo!

Insomma, l’opportunismo la fa da padrone e non certamente la responsabilità, tanto inneggiata dal Conte di nome e non di fatto, seppure sia indiscutibile la sua nobile eleganza.

RENZI DESTINAZIONE ITALIA PARMA NOVEMBRE 2017 082 (1).jpg

 

(Clicca qui per leggere gli altri editoriali)

________________________________________

 

 

Pubblicato in Politica Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"