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Di Guido Zaccarelli Mirandola 24 marzo 2019 - L'Arte ci riporta alla capacità del fare ordinato. La prima forma di arte che l'uomo ha incontrato, fin dalle sua genesi è il Cosmo, la cui origine greca consente all'individuo di cogliere nelle radici della sua etimologia il senso profondo del fare ordinato della vita e della sua stessa esistenza: tutto ciò che vediamo e tocchiamo è "fatto ad arte" in ogni suo aspetto, corpo, sostanza e potenza, capace di esprimere l'insieme coordinato di ogni forma di energia che si dispone per raggiungere il bene comune.

L'arte è anche tecnica che accomuna artisti e artigiani di tutti i campi dove la creatività e la realizzazione sono le espressioni fiorenti dell'esistenza dell'uomo e della sua capacità di essere unico in un contesto illuminato dalla luce e dall'energia dello Spirito. L'arte è invenzione, è magia, è musica, è scrivere, è oratoria, è scienza, è vivere il lento fluire del tempo che conduce l'individuo alla ricerca di senso per invitare l'uomo ogni giorno a non fermarsi innanzi alla sola interpretazione dei fatti e delle circostanze in questione, ma spingerlo ad andare oltre alla ricerca di nuove forme di pensiero.

L'arte è per eccellenza il grande strumento estetico impiegato dall'artista per illuminare con i suoi occhi gli sguardi di una realtà che proviene da un'altra prospettiva. L'anima e l'arte in stretta simbiosi, dove con l'anima entriamo nell'arte ma con l'arte possiamo parlare all'anima, e anche dell'anima, e quando ci avviciniamo all'arte troviamo altrettante difficoltà di definizione, di linguaggi e di confini. Le persone superano le difficoltà grazie alle loro virtù e come afferma Socrate, riescono a rimanere in equilibrio tra la mente e il corpo, dove tutto è frutto dell'intelligenza. Rimanere in equilibrio sulla trave non è esercizio da poco. È l'espressione autentica dell'arte, del fare ordinato della vita.

Cosa lega l'arte alla trave? Ho partecipato di recente ad una iniziativa di ginnastica artistica dove era presente anche mia nipote che si confrontava con altre atlete sulla trave. Vedendola ho notato la fermezza, la decisione e la concentrazione (come in tante altre) nell'eseguire la prova molto difficile alternata da momenti di vero suspense dove l'equilibrio mostrava segni di debolezza ad un istante successivo dove la sicurezza tornava padrona della situazione. Circostanze che si alternavano tra loro dove era difficile prevedere cosa sarebbe potuto avvenire qualche attimo dopo, che bisognava governare per non terminare anzitempo l'esercizio e uscire sconfitta dalla prova. Attimi dove era necessario indietreggiare per riportare il busto in equilibrio per poi riprendere la posizione e continuare spediti il cammino fino alla fine della trave. La trave è il simbolo della strada che ognuno di noi percorre ogni giorno immerso nei suoi pensieri, nelle sue attività, nei suoi bisogni e desideri. Dove non sempre incontriamo corrisposte le nostre aspettative assumendo comportanti in contrasto con ciò che la vita potrebbe proporci il giorno successivo seguendo le leggi della natura e dell'alternanza del giorno e della notte. L'equilibrio è arte, di sapere che per raggiungere la meta è necessario compiere passi indietro per riportare se stessi nella dimensione reale e ripartire perché la trave è la linea che disegna il viaggio della nostra vita.

La virtù è forza, coraggio che adorna di nobiltà l'uomo. Ogni singolo passo che l'uomo compie deve essere in armonia con se stesso e con le ragioni della sua esistenza consapevole che bisogna osare e avere il coraggio di uscire dalle difficoltà per dare senso alla nostra presenza, godendo della possibilità di entrare in contatto con tutte sfumature della realtà fino ad un momento prima sconosciute, dove la riflessione aiuta a trasportare la mente lontano dal presente, spostando il pensiero dal piano concettuale al piano concreto e renderlo operativo in rapporto all'insieme, arricchito di una nuova identità: l'arte di stare in equilibrio sulla strada della vita.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore.
Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 
http://www.sassuolo2000.it/2017/10/18/lions-club-mirandola-presenta-i-service-rivolti-alla-comunita-del-comprensorio/ 
http://www.sapere.it/enciclopedia/S%C3%B2crate+%28filosofo%29.html 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Economia Emilia
Mercoledì, 20 Marzo 2019 06:19

Italpizza, avanti con i piani di sviluppo

Italpizza al tavolo con confederali, cooperative e confindustria. Nuovo incontro nel pomeriggio di ieri tra azienda, cooperative appaltatrici e sindacati confederali. Cofamo ed Evologica presentano i rispettivi piani di sviluppo

Gli appalti sono regolari, a norma di legge, così come assolutamente legittimo e congruo è il contratto nazionale applicato ad oggi. E' questo il punto di partenza per continuare a discutere e, si spera, a sancire future migliorie per i lavoratori delle imprese appaltatrici presso il cantiere Italpizza: tanto è emerso questo pomeriggio al termine del tavolo che, presso la sede modenese di Confindustria-Emilia, ha riunito rappresentanti di Confindustria, di Italpizza, le due cooperative appaltatrici Cofamo ed Evologica e le segreterie provinciali di Cisl e Uil in un nuovo step del percorso avviato per sviluppare nuove dinamiche relazionali e sindacali all'interno del cantiere Italpizza.

"Gli appalti posti in essere dall'azienda e dalle due cooperative Cofamo ed Evologica sono ineccepibili – spiega Andrea Bondioli, Rappresentante delegato di Italpizza – e a questa consapevolezza si aggiunge l'affermazione piena, da parte di tutti i soggetti riuniti al tavolo, dell'assoluta congruità del contratto nazionale di riferimento applicato ad oggi. Procediamo, insomma, secondo quando già indicato lo scorso 7 Marzo, forti dell'ennesima conferma di come il proseguo del percorso avverrà esclusivamente con i sindacati confederali, unici interlocutori riconosciuti".

A mettere la firma sul verbale di fine incontro anche William Ballotta, segretario generale CISL Emilia Centrale e Luigi Tollari, Segretario Generale Uil Modena e Reggio Emilia. Assenti, seppur convocati, i rappresentanti della Cgil.

Italpizza, pur non trattandosi di propri lavoratori diretti, ha ribadito tutto il proprio impegno e la ferma volontà di fare proprio, con la regia di Confindustria, quanto emergerà dal tavolo sindacale che legittimamente coinvolge soggetto appaltatore e sindacati confederali con le rispettive categorie.

Ancora secondo quanto delineato a suo tempo in Prefettura lo scorso 28 Gennaio, procede dunque, sotto la supervisione di Confindustria, il percorso intrapreso verso la definizione di un piano programmatico e di sviluppo pluriennale capace di combinare le relazioni sindacali lungo un orizzonte duraturo e costruttivo, con gli elementi di una crescita aziendale possibile, oltre che auspicabile per il territorio.

Il nuovo codice della crisi e dell'insolvenza pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio u.s. sarà pienamente operativo dal 15 agosto 2020, prevedendo indicatori di crisi, strumenti di allerta e monitoraggio ma alcune disposizioni sono entrate in già in attuazione a partire dal 16 marzo 2019.

Tra esse sono entrate in vigore articoli 377-379 sugli assetti societari e le nomine di amministratori ed organi direttivi.

Diventa obbligatoria la nomina di un organo di controllo o di un revisore per tutte le imprese che superano i 2 milioni di ricavi oppure occupano almeno dieci dipendenti.

L'obbligo cesserà soltanto dopo che per tre esercizi consecutivi non viene superato nessuno dei sopra citati limiti (di fatturato o dipendenti).

Ho già avuto modo di scrivere che le regole più severe sul monitoraggio dei fattori di crisi saranno rilevanti sul fronte della concessione del credito, diventando strumenti a disposizione per valutare il merito creditizio. Siffatta valutazione potrebbe portare gli imprenditori ad adeguarsi sin d'ora con l'adozione di idonei strumenti da implementare nel novero di un più ampio programma di Controllo di Gestione.

Pubblicato in Economia Emilia

Editoriale: - "Sisma 2016 Centro Italia, lo Stato delle cose" -Latte spot, burro e panna ancora in leggero calo. - Cereali e dintorni. USDA replica perfettamente i dati precedenti - Pomodoro, accordo tra OI, Regione Emilia-Romagna e filiera per la formazione in ambito lavorativo - Ponte di Colorno: Provincia e Università lavorano a definire il sistema di controlli - Parmigiano Reggiano: nuovo partner di Jeune Restaurateur D'europe -

SOMMARIO Anno 18 - n° 11 17 marzo 2019
1.1 editoriale
"Sisma 2016 Centro Italia, lo Stato delle cose"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot, burro e panna ancora in leggero calo.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot, burro e panna ancora in leggero calo. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA replica perfettamente i dati precedenti
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
5.1 pomodoro e formazione Pomodoro, accordo tra OI, Regione Emilia-Romagna e filiera per la formazione in ambito lavorativo
5.2 appennino e bonifica La Bonifica Parmense a lavoro sulle strade dell'appennino parmense
6.1 siccità reggio emilia Emilia Centrale: Siccità e irrigazione, la situazione
6.2 ponte sul po Ponte di Colorno: Provincia e Università lavorano a definire il sistema di controlli
7.1 agroalimentare emilia romagna L'Emilia-Romagna del gusto: rinnovato l'accordo tra Regione e Unioncamere
8.1 SIMA Paris SIMA 2019: un clima d'affari sostenuto per un salone rivolto all'innovazione
9.1 ambiente e clima Global Climate Strike For Future - anche da Parma tutti dietro a Greta
9.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: nuovo partner di Jeune Restaurateur D'europe
10.1 crisi idrica Riunito a Parma l'Osservatorio sulle crisi idriche
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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di Mario Vacca Parma 17 marzo 2019 - Con ordinanza n. 31117 del 03 dicembre 2018 la Corte di Cassazione ribadisce il concetto di inversione dell'onere della prova in caso di accertamenti fondati sui conti correnti bancari.

Per quanto concerne quindi l'accertamento delle imposte sui redditi basato sulle verifiche di conti correnti bancari l'amministrazione può ben fondare il proprio onere probatorio sui dati e sugli elementi riscontrati da tali conti, in ottemperanza all'articolo 32 D.P.R. 600/1973.

Si rammenta che l'articolo 2697 c.c. prevede che "chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento mentre chi ne eccepisce l'inefficacia deve provare i fatti su cui l'eccezione si fonda".

Per analogia la norma si applica anche al diritto tributario pertanto l'amministrazione finanziaria è tenuta a procurare la prova dei fatti costituenti l'eventuale reato.

Con riferimento all'ordinanza poc'anzi richiamata qualora l'accertamento da parte dell'Agenzia si fondi su verifiche di conti correnti bancari, si dà luogo ad un'efficacia dell'onere probatorio dell'Amministrazione e pertanto si genera un'inversione dell'onere della prova a carico del contribuente; quest'ultimo dovrà dimostrare che gli elementi desumibili dalle movimentazioni bancarie non siano riferiti ad operazioni imponibili, e dovrà fornire prove circostanziate riguardo ogni movimentazione.

 

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La parola ha un peso, può essere una piuma e posarsi lievemente sulle ali dell'anima, può diventare una pietra tagliente e oscurare la luce dello Spirito

Di Guido Zaccarelli Mirandola 16 marzo 2019 - La parola è il mezzo con il quale l'uomo si relaziona con il mondo circostante attribuendo agli oggetti della realtà un valore simbolico legato al contesto, al significato e al suo significante. L'azione della parola è sempre legata al contesto ambientale e al suo limite informativo che visti nel loro insieme, condizionano fortemente l'azione messa in atto dalle persone nel loro atto comunicativo, ovvero il trasmettere e ricevere informazioni tra di loro.

Il contesto, in generale, svolge soprattutto la funzione di arricchire e completare il senso del linguaggio e suggerisce all'individuo la scelta di una parola rispetto ad un'altra. La parola ha un peso, può essere una piuma, e posarsi lievemente sulle ali dell'anima, o una pietra tagliente in grado di oscurare la luce dello Spirito. Il contesto si può ampliare o restringere secondo le esigenze presenti nell'interazione comunicativa.

Il senso precisa la direzione che l'interlocutore deve seguire per comprendere e si completa con le diverse sfumature create dall'applicazione particolare di una parola posta in una cornice specifica: tutto ciò che "circonda" una data parola, la situazione, i vincoli culturali, contribuisce al completamento del significato. Fondamentale è sempre la pertinenza, legata al contesto, intesa come l'insieme delle condizioni, delle opportunità e dei vincoli, spaziali, temporali, relazionali e culturali presenti in un qualsiasi scambio comunicativo. La parola è l'espressione autentica della verità. Il venir meno a questa condizione, afferma Socrate, significa applicare l'arte del compromesso e questo non fa bene alla parola e nemmeno all'arte del proferire.

La parola deve essere imbevuta di verità per assumere l'importanza che il contesto le assegna. Il tempo consolida la fiducia nella persona quando la parola è tenuta in vita dalla sorgente della verità, smarrirla, è un attimo, un battito d'ali. Il significato rimanda al contenuto espresso con la parola, il significante rimanda all'insieme dei segni visivi e fonetici che riportano al significato. Ad esempio: alla lavagna è riportata la parola gatto.

La parola viene impiegata come vettore per spiegare alle persone in ascolto il significato visivo della parola gatto, in questo caso attraverso un disegno essenziale del gatto. Nel nostro caso, il significato è il concetto mentale che rimanda al gatto. Il significante è l'espressione vocale del gatto, (la parte fisicamente percepibile che corrisponde all'insieme dei segni visivi e fonetici che riportano al gatto). La parola come si vede agisce sul piano dell'espressione e del contenuto entrando in modo diretto a contatto con tutti gli organi di senso della persona che in base alle condizioni definite dal contesto, e dalla sua situazione psicofisica, accoglie la parola assegnando valori completamenti differenti in base alle circostante, mettendo in atto reazioni positive, negative o neutre. La scelta della parola è fondamentale per stabilire la nascita, la continuità o l'uscita di scena da qualsiasi atto comunicativo.

La parola mette in azione le persone, agendo sulla funzione referenziale che riguarda il contesto, sulla funzione emotiva, sulle funzione conativa, che usa le espressioni per convincere l'interlocutore, sulla funzione poetica per donare alla parola l'effetto e in ultimo sulla funzione metalinguistica che rimanda alla spiegazione.

La parola deriva dal latino parabola e ha lo scopo di semplificare espressioni complesse e articolate e nel tempo ha dato vita alla parola balistica, che sappiamo essere una branchia della fisica che studia il moto di un proiettile. La parabola conduce a immaginare la traiettoria disegnata da una parola quando viene emessa e quando viene ricevuta da un interlocutore, al pari di un proiettile il cui risultato finale dipende dalla forza di gravità e dalla forza impressa nella fase di sparo. La parabola già alla fine dell''800 ha iniziato a vedersi applicata nelle costruzioni e in modo particolare nei ponti trovando oggi espressioni di autentica bellezza e rarità architettonica.

La parola quando viene pronunciata disegna una traiettoria che dipende dalla forza espressa e dal peso che viste nel loro insieme, determinano l'altezza e la distanza della caduta. Una parola espressa con dolcezza diventa lieve e pronta a raggiungere in volo gli strati alti dell'atmosfera, sospinta dal vento caldo della verità in attesa di posarsi sulle ali dell'anima.

La verità è l'energia che tiene in vita la parola. Una stretta di mano, che vale oltre la parola scritta o pronunciata, dove il significato e il significante si uniscono nel segno della fiducia. Le traiettorie variano in base alle parole. Piume che diventano pietre taglienti con le facce aguzzine che disegnano una traiettoria di breve durata per raggiungere taglienti gli strati più intimi dell'essere umano, offuscando la luce dello Spirito.

Un terremoto che spazza via le consapevolezze tenute in vita dalla forza della verità alimentando la spirale del disagio, e della fiducia in se stessi e negli altri. Un labirinto dove le parole perdono il loro significato etimologico incapaci di dare risposte ai mille perché. Spesso non ci sono risposte. Cercarle, significa perdere tempo per l'impossibilità di calarsi nell'anima altrui.

Occorre dare prova di sé e iniziare a disegnare una nuova parabola dove la parola è al centro dell'atto comunicativo in grado di educare le persone all'uso umano della parola stessa. Solo in questo modo potremo fare emergere la sua verità.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore.

Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 
https://www.itals.it/nozion/noza.htm 
https://fabiogabetta.wordpress.com/2009/12/27/socrate-e-platone-reificazione/ 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Economia Emilia

La società milanese ha acquisito la bolognese CI.ERRE TECH S.r.l., società specializzata nella produzione di manifolds (blocchi) per il comparto oleodinamico.

NORD FLUID S.p.A, società leader nel settore della distribuzione di componenti oleodinamici e Fluid Conveyance, con oltre 38 milioni di euro di fatturato e 125 dipendenti, acquisisce la società emiliana CI.ERRE TECH S.r.l., azienda specializzata nella produzione di manifolds (blocchi) per il comparto oleodinamico.
L'acquisizione è stata finalizzata, mercoledì 13 marzo dal Group CFO Alberto C. Magrì.

L'aggiunta della realizzazione di manifolds su disegno del cliente, supportandolo anche dal punto di vista tecnico/tecnologico, consentirà al Gruppo NORD FLUID S.p.A di completare l'offerta nel mercato oleodinamico, confermandone l'assoluta leadership nel medesimo settore.
CI.ERRE TECH S.r.l. ha messo a punto una gamma di manifolds modulari adatti all'altissima pressione (fino a 5000bar), che consentiranno a NORD FLUID S.p.A, di ampliare l'attuale portfolio tecnologico; di accrescere le competenze nel relativo comparto; di aumentare l'offerta di prodotti; di essere più vicini ai nostri clienti e di ottimizzazione la presenza manifatturiera del Gruppo che ci consentirà una crescita a livello organico e di fatturato
L'operazione è stata resa possibile anche dal supporto finanziario di UniCredit che affianca il Gruppo Nord Fluid sia nelle attività italiane che quelle estere.

«L'acquisizione di CI.ERRE TECH S.r.l. - dichiara l'Ing. Daniele Brambilla, Group CEO di NORD FLUID S.p.A - ci consente di completare l'offerta alla nostra clientela, che da tempo richiedeva che la nostra gamma di prodotti includesse anche il segmento manifolds. Siamo molto grati a UniCredit, e in particolare ai referenti del Centro Corporate di Legnano, per l'importante sostegno fornito nell'acquisizione».

CI.ERRE TECH S.r.l. "a NORD FLUID Family Company" si unisce da oggi alle altre società del Gruppo: Tecnoil S.r.l. (Portogruaro), Nord Fluid Hidravlika d.o.o. (Slovenia) e OMV S.p.A. (Vercelli).

Milano, 13 marzo 2018

Nel 2018 le esportazioni regionali rallentano (+5,7 per cento), ma continuano a procedere più rapide del commercio estero nazionale (+3,1 per cento). L’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per valore delle esportazioni e cresce un po’ più della Lombardia, staccando Veneto e Piemonte. L’andamento è determinato da buoni risultati sui mercati europei, in particolare dell’Unione, e da una buona crescita sul mercato statunitense, che compensano la tendenza più contenuta sui mercati asiatici. Il risultato deriva dal macro-settore macchinari e mezzi di trasporto, con la moda; segno rosso per industria della ceramica e vetro.

Tra gennaio e dicembre, le esportazioni dell’Emilia-Romagna sono salite a quasi 63.427 milioni di euro, corrispondenti al 13,7 per cento dell’export nazionale, con un aumento del 5,7 per cento, secondo i dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane, analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna. L’export nazionale ha mostrato una tendenza positiva, ma molto meno dinamica (+3,1 per cento). L’Emilia-Romagna diviene la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (27,4 per cento) e seguita a un’incollatura dal Veneto (13,7 per cento) e poi dal Piemonte (10,4 per cento). Le esportazioni dell’Emilia-Romagna e della Lombardia sono aumentate molto rapidamente (+5,7 e +5,2 per cento rispettivamente), mentre quelle del Veneto hanno mostrato una minore forza (+2,8 per cento) e quelle dal Piemonte sono rimaste al palo (+0,4 per cento). 

I SETTORI 

Il risultato regionale è da attribuire principalmente all’importante industria dei macchinari e delle apparecchiature, che ha realizzato il 29,3 per cento delle esportazioni regionali, anche con un aumento delle vendite limitato al 4,7 per cento. Gli altri contributi più rilevanti sono stati quelli forniti dalle industrie dei mezzi di trasporto, con una crescita del 7,0 per cento, e della moda (+6,4 per cento). La tendenza è stata più rapida per le apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (+7,0 per cento) e l’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo (+7,5 per cento). Note dolenti dal marcato arretramento dell’export dell’industria ceramica e del vetro (-3,1 per cento). 

LE DESTINAZIONI

L’andamento positivo si è fondato sulla capacità di cogliere risultati positivi sui mercati europei (+6,2 per cento), in particolare dell’Unione (+7,0 per cento) e di sfruttare una buona crescita su quelli americani (+6,0 per cento) a fronte di una dinamica più contenuta su quelli asiatici (+3,1 per cento). Sui singoli Paesi, buona la crescita sul mercato della Germania (+6,5 per cento), che ha assorbito il 12,6 per cento dell’export regionale, il boom delle vendite nel Regno Unito (+13,0 per cento) e una valida tendenza positiva delle vendite negli Stti Uniti (+7,2 per cento) e in Cina (+6,2 per cento). Al contrario flettono le esportazioni verso il Brasile e crollano quelle verso la Turchia (-21,6 per cento).


Esportazioni emiliano-romagnole e italiane: tasso di variazione tendenziale (1) e indice (2)

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(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente (asse sx). (2) Indice: media mobile degli ultimi quattro trimestri, base anno 2008 = 100 a valori correnti (asse dx).

Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

 

Fonte: Unioncamere ER 

Martedì, 12 Marzo 2019 05:39

MiFID II, fine del conflitto di interessi?

Il mondo della finanza è senza alcun dubbio il settore più liquido dell’intera economia, a tal punto che spesso il legislatore si trova impreparato a fronteggiare i rapidi mutamenti che ivi si susseguono. Ciò nonostante, soprattutto negli ultimi anni, si è tentato di normare un campo altrimenti lasciato ad un arbitrio ormai divenuto selvaggio, e gli effetti non hanno tardato a palesarsi.

Dopo la direttiva MiFID I, che già aveva in qualche misura dato un certo ordine in materia di investimenti e consulenza, ecco la MiFID II, entrata in vigore dal 3 gennaio 2018, e puntualmente recepita dagli stati nazionali, compresa l’Italia, benché con il consueto rallentamento tipico della nostra penisola. Un risultato che soddisfa l’Unione Europea, la quale molto si è mossa in questa direzione, e contribuisce a rendere meno opaca la realtà della consulenza, fino ad oggi croce e delizia per i risparmiatori.

I punti salienti della direttiva

Perché possiamo dire, a buon diritto, che la MiFID II rappresenta una piccola rivoluzione? I motivi sono facilmente spiegabili riassumendo i contenuti della direttiva. La MiFID II, caso non comune specie nel campo della finanza, interviene a tutelare fortemente il consumatore, fissando una serie di paletti di cui le società di consulenza non potranno non tenere conto. Chiarezza sui costi, trasparenza, rispetto delle regole. I capisaldi della direttiva sono limpidi. Il personale messo a disposizione per la consulenza deve essere estremamente qualificato (diploma di laurea o diploma di istruzione secondaria integrato con ulteriori abilitazioni); il cliente deve essere messo a conoscenza non solo dei costi, ma anche dei rischi connessi all’investimento e della situazione finanziaria in evoluzione. In sostanza, dalla culla alla tomba. Il tutto, rispettando il criterio della massima trasparenza. L’aspetto principale, tuttavia, è quello legato alla consulenza indipendente. La MiFID II per la prima volta definisce normativamente la consulenza indipendente, aprendo spazi che fino ad adesso non erano stati che solo parzialmente esplorati. 

Fine del conflitto di interessi?

Che la MiFID II ponga fine all’annosa questione del conflitto di interessi è una tesi troppo ardita da sostenere, e probabilmente falsa. Certamente, la direttiva muove passi importanti quantomeno per problematizzare il tema e riportarlo al centro dell’attenzione, innanzitutto per quel che riguarda il cliente. La consulenza indipendente, rispetto a quella fornita, ad esempio, dalle banche, ha il vantaggio di avere nel solo cliente la figura a cui rendere conto (in altre parole, quello che paga), senza influenze terze (in altre parole, della propria società). Ciò naturalmente comporta un abbattimento dei costi, ed una maggiore libertà di movimento, che significa anche minore rischi di proporre al cliente strumenti finanziari poco adeguati al capitale messo in gioco.

Tuttavia, non è sempre vero che la consulenza indipendente significhi, sic et simpliciter, assenza del conflitto di interessi. Infatti, bisogna tener conto del fatto che, in ogni caso, il consulente non è un benefattore, ed ha come obiettivo un proprio ritorno. Il che vuol dire, molto banalmente, che l’essere slegato da influenze terze non garantisce al 100% che il consulente agisca per il totale interesse del cliente. È possibile, tanto per fare un esempio, che un consulente suggerisca un investimento più rischioso perché ciò gli garantirebbe una commissione più alta, o un investimento più a lungo termine per tenere vincolato il cliente. Casi impossibili? Non lo crediamo. Il vero problema, infatti, consiste nell’asimmetria di conoscenza tra cliente e consulente, che difficilmente può essere colmata.

Ecco quindi che si evidenziano i benefici della MiFID II, in riferimento alla centralità assunta dalla costante trasmissione di informazioni tra i due poli della consulenza, che almeno in teoria dovrebbero colmare, in parte, il gap conoscitivo. E garantire, così, alla consulenza indipendente la possibilità di dare libero sfogo a tutte le sue potenzialità.

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Editoriale: - PD in estasi! Adesso al lavoro, c'è un partito da ricostruire. - Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili - Cereali e dintorni. Mercati stanchi condizionati quasi esclusivamente dal cambio - Parmigiano Reggiano: il "prodotto di montagna" protagonista a Pitti Taste (Firenze 9-11 marzo) - SIMA vari - Meccanizzazione: le sfide a tutto tondo per accaparrarsi il futuro -

SOMMARIO Anno 18 - n° 10 10 marzo 2019
1.1 editoriale
PD in estasi! Adesso al lavoro, c'è un partito da ricostruire.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Grana e Parmigiano stabili. GRAFICI TENDENZA.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stanchi condizionati quasi esclusivamente dal cambio
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tendenze
5.1 concimazioni mais Mais: concimare bene per raccogliere meglio
5.2 parmigiano reggiano eventi Parmigiano Reggiano: il "prodotto di montagna" protagonista a Pitti Taste (Firenze 9-11 marzo)
6.1 fiume po Destinazione Po: a Parma giovedi' 7 marzo l'autorità presenterà il piano strategico.
7.1 viabilità Emilia - Lombardia Ponte Verdi in peggioramento
8.1 SIMA Paris Machine de l'Année 2019: tutti i vincitori
9.1 Meccanizzazione e eventi Nuovo calendario fieristico della meccanizzazione agricola? L'asse franco-tedesco non la spunta
9.2 Meccanizzazione e eventi Meccanizzazione: le sfide a tutto tondo per accaparrarsi il futuro.
10.1 nomine Parmigiano Reggiano: Carlo Mangini nuovo direttore marketing
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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