Terza ed ultima conferenza della rassegna TERRITORI 2.0, ideata dall'associazione Intesa San Martino di Pama: l’economia solidale come concreto aiuto ai produttori agricoli locali.
Parma -
Vi è un’etica ed una morale che inducono un sempre maggiore numero di famiglie, ad acquistare prodotti locali da piccoli produttori locali, al fine di consumare alimenti dalla certa filiera produttiva e sicura genuinità. Parma in questo si dimostra da sempre innovativa, essendo stata in Italia, la patria del primo Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) ed ora, anche, sede dell’associazione di produttori Io Mangio Locale.
L’economia solidale posta all’attenzione dalla rassegna TERRITORI 2.0 ideata e promossa dall’associazione Intesa San Martino, ha visto nella terza ed ultima conferenza svolta all’interno della Biblioteca Sociale Roberta Venturini, due realtà che dal territorio, fanno oramai scuola a livello nazionale.
Laura Paduano Presidente di Io Mangio Locale, dopo la coraggiosa scelta di cambiare vita per dedicarsi ai frutti della propria terra, espone i risultati vissuti direttamente, sul campo, che si dimostrano incoraggianti e positivi per un futuro dal consumo alimentare etico e mirato all’acquisto di prodotti cosiddetti a km zero. Ciò, in quanto dettati dal frutto del lavoro di piccoli produttori locali che, come in Io Mangio Locale, si contraddistinguono per l’elevata accortezza del proprio raccolto venduto ad un equo prezzo.
Micaela Sini Scarpato Presidente del Distretto di Economia Solidale del territorio Parmense (DES) esalta invece l’esperienza vissuta direttamente all’interno dei GAS in cui, da anni e anni con la propria famiglia, ha diversificato la propria tabella alimentare variandola con logica e per stagione, a tante persone del luogo che, grazie alla sua intraprendenza e visione, hanno scelto poi di seguirla, sposando la filosofia dell’economia solidale. L’idea si basa sull’acquisto in gruppo di discreti quantitativi di merce, acquistati da produttori altamente selezionati, biologici e dei quali si è certi del naturale prodotto comprato, senza interazioni di chimici o conservanti spesso abusati dall’industria alimentari e poco salutari per l’uomo.
Tante le curiosità emerse in seguito al racconto delle due vivaci relatrici che, incalzate dalla brava e giovane giornalista Eleonora Puggioni, come dalle tante domande giunte spontanee dal pubblico, hanno informato la variegata platea di curiosi accorsa all’interno della Biblioteca Sociale di via Venezia.
Andrea Coppola