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In mostra fino al 9 febbraio presso la Galleria Petitot della Biblioteca Palatina di Parma, l’esposizione dell’Erbario settecentesco di Giovan Battista Casapini, a conclusione del restauro terminato a fine 2018.

Parma -

Sabato 19 gennaio, presso la Galleria Petitot della Biblioteca Palatina di Parma, si è tenuta l’inaugurazione dell’esposizione dell’Erbario del medico e botanico Giovan Battista Casapini (1722), a conclusione del complesso intervento di restauro iniziato nel gennaio 2017 e terminato a fine 2018. 

Sono intervenute Maria Grazia De Rubeis, Direttrice della Biblioteca Palatina, Marcello Tomaselli, Direttore scientifico dell’Orto Botanico dell’Università di Parma, e Giuliana Massini Cugini, Past President di Inner Wheel, Club di Parma Est.

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La mostra, organizzata dal Sistema Museale dell’Università di Parma in collaborazione con la Biblioteca Palatina del Complesso Monumentale della Pilotta, rimarrà aperta al pubblico dal 19 gennaio al 9 febbraio 2019.

Lopera di restauro è stata condotta dalla ditta Cartantica ed è stata interamente finanziata dal Club di Parma Est C.A.R.F. dell'Associazione Inner Wheel Italia, da anni impegnato nel sostegno di attività di carattere sociale-umanitario e culturale, con particolare riguardo al restauro di opere d’arte del territorio.

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Nell'Erbario Casapini, che risale al 1722, sono classificate e annotate le piante in rapporto alla loro virtù medicamentosa. Il documento costituisce non solo un prezioso reperto museale, ma anche una straordinaria testimonianza delle conoscenze medico-terapeutiche dell'epoca.

Giovan Battista Casapini, medico e botanico vissuto nei primi anni del Settecento, esercitò la medicina nel Ducato di Parma e raccolse nel territorio numerose piante medicinali. Una volta essiccate le riunì in erbari, due dei quali sono giunti fino a noi: uno è conservato a Modena e l'altro all’Orto Botanico dell’Università di Parma, dove giunse nel 1921 per concessione della Biblioteca Palatina, che ne autorizzò il deposito per ragioni di affinitàdisciplinare.

 

Le foto dell'inagurazione a cura di Francesca Bocchia

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Riceviamo e pubblichiamo dal Centro Studi Abate Stoppani in merito alla mostra dell'"Ottocento Lombardo" in corso a Lecco ancora sino al 20 gennaio 2019. Un confronto al "fioretto" con i curatori della mostra. 

"Il 13 novembre scorso il nostro Centro Studi ha pubblicato una analisi di dettaglio sulla mostra «Ottocento Lombardo» (Lecco, 20 ottobre 2018 / 20 gennaio 2019), evidenziandone rilevanti errori di fatto nonché numerosi elementi critici sotto il profilo della struttura concettuale e della comunicazione erogata al pubblico (per approfondimenti vedi http://abatestoppani.it/ottocento-lombardo-a-lecco-occasione-sprecata/ )

Al centro della nostre considerazioni — però — un dipinto attribuito ad Hayez di cui gli organizzatori:
— hanno mutato il titolo (datogli dallo stesso Hayez) da «Monaca» a «La monaca», senza alcuna ragione e solo suggestivamente;
— hanno attribuito una "ispirazione manzoniana", non solo del tutto inesistente ma anche decisamente fuorviante rispetto alla narrazione svolta attorno alla vicenda della Signora di Monza ne "I Promessi Sposi".

Le nostre osservazioni sono state pacatamente definite "deliranti" dalla dottoressa Simona Bartolena, curatrice della mostra, che ha anche minacciato "querele per diffamazione".

Vista l'abnorme reazione della curatrice artistica della mostra (cui l'Assessore alla Cultura del Comune di Lecco ha coraggiosamente confermato incondizionata fiducia), abbiamo ritenuto opportuno approfondire il tema per coglierne eventuali altri elementi non immediatamente evidenti e di tenere informate della vicenda anche alcune personalità della critica d'arte, nella forma della "lettera aperta" che il lettore troverà sviluppata di seguito.

Dai primi risultati delle nostre ricerche sono già emersi elementi che riteniamo possano essere forse di un qualche interesse per aspetti non irrilevanti della vicenda hayeziana e sicuramente da considerare con attenzione sotto il profilo del metodo con cui vengono affrontati alcuni passaggi del dibattito culturale.

Su altri risultati stiamo conducendo le opportune verifiche — anche tecniche — ma siamo in grado di anticipare che non mancheranno novità. Le condivideremo — riteniamo entro gennaio — con una "Parte Seconda" della presente comunicazione, nella quale esporremo la "storia vera" dei due dipinti «Monaca» di F. Hayez.

Vi saranno richiami alla vita della Milano di allora ma anche documenti — pubblici ma non ancora presi nella dovuta considerazione — che ci auguriamo utili ai cultori della storia dell'arte del nostro tardo Ottocento.

Per la lettura dell'articolo, questo il collegamento: http://abatestoppani.it/le-molte-monache-di-hayez/ "

 

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L’attore abruzzese, ormai di casa a Modena grazie alla sua lunga collaborazione con ERT porta a casa il più importante riconoscimento del mondo teatrale italiano per il ruolo di Lulù Massa ne “La classe operaia va in paradiso” con la regia di Claudio Longhi. Ma sono tanti i progetti di Ert premiati e gli attori nati o cresciuti in Emilia Romagna ad avere ottenuto riconoscimenti. 

Bologna –

Ha dato il volto a Guido Corsi nella fiction “Che Dio ci aiuti!”, a Enrico Vinci in “Non dirlo al mio capo”, al cinico Claudio Conforti nella serie “L’Allieva” e, a febbraio, lo rivedremo nella seconda stagione de “La porta rossa” nel ruolo di Cagliostro, ma il primo, grande amore di Lino Guanciale è il teatro, dove chi lo segue ha avuto modo di apprezzare la sua bravura. 

E proprio all’attore abruzzese, ma cresciuto artisticamente con ERT – Emilia Romagna teatro, e con un legame speciale con la città di Modena, è andato il Premio Ubu, il più importante riconoscimento nel mondo teatrale italiano, come migliore attore e performer per il ruolo di Lulù Massa ne “La classe operaia va in paradiso”, per la regia di Claudio Longhi. Il premio è stato assegnato a Guanciale ex equo con Gianfranco Berardi per “Amleto take away”, prodotto dal Teatro dell’Elfo con il sostegno di ERT. 

Sul suo profilo Instagram, Lino Guanciale ha ringraziato uno per uno i suoi compagni di ERT. “Mi sono commosso”, ha dichiarato. Da quando inizia a frequentare l’accademia di arte drammatica vedi gli Ubu come un traguardo. Questo riconoscimento penso però che non premi solo me, ma il lavoro della “Classe operaia”, l’ultima pagina di un libro che scriviamo da tempo con Claudio Longi e con i compagni del gruppo ERY. L’Ubu riconosce una filosofia del fare teatro, che parte dall’idea che l’attore oggi non può essere solo un animale da palcoscenico, ma deve trasformarsi in un intellettuale pronto ad andare incontro al pubblico”.

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Attualmente, Guanciale è impegnato in teatro insieme a Gabriella Pession con “After Miss July, ad aprile con “Ragazzi di vita” di Pasolini, mentre nel 2019 è attesa la sua prima regia con gli allievi della scuola di Teatro “Jolanda Gazzerro” di ERT, che ha sede a Modena.

Tuttavia, la quarantunesima edizione dei Premi Ubu, tenutasi ieri presso il Piccolo Teatro Studio Melato a Milano ha vista tra i premiati, diversi artisti impegnati in un consolidato rapporto di collaborazione artistica e produttiva con Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Il premio come Miglior Attrice e performer è andato a Ermanna Montanari per Fedeli d’amore Va’pensiero, quest’ultimo coprodotto da ERT Fondazione e Teatro delle Albe, a qui si aggiunge il premio come Miglior nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica per Afghanistan: enduring freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace, una coproduzione Teatro dell’Elfo ed ERT Fondazione. 

Un premio speciale è andato poi alla pubblicazione La possibilità della gioia. Pippo del Bono, di Gianni Manzella, edito da Clichy (Firenze) in collaborazione con ERT in occasione delle celebrazioni per i quarant’anni della Fondazione. Nella motivazione del premio si legge: “un libro prezioso frutto di vent’anni di studio, osservazione e dialogo, che restituisce con passione militante la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti del teatro contemporaneo; per la rarità di una scrittura avvincente che concede molto al racconto senza mai rinunciare all’analisi».

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Il tradizionale corteo dei Re Magi ha reso omaggio alla Natività, nel cuore di Parma. Ieri, giorno dell'Epifania, il Corteo organizzato dall'Associazione Italiana Amici del Presepio, è partito da Piazza Duomo verso la chiesa della SS. Annunziata richiamando grandi e bambini.

Foto a cura di Francesca Bocchia

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Anche quest'anno, Tutti Matti Sotto Zero chiama a raccolta grandi e piccini sotto il tendone del parco della Cittadella di Parma. La rassegna di circo contemporaneo realizzata in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Parma prpone un'offerta artistica di alto livello capace di attrarre un pubblico eterogeneo e sempre più ampio. 

Gli spettacoli, quasi tutti esuriti, sono in programma sino a Domenica 6 gennaio. 

Mercoledì assistito ad Abaque del Cirque Sans Noms - guarda le FOTO - che ha entusiasmato il pubblico con acrobazie, musica e giocoleria regalando un’atmosfera magica, antica e un po’ cinematografica

Ieri invece, Giorgio Bertolotti con Juri the cosmonaut ha invitato tutti i presenti ad accompagnarlo in un viaggio intergalattico, sorprendente e pieno di imprevisti. Protagonista un esploratore, un cosmonauta interstellare alla scoperta di nuovi pianeti e nuove forme di vita, un eroe coraggioso. Juri è anche un uomo solo, che ha paura, che sogna e si perde, ma è soprattutto un clown. Juri The Cosmonaut è un inno alla lentezza e alla leggerezza, alla solitudine e all’eroismo; un inno al desiderio in assenza di gravità, che ci spinge alla ricerca di incontri e emozioni.

Per tutti a partire dagli 8 anni

Durata: 60 minuti

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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Dopo i grandi successi delle ultime quattro edizioni, anche quest'anno, Tutti Matti Sotto Zero sta chiamando a raccolta grandi e piccini sotto il tendone del parco della Cittadella. La rassegna di circo contemporaneo realizzata in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Parma prpone un'offerta artistica di alto livello capace di attrarre un pubblico eterogeneo e sempre più ampio. 

Gli spettacoli, quasi tutti esuriti, sono in programma sino a Domenica 6 gennaio. Ieri è stata la volta di Cirque Sans Noms che ha entusiasmato il pubblico con acrobazie, musica e giocoleria regalando un’atmosfera magica, antica e un po’ cinematografica. Uno spettacolo ricco di talento e creatività, in cui è la musica dal vivo a condurre il gioco.

 

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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Lunedì 7 gennaio, in occasione del 222° anniversario della nascita del Tricolore, apertura straordinaria del Museo dove trovate esposti documenti e cimeli relativi alla storia della bandiera nazionale e alle diverse forme che assunse fino alla fine dell'epoca napoleonica.

Cerimonia del 7 gennaio 2019

Dalle ore 10.30 alle ore 10.40
Suonata a distesa della Campana Civica

Ore 11.00 – Piazza Prampolini
Inizio Cerimonia alla presenza della Massima autorità, delle Autorità civili e militari e della Guardia civica
Onori al Presidente della Massima autorità
Alzabandiera Esecuzione dell'Inno Nazionale

Ore 11.30 – Sala del Tricolore, Piazza Prampolini
Lectio 'Le leggi della Costituzione' con Giuseppe Caliceti
Cerimonia di consegna della Costituzione Italiana a delegazioni di studenti in rappresentanza delle scuole reggiane
(ingresso ad invito)

Ore 12.00 – Teatro Ariosto, Piazza della Vittoria

Intervento della Presidente del Senato della Repubblica Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo necessario accreditamento entro le ore 12 di venerdì 4 gennaio 2019 presso l'URP-Ufficio Relazioni con il Pubblico, via Farini 2/1.Saluti di Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia
Giorgio Zanni Presidente della Provincia di Reggio Emilia
Stefano Bonaccini Presidente della Regione Emilia Romagna

 

Iniziative collaterali

7 gennaio

Ore 17.00 – Aula Magna 'Pietro Manodori' dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, viale Allegri 9
Convegno "Lazzaro Spallanzani. Un geniale scienziato reggiano"
Promosso da Rotary Club Reggio Emilia, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia
Ore 15.00 -18.00 – Museo del Tricolore, piazza Casotti 1Apertura straordinaria del Museo del Tricolore

6 gennaio

Ore 16.00 – Museo del Tricolore piazza Casotti 1
Una Bandiera. Una Storia.
Visita guidata alla scoperta dei 222 anni del Tricolore.
A cura di Chiara Pelliciari e Licia Galimberti
Ore 17.00
Bianco, Oro e Tricolore
Quintetto di Ottoni Fivessence Brass in Concerto
Promosso da Lions Club Reggio Emilia Host Città del Tricolore, con il patrocinio del Comune di Reggio EmiliaDal 12 dicembre 2018 al 7 gennaio 2019 – Banca d'Italia, piazza Martiri 7 Luglio
Mostra 'Il Viaggio della Costituzione'
Orari di apertura della mostra: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18 – 25/26 dicembre e 1 e 6 gennaio: ore 15-18.

Info

Segreteria organizzativa Comune di Reggio Emilia - piazza Prampolini 1
tel. 0522 456211 - 456170 - fax 0522 456645
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Premio Touring Club Italiano - Cultura&Turismo a Castelli del Ducato per la regione Emilia-Romagna. La consegna nella sede del Museo della Bilancia di Campogalliano in provincia di Modena. 

Si è chiuso con un risultato importante il 2018 per il territorio emiliano. Il Touring Club Italiano assegna il premio Touring Club Italiano - Cultura&Turismo 2018  “segnalato dalla Giuria” per l’Emilia-Romagna al Club di Prodotto Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Il riconoscimento, frutto di una selezione della giuria, è assegnato dal Corpo Consolare dell’Emilia-Romagna del Tci – con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, al circuito di 31 manieri, 15 Alloggi tra Antiche Mura e una ricca rete di monumenti e luoghi d’arte aderenti alla rete d’arteCastelli, rocche, fortezze, regge e manieri sono moderni raccontafiabe per un viaggio infinito nel mistero del tempo attraverso diverse epoche dal Medioevo al Rinascimento, dal Seicento Barocco al secolo dei Lumi, dal romantico Ottocento alla Belle Epoque fino al Novecento.

“L’assegnazione del riconoscimento ha come motivazione la volontà espressa da Castelli del Ducato di unire in un'unica realtà di gestione l’offerta turistica di un territorio vasto all’interno dell’Emilia e comprendente ben 5 Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano. Si riconosce anche il grande valore di un’offerta turistica accessibile e della varietà delle proposte di visita e soggiorno che permette il potenziale coinvolgimento di un referente/mercato assai vasto e completoCon i complimenti del Tci e un augurio di successo per ogni vostro impegno futuro”: così Pier Luigi Bazzocchi Console regionale dell’Emilia-Romagna del Touring Club Italiano.

Il premio verrà consegnato nel 2019 nella sede del Museo della Bilancia di Campogalliano in provincia di Modena.

 

PROSSIMO APPUNTAMENTO: apertura straordinaria del Museo del Tricolore a Reggio Emilia

Reggio Emilia con la Sala Tricolore – fa parte del portale dei Castelli del Ducato. Lunedì 7 gennaio, in occasione del 222esimo anniversario, si svolgeranno numerose iniziative collaterali alla cerimonia ufficiale e sarà possibile visitare la Sala del Tricolore ed il Museo del Tricolore in piazza Prampolini.

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Sabato, 29 Dicembre 2018 08:55

Tutti matti sotto zero con gli Zampanos - Foto

Dopo i grandi successi delle ultime quattro edizioni, ritorna Tutti Matti Sotto Zero, rassegna di circo contemporaneo realizzata in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Parma. Proposta originale e molto amata dal pubblico, Tutti Matti sotto Zero da 5 anni raccoglie sotto i tendoni allestiti ogni anno in alcuni dei luoghi più significativi della città (Piazzale della Pilotta, Parco della Cittadella, Spazio Wopa), migliaia di spettatori, grazie a un'offerta artistica di alto livello capace di attrarre un pubblico eterogeneo e sempre più ampio. Una programmazione popolare che porta in città un'atmosfera di festa nel periodo dell'anno dedicato alla famiglia e allo stare insieme.

Zampanos LE PETIT CERCLE BOITEUX DE MON IMAGINAIRE - prima nazionale

La compagnia francese Zampanos porta sotto al tendone più piccolo del mondo un immaginario fatto di minute sculture e bizzarri personaggi: in pista artisti fatti di fil di ferro e di legno, con qualche complice peloso e di piume (Boudu il cane, Irène la gallina e Krakos il topo). Davanti agli spettatori, raccolti nel "piccolo cerchio zoppo" del titolo, si materializza un universo poetico e divertente, popolato da un clown tenero e impacciato, da una donna cannone e da molte altre creature. Circo o marionette, poco importa il genere: tutti saranno conquistati da questo spettacolo, dal suo umorismo delicato e toccante.

(Foto di Francesca Bocchia) 

 

 

 

 

 

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Questa mattina, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore alla Cultura Michele Guerra e di un folto pubblico, ha riaperto le sue porte il Castello dei Burattini – Museo Giordano Ferrari di Parma.

Il museo civico cittadino, che rappresenta la più importante raccolta italiana riguardante il teatro d'animazione, inaugura un percorso espositivo completamente rinnovato, consistente ad oggi in quasi 3500 pezzi, che consentirà ai visitatori di conoscere materiali nuovi mai esposti, organizzati e suddivisi in base ai fondi di provenienza, tra i quali alcuni pezzi della Collezione Bompiani, donata, nel corso del 2018, al Comune di Parma da Anna Vittoria e Giorgio Bompiani, oltre a materiali recentemente ritrovati e restaurati della Collezione Ferrari.

Durante il periodo di chiusura, oltre al nuovo allestimento, sono state svolte le operazioni di manutenzione di tutti i materiali appartenenti alla struttura: burattini, marionette, pupazzi e oggetti di scena sono stati inseriti in apposite bolle in anossia, ossia in assenza di ossigeno, per più di tre settimane in modo da debellare qualsiasi tipo di insetto presenti nei materiali stessi. 

Le operazioni di disinfestazione e di riallestimento sono state realizzate grazie anche al contributo della Regione Emilia Romagna e all’IBC - Istituto per i Beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia- Romagna.

PROGRAMMA SPETTACOLI 27 - 31 DICEMBRE
 
  • 27 dicembre, ore 15.00: la compagnia I Burattini dei Ferrari presenta Il Castello degli spaventi
  • 29 dicembre, ore 15.30: la compagnia I Burattini dei Ferrari presenta La Favola delle Teste di Legno
  • 31 dicembre, ore 15.00: la compagnia Teatro Medico Ipnotico di Patrizio Dall'Argine e Veronica Ambrosini presenta Il piccolo Verdi

Tutti gli spettacoli sono gratuiti. Non vengono accettate prenotazioni.

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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