Lunedì, 02 Febbraio 2015 15:15

Modena - Lavorare in sicurezza in caseificio

Confcooperative e Uniservizi hanno organizzato corsi di formazione per l'abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo delle attrezzature di lavoro. -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Hanno svolto le lezioni pratiche in un caseificio, dove hanno sperimentato concretamente come si guidano in totale sicurezza muletti e altre attrezzature di lavoro mobili. Sono i 37 dipendenti di 19 caseifici del Frignano, tutti aderenti a Confcooperative Modena, che tra dicembre e gennaio hanno partecipato a sei corsi per l'abilitazione degli operatori addetti all'utilizzo delle attrezzature di lavoro. Le attività formative sono state organizzate da Confcooperative Modena, gestite da Irecoop (ente di Confcooperative per la formazione professionale) e finanziate da Foncoop (fondo paritetico interprofessionale della cooperazione).

«L'Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 – spiega Francesca Ferrari, l'esperta di Uniservizi per la sicurezza sul lavoro - prevede che tutti gli operatori addetti alla conduzione di macchine e attrezzature di lavoro, quali piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre e mobili, muletti, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra e pompe per calcestruzzo debbano essere abilitati mediante la partecipazione a corsi di formazione con verifiche finali entro il 12 marzo 2015. In caso contrario non possono continuare a condurre i mezzi sopra indicati». «Ogni corso è stato articolato in un modulo teorico e in uno pratico – aggiunge Anna Carla Cadegiani, coordinatore della sede Uniservizi di Pavullo - La parte teorica si è svolta nella sala riunioni di Confcooperative a Pavullo, mentre quella parte pratica è sempre stata effettuata in un caseificio. Questa modalità ha consentito di garantire una maggiore efficacia alla formazione». Sono stati erogati quattro corsi per addetti alla conduzione delle piattaforme di lavoro mobili elevabili e due per addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (muletti); le lezioni sono state svolte dall'ingegner Franco Bianchini, consulente di Uniservizi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Lunedì, 02 Febbraio 2015 12:13

Modena - Settore costruzioni: crisi senza fine

In sette anni perso oltre il 35% del fatturato, ma mancano iniziative di sostegno al settore, penalizzato, al contrario, dalle nuove norme come
lo "split payment" -

Modena, 2 febbraio 2015 -

Nel giro di sette anni l'edilizia modenese ha lasciato sul campo il 35,5% del proprio fatturato. E se qualcuno pensa che la crisi sia finita, basta citare la flessione del 10,9% che il settore delle costruzioni ha segnato a giugno 2014 rispetto a dodici mesi prima, dati certificati dalla minuziosa analisi dell'indagine TrendER di CNA regionale.

"Un simile calo di fatturato ha una conseguenza diretta in termini di chiusure di aziende e perdita di occupazione. E anche se poi molti lavoratori tentano la carta dell'attività in proprio, il risultato netto di questo processo è il depauperamento della professione". E' un vero e proprio grido di allarme quello lanciato da Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena, per la crisi pluriennale che condiziona un settore che ha importanti ricadute su tutta l'economia. "Edilizia ferma significa anche un rallentamento degli investimenti nel settore e quindi conseguenze negative anche per l'industria estrattiva o la meccanica, tanto per fare un paio di esempi".
Come uscire da questa impasse? "Servono investimenti – continua Vincenzi – a cominciare dal settore pubblico. Pensiamo alla tutela del territorio, e noi sappiamo quali siano le implicazioni dell'assenza di manutenzione dei fiumi e delle montagne, ad esempio. Non meno importante è l'edilizia scolastica, e la riqualificazione delle città. Azioni per lee quali esistono anche risorse, la cui utilizzazione, però, è spesso ostacolata dalla burocrazia e da vincoli ispirati dalle norme per la finanza pubblica, come il patto di stabilità".

E' paradossale, secondo il presidente degli edili di CNA, chiedere ai cittadini e alle imprese di investire, quando al contrario le istituzioni sono le prime a tagliare. Si tratta di una linea di rigore a senso unico che non fa certo bene all'economia nel suo complesso e al settore costruzioni in particolare.
"Come se ciò non bastasse, le recenti norme introdotte dalla Finanziaria vanno a rendere sempre più difficile la vita delle imprese che, malgrado la crisi, in questi anni hanno resistito". E' il caso dello "split payment" e del "reverse charge", due norme che prevedono che l'azienda non riscuota l'iva dal cliente (il pubblico nel caso dello "split", il privato per ciò che riguarda il "reverse") ma che debba attendere il rimborso da parte dell'erario, se a credito.
"Ciò significa meno liquidità da parte delle imprese, e un livello di burocrazia ancora maggiore, per tutti gli adempimenti necessari al rimborso".
Una complicazione che si aggiunge al raddoppio, dal 4 all'8%, della ritenuta applicata sui bonifici bancari collegati alle operazioni di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili delle imprese, l'unica modalità di pagamento ammissibile per avere diritto alle relative detrazioni fiscali.

"La banca dati degli studi di settore dimostra che su 100 euro di ricavi il reddito per l'impresa è intorno ai 10 euro. Portare all'8% la ritenuta significa, per le imprese, anticipare l'80% di quest'ultima allo Stato. Reddito che dovrebbe servire, tra l'altro, a pagare i dipendenti ed i fornitori. L'effetto di questo provvedimento, dunque, potrebbe essere quello di costringere le imprese a presentarsi in banca per reperire la liquidità necessaria ad onorare i propri impegni, con le difficoltà ed i costi ben noti a tutti".
"Si tratta – conclude Vincenzi – di norme davvero inique, che vanno in direzione opposta al sostegno del settore, che, al contrario, avrebbe bisogno di misure fiscali agevolative, ad esempio a favore delle giovani coppie, e di un allentamento del patto di stabilità che favorisca la ripresa degli investimenti".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Si trasferisce il negozio che vende capi usati, ma di qualità. La cooperativa riesce a far lavorare persone in difficoltà economiche -

Modena, 29 gennaio 2015 -

Si trasferisce il negozio "Vintage Made" che a Carpi vende capi di abbigliamento, accessori e materiali d'arredo usati, ma di qualità, gestito dalla cooperativa sociale Eortè. Il social shop, aperto dal settembre 2010 in corso Fanti, si sposta in via Pola Interna 13. L'inaugurazione del rinnovato esercizio è in programma dopodomani - sabato 31 gennaio - alle 18.

«Al nostro social shop chiunque può portare i propri capi in conto vendita, purché in ottimo stato, ben conservati e puliti – spiega Federico Tusberti, presidente della cooperativa Eortè - Se il capo viene venduto, il ricavato va in parte alla cooperativa, che lo usa per le sue attività, e in parte al proprietario. Con questo sistema diamo nuova vita a capi firmati dimenticati negli armadi e, nello stesso tempo, offriamo a tutti la possibilità di acquistare un bel vestito a prezzi abbordabili».

Il social shop Vintage Made gestito da Eortè è aperto dal martedì al sabato grazie a un gruppo di volontari, perlopiù giovani. La cooperativa, che aderisce a Confcooperative Modena, è "figlia" di Venite alla Festa, una comunità di famiglie che si incontrano ogni settimana presso la parrocchia di San Bernardino per educarsi reciprocamente alla fede in Gesù. Oggi la cooperativa conta una novantina di soci, nove dipendenti (sei dei quali a tempo indeterminato) e una ventina di volontari.

«Siamo riusciti a distribuire un po' di ricchezza facendo lavorare per periodi più o meno lunghi persone che si trovavano in difficoltà economiche a causa della crisi», afferma Tusberti. Col tempo Eortè ha ampliato le proprie attività, sempre nell'ottica di aiutare le famiglie. Oltre al social shop di Carpi, Eortè gestisce la Casa del Glicine (un appartamento che accoglie temporaneamente madri in difficoltà), il Pane e le Rose a Soliera (un supermercato solidale per famiglie che faticano ad acquistare beni di prima necessità) e un bar nel centro di Soliera, recentemente rinnovato con uno spazio destinato alla musica live. «Siamo una piccola realtà di economia solidale che – conclude Tusberti - cerca di dare il proprio contributo per creare opportunità di lavoro e di relazioni».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Il 24 febbraio a Sofia, 5 marzo a Varsavia. Opportunità di business a costo zero per chi prende parte alla prossima edizione di Macfrut, 23-25 settembre 2015 a Rimini -

Parma, 29 gennaio 2015 -

Macfrut 3.2 entra nel vivo con i primi due road show nell'Est Europa insieme a UniCredit. Si parte con due capitali, il 24 febbraio a Sofia in Bulgaria, il 5 marzo a Varsavia in Polonia. Venti i posti disponibili in ogni tappa internazionale, la partecipazione è gratuita per le imprese che prendono parte alla prossima edizione di Macfrut International. In tali incontri, che si terranno presso la sedi locali di UniCredit, le società italiane presenti all'evento potranno incontrare importanti operatori del settore accuratamente selezionati dalla banca tra la propria clientela. In questi meeting, i partecipanti potranno conoscersi e presentare i propri prodotti, dandosi poi appuntamento a Rimini per approfondire le potenzialità commerciali emerse durante il Roadshow.

Proprio per supportare la sempre maggiore internazionalizzazione di MacFrut, UniCredit sostiene attivamente l'edizione 2015 della manifestazione che rappresenta un punto di incontro e di confronto internazionale per i professionisti dell'ortofrutta. Il ruolo di UniCredit non è quello di un semplice sponsor: il Gruppo bancario è partner strategico di questa iniziativa. Infatti, grazie al network internazionale distribuito in circa 50 mercati, 8.600 sportelli, e oltre 148.000 dipendenti, UniCredit ha tutte le caratteristiche per sostenere Cesena Fiere in questo percorso. UniCredit può contribuire in concreto ad alcuni degli obiettivi primari di Macfrut. In particolare, grazie ad alla sua indiscussa leadership in Centro ed Est Europa, UniCredit sta fornendo assistenza logistica e organizzativa per supportare in modo concreto le tappe del Roadshow a partire da Sofia e Varsavia.

"Macfrut 2015 entra nel vivo come fiera internazionale di business, insieme al suo partner più prestigioso: UniCredit – afferma Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera – I road show costituiscono un elemento fortemente attrattivo per i nostri espositori a cui viene offerta un'occasione unica per presentarsi a importanti mercati in ascesa, e ai loro target di riferimento. Per effetto della sinergia con UniCredit, le imprese locali di questi Paesi che espongono a Macfrut potranno finanziare la loro partecipazione a condizioni particolarmente vantaggiose. Inoltre, le imprese italiane interessate a promuovere la loro attività e il loro business in questi Paesi avranno a loro disposizione la rete degli UniCredit International Center (un network selezionato di persone con consolidata esperienza di business cross border) attraverso la quale i clienti potranno trovare tutti i prodotti e i servizi, anche di natura consulenziale, necessari per favorire l'internazionalizzazione della filiera ortofrutticola italiana".

I road show a Sofia e Varsavia sono i primi di una serie di altri appuntamenti in programma nei prossimi mesi sempre nei paesi dell'Est Europa.
Il percorso di internazionalizzazione prosegue, congiuntamente, anche verso i Paesi dell'Africa Sub Sahariana con i quali sono stati stretti importanti rapporti grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, e con i Paesi del Sud America (Brasile in primis). Il tutto con l'obiettivo di ospitare a Macfrut 400 nuovi buyer da tutto il mondo.

Per informazioni sui road show: www.macfrut.com

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Presentata, d'accordo con i sindaci, la richiesta di proroga di un anno e di dilazione in cinque per il rimborso del finanziamento per il pagamento di imposte e contributi. I "numeri" e le iniziative a sostegno della posizione di Rete Imprese Italia di Modena -

Modena, 28 gennaio 2015 -

Il 30 giugno non arriveranno al 15% le imprese che avranno avuto la liquidazione dei rimborsi per la ricostruzione (ordinanza 57%). Ciò significa che la quasi totalità delle imprese che sono ripartite – per la precisione l'85% - lo avranno fatto finanziando autonomamente la ricostruzione. Imprese che proprio per questo non dispongono della liquidità necessaria ad iniziare il pagamento delle imposte e dei contributi bloccati per due anni, con la conseguenza che una su cinque (all'incirca 400) potrebbe essere costretta a chiudere i battenti, se non verrà posticipato il termine per il rimborso del finanziamento ricevuto.

E' a partire da questa considerazione che le Associazioni di riferimento di Rete Imprese Italia chiedono un'interpretazione della norma che fissi al 30 giugno 2016 la scadenza per il pagamento della prima rata del finanziamento e l'applicazione di una rateizzazione di almeno cinque anni dello stesso.

Un territorio, che a distanza di quasi tre anni dal sisma, non ha ancora ottenuto gli indennizzi previsti e che ha già iniziato a pagare – dall'ottobre 2013 - le imposte in corso, non può sopportare un carico fiscale (già pesante) maggiorato del 66,6% (le imposte e contributi non pagati per 16 mesi da rimborsare in 2 anni implicano che ogni anno che ogni anno le imprese debbano versare l'84% del proprio reddito in tasse!).

Peraltro, quand'anche questa dilazione rientrasse nel computo del calcolo del cosiddetto de minimis, per la stragrande maggioranza delle imprese coinvolte l'importo complessivo delle agevolazioni rimarrebbe di sotto al tetto massimo degli aiuti di stato previsto dalla Ue.

In questa richiesta Rete Imprese non è sola: la proposta presentata oggi è stata elaborata assieme ai sindaci delle quattro aree coinvolte (Nord, Terre d'Argine, Sorbara e Nord Est). Dalla proposta è poi scaturito un documento che è stato consegnato ai parlamentari modenesi, alla Regione e alla Prefettura. Un'azione di sensibilizzazione e mobilitazione che continuerà nelle prossime settimane con diverse iniziative, a cominciare da un invio massivo di mail al Presidente del Consiglio, al Ministro dell'Economia e al prossimo Presidente della Repubblica, da parte delle imprese, sino ad arrivare a manifestazioni più eclatanti come una petizione e un volantinaggio davanti alla Camera dei Deputati al Senato. Peraltro, in quest'azione saranno coinvolti anche gli altri territorio (Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova, Rovigo) coinvolte da questa calamità.

"L'ammissione della discussione della proroga nella commissione che sta lavorando al decreto Milleproroghe rappresenta un primo, piccolissimo risultato della nostra azione di sensibilizzazione, ma al momento non si tratta che di una sorta di auspicio. Non lasceremo nulla d'intentato – hanno affermato stamani, nel corso di una conferenza stampa, Umberto Venturi, Erio Luigi Munari, Massimo Silingardi, presidenti di Cna, Lapam e Confesercenti, e Giorgio Vecchi, vicepresidente di Confcommercio – per raggiungere quello che riteniamo niente di più se non una soluzione equa e di buon senso. Equa perché il costo di questa dilazione – che abbiamo stimato intorno ai cento milioni – non sforerà il tetto complessivo degli aiuti, risorse già individuate in sei miliardi, gran parte dei quali non ancora erogati. Di buon senso, perché qui nessuno chiede di non pagare, ma soltanto di avere il tempo per farlo".

All'incontro con gli organi di informazione ha presenziato anche il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini: "La mia presenza – ha dichiarato il primo cittadino di Castelfranco – testimonia la condivisione di questi temi da parte delle istituzioni locali, che ribadiscano l'opportunità di questi provvedimenti non per il passato, ma soprattutto per il futuro".

Non è mancato un passaggio in merito all'operazione antimafia scattata nella notte. "Un intervento importante, rispetto al quale va il nostro plauso alle forze dell'ordine e investigative. Un'azione derivante da un controllo attento che, a nostro avviso, è la modalità determinante per evitare infiltrazioni malavitose. Un''attività, qquella di controllo, sicuramente più importante e utile della burocrazia, spesso ridondante, che rallenta la ricostruzione e che rappresenta un costo per tutti, come dimostra l'emergenza imposte. Volendo coniare uno slogan potremmo senz'altro dire più controlli, meno burocrazia, due fattori che non sono certo in contraddizione tra di loro".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il segretario provinciale della Fiba-Cisl Paolo Bellentani sulle motivazioni dello sciopero nazionale dei bancari proclamato per venerdì 30 gennaio da tutte le sigle sindacali: «Scioperiamo per garantire un futuro al sistema» -

Modena, 27 gennaio 2015 -

«Scioperiamo perché vogliamo banche che, grazie alla professionalità e alla consulenza di alto livello fornita dai lavoratori, tornino a sostenere l'economia reale». Il segretario provinciale della Fiba-Cisl Paolo Bellentani spiega le motivazioni dello sciopero nazionale dei bancari proclamato per venerdì 30 gennaio da tutte le sigle sindacali. Sono quasi 6 mila i lavoratori modenesi. «Venerdì scioperiamo e andiamo in piazza a Ravenna, Milano, Roma e Palermo non solo per avere un contratto di lavoro dignitoso, ma soprattutto per garantire un futuro all'intero sistema del credito», afferma Bellentani, che guida il maggiore sindacato modenese dei bancari. Obiettivo della protesta è sollecitare il rinnovo del contratto nazionale contro la decisione unilaterale di Abi (associazione di categoria delle banche, ndr.) di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro a partire dal 1° aprile prossimo. «La rottura l'ha voluta l'Abi, di fatto il negoziato non è mai partito – continua il segretario dei bancari Cisl - Noi abbiamo mostrato la disponibilità a trattare, avanzando le nostre richieste. Consapevoli delle difficoltà che attraversano il sistema bancario e il Paese, abbiamo chiesto di condividere una visione di sistema con la proposta di nuovo modello di banca. Le banche, però, hanno rifiutato il confronto – sottolinea Bellentani - limitandosi a chiedere solo una riduzione dei costi; ma la riduzione del costo del lavoro, delle tutele e del reddito dei lavoratori produce effetti risibili sui bilanci delle banche». Per la Fiba, infatti, i banchieri sono i principali responsabili delle sofferenze che soffocano i bilanci: oltre 180 miliardi di euro, il 48 per cento dei quali relativi a prestiti pari o superiori ai 2 milioni di euro. «Noi chiediamo trasformazioni e riorganizzazioni per garantire lavoro e sviluppo. Dopo lo sciopero di venerdì ci misureremo sul risultato e sulle sensibilità che raccoglieremo. A quel punto – conclude il segretario provinciale della Fiba-Cisl - speriamo che sia possibile impostare una trattativa nell'interesse del Paese e non di pochi soggetti».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Giovedì 29 gennaio gli aspiranti imprenditori incontrano i mentor -

Modena, 26 gennaio 2015

Come presentare efficacemente un progetto di business a banche, potenziali finanziatori e soci. Se ne parla domani – martedì 27 gennaio – nel sesto seminario di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. All'appuntamento di domani, che si svolge dalle 17 alle 19.30 presso la filiale modenese di Emil Banca (palazzo Europa, via Emilia Ovest), intervengono Francesco Baruffi (Democenter), Alberto Montanari (Emil Banca) e Jacopo Vigna (Milky Way).

Giovedì 29 gennaio, invece, i cento aspiranti imprenditori che partecipano a Imprendocoop presenteranno le loro idee d'impresa ai mentor, cioè agli esperti incaricati di accompagnarli nella fase d'avvio del progetto di business. Ricordiamo che i partecipanti a Imprendocoop stanno usufruendo di un percorso formativo di alto livello, al termine del quale è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Domani, martedì 27 gennaio alla Sala Biasin di Sassuolo, un viaggio nel mondo dell'abusivismo con il giornalista e scrittore Roberto Ippolito -

Modena, 26 gennaio 2015 -

Panettieri, macelli, studi medici, tassisti senza patente, carrozzerie, persino mafiosi abusivi e tombe dove compaiono defunti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo l'inchiesta di Roberto Ippolito e l'elenco infinito di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani, una lunga lista di irregolarità "fai da te" che fa sorridere, ma anche no, perché dietro di essa ci cela spesso la malavita organizzata e perché comunque le attività abusive, al di là dei rischi per i consumatori, hanno un costo che ricade sull'intera società.
CNA, che ormai da un anno sta portando avanti il progetto "Imprese Vere", finalizzato appunto a contrastare l'abusivismo, ha chiamato a parlarne proprio l'autore di questa inchiesta, che si è tradotta nel libro intitolato "Abusivi: la realtà che non vediamo".
L'appuntamento con Roberto Ippolito è fissato per domani, martedì 27 gennaio alle 20.30 presso la Sala Biasin di Sassuolo, in via Rocca, 22, una serata aperta al pubblico per dibattere su questi temi, assieme anche al presidente della CNA dell'Area di Sassuolo, Claudio Medici.

Roberto Ippolito è un giornalista e scrittore. Autore dei bestseller "EVASORI" (Bompiani), "IL BEL PAESE MALTRATTATO" (Bompiani) e "IGNORANTI" (Chiarelettere). E' direttore di festival letterari a Ragusa, a Cinecittà e al Maxxi di Roma. Dopo aver curato a lungo l'economia per il quotidiano "La Stampa", è stato direttore della comunicazione di Confindustria, delle relazioni esterne dell'Università Luiss di Roma e docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo della stessa Luiss.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Dal 26 gennaio al 11 febbraio cinque appuntamenti organizzati da CNA per svelare tutti i segreti sulla stampa 3D di oggettistica personalizzata -

Modena, 23 gennaio 2015 -

Che cos'è la stampa 3D e cosa posso realizzare con questo strumento? Che costi ha e cosa prevede la normativa al riguardo? Può diventare una nuova opportunità di business? A tutte queste domande CNA risponde con un corso di formazione che prenderà il via lunedì 26 gennaio, dalle 19 alle 22, presso le aule della sede provinciale, in via Malavolti 27, Modena.

Cinque incontri che prevedono una panoramica sulle stampanti in commercio con costi e prestazioni, sui materiali utilizzabili e l'introduzione all'uso dei principali programmi open source necessari alla modellazione e alla personalizzazione degli oggetti 3D da mandare in stampa. Si partirà quindi dall'idea di un oggetto personalizzato, fino ad arrivare alla stampa dello stesso, anche partendo dai tanti modelli che si trovano gratuitamente sul web.

Grazie ai relatori, gli ingegneri Elena Bassoli e Francesco Leali docenti di Ingegneria Unimore, si cercherà di fornire a professionisti e imprenditori un quadro completo per orientarsi su questo argomento, di cui si fa un gran parlare, ma non sempre in modo chiaro e approfondito.

Destinatari: fotografi, tipografi, agenzie pubblicitarie, aziende metalmeccaniche o dell'abbigliamento, disegnatori, aziende di service e chi vuole capire di cosa si tratta. Un'opportunità per diversificare la propria attività e fornire un servizio al cliente sempre più completo.

Non meno importante sarà l'intervento di Maria Pia Miani CNA Interpreta, che tratterà la parte relativa alla normativa sul diritto d'autore e sull'etichettatura dei prodotti, in modo da essere in regola nel vendere gli oggetti stampati.
Il corso è gratuito per tutti gli associati CNA, mentre per i non associati il costo previsto è di Euro 100.
Per il calendario completo delle lezioni e per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito www.mo.cna.it, oppure contattare Anna Tavernari all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Sintesi delle misure in corso di varo da parte del Governo e del Parlamento sulla Riforma del Mercato del Lavoro -

Parma, 22 gennaio 2015 -

Molte aziende in questo inizio anno 2015 si stanno chiedendo cosa cambierà rispetto alla loro gestione del personale dipendente, soprattutto a seguito delle anticipazioni diffuse dal Governo rispetto alla Riforma del Mercato del Lavoro.
Riteniamo che possa essere di vs. interesse la seguente sintesi (scaricabile in allegato) delle misure in corso di varo da parte del Governo e del Parlamento; provvederemo alla redazione di un documento approfondito non appena il quadro giuridico ed amministrativo si sara' completato e quindi quando le norme saranno applicabili in impresa: LEGGE DELEGA N.183/2014 "RIFORMA JOBS ACT": è già in Gazzetta Ufficiale dal 15/12/2014 ma di fatto sarà operativa solo dopo la pubblicazione dei vari decreti attuativi in essa previsti.

 

 

Mercoledì 21 gennaio un seminario in CNA Provinciale (dalle ore 17) sulle tematiche riguardanti l'export -

Modena, 20 gennaio 2015 -

Con una domanda interna stagnante, le migliori opportunità commerciali arrivano dall'export. Esportare, però, per le piccole e medie imprese si rivela un'operazione più facile a dirsi che a farsi.
CNA ha voluto organizzare un road show per affrontare i vari temi che si presentano alle imprese che giocano questa carta: gli scenari, i finanziamenti, le strategie, i paesi.
Il tutto in un seminario che prevede brevi interventi operativi e, in seguito, colloqui individuali per affrontare gli specifici problemi legati all'export.
L'incontro, aperto a tutte le imprese, si terra mercoledì 21 gennaio dalle ore 17, presso la Sala Arcelli di CNA Provinciale (a Modena, in via Malavolti, 27).

Tanti gli interventi in programma, in alcuni casi dall'estero. Si parlerà, infatti, dei numeri dell'export modenese, del mercato turco – la via della seta – grazie alla disponibilità dell'esperto Giuseppe Reggia, dei finanziamenti disponibili per operazioni commerciali all'estero, con relazioni a cura di Unicredit e Finimpresa Serfina e dell'assicurazione dei crediti esteri (Sace). Non si tralasceranno le reti d'impresa, più o meno formalizzate, come strumento per l'internazionalizzazione, argomento che vedrà l'intervento di Ezio Nicola dalla Polonia.
Si tratta di interventi brevi, che consentiranno di spaziare su varie tematiche legate all'export, prima del buffet, che farà da prologo a incontri individuali che gli imprenditori presenti potranno richiede agli esperti che animeranno il seminario.
Per partecipare e necessario iscriversi al sito www.mo.cna.it

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Sciopero di due ore proclamato questa mattina. Il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello: "Nessuna macchina è stata prodotta a Modena tra le 8 e le 10" -

Modena, 19 gennaio 2015

Soddisfazione della Fim-Cisl di Modena per l'adesione allo sciopero di due ore proclamato stamattina – lunedì 19 gennaio – dai sindacati firmatari del contratto FCA contro la decisione dell'azienda di erogare solo ai lavoratori dello stabilimento di Grugliasco il premio di 300 euro per i brillanti risultati raggiunti nel 2014 dalla Quattroporte e dalla Ghibli.

«Nessuna macchina è stata prodotta a Modena tra le 8 e le 10, cioè nelle due ore di sciopero proclamate da noi, Uilm e Fismic – afferma il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello – A questo punto ci aspettiamo un segnale dall'azienda. È incomprensibile escludere dal premio gli oltre 800 lavoratori dello stabilimento di Modena, visto e considerato che qui avvengono la progettazione, sviluppo e commercializzazione dei due modelli (Quattroporte e Ghibli) che l'anno scorso hanno registrato volumi record di vendite. Invitiamo FCA a tornare sui propri passi e smetterla una volta per tutte di trattare i lavoratori modenesi di Maserati come dipendenti di serie B».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Le previsioni occupazionali, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Excelsior, sono improntate ad ottimismo, seppure cauto -

Reggio Emilia, 16 gennaio 2015 -

Gli imprenditori reggiani provano a far ripartire l'economia puntando su forze nuove.
Per il primo trimestre 2015, infatti, le previsioni occupazionali, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Excelsior, sono improntate ad ottimismo, seppure cauto: 1.460 assunzioni, il 33% in più rispetto alle 1.100 previste per lo stesso trimestre del 2014.

Il 57% delle assunzioni previste in provincia di Reggio Emilia - monitorate tramite il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro - sono destinate a lavoratori inquadrati con contratto a tempo determinato (830 unità). Di queste, 300 hanno come obiettivo quello di valutare candidati in vista di una possibile assunzione stabile, il 16% (230 assunzioni) viene utilizzato per far fronte a picchi di attività, l'8% per svolgere attività stagionali e altre 180 per sostituire lavoratori temporaneamente assenti dall'azienda (13%).

Le assunzioni "stabili", pari a 590 unità, rappresentano il 40% dei 1.460 nuovi ingressi: poco meno di un terzo riguarda ingressi a tempo indeterminato, mentre l'11%, pari a 170 unità, è destinato ad assunzioni con contratto di apprendistato. In particolare, questo tipo di contratto è destinato a circa il 30% dei giovani di cui è prevista l'assunzione. Nel primo trimestre 2015 gli imprenditori reggiani prevedono che la quota di assunzioni rivolte ai giovani con meno di 30 anni possa raggiungere il 36% del totale. Considerando però le assunzioni per cui l'età non è ritenuta un requisito importante e ripartendole proporzionalmente fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni), si stima che le opportunità per i giovani possano raggiungere il 68% delle assunzioni totali.

In due casi su tre le assunzioni programmate a Reggio Emilia nel primo trimestre 2015 sono destinate ad imprese che operano nei servizi, in prevalenza attività commerciali con 330 assunzioni, pari al 23% del totale provinciale. Seguono i servizi alle persone, con 150 assunzioni (10%), il turismo-ristorazione (140 unità e 9%) e i servizi avanzati (130 unità, 9%).
Per quanto riguarda le 450 assunzioni nell'industria, il comparto nel quale è previsto il maggior numero di nuovi ingressi è quello della metalmeccanica ed elettronica con 290 assunzioni, il 20% del totale.

Permangono le difficoltà riscontrate dalle imprese reggiane nel reperire i profili di cui necessitano. Le difficoltà di reperimento sono attribuite, nel 13% dei casi, alla scarsa offerta delle figure ricercate e nel 6% all'inadeguata preparazione dei candidati. Fra i diversi settori, le quote di assunzioni difficili da reperire sono comprese fra un minimo dell'1% nel commercio e un massimo del 76% nei servizi avanzati alle imprese.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Rete Imprese Italia su Sistri e Decreto Milleproroghe: "Un'assurdità da correggere immediatamente!" -

Modena, 15 gennaio 2015 -

"Dopo sette anni, all'assurda vicenda del Sistri si aggiunge l'ennesima beffa. Il Decreto Milleproroghe contiene l'obbligo per le imprese di pagare entro il primo febbraio i contributi per un sistema obsoleto che, è dimostrato, non garantisce in alcun modo la tracciabilità dei rifiuti. Non solo. Alla scadenza del primo febbraio si aggiunge anche quella del 30 aprile, per il pagamento del contributo 2015". Lo si legge in un comunicato stampa di Rete Imprese Italia.
"Dopo le recenti dichiarazioni del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla volontà del Governo di superare il Sistri – continua la nota – pareva si fosse scritta definitivamente la parola fine su questa esperienza fallimentare. Non è così! Ora si chiede di pagare per un sistema la cui operatività è stata differita di un anno e che non è mai diventato effettivamente operativo, tanto che nei prossimi mesi sarà archiviato in maniera definitiva".
"Se il Governo ha compreso l'inutilità di questo sistema, non obbligando più le imprese a servirsene – aggiunge il comunicato - non rinunzia, però, a pretendere i soldi dalle imprese a fronte di un servizio inesistente. Dopo che già le imprese hanno pagato a vuoto il contributo per l'utilizzo del Sistri negli anni 2010 e 2011, rilevanti risorse sottratte agli investimenti proprio negli anni in cui la crisi ha picchiato più duro".
"E' necessario, dunque, correggere questa misura al più presto – conclude la nota di Rete Imprese Italia - e confermare la proroga complessiva, per operatività e pagamenti, del Sistri il tempo necessario a definire un sistema di tracciabilità dei rifiuti nuovo, efficace e condiviso con le associazioni di categoria".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Alle prime 16 imprese iscritte nel 2013 nella sezione speciale del registro imprese della Camera di Commercio, se ne sono aggiunte altre 25 nel 2014 -

Reggio Emilia, 14 gennaio 2015 -

Hanno raggiunto quota 42 le start-up innovative presenti in provincia di Reggio Emilia. Alle prime 16 imprese iscritte nel 2013 nella sezione speciale del registro imprese della Camera di Commercio, se ne sono aggiunte altre 25 nel 2014 e il primo aggiornamento del 2015 ha evidenziato l'iscrizione di una nuova start-up innovativa reggiana nei primi dieci giorni dell'anno.
Le imprese della provincia di Reggio Emilia che fanno innovazione in ambito tecnologico, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio, sono situate prevalentemente nel comune capoluogo (24 imprese, il 57,1% del totale), mentre le restanti 18 si distribuiscono per tutto il territorio provinciale, dalla montagna alla val d'Enza, dalla pedecollina ai comuni rivieraschi.

La qualifica di start-up innovativa non è limitata ad un unico settore, ma è aperta a tutto il mondo produttivo, dalle tecnologie delle telecomunicazioni e dell'informazione alla manifattura e ai servizi; è necessario, però, che le imprese abbiano, come oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Relativamente alle imprese reggiane, delle 42 start-up innovative registrate in provincia, 21 rientrano in settori dell'industria. La fabbricazione di macchinari e produzioni meccaniche (8 aziende) e la produzione di apparecchiature elettrico-elettroniche (8 imprese) sono le attività nelle quali si registra il maggior numero di aziende, ma buone presenze si registrano anche in quelle della trasformazione alimentare, lavorazione di articoli in pelle o di carta (5 aziende in totale).
19 imprese appartengono invece alle attività professionali, scientifiche e tecniche che comprendono la produzione di software e consulenza informatica (10 aziende), la ricerca e sviluppo (2 imprese), la consulenza imprenditoriale (3) e "altri servizi" (4). Sono invece 2 le imprese iscritte all'interno del settore del commercio: commercio on line e di apparecchiature ICT.
Le start-up innovative della provincia di Reggio Emilia sono tutte di dimensione piccolissima, ovvero sotto i 10 addetti. Oltre l'80% delle imprese reggiane appartiene alla classe di addetti da 1 a 5, e solo 4 aziende impiegano 6-7 addetti.

In favore delle start-up innovative sono previste una serie di esenzioni ai fini della costituzione ed iscrizione dell'impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali, nonché deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro nell'impresa. Fra i principali vantaggi previsti dal Ministero delle Sviluppo economico per le start-up innovative si evidenziano:
Abbattimento degli oneri per l'avvio d'impresa
Disciplina in materia di lavoro ad hoc per le start-up
Accesso semplificato, gratuito e diretto per le start-up al Fondo Centrale di Garanzia
Introduzione di incentivi fiscali per investimenti in start-up provenienti da aziende e privati
Sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione
Introduzione del crowdfunding

Per maggiori informazioni ed approfondimenti: startup.registroimprese.it

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Nel Modenese coordinerà l'attività di 13 Centri di Recapito e 12 Presìdi di Distribuzione -

Modena, 12 gennaio 2015 -

Lorella Brasini è la nuova responsabile territoriale del recapito per le province di Bologna e Modena (Recapito Area Manager 1). Laureata, ha in precedenza guidato, con il medesimo incarico sia la Ram 3 (province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia), sia la Ram 2 (tutta la Romagna e la provincia di Ferrara). Pertanto possiede una vasta esperienza nel settore sviluppata su tutto il territorio regionale, oltre ad avere in precedenza ricoperto altri incarichi di responsabilità all'interno dell'azienda.
La nuova dirigente sovrintenderà nel Modenese all'attività di 13 Centri di Distribuzione e 23 Presìdi, il cui personale interno e i portalettere provvedono alla lavorazione e al recapito della corrispondenza indirizzata a oltre 318.700 famiglie e 48.500 attività industriali, commerciali e professionali ubicati nei 47 Comuni della provincia.

«Grazie al palmare e al pos di cui sono muniti - ha evidenziato la Brasini -, i nostri addetti al recapito in provincia di Modena sono in grado di offrire a domicilio anche una serie di servizi a valore aggiunto come il pagamento di qualsiasi tipologia di bollettino postale, l'accettazione di raccomandate, pacchi e spedizioni in contrassegno. Il cliente può pagare da casa o dal posto di lavoro, nello stesso momento in cui avviene la consegna della corrispondenza, tramite carta Postamat, Postepay o utilizzando le carte di debito del circuito Cirrus/Maestro».
Oltre che nei due del capoluogo, i portalettere "telematici" sono presenti anche in tutti gli altri 11 centri di recapito della provincia: Carpi, Camposanto sul Panaro, Castelfranco Emilia, Montefiorino, Formigine, Vignola, Mirandola, Pavullo, Sassuolo, Sestola, San Felice sul Panaro.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Domani – martedì 13 gennaio – appuntamento presso la Cantina Formigine Pedemontana, a Corlo di Formigine per parlare di digital marketing con Gianluca Diegoli, consulente di web marketing ed e-commerce, e Vincenzo Longo, ad e co-fondatore di Ufoody - 

Modena, 12 gennaio 2015 -

Passate le feste, ricomincia il percorso formativo per i trentadue progetti d'impresa che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Domani – martedì 13 gennaio – è in programma il quarto seminario; l'appuntamento è presso la Cantina Formigine Pedemontana, a Corlo di Formigine, dalle 17 alle 19.30. Si parla di digital marketing con Gianluca Diegoli, consulente di web marketing ed e-commerce, e Vincenzo Longo, ad e co-fondatore di Ufoody. Sono un centinaio gli aspiranti imprenditori che, partecipando a Imprendocoop, hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Il progetto, partito lo scorso autunno, si sviluppa fino alla primavera 2015. Al termine del percorso è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Il modenese Gennaro Lauri tra gli eletti della Slp-Cisl che rappresenteranno i lavoratori iscritti a FondoPoste -

Modena, 10 gennaio 2015

C'è anche il modenese Gennaro Lauri tra i delegati della Slp-Cisl che rappresenteranno i lavoratori iscritti a FondoPoste, il fondo di previdenza complementare per il personale non dirigente di Poste Italiane spa e delle società controllate che ne applicano il contratto nazionale di lavoro. Alle elezioni per l'assemblea dei delegati, che si sono svolte in tutta Italia tra il 26 novembre e 15 dicembre, la Slp-Cisl ha ottenuto il 53,66 per cento dei voti (+2 per cento sul voto del 2010), aggiudicandosi sedici seggi su trenta (uno in più rispetto alla tornata precedente). I postelegrafonici Cisl hanno vinto ancora più nettamente in Emilia-Romagna: nell'unico seggio fisso di Bologna, infatti, la Slp-Cisl ha ottenuto il 65,38 per cento dei consensi.

«Si tratta di un risultato lusinghiero che va oltre le più rosee aspettative della vigilia e premia l'impegno di tutti i nostri attivisti e delegati – commenta il segretario provinciale dei postelegrafonici Cisl Francesco Balzano - Allo stesso tempo questo successo assegna grandi responsabilità alla nostra organizzazione, che conferma il suo impegno a servizio e garanzia dei lavoratori postali. Ricordiamo, infatti, che FondoPoste è nato con l'unico obiettivo di garantire ai lavoratori associati una pensione integrativa a quella del sistema previdenziale obbligatorio». Il voto è stato espresso in dieci seggi, per corrispondenza ed elettronicamente. Gli aventi diritto voto erano i 94.254 soci del Fondo individuati al 30 aprile 2014 e appartenenti alle varie società del gruppo Poste Italiane spa (Poste Italiane spa, Postel, Postecom, PosteVita, Poste Mobile, ecc). Hanno partecipato 51.013 aderenti, che hanno espresso 48.133 voti validi, con 2.765 schede nulle e 115 bianche.

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Con CNA Prefina condizioni agevolate grazie agli accordi con i principali istituti di credito -

Reggio Emilia, 10 gennaio 2015 -

Accordi migliorativi dei tassi di interesse applicati sul portafoglio a breve e sulle commissioni disponibilità fondi con Unicredit, Gruppo Carisbo, Credito Cooperativo Reggiano, Banco Popolare, MPS. Questo il risultato dell'azione di CNA che ha siglato importanti convenzioni con i principali istituti di credito per migliorare le condizioni applicate dall'accordo regionale di tesoreria.

In questo modo le imprese associate godranno di condizioni agevolate per fido di cassa, anticipo salvo buon fine e anticipo fatture; costi definiti e calmierati per la commissione disponibilità fondi; costi di tenuta conto (valute, costi di operazione...) a tariffe vantaggiose.

"A seguito della nostra azione di dialogo e confronto con le banche – ha dichiarato Nunzio Dallari, presidente provinciale CNA Reggio Emilia - possiamo offrire ai nostri Associati delle convenzioni che, in questo momento di crisi, possono fare davvero la differenza per le tante piccole e medie imprese in difficoltà".

Vale la pena ricordare che l'accordo di tesoreria siglato a livello regionale definisce 4 fasce di inquadramento a ognuna delle quali corrisponde uno spread che sommato all'Euribor definisce il costo complessivo del denaro. La fascia di merito viene definita dalla banca in relazione alla classe di rischio.

"Per poter godere della convenzione è sufficiente richiedere il modulo di adesione – ha concluso il Presidente Dallari - alla propria sede CNA di riferimento e consegnarlo al proprio istituto di credito. Per gli associati che godono già della convenzione il miglioramento è automatico, mentre per chi non l'avesse ancora richiesta il nostro invito è di farlo al più presto, per avere un immediato risparmio economico sugli oneri finanziari dell'impresa".

Gli esperti di CNA Prefina sono a disposizione delle imprese per informazioni e assistenza per la richiesta della convenzione. Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Prefina, Largo Giambellino, 17/1 (RE), tel. 0522.356251, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Venerdì, 09 Gennaio 2015 10:50

Fotografi, insieme contro l'abusivismo

In CNA un incontro per fare il punto sui problemi di questa professione alle prese con il fenomeno dell'abusivismo -

Modena, 9 gennaio 2015 -

Anche il variegato mondo della comunicazione è alle prese con il fenomeno dell'abusivismo, in particolare a essere presi di mira sono fotografi e cineoperatori. Si tratta di una concorrenza sleale che mette a rischio l'esistenza stessa di chi svolge l'attività in modo regolare, aziende già alle prese con una crisi determinata dalla contrazione dei consumi e da uno sviluppo tecnologico che ha modificato nel profondo questa professione.

CNA Comunicazione ha organizzato - lunedì 12 gennaio alle 20.45, presso la sede provinciale di CNA, in via Malavolti 27, a Modena – un momento di confronto fra gli operatori del settore per riuscire a capire quali azioni possono essere concretamente attivate per combattere questo fenomeno, a partire da "Imprese Vere", il progetto messo in campo dall'Associazione per contrastare l'abusivismo.
Si verificherà anche in che modo sensibilizzare su questo tema enti ed istituzioni, e le modalità per monitorare attività abusive eventualmente promosse attraverso internet o i social network.
Tutto questo per impostare azioni e iniziative dedicate alla salvaguardia dei professionisti del mondo della fotografia e dintorni.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Dal 1 gennaio 2015 contributi al 29,72% e regime dei minimi più basso. Grande delusione dei Professionisti di Cna Professioni per i contenuti della Legge di Stabilità recentemente approvata -

Reggio Emilia, 8 gennaio 2015 -

Grande delusione dei Professionisti di Cna Professioni per i contenuti della Legge di Stabilità recentemente approvata. Malgrado una ventilata apertura, infatti, nessuna delle istanze mosse dal mondo professionale autonomo è stata recepita dal Governo, che è rimasto fermo sulle proprie posizioni.

"In diverse circostanze – commenta Mauro Panizza, responsabile della categoria di CNA Reggio Emilia, che da anni sul nostro territorio svolge la sua funzione di rappresentanza per centinaia di free lance – CNA ha chiesto che il nuovo regime forfetario contenuto nel DDL di stabilità fosse cambiato poiché il valore soglia dei ricavi/compensi fissato a 15mila euro è considerato troppo basso. Mentre, in merito alla gestione separata INPS, per i professionisti ad essa iscritti, si chiedeva da tempo il blocco dell'aliquota".

Purtroppo alle parole non sono seguiti i fatti. Infatti, la legge di stabilità non ha bloccato l'aumento dei contributi alla gestione separata dell'Inps, dando il via agli aumenti decisi dal governo Monti. Pertanto, dal 1 gennaio 2015, i contributi sono passati dal 27,72% al 29,72%, per poi aumentare di un punto all'anno sino al 33,72%.

Come se ciò non bastasse, la legge di stabilità modifica il vecchio regime dei minimi, adottato sotto la gestione Tremonti, che aveva scelto un forfettone semplificato a 30 mila euro con prelievo del 5%. Ora i minimi sono stati cambiati: l'asticella è stata abbassata per "le attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari e assicurativi" a 15 mila euro con una tassazione del 15% (applicata al 78% del fatturato, perché si presume un'incidenza dei costi del 22%). Vengono esclusi dal forfait al 15% coloro il cui reddito supera i 20mila euro. Nella sostanza una mini-stangata che contrasta con lo slogan governativo dell'abbassamento della pressione fiscale.

"Con tanti saluti alle partite iva – aggiunge Panizza – che, in un contesto in cui le assunzioni languono, rappresentano una delle più diffuse forme di auto imprenditorialità. Per questo motivo devono essere tutelate e incentivate, come ha fatto CNA Reggio Emilia con l'apertura dei primi spazi per il coworking a Reggio Emilia a disposizione di free lance, lavoratori autonomi, professionisti e neo imprenditori".

"Recentemente Renzi ha annunciato aggiustamenti a favore del variegato mondo delle partite Iva. CNA professioni – conclude Mauro Panizza – solleciterà il governo a tener fede agli impegni del premier Renzi. Per far sì che alle parole seguano davvero i fatti".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)


Ecco l'identikit dei partecipanti a Imprendocoop. Il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena.

Modena, 30 dicembre 2014 -
È donna, ha un'età compresa tra i 36 e 50 anni, desidera lavorare nel sociale.

È l'identikit dei cento aspiranti imprenditori che partecipano a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno di Comune di Modena ed Emil Banca.

Confcooperative Modena ha analizzato i trentadue progetti d'impresa presentati e i profili delle persone che li hanno ideati. Il 40 per cento ha meno di 35 anni, il 47 per cento è compreso nella fascia 36-50 anni, mentre il 13 per cento ha più di 50 anni; è donna oltre la metà (per l'esattezza il 53 per cento) dei responsabili delle idee d'impresa. Quasi sei progetti su dieci riguardano i servizi alla persona, mentre un quarto attiene ad agricoltura, alimentare e abbigliamento. Il restante 15 per cento è suddiviso tra nuove tecnologie, comunicazione e commercio. Ricordiamo che i partecipanti a Imprendocoop usufruiscono di un percorso formativo che, iniziato in autunno, termina nella primavera 2015; inoltre ricevono assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno.

Al termine del percorso è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Confcooperative Modena)

Da via Verdi un bando per le aziende colpite dall'alluvione del 13 ottobre. Si potranno chiedere contributi fino a 10mila euro per i danni subiti. Domande dal 7 gennaio al 27 febbraio, assegnazione in base all'ordine cronologico di presentazione, liquidazioni in 3-4 settimane. Zanlari: "Avevamo promesso interventi rapidi e concreti e nonostante i tagli alle Camere di Commercio ritorniamo dagli imprenditori alluvionati a settanta giorni dal cataclisma con il bando più cospicuo mai definito dal nostro ente. Ci sembra il miglior modo di augurare un buon Natale a loro e a tutto il sistema economico parmense".

Parma, 24 dicembre 2014 -

A settanta giorni dall'alluvione che ha duramente colpito famiglie e imprese di Parma e provincia, la Camera di commercio presenta il bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle aziende danneggiate dal fango e dall'acqua del 13 ottobre. La Camera erogherà un contributo pari al 100% delle spese sostenute per far fronte ai danni subiti, fino a un massimo di 10mila euro. L'intervento fa capo a uno stanziamento di 360mila euro interamente ricavato da risorse nella disponibilità della Camera di Commercio.

"Nonostante il momento istituzionale complesso e i tagli che subisce il sistema delle Camere di Commercio italiane – ha commentato Andrea Zanlari, presidente dell'ente camerale di Parma -. tra gli interventi direttamente rivolti alla imprese questo è uno dei più cospicui degli ultimi anni Avevamo promesso interventi rapidi e concreti e, a poche settimane dall'alluvione, offriamo agli imprenditori danneggiati un segnale tangibile, forse piccolo, ma sicuramente importante sotto il profilo del sostegno morale. Ci sembra il miglior modo di augurare un buon Natale a loro e a tutto il sistema economico parmense".

Potranno fare domanda le imprese danneggiate dall'alluvione del 13 ottobre che hanno sede legale o unità locale operativa nel Comune o nella provincia di Parma, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di commercio, attive e che non hanno in corso procedure di scioglimento o liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale. Devono inoltre aver presentato la segnalazione di impresa danneggiata al proprio comune di riferimento.

Le spese finanziabili devono essere successive al 13 ottobre, giorno dell'alluvione, e possono riguardare una pluralità di interventi: il ripristino degli immobili adibiti all'attività d'impresa, compresi lo sgombero e lo smaltimento in discarica di fanghi, detriti e materiale alluvionale; la riparazione o il riacquisto, in caso di danno non riparabile, di impianti produttivi, macchinari, attrezzature e arredi; le spese tecniche collegate alle precedenti come progettazione, direzione lavori e collaudi. Il contributo può essere richiesto anche per il riacquisto di scorte di materie prime, semilavorati o prodotti finiti danneggiati e non più utilizzabili.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 7 gennaio; se valutate ammissibili, i contributi saranno liquidati dalla Camera di commercio entro 15 giorni. Le richieste dovranno essere inviate via posta elettronica certificata (Pec) o consegnate a mano. Il termine per la consegna è il 27 febbraio, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi. I contributi saranno assegnati in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande.

Il bando e lo schema di domanda possono essere scaricati dal sito web della Camera di Commercio, www.pr.camcom.it. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Servizio Affari economici, contattabile ai numeri 0521 210205.243.246 o all'e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa Camera di commercio di Parma)

Gaetano De Vinco (Confcooperative) è stato eletto presidente -

Modena, 23 dicembre 2014 

Si è costituito ieri sera a Modena il coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane (Aci), lo strumento creato dalle centrali cooperative Agci, Confcooperative e Legacoop con l'obiettivo di arrivare entro il 2017 alla nascita di un soggetto unico per la rappresentanza del movimento cooperativo. A Modena l'Aci associa 400 cooperative con 400 mila soci, 33 mila addetti e un fatturato complessivo che raggiunge i 7 miliardi di euro. I presidenti modenesi Mauro Veronesi (Agci), Gaetano De Vinco (Confcooperative) e Lauro Lugli (Legacoop) hanno firmato l'atto costitutivo del coordinamento provinciale e nominati gli organismi, cioè il comitato direttivo e il presidente; sarà De Vinco a guidare il coordinamento di Aci Modena nel 2015.

«Il coinvolgimento delle cooperative, dei loro amministratori e i soci è condizione indispensabile per il futuro del progetto – ha detto De Vinco - Dobbiamo conoscerci e convergere progressivamente. Il lavoro si annuncia impegnativo: ci sono prassi consolidate da cambiare, nuovi paradigmi valoriali, aree di lavoro da sostituire con altre, confronti tra sensibilità diverse. Non costruiamo l'Alleanza per annegare o confondere le nostre identità, ma per viverle dinamicamente nel confronto e collaborazione con altri». Aprendo i lavori il presidente Agci Mauro Veronesi aveva affermato che le centrali cooperative modenesi intraprendono oggi un viaggio opportuno che le porterà verso la centrale sindacale unica. Dal canto suo il presidente di Legacoop Lauro Lugli aveva sottolineato: «Abbiamo il dovere di metterci insieme non per una semplice sommatoria o ristrutturazione organizzativa, ma per rispondere al forte richiamo all'unità che proviene dalle cooperative». Sul concetto di unità e condivisione ha insistito anche il presidente nazionale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro Lusetti, intervenuto all'incontro modenese. «I nostri gruppi dirigenti devono imparare a lavorare insieme e dimostrare che, in un Paese così frammentato e diviso, la cooperazione è capace di creare un progetto che unisce. Per me, modenese di nascita, la costituzione del coordinamento provinciale dell'Aci è un bel regalo di Natale».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pietro Minelli è il nuovo presidente nazionale dell'Ugc, l'Unione generale coltivatori della Cisl -

Modena, 23 dicembre 2014

Il modenese Pietro Minelli è il nuovo presidente nazionale dell'Ugc, l'Unione generale coltivatori della Cisl che a livello nazionale conta oltre 70 mila iscritti (2 mila a Modena e provincia). Minelli, che succede al dimissionario Franco Verrascina, era vicepresidente nazionale Ugc, oltre che presidente provinciale e regionale sia dell'Ugc che della Copagri (la Confederazione produttori agricoli che associa 250 mila aziende). «Ringrazio l'Ugc per la fiducia e l'amico Verrascina per il lavoro svolto e che continuerà a fare con noi per rafforzare la Copagri, un'indiscutibile realtà della rappresentanza imprenditoriale in agricoltura – dichiara Minelli - L'agricoltura e l'agroalimentare hanno già dimostrato durante questa drammatica crisi di poter trainare l'economia del Paese. Tocca a chi ha responsabilità di governo perseguire l'inversione del declino, puntare sul settore, cogliere il nostro sempre disponibile contributo e agganciare la ripresa. Quest'ultima passa per l'Europa, dove i vincoli finanziari non vanno visti come dogmi, ma – conclude il nuovo presidente nazionale Ugc – interpretati con coraggio per investire bene».

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

Delusione della Cna per la mancata proroga, al 28 febbraio 2015, dei versamenti fiscali e contributivi per i contribuenti colpiti dagli eventi meteo -

Parma, 23 dicembre 2014 -

La Cna esprime delusione per la mancata proroga, al 28 febbraio 2015, dei versamenti fiscali e contributivi per i contribuenti colpiti dagli eventi meteo accaduti tra il 10 e il 14 ottobre scorso in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia, in scadenza ieri 22 dicembre.
Il Governo ha, infatti, disatteso l'impegno all'attivazione della proroga assunto attraverso l'approvazione, venerdì scorso, di un Ordine del giorno della Commissione Bilancio del Senato.
A questo punto ieri le imprese residenti nelle regioni coinvolte dal maltempo, si sono trovate costrette a procedere ai versamenti per evitare sanzioni.
La Cna si aspetta, a stretto giro, un provvedimento che almeno eviti l'applicazione di sanzioni ai contribuenti che purtroppo non sono stati in condizioni di rispettare la scadenza di versamento. Un atto concreto per venire incontro alle reali difficoltà dei contribuenti.

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

StartER, fondo di finanza agevolata finalizzato a favorire l'accesso al credito delle imprese giovanili e femminili operanti nel territorio piacentino -

Piacenza, 22 dicembre 2014 -

L'Amministrazione Comunale di Piacenza, in coerenza con gli obiettivi di mandato e gli orientamenti contenuti nel Documento strategico elaborato nei mesi scorsi, ha deliberato di consolidare le azioni di sostegno alla concessione del credito alle imprese.

E' stata pertanto rafforzata la collaborazione con UNIFIDI, avviata begli anni precedenti, e finalizzata alla creazione di un Fondo STRAORDINARIO per incrementare la garanzia concessa su prestiti accesi da imprese da UNIFIDI. Lo scopo di tale operazione è quello di facilitare l'accesso al credito per le imprese giovanili, femminili e neo imprese operanti nel territorio del Comune di Piacenza.
Possono usufruire dei due interventi previsti le imprese iscritte al Registro Imprese, operanti ed attive nel Comune di Piacenza.

Il primo intervento, che parte con un fondo iniziale pari a € 49.050,00 già erogato, consiste nell'aumento della garanzia concessa da UNIFIDI su finanziamenti accesi da imprese giovanili e/o femminili che abbiano sede legale e/o unità produttiva principale nel Comune di Piacenza che soddisfino i seguenti requisiti:
i finanziamenti devono essere accesi a fronte di esigenze aziendali, con durata massima di 60 mesi e comunque essere estinti entro e non oltre il 31/12/2020;
i prestiti dovranno essere deliberati entro e non oltre il 31/12/2015.

Per i primi 3 mesi dalla stipula, e comunque non oltre il 31 marzo 2015, della nuova convenzione saranno valutate prioritariamente le richieste pervenute dalle imprese risultanti vincitrici delle edizioni del Bando Giovani ed Idee d'Impresa.

Il secondo intervento, che parte con un fondo iniziale pari a € 40.000,00, consiste nell'aumento della garanzia concessa da UNIFIDI su finanziamenti accesi da neo imprese che abbiano sede legale e/o unità produttiva principale nel Comune di Piacenza che soddisfino i seguenti requisiti:
i finanziamenti devono essere accesi a fronte di esigenze aziendali, con durata massima di 60 mesi e comunque essere estinti entro e non oltre il 31/12/2020;
i prestiti dovranno essere deliberati entro e non oltre il 31/12/2015;
i finanziamenti richiesti dalle neo imprese possono utilizzare il fondo Start ER, costituito dalla Regione Emilia Romagna. Nel caso in cui il Fondo Starter fosse esaurito il fondo straordinario di garanzia vuole offrire un sostegno alternativo e complementare a questa iniziativa regionale a favore delle neo imprese.

Per i primi 3 mesi dalla stipula, e comunque non oltre il 31 marzo 2015, della nuova convenzione saranno valutate prioritariamente le richieste pervenute dalle imprese risultanti vincitrici delle due edizioni della sezione piacentina del premio Start Cup.

Quest'ultimo intervento valorizza l'utilizzo del Fondo Start ER, importante iniziativa della Regione Emilia Romagna. Si tratta di un fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata finalizzato a supportare progetti di investimento effettuati da nuove imprese nel territorio regionale.
Approvato dalla Regione Emilia-Romagna con Deliberazioni di Giunta n. 1198/13, il Fondo è dotato di un plafond di risorse per 8,710 milioni di euro di cui 6,968 a valere sull'Asse 2 – sviluppo innovativo delle imprese.
Gestore del Fondo è l'RTI FONDI ROTATIVI costituita tra i confidi regionali Unifidi Emilia Romagna e Fidindustria.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Per il terzo anno consecutivo, la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha offerto la possibilità, ad oltre 60 studenti dell'ultimo anno delle Scuole superiori reggiane, di osservare per un giorno quello che potrebbe essere il proprio lavoro futuro -

Reggio Emilia, 17 dicembre 2014 -

Attraverso il progetto "JobDay", coordinato dall'Ente camerale ed avviato nel 2012, si sono infatti aperte le porte di imprese, studi professionali, laboratori, negozi, officine, offrendo alle ragazze e ai ragazzi che dovranno decidere a breve quale potrebbe essere il proprio percorso lavorativo o di studio, l'opportunità di osservare da vicino la "giornata tipo" di un imprenditore o di un libero professionista.
Quest'anno, inoltre, le studentesse e gli studenti, grazie ad una collaborazione con il Servizio Formazione, Qualità, Rapporti con Università e Terzo Settore dell'Arcispedale "Santa Maria Nuova", hanno potuto approfondire la conoscenza di diverse figure professionali in ambito medico-sanitario. Anche in questo caso, attraverso la testimonianza diretta, sono state illustrate le attività specifiche dei reparti di Neonatologia, Pediatria, Ostetricia e ancora, quali conoscenze e competenze sono richieste per svolgere le professioni sanitarie, attività di fisioterapista, psicologo, ricercatore.

Quattro gli Istituti superiori che hanno aderito all'iniziativa: "Cattaneo-Dall'Aglio" di Castelnovo ne' Monti, "D'Arzo" di Montecchio, "Galvani-Iodi" e "Blaise-Pascal" di Reggio Emilia, che con la loro disponibilità hanno assicurato agli studenti la possibilità di compiere un'originale e qualificante esperienza, vissuta fianco a fianco a tutor d'eccezione, già impegnati in quella che nel futuro potrebbe configurarsi anche l'attività dei giovani.

"Siamo molto grati – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – a quanti si sono resi disponibili ad ospitare i ragazzi, accogliendoli in diversi luoghi di lavoro e consentendo loro di allargare orizzonti di conoscenza e di verificare sul campo quali siano le possibilità concrete e gli impegni richiesti per un inserimento nel mondo del lavoro che vada anche oltre il rapporto subordinato".
"Tirocini e stage " - prosegue Stefano Landi - sono una delle vie maestre per cercare sbocchi nel mondo del lavoro, e aiutare i giovani a comprendere le proprie reali vocazioni, dando loro l'opportunità di un primo serio contatto con il mondo dell'impresa, è un passaggio fondamentale per consentire ai ragazzi stessi e alle loro famiglie di fare scelte consapevoli che possano effettivamente e realisticamente rispecchiare le loro predisposizioni, motivazioni e aspettative.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Ancora troppi i vincoli per rendere accessibile il plafond di 10 milioni di euro previsto dalla legge di stabilità 2015 per le PMI -

Reggio Emilia, 16 dicembre 2014 -

"Riteniamo che il tema delle aggregazioni di impresa sia una scommessa per il futuro - sostiene Rodolfo Manotti, Presidente provinciale CNA Industria - per ovviare ai limiti dimensionali delle PMI che spesso non riescono ad accedere a progetti di ricerca e innovazione o a fare strategie di lunga durata per conquistare nuovi mercati. Abbiamo così deciso di scrivere ai Parlamentari Reggiani per chiedere incentivi dedicati alle imprese che investono in contratti di rete, partendo proprio dalle 'RETI CONTRATTO', le più flessibili, che non limitano l'autonomia degli imprenditori e sono uno strumento importante per progettare insieme senza perdere la propria individualità."

CNA Industria e CNA Produzione, in rappresentanza di oltre duemila imprese industriali del comparto metalmeccanica, chimica, gomma plastica e legno, hanno recentemente parlato di reti di impresa in un seminario pubblico svoltosi al Tecnopolo, che ha coinvolto oltre 70 aziende, alla presenza di vertici Camerali, esperti del settore e testimonianze di impresa, per analizzare le aggregazioni dal punto di vista normativo, strategico e operativo.

A seguito di questa iniziativa, i Presidenti di CNA Industria Rodolfo Manotti e di CNA Produzione Sauro Maccorin, hanno deciso di inviare una lettera aperta ai Parlamentari reggiani per chiedere di sostenere le imprese che investono nei contratti di rete agendo sulla leva fiscale.

"Non esistono infatti attualmente sgravi o incentivi fiscali dedicati alle imprese in rete, incentivi che fino al 2012 erano attivi ma limitatamente alla sospensione di imposta di una quota degli utili destinati all'alimentazione del fondo patrimoniale comune, un provvedimento poco efficace per le aziende meno strutturate" ha rimarcato nella lettera il Presidente CNA Produzione, Sauro Maccorin.

Nella legge di Stabilità 2015, invece, è previsto un plafond per le aggregazioni di circa 10 milioni di euro per imprese che si mettono insieme in ATI o RTI (raggruppamenti temporanei di impresa), reti di impresa con soggettività giuridica. Sono molti però i vincoli previsti per accedervi, a partire dai settori interessati (tale sostegno è valido solo per la manifattura sostenibile e l'artigianato digitale, con la necessità inoltre di capire meglio quali siano i settori agevolati), dalle modalità di costituzione della rete, che deve prevedere almeno 15 soggetti, e dalla formula (rete con personalità giuridica).

"Pur ritenendo che questo provvedimento, in attesa di essere normato da appositi decreti attuativi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e di fare ulteriore passaggio al Senato, sia un segnale importante di incentivo per le reti di impresa - concludono i Presidenti Manotti e Maccorin - chiediamo alle Istituzioni e ai Parlamentari Reggiani risorse dedicate per investire meno timidamente nelle reti di impresa con la leva fiscale, partendo dalle reti contratto. CNA Reggio Emilia si rende disponibile per indicare la strada da percorrere e aprire un confronto serio su questo tema".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

UniCredit Foundation lancia un bando nazionale del valore complessivo di 500.000 euro che premierà sette progetti sul territorio italiano finalizzati all'occupazione di giovani in difficoltà. I progetti selezionati verranno poi sottoposti al voto dei dipendenti italiani di UniCredit che, tramite l'iniziativa interna "Your Choice, Your Project", potranno indirizzare parte del contributo al progetto di solidarietà preferito -

Parma, 16 dicembre 2014 -

Ha preso il via ieri, 15 Dicembre 2014 la quarta edizione del Bando UniCredit Carta E per lo sviluppo di "Strategie di coesione sociale a favore dei giovani", rivolto a organizzazioni non profit italiane per contribuire allo sviluppo di progetti di inclusione lavorativa di giovani in situazioni di disagio.

Nel biennio 2013-2014 UniCredit Foundation ha investito in Italia più di 2,6milioni di euro, sostenendo 43 progetti sul territorio nazionale riguardanti soprattutto due ambiti di intervento: sostenere le persone anziane in una condizione di disagio economico, sociale e sanitario e supportare l'imprenditorialità sociale e l'occupazione di giovani in condizioni di disagio.

UniCredit Foundation, con questo bando, intende incentivare l'elaborazione di progetti che contribuiscano alla coesione sociale giovanile, da un lato facilitando la capacità individuale di inserirsi positivamente nel circuito socio-economico, dall'altro promuovendo la consapevolezza dell'uguaglianza di diritti e doveri di fronte alle Istituzioni. Il Bando tenderà pertanto a sostenere progetti in linea con i principi della Fondazione, finalizzati all'occupazione di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, che vivono particolari situazioni di difficoltà.

Grazie ai contributi raccolti con UniCreditCard Flexia Classic E – la carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, raccoglie il 2 per mille di ogni spesa effettuata alimentando un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà e supporto a favore di persone in difficoltàsaranno selezionati all'interno del Bando sette progetti, in corrispondenza della suddivisione territoriale di UniCredit in Italia, che verranno finanziati con 60.000 euro ciascuno.

I progetti verranno esaminati e selezionati dal Comitato Carta Etica, interno a UniCredit, in collaborazione con il Cergas dell'Università Bocconi di Milano.

In una seconda fase, nell'ambito dell'iniziativa interna "Your Choice, Your Project" ("La tua Scelta, Il tuo Progetto"), gli oltre 50.000 dipendenti italiani di UniCredit potranno votare il proprio progetto preferito tra i sette selezionati all'interno del Bando. In base ai voti ricevuti, ciascun progetto concorrerà ad aggiudicarsi una 'quota parte', proporzionale ai voti ricevuti, dei rimanenti 80.000 euro di premio.

Per partecipare al Bando le organizzazioni non profit dovranno essere ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ai sensi del Decreto Legislativo n. 460 del 4 dicembre 1997), costituite da almeno 3 anni (e quindi entro il 1 Dicembre 2011).

Le domande di partecipazione andranno presentate entro le ore 12.00 del 19 gennaio 2015 esclusivamente tramite l'apposito applicativo online disponibile sul sito internet www.unicreditfoundation.org.

"La collaborazione più che decennale con UniCredit Foundation – ha ricordato Gabriele Piccini, Country Chairman Italia UniCredit – ha contribuito a supportare progetti di grande utilità sociale. Grazie a questa sinergia, che è andata affinandosi nel tempo, ogni anno vengono individuate alcune tra le tematiche sociali più urgenti e selezionati i progetti più innovativi a cui destinare i fondi raccolti. Per confermare l'attenzione del nostro Gruppo alle esigenze delle fasce della popolazione più deboli, quest'anno abbiamo deciso di concentrare il nostro impegno sui giovani a rischio di esclusione sociale, una delle emergenze che possono mettere a dura prova la coesione sociale delle nostre comunità nei prossimi anni".

"Data la persistente fase di incertezza che sta attraversando il nostro Paese, credo che uno dei rischi più grandi che possano correre i giovani – ha affermato Maurizio Carrara, Presidente di UniCredit Foundation – sia quello di perdere la speranza nel proprio futuro. Questa considerazione vale per tutti, ma in particolare per i soggetti che si trovano già in situazioni di disagio. Uno dei compiti principali dei progetti di imprenditorialità sociale è proprio quello di fornire a questi giovani, attraverso una formazione professionale finalizzata all'inserimento lavorativo, l'opportunità di costruirsi, oltre che un progetto di vita individuale, un 'ruolo sociale', sentendosi parte integrante di una comunità che sente il bisogno di resistere alle difficoltà e ritrovare la speranza di un futuro migliore".

Per ulteriori informazioni sul bando:
www.unicreditfoundation.org

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

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