Ancora troppi i vincoli per rendere accessibile il plafond di 10 milioni di euro previsto dalla legge di stabilità 2015 per le PMI -
Reggio Emilia, 16 dicembre 2014 -
"Riteniamo che il tema delle aggregazioni di impresa sia una scommessa per il futuro - sostiene Rodolfo Manotti, Presidente provinciale CNA Industria - per ovviare ai limiti dimensionali delle PMI che spesso non riescono ad accedere a progetti di ricerca e innovazione o a fare strategie di lunga durata per conquistare nuovi mercati. Abbiamo così deciso di scrivere ai Parlamentari Reggiani per chiedere incentivi dedicati alle imprese che investono in contratti di rete, partendo proprio dalle 'RETI CONTRATTO', le più flessibili, che non limitano l'autonomia degli imprenditori e sono uno strumento importante per progettare insieme senza perdere la propria individualità."
CNA Industria e CNA Produzione, in rappresentanza di oltre duemila imprese industriali del comparto metalmeccanica, chimica, gomma plastica e legno, hanno recentemente parlato di reti di impresa in un seminario pubblico svoltosi al Tecnopolo, che ha coinvolto oltre 70 aziende, alla presenza di vertici Camerali, esperti del settore e testimonianze di impresa, per analizzare le aggregazioni dal punto di vista normativo, strategico e operativo.
A seguito di questa iniziativa, i Presidenti di CNA Industria Rodolfo Manotti e di CNA Produzione Sauro Maccorin, hanno deciso di inviare una lettera aperta ai Parlamentari reggiani per chiedere di sostenere le imprese che investono nei contratti di rete agendo sulla leva fiscale.
"Non esistono infatti attualmente sgravi o incentivi fiscali dedicati alle imprese in rete, incentivi che fino al 2012 erano attivi ma limitatamente alla sospensione di imposta di una quota degli utili destinati all'alimentazione del fondo patrimoniale comune, un provvedimento poco efficace per le aziende meno strutturate" ha rimarcato nella lettera il Presidente CNA Produzione, Sauro Maccorin.
Nella legge di Stabilità 2015, invece, è previsto un plafond per le aggregazioni di circa 10 milioni di euro per imprese che si mettono insieme in ATI o RTI (raggruppamenti temporanei di impresa), reti di impresa con soggettività giuridica. Sono molti però i vincoli previsti per accedervi, a partire dai settori interessati (tale sostegno è valido solo per la manifattura sostenibile e l'artigianato digitale, con la necessità inoltre di capire meglio quali siano i settori agevolati), dalle modalità di costituzione della rete, che deve prevedere almeno 15 soggetti, e dalla formula (rete con personalità giuridica).
"Pur ritenendo che questo provvedimento, in attesa di essere normato da appositi decreti attuativi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e di fare ulteriore passaggio al Senato, sia un segnale importante di incentivo per le reti di impresa - concludono i Presidenti Manotti e Maccorin - chiediamo alle Istituzioni e ai Parlamentari Reggiani risorse dedicate per investire meno timidamente nelle reti di impresa con la leva fiscale, partendo dalle reti contratto. CNA Reggio Emilia si rende disponibile per indicare la strada da percorrere e aprire un confronto serio su questo tema".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)