Giovedì, 08 Gennaio 2015 15:03

CNA sulla Legge di Stabilità: fortemente penalizzati professionisti e partite iva

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Dal 1 gennaio 2015 contributi al 29,72% e regime dei minimi più basso. Grande delusione dei Professionisti di Cna Professioni per i contenuti della Legge di Stabilità recentemente approvata -

Reggio Emilia, 8 gennaio 2015 -

Grande delusione dei Professionisti di Cna Professioni per i contenuti della Legge di Stabilità recentemente approvata. Malgrado una ventilata apertura, infatti, nessuna delle istanze mosse dal mondo professionale autonomo è stata recepita dal Governo, che è rimasto fermo sulle proprie posizioni.

"In diverse circostanze – commenta Mauro Panizza, responsabile della categoria di CNA Reggio Emilia, che da anni sul nostro territorio svolge la sua funzione di rappresentanza per centinaia di free lance – CNA ha chiesto che il nuovo regime forfetario contenuto nel DDL di stabilità fosse cambiato poiché il valore soglia dei ricavi/compensi fissato a 15mila euro è considerato troppo basso. Mentre, in merito alla gestione separata INPS, per i professionisti ad essa iscritti, si chiedeva da tempo il blocco dell'aliquota".

Purtroppo alle parole non sono seguiti i fatti. Infatti, la legge di stabilità non ha bloccato l'aumento dei contributi alla gestione separata dell'Inps, dando il via agli aumenti decisi dal governo Monti. Pertanto, dal 1 gennaio 2015, i contributi sono passati dal 27,72% al 29,72%, per poi aumentare di un punto all'anno sino al 33,72%.

Come se ciò non bastasse, la legge di stabilità modifica il vecchio regime dei minimi, adottato sotto la gestione Tremonti, che aveva scelto un forfettone semplificato a 30 mila euro con prelievo del 5%. Ora i minimi sono stati cambiati: l'asticella è stata abbassata per "le attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari e assicurativi" a 15 mila euro con una tassazione del 15% (applicata al 78% del fatturato, perché si presume un'incidenza dei costi del 22%). Vengono esclusi dal forfait al 15% coloro il cui reddito supera i 20mila euro. Nella sostanza una mini-stangata che contrasta con lo slogan governativo dell'abbassamento della pressione fiscale.

"Con tanti saluti alle partite iva – aggiunge Panizza – che, in un contesto in cui le assunzioni languono, rappresentano una delle più diffuse forme di auto imprenditorialità. Per questo motivo devono essere tutelate e incentivate, come ha fatto CNA Reggio Emilia con l'apertura dei primi spazi per il coworking a Reggio Emilia a disposizione di free lance, lavoratori autonomi, professionisti e neo imprenditori".

"Recentemente Renzi ha annunciato aggiustamenti a favore del variegato mondo delle partite Iva. CNA professioni – conclude Mauro Panizza – solleciterà il governo a tener fede agli impegni del premier Renzi. Per far sì che alle parole seguano davvero i fatti".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

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