Oggi un primo incontro in viale Aldo Moro tra l'assessore regionale, quello comunale Marco Lombardo e i rappresentanti dei fattorini di Riders Union Bologna. Previsto il coinvolgimento dei firmatari della Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano
Bologna 11 giugno 2020 – Una mappatura del lavoro dei riders che operano in Emilia-Romagna per avere un quadro della situazione sull’intero territorio regionale e la convocazione di un prossimo incontro in viale Aldo Moro, con i rappresentanti dei lavoratori e i firmatari della Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano. È quanto richiesto in un incontro conoscitivo che si è svolto questa mattina a Bologna nella sede della Regione, su proposta di Riders Union Bologna, tra i rappresentanti dei fattorini, l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, insieme all’assessore alle Attività produttive del Comune di Bologna, Marco Lombardo.
I giovani intervenuti hanno evidenziato la condizione di precarietà in cui sono costretti a lavorare quotidianamente. Situazione aggravata, negli ultimi mesi di emergenza sanitaria, dalla mancanza di sicurezza per quanto riguarda in particolare i dispositivi di protezione individuale e il distanziamento.
“Le questioni poste dai rappresentanti dei riders meritano tutta la nostra attenzione e una precisa riflessione su questa nuova frontiera d’impiego, che rischia di creare forme sfruttamento e lavoro senza sicurezza. Le piattaforme e le attività di ristorazione che propongono le consegne di cibo a domicilio debbono garantire sicurezza e diritti ai lavoratori. Per capire meglio il fenomeno - ha dichiarato Colla al termine dell’incontro- ho chiesto un monitoraggio per avere un quadro della situazione sull’intero territorio regionale”.
L’assessore Colla si è, inoltre, impegnato a incontrare nuovamente i rappresentanti dei riders insieme a tutti i firmatari della Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano, “che dovrebbe essere estesa a tutti gli operatori economici del settore, per assicurare omogeneità di tutela dei lavoratori e parità di trattamento delle imprese sul mercato”. / gia.bos.
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