Domenica, 01 Maggio 2016 11:40

Il Prosciutto di Modena DOP a Cibus 2016

L'eccellenza modenese, presente al salone di Parma dal 9 al 12 maggio. Il Prosciutto di Modena DOP a Cibus 2016

Modena, 26 aprile 2016 - Dal 9 al 12 maggio il Consorzio del Prosciutto di Modena sarà presente alla sedicesima edizione di Cibus, il Salone Internazionale sull'alimentazione. Lo spazio del Consorzio si troverà all'interno del padiglione 3, stand B50: in esso sarà possibile incontrare rappresentanti del Consorzio e degustare il Prosciutto di Modena DOP con un buon bicchiere di Lambrusco e Pignoletto.

Il Consorzio, crede molto in Cibus, ed infatti non manca mai. "Sono più di vent'anni che partecipiamo a questa manifestazione. Abbiamo visto i cambiamenti che ci sono stati e negli ultimi anni possiamo affermare che questa fiera è davvero diventata una vetrina internazionale. Una vetrina sul mondo" ha affermato Davide Nini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena.

Allo stand quest'anno ci sarà anche Antonio Soccio, tecnico per la valorizzazione delle tipicità enogastronomiche del territorio dell'Istituto Alberghiero di Serramazzoni di Modena, che preparerà abbinamenti e assaggi con il prosciutto e i prodotti del territorio. In più ci sarà anche uno spazio BIO, dove il Prosciutto di Modena biologico verrà abbinato a prodotti esclusivamente biologici.

Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi 9 produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il Disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo. La prima modifica ha riguardato il processo produttivo, solo cosce di suino e sale, senza l'aggiunta di spezie; l'aroma è dato dalla prolungata stagionatura. La seconda modifica ha stabilito una stagionatura minima di 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti Dop italiani. La materia prima utilizzata per la sua produzione è ottenuta esclusivamente da suini di origine italiana, nati e allevati in 10 regioni d'Italia centro-settentrionale.

18 consorzio prosciutto modena
(Ufficio stampa IVSI - Istituto Valorizzazione Salumi Italiani)

Roma, 27 aprile 2016. "Apprezziamo l'iniziativa del governo perché va nella direzione indicata dall'Alleanza delle Cooperative agroalimentari.

La cooperazione, che rappresenta il 70% della produzione di latte nazionale, è pronta sin da subito a collaborare con gli enti caritativi per questo importante progetto che consente di dare un sostegno concreto agli allevatori, contribuendo ad iniziative benefiche in favore dei più bisognosi ed evitando così inutili sprechi alimentari. Nel momento di maggiore difficoltà del settore, la cooperazione ha sostenuto il sistema, raccogliendo il prodotto in eccesso. Anche su questa partita, possiamo dare un aiuto importante. Per la riuscita del progetto è fondamentale che l'iniziativa venga sostenuta con adeguate risorse economiche, senza gare al ribasso e garantendo agli operatori la copertura dei costi". Così il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, a commento della proposta del ministro delle Politiche agricole Martina e del viceministro Olivero di sperimentare per la prima volta un modello di intervento che prevede l'acquisto a favore degli indigenti di latte crudo da trasformare in Uht per ridurre gli sprechi potenziali del settore a seguito della fine delle quote latte.

(Fonte Alleanza Cooperative)

Nuovo progetto gratuito per sviluppare presenza e commercio on line in Danimarca, Svezia e Norvegia, un Educational press tour e incontri con operatori commerciali.

Dopo il successo dei progetti realizzati in questi anni, la Camera di Commercio di Reggio Emilia continua a puntare sulla crescita delle imprese sfruttando al meglio le potenzialità del Web ed aumentare visibilità e fatturato delle aziende.

La nuova azione che mette ora in campo l'Ente camerale riguarda, in modo particolare, le imprese dell'agroalimentare e i mercati dell'Area Scandinava, con consulenze specifiche e incontri formativi per migliorare le strategie di marketing online delle imprese e per attivare la loro presenza sui canali digitali, accompagnate da un Digital Strategist che le accompagnerà tra le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo i loro prodotti.

Potranno partecipare al progetto fino ad un massimo di 15 imprese operanti nel settore agroalimentare. Le imprese interessate possono presentare l'adesione fino al 23 maggio, accedendo al sito camerale della Camera di Commercio. "Questo progetto - spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – Da una parte punta ad aumentare la competitività delle aziende dell'agroalimentare sui mercati locali e globali, con particolare attenzione a Danimarca, Svezia e Norvegia grazie all'utilizzo del web e dei social media quale strumento di marketing e, dall'altra, mira a far sì che le imprese siano poi nelle condizioni di agire autonomamente per gestire strategie di marketing e commercio on line, migliorando costantemente il proprio posizionamento sul web".

"Stiamo parlando di mercati - spiega ancora Landi - sui quali si registra una grande attenzione al web e all'e-commerce, tanto che nella sola Danimarca nel 2015 sono stati effettuati circa 110 milioni di acquisti online, per un totale di circa 11 miliardi di euro, con una media pro-capite superiore ai 2.200 euro l'anno (in Italia il valore pro capite dell'e-commerce corrisponde a circa 217 euro l'anno)".

"Il rilevante dato numerico - aggiunge il presidente dell'Ente camerale - si associa anche ad una tendenza alla crescita straordinaria: rispetto al 2014, infatti, è stata registrato un aumento pari al 20%, e in questo panorama gli acquisti online nel settore enogastronomico hanno raggiunto nel 2015 la percentuale record del 7% rispetto al totale acquistato tramite internet".

L'azione della Camera di Commercio è realizzata con il co-finanziamento della Regione Emilia Romagna e rientra nel più ampio progetto "La Camera di Commercio di Reggio Emilia per la promozione delle eccellenze agroalimentari nell'area Scandinava" che prevede anche altre iniziative.
Tra queste, il percorso "How to start an Export Business - Impariamo ad esportare" (con particolare attenzione, anche in questo caso, all'Area Scandinava), un "Educational press Tour rivolto giornalisti del settore wine e del turismo enogastronomico provenienti da Danimarca, Norvegia e Svezia che si svolgerà in occasione della cerimonia di premiazione della 7^ edizione del Concorso Enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco" (fine giugno 2016), una giornata di approfondimento sui mercati del tre Paesi aperta a tutte le imprese del settore agroalimentare, incontri b2b con operatori commerciali di Danimarca, Norvegia e Svezia per le imprese del wine e food (luglio 2016) e, ancora, incoming di operatori commerciali provenienti che prevede incontri d'affari bilaterali a Reggio Emilia tra imprese del settore agroalimentare e buyer provenienti dall'Area Scandinava (novembre 2016).
(Fonte CCIAA Reggio Emilia)

Con una previsione di 2mila top buyer stranieri Cibus rappresenta una delle più importanti occasione per la promozione del Made in Italy e una elegante vetrina per le aziende e per il lancio di nuovi prodotti.

Parma, 1 maggio 2016 - L'Export agroalimentare italiano ha superato i 34 miliardi di euro con l'obiettivo di raggiungere la soglia dei 50 miliardi entro il 2020.
Una sfida lanciata in più occasioni dal Ministro Maurizio Martina chiedendo alle maggiori imprese e alle più accreditate Fiere agroalimentari, CIBUS compresa, di operare congiuntamente per aprire la strada ai prodotti di qualità nazionale così apprezzati ma altrettanto imitati in ogni angolo del mondo.
Alcune recenti stime, infatti, indicano in 60 miliardi il valore dell'Italian Sounding che, in pratica, rappresenta quasi il doppio del totale del valore nazionale esportato.

Guidetti-Claudio mulinoalimentare

"Riappropriarsi di una quota di quello spazio ingiustamente presidiato da improbabili imitazioni del meglio della produzione agroalimentare nazionale, è il commento di Claudio Guidetti CEO di Mulino Alimentare S.p.A. , rappresenta un dovere morale oltre che un ottimo affare per la nostra industria alimentare. E Cibus rappresenta, senza ombra di dubbio, uno dei palcoscenici più importanti da calcare per una azienda così fortemente orientata all'export quale è la nostra. Un'occasione imperdibile per presentare le nostre novità che ci vedono coinvolti a tutto campo, dai nuovi prodotti alle novità organizzative."

Mulino Alimentare S.p.A. è uno dei big player nazionali del comparto export caseario che sta assumendo il ruolo di portabandiera delle principali DOP nazionali sulle tavole dei consumatori nord americani e in altri Paesi esteri dove è presente con quote di mercato di rilievo. "Abbiamo aperto la strada con il Re dei formaggi facendoci capofila di un progetto di filiera solidamente radicato sul territorio d'origine, e visto l'interesse suscitato,- continua Guidetti - ma soprattutto, appurato il successo del modello, lo abbiamo esteso anche a altre DOP italiane contribuendo a quel processo di educazione alimentare indispensabile a fare apprezzare il vero e unico gusto delle nostre produzioni regionali in campo caseario."

Parmigiano Reggiano, Grana Padano ma anche Pecorino Romano e Asiago, per citare i più noti formaggi nazionali che hanno intrapreso la strada dell'export, attraverso Mulino Alimentare il cui fatturato si realizza per il 70% oltre i confini nazionali (a fronte di una media export del settore del 25% circa).

Molte le novità che l'azienda parmense presenterà al prossimo e imminente CIBUS in programma a Parma dal 9 al 12 maggio.

Sul fronte dei prodotti, oltre all'ampliamento delle DOP italiane di pregio entrate nella gamma aziendale, val la pena di citare le nuove selezioni di Parmigiano Reggiano per soddisfare il sempre più crescente interesse dei consumatori, e i "Cubotti", le monoporzioni custodite nelle pratiche confezioni ad alto contenuto di servizio.

Cubotti Antico Caseificio 01

Sul fronte organizzativo e della qualità, Mulino Alimentare si presenta con il definitivo consolidamento della "Filiera" del Parmigiano Reggiano e con il nuovo e più funzionale stabilimento in via di costruzione nelle immediate vicinanze del casello autostradale di Parma e che sarà inaugurato entro la primavera del prossimo anno.

Termo 200 PARMIGIANO R. BIO

CIBUS 2016 sarà inaugurato lunedì 9 maggio a Parma dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, per proseguire fino al 12 maggio.

di Virgilio Parma 28 aprile 2016 - Ai blocchi di partenza la 18esima edizione di CIBUS, la piattaforma per eccellenza dell'industria alimentare per incrementare gli scambi con i mercati esteri.

Forte di una expertise di oltre 35 anni, sviluppata ulteriormente nel semestre di Expo2015 con l'arrivo di centinaia di top buyer esteri nel padiglione "Cibus è Italia" , Cibus intanto procede con la sua evoluzione da fiera leader di settore a piattaforma permanente di conoscenza e promozione per supportare l'export agroalimentare italiano.

Sulla scia del dopo Expo anche i numeri sono da record: 3 mila espositori su un'area di 130mila metri quadri, 70mila visitatori attesi, di cui 15mila dall'estero. Arriveranno 2mila top buyer da ogni continente, grazie alla collaborazione con ICE Agenzia e ad un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, grazie anche all'importante contributo da parte del Governo – attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico - nel quadro di programma promozionale del Made in Italy agroalimentare "The Extraordinary Italian Taste". In concomitanza con l'evento fieristico si terranno il "World Food Research and Innovation Forum" e l'assemblea annuale di Federalimentare.

"Cibus è una fiera in continua crescita – ha dichiarato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma, in occasione della conferenza stampa dello scorso 20 aprile - per il volume d'affari che genera, per notorietà internazionale ed anche come numeri: gli espositori aumentano dell'11% rispetto alla precedente edizione e i metri quadrati lordi d'esposizione dell'8%. Il quartiere fieristico è sempre più moderno e funzionale: all'ingresso ovest è stato rimontato il padiglione che ha ospitato CIBUSèITALIA ad Expo2015 offrendo un ingresso di oltre 1.300mq; i parcheggi antistanti a questo ingresso sono stati totalmente asfaltati e l'esterno dei padiglioni è stato rimodellato da un ammodernamento grafico".

3mila aziende che presidiano tutti i settori merceologici: carni e salumi, formaggi e latticini, gastronomia ultrafresco e surgelati, pasta conserve condimenti, prodotti dolciari e da forno, la Quarta Gamma, le bevande, prodotti tipici e regionali, ed altro ancora. Tra le novità una sezione dedicata ai prodotti freschi e freschissimi, una dedicata all'ittico ed una ai prodotti certificati Halal e Kosher ( www.cibus.it ).

Da record anche le centinaia di innovazioni di prodotto che saranno presentate a Cibus a testimonianza di un grande dinamismo delle aziende italiane che punta a conquistare nuove spazi sui mercati esteri, così come a contribuire al rilancio dei consumi familiari in Italia. Crescono i prodotti biologici, gluten free e vegani come pure il ricorso a packaging più rispettosi dell'ambiente. Informazioni dettagliate sui nuovi prodotti saranno disponibili sul sito Cibus.it a partire dal 6 maggio.

Per Cibus 2016 è stato rinnovato ed ampliato il Fuorisalone, il programma di attività nelle strade e nelle piazze di Parma: Cibus in Fabula, dal 30 aprile al 20 maggio con 13 opere di street art su tele monumentali di 70mq realizzati da artisti internazionali e curate dal creativo multidisciplinare Felice Limosani esposte all'Ospedale Vecchio. I 13 murales saranno messi all'asta a favore della ONG Oxfam Italia che in 90 Paesi sviluppa progetti per una vita sostenibile e per il diritto all'acqua. Il Fuorisalone prevede degustazioni, spettacoli, animazione per bambini, cabaret, ed altro. 
Cibus è anche la cornice scelta dal Sistema Parma per invitare i delegati delle Città Creative UNESCO per la Gastronomia.

 

La chiusura della scorsa settimana con i forti ribassi registrati aveva indotto a pensare che i fondi si fossero presentati all'incasso. Invece nuova ondata di rialzi già da lunedi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 28 aprile 2016 -
 
Dopo una serie consistente di sedute al rialzo, lo scorso venerdi sera, una ondata di ribassi aveva fatto pensare che i fondi volessero andare all'incasso. Con l'apertura della nuova settimana invece è tornato il segno positivo a conferma che i fondi stanno credendo sul settore delle materie prime e si presume che i prezzi saliranno ancora.

La cinematografia dei prezzi degli ultimi giorni:
Venerdi sera:
Semi : maggio 987,00 (-31,6) luglio 996,20 (-31,2)
Farina : maggio 311,70 (-13,5) luglio 315,60 (-13,4)
Olio : maggio 33,99 (-0,22) luglio 34,30 (-0,20)
Corn : maggio 371,60 (-12,6) luglio 375,40 (-14,2)
Grano maggio 467,00 (-28,6) luglio 474,00 (-29,4) dicembre 500,20 (-27,2)

poi lunedi di nuovo il segno positivo
Semi : maggio 999,60 (+12,6) luglio 1009,60 (+13,4)
Farina : maggio 316,40 (+4,7) luglio 319,50 (+4,9)
Olio : maggio 33,90 (-0,09) luglio 34,20 (-0,10)
Corn : maggio 377,00 (+5,2) luglio 381,60 (+6,2)
Grano maggio 471,20 (+4,2) luglio 477,60 (+3,6) dicembre 504,20 (+4)

infine mercoledi sera, dopo una seduta altalenante, ancora rialzi
Semi : maggio 1017,60 (+18) luglio 1027,20 (+17,4)
Farina : maggio 323,20 (+6,9) luglio 326,60 (+7,1)
Olio : maggio 33,94 (+0,04) luglio 34,11 (+0,01)
Corn : maggio 382,20 (+5,2) luglio 387,20 (+5,4)
Grano : maggio 479,60 (+8,4) luglio 487,60 (+10) dicembre 514,00 (+9,6)

Sul mercato domestico, ancora poche variazioni in termini quantitativi mentre le uniche variazioni si riscontrano nei valori. Una crescita che mette ancora più in ambascia gli operatori delle filiere zootecniche vista la crisi che stanno attraversando e la scarsità di liquidità presente nelle casse aziendali.
Una situazione che però segna positività per i produttori di oleaginose che cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel.

Indicatori internazionali 27 aprile 2016


l'Indice dei noli cresce sino a 704 punti, il petrolio sfiora 44,5 $ e l'indice di cambio è 1,13142.

  

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Piu' risorse per l'export: la Camera di Commercio di Reggio Emilia a seguito del notevole interesse riscontrato tra le imprese reggiane sul bando per l'internazionalizzazione, passa dallo stanziamento iniziale di 700.000 euro a 900.000.

Reggio Emilia, 27 aprile 2016

Un'integrazione che vale 200.000 euro: è questo che ha deciso la Camera di Commercio di Reggio Emilia a seguito del notevole interesse riscontrato tra le imprese reggiane sul bando per l'internazionalizzazione, che dallo stanziamento iniziale di 700.000 euro è così passato a 900.000.
A beneficiarne saranno 237 imprese e quell'ulteriore spinta sull'export reggiano che continua a rivelarsi come il primo fattore di sviluppo per l'economia locale in presenza di un mercato interno stagnante o in flessione.
"Siamo molto soddisfatti - sottolinea il presidente dell'Ente camerale, Stefano Landi - dell'esito del bando per l'export, che bene esprime la crescente attenzione delle imprese reggiane ai mercati internazionali".
"Proprio per questo, e soprattutto partendo da risultati concreti che attestano l'apprezzamento dei prodotti delle nostre imprese anche in mercati extraeuropei - prosegue Landi - stiamo non solo consolidando alcune azioni che si sono rivelate particolarmente efficaci in questi anni, ma soprattutto lavoreremo in questi mesi per ampliare il numero delle imprese che possono realizzare nuovi ed efficaci rapporti commerciali oltre confine".
"In particolare - osserva Landi - abbiamo rinnovato un intenso calendario di incoming con operatori commerciali esteri che si articolerà sino a dicembre e coinvolgerà delegazioni di diversi Paesi che mostrano interessanti tassi di sviluppo e, a maggior ragione, spingeremo sul percorso di internazionalizzazione denominato "How to Start an Export Business", che già ha ricevuto un particolare apprezzamento da parte delle nostre imprese".
In progetto, in particolare, punta su un accompagnamento che comprende fasi formative e di consulenza.
"Spesso - spiega Landi - quello che emerge come problema comune a quasi tutte le imprese che iniziano ad esportare è la mancanza di una struttura operativa interna dedicata all'export, e questo rende più difficile avere una continuità operativa nello sviluppo e nell'applicazione del piano export".
La fase di consulenza assicurata dalla Camera di Commercio, dunque, mira ad individuare le criticità che deve affrontare l'impresa, per arrivare poi ad indicare i passaggi da compiere per favorire la riorganizzazione interna e la revisione della propria strategia di comunicazione verso l'estero.
Il percorso è aperto fino ad un massimo di 20 imprese reggiane. La quota di partecipazione (al netto delle risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio) ammonta a Euro 200,00 Iva inclusa, da versare alla conferma di ammissione al Progetto da parte della Camera di Commercio. Le domande possono essere presentate fino al 12 maggio 2016.
Come novità per il 2016, al fine di favorire la candidatura delle imprese partecipanti al "Bando per progetti di promozione dell'export per imprese non esportatrici 2016 della Regione Emilia Romagna" a valere sul Por Fesr 2014-2020 - Asse 3 - Misura 3.4.1, in questa edizione sono previste alcune ore di accompagnamento per la predisposizione delle domande sul bando regionale.
Quest'anno l'azione è realizzata anche grazie ad un co-finanziamento della Regione Emilia Romagna, nell'ambito del bando per la concessione di contributi e progetti di promozione del sistema produttivo regionale sui mercati esteri europei ed extraeuropei "Bricst Plus 2013-2015" – III Annualità – PRAP 2012-2015 Att. 4.1.
Info: Servizio Promozione dell'Ente (tel. 0522 796529/505/528 – mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Cerchiamo di fare un punto della situazione del comparto latte sfruttando la sosta dei mercati coincidente con la festa della Libertà. A un anno di distanza dalla "liberazione" dal regime delle quote il latte spot ha perduto oltre il 30% del valore, il burro tra il 25 e il 40%. In recupero invece Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma, 27 aprile 2016 -

LATTE SPOT Il latte spot e i principali derivati, nei dodici mesi di libero mercato, hanno subito un capitozamento del prezzo tale da rischiare di compromettere l'intero comparto se nuove misure correttive non dovessero essere poste in atto. E pensare che, almeno stando all'Osservatorio del mercato Ue, gli allevatori italiani sono tra quelli che, a gennaio 2016, hanno perduto meno rispetto l'anno precedente. Ma da gennaio a aprile il calo del prezzo si è reso ancor più consistente cedendo altri 9€. In sintesi, se marzo 2015 il prezzo medio era di 36,29€/100 litri di latte (spot nazionale), a aprile di quest'anno la media si è posizionata a 24,06€/100 litri e a 22,17€ quello di provenienza estera.

BURRO E PANNA Non è andata meglio al burro che dal valore di 3,10€/kg del 2015, il Burro CEE è precipitato a una media di 2,30€/Kg. mentre lo zangolato (borsa merci di Milano) è letteralmente crollato a 1,25€/kg e comunque ben al di sopra dell'ultimo bollettino parmense che ha registrato a 0,85 €/kg il prezzo dello zangolato da creme fresche della zona tipica, lasciando perciò sul campo il 50% (1,77€/kg a marzo 2015).

GRANA PADANO Meglio è andata invece per il Grana Padano che, nel corso degli ultimi 12 mesi, qualcosa ha guadagnato seppure leggermente meno rispetto al potenziale, probabilmente in ragione del problema aflatossine che ne ha rallentato la corsa.  Poco più del 2% l'incremento di prezzo registrato dalle medie dei mesi di marzo 2015 e 2016. Da 6,40 del 2015 a 6,53 €/kg del 2016 la media del prezzo riferita al 9 mesi stagionatura e da 7,38 a 7,56€/kg per il 15 mesi. Sono lontani i tempi degli 8,95€/kg del 2011 e del 2012, dell' 8,40 del 2013 o dell' 8,17 del marzo 2014.

PARMIGIANO REGGIANO Nel complesso la migliore performance l'ha registrata il Parmigiano Reggiano il quale però aveva da recuperare molto di più rispetto alla soglia limite di sofferenza del Grana Padano. Pressato da costi produttivi ben superiori del cugino "Padano", il "Parmigiano", nonostante la scalata avviatasi a ottobre scorso che ha consentito un recupero di circa il 12% sul fresco e intorno al 7% per il 24 mesi di invecchiamento, soffre ancora per le perdite determinate dalla lunga crisi che l'ha coinvolto. Troppo grande il gap tra gli 11,20€/kg del marzo 2011 rispetto al minimo registrato in dicembre 2014 di 7,45€/kg e all'8,60€/kg media mese di aprile 2016 (dati medi riferiti al 12 mesi di stagionatura). 

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

Mercoledì, 27 Aprile 2016 09:00

BNI, iniziato il primo capitolo - Bugatti -

Se il buongiorno si vede dal mattino, c'è da scommettere che sarà un successo. A fare da osservatore al lancio del Capitolo Bugatti anche il Sindaco di Carpi, Alberto Bellelli.

di Lamberto Colla Campogalliano (MO) 26 aprile 2016 -
Ore sette del mattino, il sole si è alzato da poco, e già non si trova più spazio per parcheggiare all'interno del Best Western di Campogalliano, il luogo dove BNI-Italia (Business Network International) ha radunato imprenditori e professionisti modenesi per illustrare le loro strategie di marketing. Una novità assoluta per Modena ma già molto diffusa in Italia con 4.000 aderenti distribuiti in 72 città e accorpati in 144 gruppi, o meglio per dirla nel loro lessico , in "Capitoli" (Capitolo è il nome che viene assegnato a ogni gruppo), composti da professionisti e imprenditori rappresentanti ciascuno un'esclusiva professionale.

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(in foto - Alberto Bellelli - Sinadco di Carpi)

L'interesse è stato ben stimolato e lo testimoniano i 230 professionisti che, puntuali alle 7,00 del mattino, si sono diligentemente accreditati alla reception dell'Hotel Best Western di Campogalliano per l'inaugurazione del primo Capitolo modenese al quale è stato assegnato il nome BUGATTI.

Ad accogliere gli ospiti sono stati Simone Sottovia, Claudio Messina e Andrea Borghi, imprenditori i quali, forti dell'esperienza maturata, hanno anche intrapreso la strada dirigenziale all'interno dell'organizzazione con l'obiettivo di sviluppare il programma di rete nazionale.
Ed è appunto a loro tre che è assegnato il compito di illustrare la filosofia e le modalità operative di BNI.

In sintesi, spiegano i tre dirigenti, la filosofia BNI si basa sull'idea di "Givers Gain" (Dare per Ricevere), osservando il mondo del business da un punto di vista diverso: dalla Strategia competitiva alla strategia collaborativa.

Appartenere quindi a un Capitolo BNI (capitolo è il gruppo di lavoro all'interno del quale è ammesso un solo rappresentante per categoria professionale) vuol dire avere decine di rappresentanti motivati a referenziare l'altrui specialità presso i propri diretti stakeholder (dare per ricevere).

Professionisti che referenziano altri professionisti in un sistema di passaparola strutturato, in un processo virtuoso di stima che, con buona probabilità, porta alla realizzazione di contratti, quindi all'aumento di fatturato aziendale.

Già, perché l'obiettivo è quello di fare Business, di aumentare il fatturato di ciascuna impresa aderente al gruppo e ai gruppi tra loro in relazione tra di loro attraverso la piattaforma web di BNI.

Nulla però è lasciato al caso bensì i gruppi operano osservando una rigorosa disciplina e applicando il modello ideato dal fondatore, tal Ivan Misner, che nel 1985, a fronte di una grave perdita di fatturato della propria azienda, trasformò la crisi in nuova opportunità ideando la rete BNI. Rigore e disciplina che si esplicitano, sin dalla domanda di ammissione al gruppo con la sottoscrizione del codice etico, nell'obbligo di partecipazione a tutte le riunioni settimanali (sempre dalle 7,30 alle 9,00 del mattino) organizzate dai diversi capitoli e strutturate con la medesima vincente formula.

Si inizia, spiegano i tre dirigenti BNI, con la colazione, che altro non è che un mezzo di libera socializzazione, per passare a 15 minuti di formazione sulle strategie di marketing di referenziale (referral marketing, studiato nelle università americane), per poi passare la parola a ciascun aderente che, in 60 secondi, deve sintetizzare l'attività svolta e lanciare la richiesta della settimana (cosa cerca). La riunione di lavoro quindi si conclude con lo scambio delle referenze e i "Grazie Affare Concluso" (GAC) attraverso il quale si informano i colleghi degli affari andati a buon fine, per merito di chi, e di quale importo è il lavoro realizzato.

Insomma, un vero e propio lavoro, dove serietà e responsabilità sono i cardini di successo, del singolo e del collettivo.

Comunque, per non essere frainteso, non un lavoro aggiuntivo al proprio ma un nuovo modo di fare business - Changing The Way the World Does Business.

In bocca al lupo quindi al neonato Capitolo Bugatti e... se son rose fioriranno.

 

(IN ALLGATO GALLERIA IMMAGINI)

Alternanza scuola-lavoro nei Consorzi di bonifica, percorsi formativi di cura, difesa ambientale, risparmio idrico e innovazione tecnologica applicata. Nuove opportunità occupazionali per i giovani dell'Emilia Romagna.

Ravenna 26 aprile 2016

Collaborazione operativa su percorsi di formazione utili per comprendere a fondo il proprio territorio e le caratteristiche mutevoli dell'ambiente in cui si vive e riconoscimento dell'importanza fondamentale dell'alternanza scuola-lavoro per acquisire maggiori e qualificate competenze professionali aggiornate e opportunità favorevoli per inserirsi nel mondo del lavoro. L'ANBI Emilia Romagna (l'Associazione che unisce i Consorzi di bonifica regionali) e l'Ufficio Scolastico Regionale (MIUR-Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) con questi presupposti hanno sancito nei giorni scorsi a Ravenna un accordo del tutto nuovo e sperimentale che rappresenta per il sistema consortile e per quello scolastico un esempio unico in Italia alla base di un modello innovativo e replicabile anche ad altre aree. Con la firma i Consorzi di bonifica, forti delle esperienze educational ideate e diffuse da ANBI ER negli ultimi anni all'interno degli istituti della regione, entrano a far parte di un qualificato numero di soggetti individuati dalle istituzioni scolastiche per diffondere percorsi di apprendimento legati alla cura e alla salvaguardia del territorio.

Le attività saranno rivolte agli studenti degli Istituti Tecnici, Professionali e Licei, in relazione agli indirizzi di studio e alle disponibilità dei Consorzi, con attenzione prioritaria verso gli Istituti Tecnici ad indirizzo Agrario, Agroalimentare e Agroindustriale e Costruzioni, Ambiente e Territorio e Istituti Professionali Settore Servizi per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Oltre all'alternanza scuola-lavoro e ai periodi di stage nei Consorzi l'Ufficio Scolastico regionale ha apprezzato il progetto di ANBI ER e Canale Emiliano Romagnolo "Acqua e Territorio Lab" volto per lo più, attraverso il progetto IRRINET e i laboratori in aula, all'informazione capillare sulle azioni tecnologiche per il risparmio idrico in agricoltura.

Il progetto guadagnerà un graduale e successivo ampliamento allargandosi anche ai docenti. L'intesa regionale - che ha avrà una durata iniziale di tre anni con eguale possibilità di rinnovo (2016-2019 ) - è stata presentata nell'Aula Magna dell'Istituto Tecnico di Agraria L.Perdisa a Ravenna alla presenza di circa 200 studenti. Ed è proprio da loro e dalla narrazione delle loro esperienze vissute nei Consorzi in questi anni che è arrivata la conferma della validità dell'iniziativa e delle prospettive della futura sinergia. Dopo i saluti del Consorzio di Bonifica della Romagna che ospitava l'evento e delle autorità locali i contenuti dell'accordo sono stati illustrati dal Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Giovanni Desco e dal Presidente di ANBI ER Massimiliano Pederzoli che hanno espresso la loro soddisfazione.

"L'USR aderisce con estrema convinzione al progetto elaborato con ANBI ER- ha rimarcato Desco - perché pienamente coerente con lo spirito della Legge 107/2015 che richiede una forte sinergia tra scuola e mondo del lavoro nel progettare le esperienze a tutto vantaggio della qualità dell'offerta formativa". Pederzoli ha sottolineato: "la reciprocità del valore dell'accordo che poggia su basi solide di azioni comuni già sperimentate negli ultimi anni, una intesa a vantaggio di tutti i soggetti interessati in un contesto in cui scuola, studio specifico del territorio e mondo del lavoro diventano un tutt'uno inscindibile".

(Fonte: ufficio stampa ANBI)

Passata la paura, il Premier gongola. Cereali e dintorni, 11 sedute di crescita. La crisi continua a mordere il comparto lattiero. Il Glifosato non sarà messo al bando, per ora. Le novità della 18esima edizione di cibus. Sicurezza alimentare Auchan: ritirato pepe nero macinato. CAL, piano di risanamento omologato dal Tribunale. Coop in favore del latte italiano.

SOMMARIO Anno 15 - n° 16 24 aprile 2016
1.1 editoriale Passata la paura, il premier gongola.
3.1 cereali Cereali e dintorni. Il brusco risveglio.
4.1 Lattiero Caseario La crisi continua a mordere il comparto lattiero
5.1 salute e benessere Il Glifosato non sarà messo al bando, per ora.
5.2 Vinitaly Vinitaly. Il Lambrusco Chiarli è il miglior vino frizzante.
6.1 eventi cibus - novità 2016 Le novità della 18esima edizione di cibus
7.2 eventi boscaioli Emak, al via il Campionato Italiano di Triathlon del Boscaiolo 2016
8.1 olivicoltura Dal Latte il rimedio naturale per combattere contro la Xylella.
8.2 eventi caseifici Torna "caseifici Aperti" il 23 e 24 aprile Vino, e piattaforme digitali
9.1 sicurezza alimentare Auchan: ritirato pepe nero macinato per sospetta non conformità microbiologica
9.2 Crisi - CAL Parma CAL, piano di risanamento omologato dal Tribunale
10.1 cereali Cereali. Mercati prosegue la tendenza al rialzo
11.1 mais e soia Mais e Soia: aprile 2016 - Maggiori produzioni previste in Argentina
12.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati volatili in mano alle speculazioni
13.1 latte italiano COOP a favore del latte italiano.
14.1promozioni "vino" e partners

Cibus 16-24apr2016COP

Limitato l'uso solo per attività professionali. Rinnovata l'autorizzazione per altri 7 anni invece degli attuali 15.

di Lamberto Colla - Parma, 22 aprile 2016 – Il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Come spesso accade sulle questioni delicate e dove una parte è particolarmente "forte" l'UE riesce a non decidere compiutamente. E' stato così per gli OGM e ora così è per l'utilizzo del Glifosato, da più parti e in diversi continenti ritenuto pericolosissimo.

Sulla materia però L'UE è in buona compagnia, infatti, se per l'EFSA (l'agenzia europea per la sicurezza alimentare) il prodotto è da considerarsi "non cancerogeno", per l'organismo internazionale IARC (International Agency for Research on Cancer) è considerato come "probabile cancerogeno per l'uomo".

Il Parlamento Europeo, con 374 voti favorevoli, 225 contrari e 102 astenuti, ha approvato solo parzialmente la richiesta di fermare l'autorizzazione all'uso dell'erbicida, approvata lo scorso 22 marzo in Commissione Ambiente. L'europarlamento ha richiesto alla Commissione Europea di limitare a 7 anni, invece degli attuali 15, il rinnovo dell'autorizzazione, raccomandando agli Stati membri di limitare o vietare la vendita del glifosato per usi non professionali. La Commissione Europea dovrebbe anche rivalutare l'approvazione in attesa della presentazione all'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) di un fascicolo sulla classificazione armonizzata del glifosato.

Sulla base dell'incertezza scientifica per l'Adoc (associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori) "è importante che venga al più presto accertata la reale pericolosità dell'erbicida e del suo potenziale cancerogeno verso l'essere umano. Certo è che a seguito di questa risoluzione, molto criticata, ad uscirne sconfitti non sono solo gli ambientalisti e gli agricoltori biolgoici, che chiedevano a gran voce di vietare il rinnovo dell'autorizzazione all'uso e alla vendita degli erbicidi a base di glifosato, ma anche i consumatori europei, il cui diritto alla salute e all'informazione sulla pericolosità immessi nell'ambiente sono stati ancora una volta non rispettati a livello europeo.".

Tutto sommato ben venga questa prima presa di posizione del Parlamento Europeo e chissà che, prima o poi, un risultato certo e utile per i cittadini e la loro salute si possa raggiungere.

Il Lambrusco di Chiarli è il miglior vino frizzante premiato in occasione di Vinitaly "5 Star Wines 2016". L'Emilia Romagna è arrivata al Vinitaly sulla scia di un importante risultato ottenuto al Premio Enologico Internazionale del Vinitaly "5 Star Wines", la cui premiazione si è svolta nei giorni scorsi.

Nato 23 anni fa, con lo scopo di premiare e stimolare lo sforzo delle Aziende vinicole che investono nel continuo miglioramento qualitativo dei propri prodotti, il Premio è diventato nel tempo un eccellente strumento di promozione dei prodotti verso tutti i mercati internazionali, una garanzia per i buyers sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato ma ancora non conosciuti.

Qualità che la giuria, formata da esperti di fama internazionale e capitanata da Ian D'Agata e Stevie Kim, ha riscontrato in molti vini dell'Emilia Romagna.
Fra i 24 vini premiati della nostra Regione, uno in particolare ha ricevuto un riconoscimento speciale.
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Frizzante Secco "Villa Cialdini" del 2015 di Chiarli PR.I.V.I (Modena) si è aggiudicato, infatti, il Trofeo per l'anno 2016 come miglior vino frizzante con un punteggio totale di 92 centesimi ed è l'unico vino emiliano-romagnolo presente sul podio.
«Questo premio sottolinea l'importanza della crescita enologica della regione, Enoteca Regionale si congratula con l'Azienda Chiarli in quanto espressione di una viticultura sempre più volta all'internazionalizzazione e alla valorizzazione delle eccellenze presenti nel territorio – sottolineano Pierluigi Sciolette e Ambrogio Manzi, rispettivamente Presidente e Direttore di Enoteca Regionale Emilia Romagna.
(fonte enoteca regionale 15 aprile 2016)

Ha inizio il 24 aprile il Campionato Italiano di Triathlon del Boscaiolo 2016: anche quest'anno il team delle Aquile Emak, equipaggiato con le motoseghe professionali Efco e Oleo-Mac, parteciperà alla competizione promossa dall'Associazione Amici Boscaioli d'Italia. Sponsor tecnici del campionato sono Oleo-Mac, Efco e Oregon© (brand distribuito in esclusiva per l'Italia da Sabart).

Bagnolo in Piano (RE), 21 aprile 2016 – Emak, leader a livello europeo nella produzione e commercializzazione di macchine in ambito giardinaggio e forestale, sarà presente come ogni anno al Campionato Italiano di Triathlon del Boscaiolo 2016 partecipando alla gara con il team delle "Aquile".
Sponsor tecnici della competizione sono Oleo-Mac, Efco (marchi di casa Emak) e Oregon© (brand distribuito in esclusiva per l'Italia da Sabart).
La squadra delle "Aquile", equipaggiata con le motoseghe professionali Efco e Oleo-Mac e con abbigliamento antitaglio di protezione individuale, è composta da quattordici boscaioli, provenienti da tre gruppi distinti: l'Associazione Boscaioli Alta Toscana, l'Associazione Boscaioli Appennino Reggiano e l'Associazione Amici Boscaioli Valtellina.

Il Campionato Italiano di Triathlon del Boscaiolo vedrà i migliori atleti italiani sfidarsi sul campo nell'abbattimento di un palo, operazione in cui è premiata la precisione, nella sramatura di un tronco, dove viene esaltata la velocità, e nel taglio con accetta, in cui si celebra la massima potenza.
Promosso dall'Associazione Amici Boscaioli d'Italia, avrà inizio il 24 aprile a Feruccia (PT) e toccherà 17 località italiane per concludersi il 16 ottobre a Ricco' Di Serramazzoni (MO).

Grande attesa per la seconda tappa a Carpineti (RE) l'1 maggio, a cui parteciperà anche lo scultore Barba Brisiu (all'anagrafe Fabrizio Ciarma) che, con il supporto delle motoseghe e abbigliamento di protezione Efco, realizzerà una scultura a grandezza uomo. Conosciuto come l'artista della motosega, Brisiu è l'unico scultore italiano selezionato per far parte dell'Husky Cup, il campionato del mondo di sculture con motoseghe carving che si terrà in Germania dal 8 al 17 maggio 2016.

A Carpineti saranno presente gli sponsor Agriservice, con la gamma di prodotti Oleo-Mac, Sabart con la linea Oregon© ed Emak con un van dedicato all'esposizione delle macchine dei brand Oleo-Mac, Efco, Bertolini e Nibbi.

Ecco il calendario 2016 con le 17 tappe della competizione:
24 aprile a Feruccia (PT)
4 maggio a Carpineti (RE)
22 maggio a Vigliano D'asti (AT)
5 giugno a Pian di Mocogno (MO)
25 giugno a Vaiano (PO)
10 luglio a Scopello (VC)
17 luglio a Macchia Antonini (PT)
23 luglio a Bagnolo in Piano (RE)
31 luglio a Casatenovo (LC)
13 agosto a Borno (BS)
21 agosto a Rubbiano (MO)
28 agosto a Berzo Demo (BS)
3 settembre a Conselve (PD)
18 settembre a Valdidentro (SO)
25 settembre a Sampeyre (CN)
16 ottobre a Riccò di Serramazzoni (MO)

*****
Il Gruppo Emak sviluppa, produce e distribuisce un'ampia gamma di prodotti in tre aree di business: (i) outdoor power equipment, che comprende prodotti destinati al giardinaggio, all'attività forestale e all'agricoltura quali decespugliatori, rasaerba, trattorini, motoseghe, motozappe e motocoltivatori; (ii) pompe e high pressure water jetting, di cui fan parte pompe a membrana destinate al settore agricolo (irrorazione e diserbo), pompe a pistoni ad alta e ad altissima pressione per il comparto industriale, idropulitrici professionali, unità idrodinamiche e macchine per l'urban cleaninig; (iii) componenti ed accessori per i suddetti settori, i più rappresentativi dei quali sono filo e testine per decespugliatori, accessori per motoseghe (ad es. affilatrici), pistole, valvole ed ugelli per idropulitrici e per applicazioni agricole, precision farming (sensori e computer), sedili e ricambi tecnici per trattori.
Il Gruppo commercializza i propri prodotti a livello mondiale attraverso 28 società, più di 150 distributori e oltre 30.000 rivenditori specializzati. Nel 2014 il Gruppo ha realizzato vendite per 354,7 milioni di euro e contava più di 1.500 dipendenti.

Ricercatori belgi hanno trovato una cura miracolosa per la Xylella fastidiosa. Si tratta di una scoperta importante che potrebbe diventare un'alternativa naturale agli antibiotici.

Emilia, 20 aprile 2016 – Xylella fastidiosa: scoperto un pesticida naturale a base di latte. Si tratta di una scoperta sorprendente. Secondo la radio francese RTL, i ricercatori belgi hanno trovato un rimedio contro il batterio killer degli ulivi, la Xylella fastidiosa.
È un enzima presente nei mammiferi e specialmente nel latte. Questo enzima presente nel latte materno permette al bambino la protezione contro i batteri. Un processo naturale che ha ispirato gli scienziati dell'Università di Lovanio. Mescolato con acqua, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", l'enzima è in grado di uccidere i batteri e curare gli alberi. Si tratta di una scoperta importante che potrebbe diventare un'alternativa naturale agli antibiotici che è vietato spruzzare in natura.

L'obiettivo per i ricercatori è quello di collaborare con i produttori di latte di mucca e formaggio per estrarre questo enzima in grandi quantità.

Lo scorso 20 aprile è stato ritirato dagli scaffali di tutti i supermercati Auchan di Bergamo, Fano e Porta di Roma e altre catene "PEPE NERO MACINATO" per non conformità microbiologica. La ITALPEPE 2 SRL ha diramato un comunicato invitando a ritirare dai punti vendita le confezioni nell'astuccio da 30 grammi.

L'azienda precisa che il lotto è stato ritirato "in via precauzionale", per sospetta non conformità microbiologica. Si tratta del lotto 07 10 2018 - EAN 8 005525 022324.

Per capire se nell'armadio della cucina ci sono scatole del lotto ritirato occorre cercare il codice stampato sul cartoncino e/o sul fondo della lattina. L'annuncio è stato rilanciato anche sul sito internet di Auchan. Nel comunicato ufficiale si legge: "A titolo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, si procede al richiamo del "PEPE NERO MACINATO" MOTIVO DEL RICHIAMO: PRESUNTA NON CONFORMITA' DI NATURA MICROBIOLOGICA.

La sicurezza Alimentare è da sempre una nostra priorità, pertanto ITALPEPE invita tutti i clienti che hanno acquistato il prodotto a riportarlo presso il punto vendita per la sostituzione. Pertanto chi ha già acquistato il prodotto o chi ne avesse a casa, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", può riportarlo in negozio dove il prezzo d'acquisto sarà naturalmente rimborsato anche in assenza dello scontrino di cassa.
Lecce, 20 aprile 2016

Il debito di 15 milioni verrà pagato in 5 anni tramite un piano di riscossione di crediti e la vendita di immobili per 9,2 milioni.

Parma, Residenza Municipale - 
"Se non avessimo salvato dal fallimento il Centro Agroalimentare, il mercato ortofrutticolo a Parma non esisterebbe più": con queste parole l'assessore alle partecipate Marco Ferretti ha commentato l'annuncio che il Tribunale ha omologato il piano di ristrutturazione del debito di CAL.

"Il riconoscimento ufficiale del Tribunale di Parma della conformità del piano di ristrutturazione di Cal – ha precisato lo stesso Ferretti – segna un altro passo in avanti importante per il risanamento del Gruppo Parma, un ulteriore e importante traguardo per il Comune dopo analoghi interventi su STU Stazione, STU Authority, STT Holding e Società Alfa, e permette di guardare al futuro con maggiore serenità. Grazie all'impegno profuso dall'Amministrazione si è raggiunto un obiettivo, non scontato, che tutela il futuro della società, partecipata dal Comune con il 53,6% del capitale, di cui fanno parte altri 14 soci, fra i quali la Regione Emilia Romagna, che ha un pacchetto societario pari all'11%".

I problemi di gestione del CAL sono peraltro analoghi a quelli che si riscontrano in altre città vicine, come Reggio Emilia e Piacenza.

A Parma, l'attuazione del piano di ristrutturazione messo in atto dai vertici della società ha consentito di mettere i conti in sicurezza e di razionalizzare i costi: tramite bando, nel settembre scorso, sono stati assegnati gli spazi in concessione per dieci anni a 11 società che operano nel settore dell'ortofrutta, insieme ad una cooperativa sociale di Parma. Le maggiori difficoltà sono nate dalla gestione della logistica e degli immobili, che esulano dall'attività istituzionale della società e che hanno portato ad accumulare un debito pari a 15 milioni.

"Il piano approvato dal Tribunale – ha spiegato il presidente Marco Core – prevede la riscossione del credito di 2,5 milioni dalle società Alfa e STT , oltre alla vendita in 5 anni di immobili non strumentali per l'attività mercatale, oggi affittati, per i quali è prevista un'entrata pari a 9,2 milioni di euro. Il piano – ha spiegato ancora Core – è stato chiuso in dicembre davanti al notaio con i maggiori creditori, fra i quali gli istituti di credito Cariparma e Intesa Sanpaolo. Si è cosi dato il via al piano di risanamento, che ha consentito di equilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale della società CAL. Presto – ha precisato ancora il presidente - faremo il bando per la cessione degli immobili e poi ci concentreremo per ricercare di sviluppare il mercato di Parma, anche con progetti innovativi ".

"In questo modo – ha concluso l'assessore Ferretti - dopo il piano di risanamento della Holding STT e la messa in sicurezza dei conti di Parma Infrastrutture Spa, prende avvio il percorso volto a garantire un futuro certo anche al Centro Agroalimentare, che, grazie all'approvazione del piano di risanamento del debito, riuscirà a garantire il pagamento di tutti i creditori, tra cui diverse coop sociali del territorio. L'omologa di Cal rappresenta un punto di partenza per un nuovo Centro Agroalimentare".


(Fonte Comune di Parma 18 aprile 2016)

Prosegue il cammino al rialzo nel comparto delle oleaginose. Le filiere zootecniche, già in crisi di liquidità, rischiano di peggiorare le posizioni per i continui rincari dei prodotti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 22 aprile 2016 -
 
La chiusura dei mercati di giovedi sera ha confermato le ultime tendenze con nuovi rialzi nel comparto soia.

Semi : maggio 1018,60 + 9 il luglio +8,40
Farina : maggio 325,20 +6,30 il luglio +6,50

Mercato domestico
Ancora poche variazioni in termini quantitativi mentre le uniche variazioni si riscontrano nei valori. Quest'ultima "botta" sta alimentando movimenti di ricopertura. Le principali borse merci, che dopo mesi di segni negativi ora abbondano di segni positivi, hanno preso l'abbrivio verso l'alto e a Bologna la farina di soya ha recuperato + 35 euro, il mais + 5 alla tonnellata. Una crescita che mette ancora più in ambascia gli operatori delle filiere zootecniche vista la crisi che stanno attraversando e la scarsità di liquidità presente nelle casse aziendali.
Una situazione che però segna positività per i produttori di oleaginose che cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel.

Bioenergetici
Ormai si sono allontanati i timori per una campagna maidicola di basso profilo e qualcuno sta già correndo ai ripari con Crusca, Pula, Semola Umida per coprirsi sino alla campagna trinciato di mais.

Indicatori internazionali 22 aprile 2016


l'Indice dei noli cresce sino a 670 punti, il petrolio sale a 44 $ e l'indice di cambio è 1,128678.

  

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Domenica, 24 Aprile 2016 08:51

COOP a favore del latte italiano.

Marco Pedroni, Presidente Coop Italia, a fianco di Maurizio Martina Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali all'Ipercoop di Mantova con i fornitori e gli allevatori delle filiere Coop della zona.

Roma 18 aprile 2016 - Marco Pedroni Presidente Coop Italia: "Di fronte alle difficoltà del settore acuite dall'eccesso di offerta di queste settimane, diamo un ulteriore sostegno alla valorizzazione di questa importante filiera con azioni di promozione straordinaria sull'intera linea di latte fresco e microfiltrato a marchio Coop che partono oggi e proseguiranno fino a metà maggio. Nel complesso prevediamo un aumento degli acquisti di Coop di circa 10.000 quintali di latte. Coop riconosce ai produttori un prezzo alla stalla generoso e superiore ai prezzi correnti di mercato.
Il tutto a vantaggio di un comparto in difficoltà, ma anche con lo scopo di sensibilizzare i soci e i consumatori al consumo di un prodotto buono, sicuro e italiano, consigliabile per tanti regimi alimentari".

Maurizio Martina Ministro Politiche Agricole Alimentari e Forestali- "Ringrazio Coop per aver dato una risposta concreta e operativa in una fase delicata per il settore lattiero italiano. L'aumento degli acquisti è un segnale fondamentale per i nostri allevatori, così come è importante che i consumatori possano individuare con facilità i prodotti grazie al logo "100% latte italiano". Il Governo va avanti nelle politiche di sostegno al settore, dopo aver ottenuto la moratoria per 30 mesi dei debiti degli allevatori e aver ridotto la pressione tributaria del 25%. Non ci fermiamo e chiediamo anche all'Europa di dare risposte strutturali a una crisi che è europea".

Il latte fresco e microfiltrato a marchio Coop è tutto italiano ed è su questo che Coop farà ricadere importanti azioni concrete a vantaggio di un comparto - quello lattiero caseario - in difficoltà, ma anche con lo scopo di sensibilizzare soci e consumatori. E' l'operazione con cui la prima insegna della grande distribuzione in Italia (12,3 miliardi di fatturato, oltre 1.100 punti vendita nel nostro Paese) partecipa attivamente alla campagna di comunicazione e valorizzazione del latte Made in Italy varata appena una settimana fa da tutta la grande distribuzione. L'operazione rientra tra gli strumenti di attuazione dell'Accordo di filiera siglato con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dalle organizzazioni agricole, dall'industria e dalla grande distribuzione a novembre.

Ed è questa l'operazione presentata lunedì 18 aprile a Mantova presso l'Ipercoop La Favorita da Coop a fianco del Ministro Maurizio Martina e davanti a una platea composta di soci Coop e di produttori di latte delle province di Mantova, Cremona e Brescia.
Si tratta di due operazioni in sequenza temporale; uno "Scegli Tu" in aprile su prodotti a marchio Coop con il latte al centro e una promozione straordinaria a maggio con uno sconto importante che va a premiare l'intera linea del latte Coop: un latte che proviene tutto da allevamenti italiani, con la filiera tracciata (sono 38 allevamenti e 10 mangimifici ad essere coinvolti), Ogm-free, sottoposto a controlli rigorosi e a un sistema di garanzie certificato. Ordinariamente Coop commercializza nella sua rete vendita 80.000 tonnellate di latte fresco ogni anno, di cui circa il 50% a proprio marchio.

Mangimi privi di OGM, senza proteine e grassi animali, assieme agli altri alimenti prodotti dagli stessi allevatori (fieno, insilato di mais, ecc..), contribuiscono a produrre un latte crudo dalle caratteristiche microbiologiche di ottima qualità. Per queste peculiarità Coop riconosce un premio ai produttori che supera il 20% del valore del mercato del latte crudo.
(Fonte ufficio stampa COOP - Roma, 18 aprile 2016

I Consorzi di tutela dei formaggi Asiago DOP, Gorgonzola DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP e Parmigiano Reggiano DOP saranno presenti per la prima volta insieme a Stoccolma, dal 26 al 29 aprile, in occasione del grande salone enogastronomico GastroNord e Vinordic (Stand A39:11)

Parma, 23 aprile 2016

GastroNord, la più grande fiera internazionale del nord Europa, quest'anno vedrà, per la prima volta insieme, la partecipazione di alcuni dei più importanti Consorzi lattiero caseari italiani: Asiago DOP, Gorgonzola DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP e Parmigiano Reggiano DOP. Dal 26 al 29 aprile, i Consorzi saranno presenti a Stoccolma (Svezia) con uno spazio dedicato (stand A39:11) per incontrare gli operatori e i buyers del mercato scandinavo. Un mercato particolarmente interessante, che ha visto crescere dal 2011 al 2015 le importazioni di latticini del +32,4% in volume e del +24,6% in valore.
GastroNord, organizzato in concomitanza con l'evento dedicato al vino Vinordic, rappresenta il più importante salone dedicato all'enogastronomia e rivolto ad un pubblico del settore con oltre 23.000 visitatori ogni anno e un importante interesse da parte della stampa.
La presenza dei Consorzi sarà accompagnata da una serie di degustazioni realizzate da Karoline Nordefors, una giovane e nota chef che si proporrà di far incontrare i formaggi italiani con l'emergente gastronomia svedese, il tutto arricchito da materiale dedicato in lingua inglese e svedese, dove non mancheranno indicazioni per le preparazioni in cucina e utili consigli per il consumo.
Durante i giorni della manifestazione i rappresentanti dei Consorzi incontreranno gli operatori e la stampa con l'obiettivo di comunicare sia le caratteristiche, sia la cultura produttiva dei formaggi DOP presenti, autentica espressione delle rispettive zone d'origine, dal nord al sud dell'Italia.

Dove incontrare i Consorzi a GastroNord: Stand: A39:11
dal 26 al 29 Aprile 2016
Martedì 26 – Giovedì 28 ore 10.00-18.00
Venerdì 29 ore 10.00-16.00
www.gastronord.se 

Consorzi di tutela formaggi DOP As-Gorg-MozzaBufaCamp-ParmRegg

 

‬‬‬‬‬‬‬(Fonte: ufficio stampa Consorzio Parmigiano Reggio)

Anche in Emilia Romagna il leasing, strumento tradizionalmente dedicato a imprese e partite iva, diventa accessibile ai privati per l'acquisto della prima casa. Con forti agevolazioni per i giovani e per chi ha un reddito annuo inferiore ai 55 mila euro. E' la nuova possibilità prevista dalla legge di stabilità 2016 e che UniCredit rende subito disponibile grazie alla sua controllata UniCredit Leasing, attraverso il "Leasing Valore Casa".

BOLOGNA, 22 aprile 2016

Il leasing è uno strumento finanziario che ha conosciuto un crescente successo in Emilia Romagna negli ultimi anni: nel 2015 sono stati oltre 19.400 i contratti sottoscritti in tutta la regione, per un controvalore che supera la cifra di 1 miliardo e 760milioni di euro (fonte: Assilea). Tra le province più attive su questo fronte spiccano Reggio Emilia (4210 contratti per oltre 250milioni di euro); Bologna (4193 contratti per oltre 390milioni di euro), Modena (3328 contratti per quasi 400milioni di euro); e Parma (2129 contratti per poco meno di 180milioni di euro).
A breve, in Emilia Romagna il leasing - strumento tradizionalmente dedicato a imprese e partite iva - diventa accessibile anche ai privati, per realizzare uno dei loro sogni principali: l'acquisto della prima casa. E' la nuova possibilità prevista dalla legge di stabilità 2016 e che UniCredit rende subito disponibile grazie alla sua controllata UniCredit Leasing, attraverso il nuovo prodotto "Leasing Valore Casa". Dal 26 aprile prossimo, presso le filiali UniCredit attive in Emilia Romagna (oltre 400), sarà dunque possibile acquisire la prima casa attraverso il cosiddetto leasing immobiliare abitativo.

"Il leasing abitativo è uno strumento nuovo per il mercato italiano – ha detto Stefano Giorgini, Regional Manager Centro Nord UniCredit – che va incontro soprattutto alle esigenze dei giovani e, più in generale, di coloro che hanno un reddito annuo inferiore ai 55 mila euro: dunque un mercato potenziale che in Italia conta oltre 1 milione 100 mila persone. Il leasing si configura così come un nuovo strumento per l'acquisto della prima casa, che si aggiunge a quello del mutuo ipotecario tradizionale e che consente ai sottoscrittori di ambire a un immobile più grande rispetto a quello che potrebbero permettersi ricorrendo a un mutuo ipotecario".

In pratica, UniCredit, tramite la sua controllata UniCredit Leasing, acquisterà l'immobile e l'utilizzatore pagherà un "canone periodico": alla fine potrà riscattare la casa. Grande vantaggio è rappresentato dalla detraibilità fiscale del leasing immobiliare. Per gli over 35 con redditi sotto i 55 mila euro (fonte: Agenzia delle Entrate) i canoni sono detraibili ai fini Irpef nella misura del 19% fino a 4mila euro l'anno e il riscatto finale fino a 10mila euro. Ancora maggiore il vantaggio per gli under 35 con redditi sotto i 55 mila euro (fonte: Agenzia delle Entrate): gli importi raggiungono gli 8 mila euro per i canoni e 20 mila euro per il costo di acquisto a fronte dell'esercizio dell'opzione finale.
L'importo minimo erogabile ammonta a 50 mila euro e potrà avere piani di rimborso che variano dai 10 ai 30 anni. L'anticipo minimo richiesto al cliente (maxi-rata iniziale) equivarrà al 20% del valore d'acquisto dell'immobile.

"Questo strumento – conclude Giorgini - presenta notevoli vantaggi e numerose tutele per chi sceglie di utilizzarlo. Il legislatore, infatti, ha previsto la possibilità di chiedere la sospensione della rata di leasing per un massimo di 12 mesi in caso di perdita del lavoro. Questa iniziativa potrà inoltre imprimere nuovo slancio alla ripresa del mercato immobiliare, con effetti positivi anche in termini di generazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle costruzioni".

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Venerdì, 22 Aprile 2016 12:14

Torna "Caseifici aperti"

Sabato 23 e domenica 24 aprile torna "Caseifici aperti". Ormai prossimo il traguardo delle 20.000 visite. Favorire le vendite dirette. La possibilità di entrare direttamente nelle piccole strutture in cui artigianalmente si produce un'eccellenza alimentare italiana conosciuta in tutto il mondo.

Reggio Emilia, 22 aprile 2016

Sono una cinquantina i caseifici del Parmigiano Reggiano che apriranno le porte sabato 23 e domenica 24 aprile per un fine settimana all'insegna dell'accoglienza dei consumatori, della tradizione, del sapore e dell'artigianalità.
Proprio nel prossimo week end, infatti, tornerà in scena "Caseifici aperti", promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di entrare direttamente in quel mondo di piccole strutture in cui artigianalmente si produce un'eccellenza alimentare italiana conosciuta in tutto il mondo.

"Caseifici Aperti" - spiega il vicepresidente vicario del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Adolfo Filippini - nacque nel 2013 ad un anno di distanza dal terremoto che nel maggio 2012 colpì tanti caseifici del comprensorio; quello che allora volle rappresentare un aperto ringraziamento per la solidarietà ricevuta da tante istituzioni e persone si è poi consolidato come uno dei più importanti momenti di incontro diretto tra caseifici e consumatori, che in questo modo possono conoscere ed apprezzare meglio il prodotto ma anche il suo territorio d'origine, il lavoro dei maestri casari e l'artigianalità che ancora connota la produzione".

"In questo modo, e con una partecipazione che ormai è prossima ai 20.000 visitatori - prosegue Filippini - si realizza anche uno dei primari obiettivi del Consorzio, cioè la crescita di quelle vendite dirette da parte dei caseifici, a supporto delle quali abbiamo anche creato specifici servizi di acquisto online, raggiungendo un volume complessivo che oggi rappresenta oltre il 10% sul totale della produzione".
Il 23 e 24 aprile, "Caseifici aperti" attende i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese.

Diversi caseifici - ed in particolare i caseifici di montagna che hanno aderito al "Progetto Qualità" del Consorzio incentrato proprio sulle specificità della produzione appenninica - troveranno poi una "casa comune" negli spazi disponibili nella sede dell'Ente di tutela (in via Kennedy, a Reggio Emilia) con un programma che (dalle 15.00 alle 19.00 di sabato e dalle 10 alle 19 di domenica) prevede visite allo storico casellino, degustazioni di Parmigiano Reggiano e due cotture a legna di una forma (sabato alle 17,30 e domenica alle 15,30).
Sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione con l'elenco dei caseifici aderenti al progetto "Caseifici aperti", quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna. Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze.

Così come nelle precedenti edizioni, per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di "Caseifici aperti", tutti i consumatori che visiteranno i caseifici del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l'hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).

L'ELENCO DEI "CASEIFICI APERTI" SUDDIVISI PER PROVINCIA

Parma:
caseificio La Madonnina (Salsomaggiore Terme), Caseificio Bertinelli (Medesano), Caseificio Butteri (Salsomaggiore Terme), caseificio San Salvatore (Colorno), Società agricola Saliceto (Mulazzano Ponte), Consorzio Produttori Latte (Parma), Azienda agricola Ciao Latte (Noceto), caseificio sociale Palazzo (Roccabianca), Società agricola Giansanti (Malandriano), caseificio Montecoppe (Collecchio), Opere di latte ZCService (Monticelli Terme), Caseificio Il Battistero (Varano Melegari), caseificio Basilicanova (Montechiarugolo), Latteria sociale San Pier Damiani (Parma), caseifici Rastelli f.lli (Solignano), latteria sociale Beduzzo Inferiore (Corniglio), caseificio sociale Il Trionfo (San Secondo parmense), latteria Santo Stefano (Basilicagoiano)

Reggio Emilia:
Agricola La Razza di Canali (Reggio Emilia), Latteria Sociale Nuova di Bibbiano, Consorzio Vacche Rosse di Coviolo (Reggio Emilia), caseificio Castellazzo (Campagnola Emilia), latteria sociale La Grande (Castelnuovo di Sotto), caseificio Rossi F.lli (Rio Saliceto), latteria sociale di Bagnolo in Piano, latteria sociale La Famigliare (Correggio), caseificio Il Boiardo di Pratissolo (Scandiano), Latteria di Garfagnolo (Castelnuovo Monti), latteria Villa Curta a San Maurizio (Reggio Emilia), Colline Selvapiana di Canossa, latteria Due Madonne (Reggio Emilia), latteria sociale Nuova Lago Razza (Campegine).

Modena:
Agricola Moscattini di Formigine, società agricola Montorsi (Cittanova), Latteria di Campogalliano, 4 Madonne Caseificio dell'Emilia a Lesignana (Modena), caseificio sociale Roncoscaglia (Roncoscaglia-Sestola), Casearia del Frignano (Pavullo nel Frignano), Casearia di Savoniero & Susano a Savoniero (Palagano).

Mantova:
Latteria Vò Grande di Pegognaga, latteria Begozzo di Palidano.

Bologna:
caseificio Pieve Roffeno di Castel d'Aiano, cooperativa zootecnica Bazzanese (Bazzano-Valsamoggia), caseificio sociale Fior di Latte (Gaggio Montano).

(fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Presentato a Milano il programma di Cibus 2016: sulla scia del dopo Expo 3mila espositori presenteranno centinaia di innovazioni di prodotto agli oltre 70mila visitatori attesi. Previsti anche migliaia di buyer provenienti da ogni continente.

Parma, 21 Aprile 2016 

E' stato presentato ieri a Milano il programma completo della 18° edizione di Cibus - Salone internazionale dell'alimentazione, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, che sarà inaugurato lunedì 9 maggio a Parma dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, per proseguire fino al 12 maggio.

Sulla scia del successo ottenuto ad Expo, anche quest'anno la manifestazione si preannuncia con numeri da record: 3 mila espositori su un'area di 130mila metri quadri, 70mila visitatori attesi, di cui 15mila dall'estero. Arriveranno 2mila top buyer da ogni continente, grazie alla collaborazione con ICE Agenzia e ad un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, ma anche in virtù dell'importante contributo da parte del Governo – attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico - nel quadro di programma promozionale del Made in Italy agroalimentare "The Extraordinary Italian Taste". In concomitanza con l'evento fieristico si terranno il "World Food Research and Innovation Forum" e l'assemblea annuale di Federalimentare.

"Cibus è una fiera in continua crescita – ha dichiarato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma - per il volume d'affari che genera, per notorietà internazionale ed anche come numeri: gli espositori aumentano dell'11% rispetto alla precedente edizione e i metri quadrati lordi d'esposizione dell'8%. Il quartiere fieristico è sempre più moderno e funzionale: all'ingresso ovest è stato rimontato il padiglione che ha ospitato CIBUSèITALIA ad Expo2015 offrendo un ingresso di oltre 1.300mq; i parcheggi antistanti a questo ingresso sono stati totalmente asfaltati e l'esterno dei padiglioni è stato rimodellato da un ammodernamento grafico".

Nel 2015 l'export del comparto alimentare ha raggiunto i 37 miliardi di euro, facendo ben sperare per l'obiettivo, delineato dal premier Matteo Renzi, di raggiungere i 50 miliardi entro il 2020.

"In termini qualitativi, di valore aggiunto e conseguentemente di prezzi riconosciuti ai nostri prodotti sui mercati internazionali, l'esportazione agroalimentare italiana non ha concorrenti – ha sottolineato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare – Il traguardo di 50 miliardi di euro a fine decennio garantirebbe un aumento degli occupati diretti e indiretti di circa 100.000 unità e permetterebbe al Made in Italy alimentare di entrare nella leadership europea colmando in parte il gap con gli altri Paesi. Con un 6-7% di aumento dell'export l'anno, l'obiettivo è alla nostra portata. Oggi la sfida è quella di trasformare quei progetti capaci di creare occupazione e ricchezza, in investimenti e in risultati in termini di esportazione del food and beverage italiano per consolidare un trend di crescita positivo. E se Expo ha consacrato nel mondo il modello alimentare italiano come modello di riferimento internazionale, quest'edizione record di Cibus sarà l'occasione per ribadirlo. Stiamo già guardando oltre, per rafforzare in futuro la presenza internazionale di questa manifestazione con modalità che diano sempre più servizi e vantaggi competitivi alle aziende italiane che promuovono i loro prodotti nel mondo".

Cibus intanto procede nel suo significativo percorso di evoluzione da fiera leader di settore a piattaforma permanente di conoscenza e promozione per supportare l'export agroalimentare italiano.

"Cibus 2016 è il traguardo di anni di lavoro – ha sottolineato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma - durante i quali abbiamo accompagnato le imprese alimentari italiane nelle più importanti fiere internazionali di settore (da Pechino a Bangkok, da Chicago a San Francisco), organizzando road show (Tokio, Dubai, Singapore) e incontri con i buyer esteri nel Cibus Market Check (da Mosca a New York, da San Paolo a Shanghai). La sfida per i prossimi anni è trasformare Cibus in una piattaforma permanente per la promozione all'estero a disposizione del food Made in Italy e delle istituzioni. Con le 3mila aziende espositrici, tutte espressione del Made in Italy alimentare, daremo al mondo una rappresentazione straordinaria del nostro patrimonio di competenze lungo tutte le filiere".

Tante le novità previste in questa 18esima edizione di Cibus, con le oltre 2mila aziende presenti a presidiare tutti i settori merceologici. Da record anche le centinaia di innovazioni di prodotto che saranno presentate a testimonianza di un grande dinamismo delle aziende italiane che punta a conquistare nuovi spazi sui mercati esteri, così come a contribuire al rilancio dei consumi familiari in Italia. Crescono i prodotti biologici, gluten free e vegani come pure il ricorso a packaging più rispettosi dell'ambiente.

"I comparti storici di Cibus sono affollati da tanti espositori, in parte nuovi in parte che tornano dopo qualche assenza – ha chiarito Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – ma ospitiamo anche new entry come il fresco, il freschissimo con nuovi players della 4° gamma, l'ittico, lo showcase dei prodotti italiani Halal/Kosher. Cibus è ormai una kermesse con centinaia di show cooking, degustazioni, eventi di ogni tipo, oltre a 25 convegni e workshop".

Sempre significativa la presenza di Federalimentare, che oltre a tenere la propria assemblea annuale all'interno di Cibus (il 9 maggio alle 14) organizza anche diversi eventi: EcoTrophelia Italia 2016 il concorso per l'innovazione e la sostenibilità dei prodotti alimentari rivolto agli studenti universitari italiani; il Workshop "Scuola e azienda insieme per un'educazione alimentare certificata"; il Workshop GREEN PMI – GESCO; il Meeting FOODWARD.

Grande attenzione anche al mondo del Retail con numerosi eventi:

Coop Italian Food è uno stand in cui la Coop si propone come un link tra le migliori aziende agroalimentari italiane e i buyer di tutto il mondo interessati al vero made in Italy;
Nello spazio di Gdo Week ogni giorno si terranno workshop con retailer stranieri per conoscere il loro approccio al Made in Italy, a quali prodotti sono interessati, come collocano il made in Italy sui loro scaffali;
Un convegno su "Marca del distributore, motore di crescita per l'italian food", curato da Food Magazine;
Il workshop "Retail Info & Design del negozio futuro", in collaborazione con Celfa e RetailWatch.it sulle soluzioni e tecnologie abilitanti per l'evoluzione della shopping experience. Come si modifica l'esperienza di acquisto grazie all'interazione tra punto vendita fisico e tecnologie digitali;
Il convegno su "Saturazione della promozione di prezzo", soluzioni per uscire dalla trappola dell'eccesso di promozione, organizzato da Nielsen e Università di Parma;
Il workshop "Branding US-Strategie di marketing per il mercato USA" che racconterà alle aziende come affrontare in termini strategici la sfida del mercato USA.

Al tema della Ristorazione Fuori Casa sono dedicati due eventi: "Le tendenze dell'offerta organizzata, collettiva e commerciale. Il prodotto al centro della ristorazione a tema", curato da Edifis; "Identity food nel risto retail" Verrà presentata la ricerca di Kiki Lab - Ebeltolft Italy che analizza le tendenze e i casi più interessanti di concept ibridi di risto-retail che uniscono vendita e consumo.

L'edizione 2016 di "Pianeta Nutrizione" si terrà il 12 maggio, dalle 9,30 alle 17, con un convegno intitolato "Alimenti: miti e controversie", dedicato a due tematiche molto dibattute: gluten sensitivity e i lipidi negli alimenti.

Cibus in città

Proiettato sullo scenario internazionale, il World Food Research and Innovation Forum, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna con il patrocinio della Comunità Europea, in collaborazione con Cibus e Federalimentare, si terrà il 9 e il 10 maggio al Centro Congressi Auditorium "Niccolò Paganini" Parma. Al centro dei lavori le sfide per l'alimentazione del pianeta, la legacy di Expo Milano 2015 e la Carta di Milano, l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli impegni assunti dalla comunità internazionale per vincere le sfide sul cambiamento climatico.

Per Cibus 2016 è stato rinnovato ed ampliato il Fuorisalone, il programma di attività nelle strade e nelle piazze di Parma: Cibus in Fabula, dal 30 aprile al 20 maggio con 13 opere distreet art su tele monumentali di 70mq realizzati da artisti internazionali e curate dal creativo multidisciplinare Felice Limosani esposte all'Ospedale Vecchio. I 13 murales saranno messi all'asta a favore della ONG Oxfam Italia che in 90 Paesi sviluppa progetti per una vita sostenibile e per il diritto all'acqua. Il Fuorisalone prevede degustazioni, spettacoli, animazione per bambini, cabaret, ed altro.

Cibus è anche la cornice scelta dal Sistema Parma per invitare i delegati delle Città Creative UNESCO per la Gastronomia: il network in cui è entrata a far parte lo scorso dicembre e che annovera altre 17 realtà, spaziando dagli Usa alla Cina, dal Brasile alla Corea del Sud, dalla Norvegia alla Spagna. La rappresentanza UNESCO si tratterrà a Parma per quattro giorni e visterà anche Cibus2016.

Giovedì, 21 Aprile 2016 08:34

Cereali e dintorni. Il brusco risveglio.

Insomma, in otto giorni lavorativi, si è assistito a una repentina trasformazione del mercato, stagnate da mesi, quasi amorfo, alla "folgorazione". E c'é già chi si sbilancia a prevedere, ben presto, il raggiungimento dei valori del luglio scorso.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 aprile 2016 -
 
Il mercato sembra realmente decollato e i fondi, sempre più padroni, hanno fatto "ottimi affari". Il mercato si era spinto troppo verso il basso e ora le speculazioni spingo al rapido rialzo. Un risveglio brusco e il mercato infine ha preso il volo.

Semi : maggio 985,40 (+31,2) luglio 994,60 (+31,6)

Farina : maggio 305,10 (+12,1) luglio 307,90 (+12,2)

Olio : maggio 34,78 (+0,83) luglio 35,07 (+0,84)

Corn : maggio 384,40 (+3,4) luglio 389,40 (+4,4)

Grano maggio 486,20 (+13,4) luglio 494,20 (+13,2) dicembre 519,20 (+13,4)

I fondi sono stati i veri padroni. Si calcola che nella giornta del 19/4 abbiano realizzato acquisti per 27.000 contratti di semi, 9.000 di farina, 8.000 di grano e 9.000 di mais.

Mercato Domestico Come di diceva anche nei giorni scorsi, l'adeguamento dei valori ai flutti internazionali non è stato corrisposto con l'adeguamento dei volumi. Con le filiere zootecniche in crisi e con l'annoso e cronico problema della scarsa liquidità finanziaria questo aumento dei valori determinerà nuove apprensioni e dovrebbe generare movimenti di ricopertura.

Insomma, in otto giorni lavorativi, si è assistito a una repentina trasformazione del mercato, stagnate da mesi e quasi amorfo, alla "folgorazione". E c'é già chi si sbilancia a prevedere, ben presto, il raggiungimento dei valori del luglio scorso con far soya intorno ai 400 euro e mais di qualità sui 190/195 euro.


Indicatori internazionali 20 aprile 2016


l'Indice dei noli è salito sensibilmente a 670 punti, il petrolio gira attorno a 40$ e l'indice di cambio va ancora a favore dell'€ a 1,13647 .

  

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cede ancora inesorabilmente il Latte spot seguito a ruota dalle panne a uso alimentare. Stabile il burro e il Padano sembra avere assorbito il problema aflatossine nel latte.

di Virgilio Parma 20 aprile 2016

LATTE SPOT Chissà quando mai il latte spot toccherà il fondo. Ancora un altro passo verso il basso fino a sfiorare i 20 euro relativamente il latte estero. In particolare il latte crudo spot nazionale ha lasciato sul campo il 6,38% posizionandosi tra 21,65 e 23,71€/100 litri di latte. Leggermente meno significativa la perdita del latte intero spot pastorizzato estero che, con -4,65%, si posiziona tra 20,62 e 21,65/100 litri di latte. lo scremato pastorizzato di provenienza estera invece, dopo 5 settimane di apparente stabilità, perde quasi il 10% (9,52%) arrivando a superare la soglia dei 10€ (tra 9,32 e 10,35€/100 litri)

BURRO E PANNA Alla borsa merci di Milano le 4 referenze di burro prese in esame, da 5 settimane consecutive, mantengono valori stabili. AL contrario la Crema a Uso alimentare cede ben 6 centesimi e 5 centesimi la panna scaligera.
Borsa di Milano 18 aprile: (=)
BURRO CEE: 2,30€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,45€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,45€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,25€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,10€/Kg. (-)

Borsa Verona 18 aprile:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,07-1,12 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 16 aprile 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 19 aprile 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 - 0,85€/kg.

GRANA PADANO Dopo il caso aflatossine sembra essersi stabilizzato il prezzo del Grana Padano confermando pertanto i listini milanesi della precedente settimana. In sintesi, 6,40-6,50 €/kg. iil prezzo all'ingrosso del prodotto di 9 mesi di stagionatura e tra 7,15-7,80 €/Kg. relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Anche il Parmigiano Reggiano sembra avere raggiunto il livello di stabilità- da sue settimane anche i 12 mesi di stagionatura ha replicato i listini precedenti.
Nello specifico, alla borsa comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato quotato tra 8,40-8,80€/kg. e tra 9,30 e 9,70 €/kg il 24 mesi di invecchiamento.

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Il gruppo operativo del nuovo coordinamento di prevenzione territoriale Parmasicura (ANCI, Consorzio di Bonifica Parmense e Geologi) si è riunito per presentare le azioni sul territorio.

Parma 19 aprile 2016

A pochi giorni dalla convenzione firmata tra l'Ordine dei Geologi dell'Emilia Romagna e ANCI regionale per una maggiore valorizzazione nelle amministrazioni locali del ruolo e dei pareri mirati di chi è chiamato a fornire informazioni essenziali per una pianificazione del territorio sostenibile e più attenta alle analisi delle componenti naturali come la tipologia del suolo e la presenza delle acque - si è riunito al Consorzio di Bonifica Parmense il nuovo gruppo di lavoro #PARMASICURA.

Il nucleo operativo locale - partendo dall'azione contro il dissesto idrogeologico che impegna Governo e Ministero dell'Ambiente nel sostegno al lavoro dell'Unità di Missione #ITALIASICURA che coordina gli enti che si preoccupano della prevenzione territoriale - fornirà collaborazione concreta tra competenze e strutture dei soggetti coinvolti per arrivare rapidamente a determinare una chiara mappatura territoriale del Parmense con relativa indicizzazione precisa del rischio idrogeologico dei singoli comprensori e le entità dei progetti di manutenzione e salvaguardia utili a incrementare il livello di sicurezza delle comunità che vi sono insediate. Mitigare il dissesto prima che si manifesti - a seguito di cambiamenti climatici ormai frequenti e fenomeni alluvionali assai dannosi - significa infatti abbattere drasticamente i costi successivi all'emergenza dalle 5 alle 7 volte e in quest'ottica anche il coinvolgimento della cittadinanza attiva e delle imprese agricole delle zone montane e pedecollinari sarà strategico e funzionale per prevenire le criticità più rilevanti in tempi adeguati.

Oltre ad ANCI, Consorzio di Bonifica e Geologi anche l'Università di Parma Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra sta garantendo supporto alla nuova struttura. "Durante l'alluvione del Baganza – ha commentato il direttore della bonifica Meuccio Berselli - il Consorzio aveva lanciato l'allarme sulla necessità di un coordinamento di prevenzione che mettesse al centro delle priorità le ripercussioni dei mutamenti climatici sul nostro territorio, Parmasicura è un inizio per diffondere pratiche, ma anche metodologie che possano assicurare maggior considerazione e rispetto verso le acque e il suolo". Fabio Fecci vicepresidente di ANCI ER sottolinea l'importanza della collaborazione che si allarga al Consorzio. "Da Parmasicura e dalla convenzione coi geologi ci aspettiamo che la cultura della prevenzione possa avere maggior rilievo e che possa progressivamente ottenere sostegno e coinvolgimento da parte di tutti gli enti che hanno a cuore la difesa ambientale". Per i Geologi il responsabile provinciale Antonio Di Lauro ha ribadito anche che "proprio nell'ottica di una maggiore diffusione della cultura della prevenzione la nuova esperienza della convenzione e Parmasicura troveranno un autentico spazio anche all'interno delle scuole per raggiungere e sensibilizzare su queste tematiche le giovani generazioni".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Mais e Soia: aprile 2016 - Maggiori produzioni previste in Argentina. 

MAIS: Dati previsionali per 2016-17

La produzione mondiale di Mais per l'annata 2015-2016 è stimata a 972.13 Mio t, in aumento rispetto alle stime formulate il mese scorso (+2.49 Mio t), riflettendo le maggiori produzioni in Argentina, Messico e Serbia.
 La produzione di Mais in Argentina è stimata in aumento (+1.0 Mio t), in conseguenza alle piogge registrate durante Febbraio e Marzo giunte dopo la siccità di Gennaio. La produzione di Mais è prevista in aumento di 0.5 Mio t anche per Messico e Serbia, riflettendo le ultime statistiche del governo.
 La produzione di Mais negli USA rimane invariata rispetto alle stime formulate a Marzo. L'utilizzo di Mais nella produzione di etanolo è in aumento (+0.63 Mio t), vista la maggiore produzione di etanolo nel mese di Marzo rispetto a quanto previsto.
 Le importazioni nella UE sono stimate in diminuzione di 1.0 Mio t rispetto alle stime di Marzo, a causa di una maggiore offerta di frumento a prezzi competitivi.
 In Cina si prevede un aumento dell'impiego del Mais nell'alimentazione, che ha prezzi più favorevoli del Frumento. Gli stock finali in Cina sono stimati inferiori alle stime precedenti (-2 Mio t).

mais-prod

SOJA: Dati previsionali per 2016-17
La produzione globale di Soia per la stagione 2015-16 è stimata a 320.15 Mio t, invariata rispetto alle stime di Marzo, con maggiori produzioni in Argentina compensate da minori produzioni in India.
 La produzione di Soia in Argentina è prevista a 59 Mio t (+0.5 Mio t), con una maggior resa per i terreni, che bilancia una diminuzione delle aree coltivate.
 In India la produzione di Soia è prevista a 7.5 Mio t, in diminuzione di 0.5 Mio t rispetto alle previsioni del mese scorso a causa della diminuzione delle aree coltivate e della resa dei terreni (0.66 t per ettaro).
 Le esportazioni di Soia degli Stati Uniti sono previste in rialzo di 0.41 Mio t, per un totale di 46.40 Mio t, riflettendo le maggiori importazioni stimate per la Cina (+1 Mio t) e per altri paesi come Iran, Giappone, Bangladesh e Messico.
 Le maggiori esportazioni previste per Brasile e Stati Uniti sono bilanciate solo parzialmente dalle riduzioni stimate per Argentina e India.

 

(in allegato la galleria imagini con i grafici CLAL)

Ben 6 sedute consecutive registrano rialzi. Il momento deflattivo delle commodities parrebbe definitivamente concluso. Non si vivacizza il mercato domestico.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 aprile 2016 -
 
Anche venerdi scorso il mercato ha proseguito la galoppata al rialzo con particolare concentrazione sul comparto soia.
I semi da 904,40 punti del maggio di giovedì 7 hanno scalato quota 956 (+51,60 punti pari al 5,70%) e alcuni operatori stimano che possa arrivare a 985 punti, mentre la farina é passato da 266,80 del maggio di giovedì 7 per toccare i 295,00 dollari per tonnellata corta (+28,20 dollari pari al 10,56%).
Con ben 6 sedute di rialzo non è più il caso di considerare gli episodi come semplici rimbalzo bensì una tendenza consolidata. Unica variabile sugli scambi potrebbe derivare dall'ennesimo ridimensionamento del petrolio dopo determinato dai mancati accordi all'interno dell'OPEC.
Forse il momento deflattivo sulle commodities potrebbe essere definitivamente terminato.

Mercato domestico
Uniche variazioni si riscontrano prevalentemente nei valori ma non nei volumi scambiati che restano stabili. D'altronde ancora tutte le filiere zootecniche sono in crisi trascinandosi con l'annoso problema della scarsa liquidità finanziaria.

Bioenergetici
Il comparto delle bioenergie continua a soffrire per la carenza di merce, possibilmente con tossine, sempre più rara e vede all'orizzonte nuvole preoccupanti per il rincaro delle matrici utili alla produzione oltre alle solite problematiche burocratiche di natura sanitaria.

Indicatori internazionali 17 aprile 2016


l'Indice dei noli cresce sino a 635 punti, il petrolio scende a 38,60 $ e l'indice di cambio è 1,12826.

 

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Il presidente di Confcooperative Modena commenta il Vinitaly n. 50, Piccinini: «Lambrusco, il futuro è nella qualità» ricordando che a Modena la cooperazione coltiva il 90 per cento dell'uva trasformata in Lambrusco.

Modena, 18 aprile 2016

«Vinitaly ha detto che c'è un forte interesse e grandi spazi commerciali per il Lambrusco di qualità, mentre per quello di massa si annunciano tempi difficili».
Lo dichiara il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini commentando la 50 esima edizione del salone internazionale dei vini e distillati, che si è chiuso l'altro giorno a Verona. Ricordando che a Modena la cooperazione coltiva il 90 per cento dell'uva trasformata in Lambrusco, Piccinini sottolinea che i produttori, cantine cooperative comprese, si trovano di fronte a un bivio. «Una delle strade è recuperare quote di mercato valorizzando il marchio Lambrusco rispetto ai frizzanti generici. L'altra strada è accelerare il percorso verso un Lambrusco sempre più curato dal punto di vista qualitativo».
A proposito di Lambrusco, sabato scorso 16 aprile Carlo Piccinini ha consegnato due bottiglie di Lambrusco al magistrato palermitano Nino Di Matteo, da oltre vent'anni in prima linea nella lotta a Cosa Nostra, in visita a Carpi per presentare il suo libro Collusi scritto insieme al giornalista Salvo Palazzolo.
Oltre al Lambrusco, il presidente di Confcooperative Modena ha donato al magistrato anche una confezione di Parmigiano Reggiano. «Sono due prodotti d'eccellenza che rappresentano nel mondo l'enogastronomia italiana – ha detto Piccinini – e, allo stesso tempo, sono simboli della cooperazione onesta, che rispetta le regole e contrasta l'illegalità in tutte le sue forme».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperativo MO)

Domenica, 17 Aprile 2016 08:42

Cereali. Poderoso rimbalzo di mercati

E' plausibile che i fondi di investimento, tornati da qualche giorno a impadronirsi del palcoscenico, abbiano deciso che le commodities fossero sotto quotate. La poderosa reazione dei mercati delle materie prime.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 aprile 2016 -
 
Una settimana contraddistinta dall'impennata dei proteici. Una fiammata inaspettata che ha coinvolto, a poche ore di distanza, anche il mais e il grano.
A gettar benzina sul fuoco le notizie circa le condizioni meteo estive che pregiudicherebbero i raccolti statunitensi e ipotesi d'acquisto cinese.

La progressione:

Venerdi 8/4
Semi : maggio 916,60 (+12,2) luglio 925,00 (+12,1)
Farina : maggio 273,70 (+6,9) luglio 276,10 (+6,7)

Lunedi 11/4
Semi : maggio 928,20 (+11,4) luglio 936,60 (+11,6)
Farina : maggio 280,10 (+6,4) luglio 282,50 (+6,4)

Martedi 12/4
Semi : maggio 936,20 (+8) luglio 944,60 (+8)
Farina : maggio 285,10 (+5) luglio 287,60 (+5,1)

Mercoledi 13/4
Semi : maggio 955,60 (+19,4) luglio 964,40 (+19,6)
Farina : maggio 292,70 (+7,6) luglio 205,20 (+7,6)

In seguito il mercato telematico è passato in zona leggermente negativa.
Che il mercato fosse caduto sul fondo era chiaro e che avvenisse un rimbalzo prima, e in seguito s'innescasse una tendenza positiva altrettanto, ma che si avviasse una progressione così rapida ha preso in contropiede la gran parte degli operatori. I fondamentali economici non giustificherebbero infatti tale reazione in ragione, soprattutto, dei notevoli quantitativi di merce disponibile sul mercato.

E' plausibile invece che i fondi di investimento, tornati da qualche giorno a impadronirsi del palcoscenico, abbiano deciso che le commodities fossero troppo sottoquotate.

Indicatori internazionali 14 aprile 2016


l'Indice dei noli staziona intorno 539 punti, il petrolio gira attorno a 40$ e l'indice di cambio è sceso da quota 

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 15 17 aprile 2016 - Vinitaly -
Speciale Vinitaly. I tre giorni di passione per Matteo Renzi. Vinitaly, sono 50 e 30 dal Rinascimento. Latte spot ancora in caduta libera. Vinitaly 2016: il bilancio dell'Emilia Romagna. L'impennata dei proteici e i timori di ondate di caldo.Vino i suoi primi 50 anni analizzati dall'osservatorio del vino. Renzi e Jack Ma fondatore di Alibaba, a Vinitaly. Il Premio Angelo Betti per il 50esimo di Vinitaly. Referendum, perché dobbiamo andare a votare.

SOMMARIO Anno 15 - n° 15 17 aprile 2016 SPECIALE VINITALY 50ESIMO

(in allegato il formato pdf scaricabile)

1.1 editoriale I tre giorni di passione per Matteo Renzi
3.1 cereali Cereali. L'impennata dei proteici e dei noli
4.1 Lattiero Caseario Latte spot ancora in caduta libera.
5.1 Vinitaly Vinitaly, sono 50 e 30 dal Rinascimento
7.1 Vinitaly programma 50esima edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati - programmi -
8.1 Osservatorio del vino Vino i suoi primi 50 anni analizzati dall'osservatorio del vino.
8.2 Vino e-commerce Vino, e piattaforme digitali.
9.1 Vinitaly: Renzi e Jack Ma fondatore di Alibaba, a Vinitaly
9.2 Vinitaly Vino e cooperazione
10.1 Premio Angelo Betti Il Premio Angelo Betti per il 50esimo di Vinitaly
10.2 Olio extravergine Sol&Agrifood: etichetta narrante arma vincente per il made in Italy di qualità
11.1 cereali L'impennata dei proteici e i timori di ondate di caldo a partire da luglio.
12.1 Etichette Il semaforo inglese non piace all'UE
12.2 Vinitaly relazioni politiche A Verona il forum dei Ministri dell'agricoltura dei paesi UE produttori di vino
13.1 Vinitaly 50° Vinitaly, vinta la sfida della qualità
14.1 Vinitaly bilancio ER Vinitaly 2016: il bilancio dell'Emilia Romagna

15.1 Cereali. Poderoso rimbalzo di mercati

16.1 referendum energia Referendum, perché dobbiamo andare a votare.

17.1 Promozioni "vino" e partners

Cibus-15-17apr16COP

Il presidente Osservatorio Vino, Zonin: "Evoluzione passa da organizzazione, competenza, sistema. Osservatorio con Vinitaly è strumento ancora più strategico per aziende, in Italia e all'Estero". Il direttore generale di VeronaFiere, Mantovani: "Osservatorio è risposta concreta per sviluppare business. Insieme a Vinitaly, voce univoca, autorevole e internazionale".

Verona, 11 aprile 2016 – "Abbiamo voluto rendere omaggio a questa 50a edizione di Vinitaly con un convegno che ripercorresse gli ultimi 50 anni del vigneto Italia, analizzandolo sotto differenti punti di vista con gli approfondimenti dei partner dell'Osservatorio del Vino: ISMEA, Wine Monitor, SDA Bocconi, CREA Viticoltura Enologia. Un'analisi che ha sottolineato come il mondo del nostro vino si sia evoluto, investendo in qualità e concentrando la produzione nelle aree più vocate proprio per valorizzare al meglio un prodotto che sempre più è riconosciuto all'estero come ambasciatore d'eccellenza".

Con queste parole Domenico Zonin, presidente dell'Osservatorio del Vino, interviene al Convegno dal titolo: "Cantine e vigneti, consumi e mercati: cinquant'anni di storia del vino italiano", organizzato oggi dall'Osservatorio e da Veronafiere presso la Sala Conferenze dello Stand Mipaaf. Dopo i saluti introduttivi di Domenico Zonin, di Giovanni Mantovani, Direttore Generale Veronafiere, Raffaele Borriello, Direttore Generale Ismea, sono intervenuti: Fabio del Bravo di Ismea, Andrea Rea di SDA-Bocconi, Denis Pantini di Wine Monitor Nomisma e Diego Tomasi di CREA - Viticoltura Enologia. I partner dell'Osservatorio hanno messo a fuoco diversi aspetti dell'evoluzione-rivoluzione del vino italiano: dalla trasformazione della geografia produttiva, che ha visto cambiare radicalmente la tipologia dei vitigni coltivati nel nostro Paese, all'analisi di come è cambiato il marketing del vino delle imprese italiane per arrivare a capire come sono evoluti stili di consumo e strategie distributive. Un cammino di successo che ha portato il vino italiano da commodity a specialty.

"Ora ci aspettano altri cinquant'anni di sviluppo – aggiunge il presidente Zonin - nei quali grazie all'Osservatorio del Vino e ai suoi partner potremo essere più puntuali e tempestivi nell'orientare le nostre aziende con dati certi e letture approfondite, per studiare strategie aziendali e attività istituzionali aderenti alle necessità del nostro mondo con l'obiettivo di affrontare il mercato senza doverlo subire come, purtroppo, ancora in qualche caso avviene. A tal proposito – conclude Domenico Zonin - siamo lieti di annunciare oggi un nuovo agreement che ci consentirà di essere ancora più efficaci. Verona Fiere, con Vinitaly, entra a pieno titolo tra i partner dell'Osservatorio del Vino. Da un lato, quindi, avremo l'Osservatorio quale primo e unico punto di riferimento istituzionale per la raccolta, l'analisi, il commento e la diffusione dei dati statistici del settore vitivinicolo, sia sul fronte produttivo che su quello dei mercati interno e internazionale. Dall'altro, con Vinitaly, potremo contare su uno strumento di estrema utilità ed efficacia per l'internazionalizzazione delle nostre aziende che avrà a disposizione dati certi per definire le migliori strategie da mettere a disposizione del vigneto Italia".

"La firma di oggi, nel contesto di questo storico 50° Vinitaly, costituisce un ulteriore passo in avanti nel gioco di squadra per far crescere il nostro sistema vitivinicolo nazionale – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Il premier Renzi ha indicato l'obiettivo di 7,5 miliardi di export nel 2020. Per raggiungerlo, alle aziende del vino servono strumenti sempre nuovi ed efficaci. Vinitaly da 50 anni rappresenta la piattaforma di promozione all'estero per eccellenza. Ma per sviluppare il proprio business servono anche statistiche e dati di mercato sempre aggiornati. L'Osservatorio del Vino promosso da UIV in questo senso costituisce una risposta concreta. E da oggi può contare anche sulla partnership di Vinitaly, aprendo una finestra di monitoraggio permanente sul comparto che ci aiuterà ad orientare le attività e le strategie a favore del vino italiano, con una voce univoca, autorevole ed internazionale".

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