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Parma, 2 giugno, 2016 – Una lunga serie di eventi ha inondato Parma nel giorni del Fuorisalone 2016, "Cibus in Fabula".

Dal 6 al 15 maggio non c'è stato che l'imbarazzo della scelta: aperitivi notturni, cene con l'artista, laboratori hanno puntellato gli angoli più suggestivi di Parma che oggi 2 giugno vedrà calare il sipario sul suo ultimo evento in programma.

Si tratta della mostra di street art "Cibus in Fabula" curata dal creativo multidisciplinare Felice Limosani che, per un mese, ha raccontato negli spazi dell'antica crociera dell'Ospedale Vecchio di via d'Azeglio, il food nelle sue molteplici sfaccettature, da icona del "Made in Italy" a sfida per le future generazioni: 13 giovani artisti, 13 sensibilità diverse, per un unico viaggio onirico che interroga l'uomo sul suo equilibrato rapporto con il pianeta.

L'esposizione, sostenuta da Fiere di Parma e dal Comune e omaggio ad un tessuto imprenditoriale unico per creatività e ingegno, ha già visto sfilare migliaia di visitatori italiani e stranieri e secondo gli organizzatori chiuderà con un bilancio di circa 17.000 presenze.

"Un successo superiore alle aspettative che sembra aver già ispirato anche il territorio" - afferma Gloria Oppici Brand Manager di Cibus In Fabula.

Oggi scende il sipario sulla mostra, prorogata grazie alla collaborazione con il Comune di Parma. E lo staff di Fiere di Parma sta già pensando al Fuorisalone 2017.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

I Parmigiani hanno dimostrato di apprezzare la mostra "Cibus in fabula", curata dal creativo multidisciplinare Felice Limosani. Per questo e in vista della tappa Mille Miglia di domani, la chiusura dell'esposizione slitta al 2 giugno.

di Alexa Kuhne

Parma, 21 maggio 2016 –

La mostra di street art "Cibus in fabula" è piaciuta. Ed è stata apprezzata così tanto da far decidere per una sua proroga, fino al 2 giugno.
Il curatore dell'esposizione, il creativo multidisciplinare Felice Limosani, ha dimostrato che correnti culturali moderne come il rap, il grunge e la letteratura pulp riescono a creare un linguaggio universale e trasversale, coinvolgendo il grande pubblico, bambini compresi.

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Migliaia i visitatori, italiani ma anche stranieri - di passaggio a Parma proprio in occasione della 18° edizione di Cibus appena conclusa - che hanno ammirato negli spazi dell'antica crociera dell'Ospedale Vecchio di via d'Azeglio, la mostra sostenuta da Fiere di Parma e dal Comune che continuerà per il grande pubblico fino a giovedì 2 giugno.
Colpisce la grandezza delle tele di 70 mq che sono dei veri e propri monumenti, degli affreschi a colori del food (oltre 2000 mq) realizzati da 13 artisti provenienti da tutto il mondo.
Fiere di Parma ha voluto fare un omaggio ad un intero territorio non solo come tributo ad un tessuto imprenditoriale unico al mondo per tradizioni e capacità creativa ma anche per rinsaldare un legame con la città che crei scenari futuri sempre più attrattivi per un turismo trasformando Parma in un hub culturale di rilevanza internazionale.
Così hanno stregato "Communicating vassel", dello street artist pugliese Iacurci, che con uno stile in bilico tra innocenza e artificio ha raccontato il "saper fare" dei contadini del mondo, "Before we eat" del duo giapponese Masaru & Kinuko con il loro richiamo alla catena alimentare in stile "cartoon"; e ancora Nasty, writer-icona della scena parigina oppure il murales "Legacy" del russo Alexey Luka che se da un lato interroga lo spettatore sul futuro del pianeta, dall'altro lo diverte con le composizioni complesse di linee geometriche simili a un puzzle da decifrare.

" Un successo superiore alle aspettative - afferma Gloria Oppici Brand Manager di Cibus In Fabula - che ha spinto il polo fieristico e il Comune di Parma e prorogare la mostra. Il segnale che la strada che abbiamo intrapreso di un dialogo continuo con la città è quella giusta, ce lo raccontano i numeri dei visitatori, ma anche i loro commenti di entusiasmo lasciati sul "libro dei pensieri".
Le tele, quasi a richiamare le origini dell'ospedale nato nel 1200 per fare carità, saranno all'asta fino al 20 maggio sul sito www.charitystars.com  e il ricavato devoluto a Oxfam Italia, ONG presente in 90 Paesi nel mondo che si occupa di progetti di sviluppo in ambito rurale per garantire mezzi di vita sostenibile ed il diritto all'acqua.
Successo di pubblico anche per il fuorisalone di Cibus, Cibus in Fabula (dal nome dell'omonima mostra). Migliaia gli amanti del bio, wine lovers, foodies che si sono dati appuntamento nei vari hotspot del centro storico consumando dai cibi salutistici ai piatti tipici della tradizione emiliana in serate gourmet. E gli organizzatori già guardano alla prossima edizione. Aprile 2017.

Pubblicato in Cultura Emilia

Speciale Cibus 2016 - Cibus 2016, il riscatto dell'agroalimentare italiano. Cereali e dintorni. La "bomba" dei dati USDA . Rimbalzo del latte spot. Cibus: tanti prodotti nuovi destinati agli scaffali della grande distribuzione italiana ed estera. Nati dallo stesso latte. Parmovo: tra record e fornelli. Federalimentare e Cibus lanciano il primo osservatorio sull'italian sounding. Alessandro Bezzi nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Ospiti illustri al Mulino Alimentare SpA di Parma. Cereali e dintorni. Mercato in crescita. I fondi non mollano. Chiude Cibus 2016. Un successo senza precedenti per espositori, visitatori, buyer e volumi d'affari.

SOMMARIO Anno 15 - n° 19 15 maggio 2016 - SPECIALE CIBUS -
1.1 editoriale Cibus 2016, il riscatto dell'agroalimentare italiano
2.2 cereali antichi CIBUS 2016: Agugiaro & Figna presenta i grani antichi.
3.1 Cereali Cereali e dintorni. La "bomba" dei dati USDA
4.1 Lattiero Caseario Rimbalzo del latte spot.
5.1 cibus 2016 Bonaccini: CIBUS, resterà a Parma. "La Food Valley è qui"
6.1 cibus 2016 - novita' Cibus: tanti prodotti nuovi destinati agli scaffali della grande distribuzione italiana ed estera
6.2 cibus 2016 - novita' Nati dallo stesso latte
7.1 cibus aziende Parmovo: tra record e fornelli
7.2 italian sounding Federalimentare e Cibus lanciano il primo osservatorio sull'italian sounding
8.1 nomine Alessandro Bezzi nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano
8.2 Cibus e aziende Ospiti illustri al Mulino Alimentare SpA di Parma.
9.1 cereali Cereali e dintorni. Mercato in crescita. I fondi non mollano.
10.1 cibus 2016 Chiude cibus 2016. Un successo senza precedenti per espositori, visitatori, buyer e volumi d'affari
11.1promozioni "vino" e partners
12.1promozioni "birra" e partners

 

E' stata un'edizione da record quella di Cibus 2016 che si è chiusa con numeri mai visti ed un successo di visitatori senza precedenti: proviamo a fare un breve resoconto di cosa ha proposto, tra novità, conferme e qualche elemento un po' troppo “trash”.

Di Chiara Marando -

Parma, 14 Maggio 2016 – (Foto di Chiara Marando)

E' stata un'edizione da record quella di Cibus 2016, la fiera internazionale dell’alimentazione organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, che si è chiusa con numeri mai visti ed un successo di visitatori senza precedenti: 3mila aziende espositrici su 130mila metri quadri, 72mila visitatori di cui 16 mila operatori esteri e 2.200 top buyer.

Un risultato che ha portato a confermare la volontà di rendere Cibus annuale, fissando il prossimo appuntamento ad aprile 2017 con “Cibus Connect”: evento che comprende un forum internazionale con esperti di food&beverage da tutto il mondo , ma anche una forma espositiva light finalizzata al matching con la grande distribuzione.

Ma prima di proiettarci verso il prossimo anno, proviamo a fare un breve resoconto di cosa ha proposto questa 18° edizione, tra novità, conferme e qualche elemento un po' troppo “trash”.

Cibus 2016 foto Chiara Marando 1

Inutile dire che i grandi marchi italiani si sono fatti notare con stand che sembravano bilocali posizionati in punti strategici e ben visibili. La parola d'ordine, come sempre, è stata “lasciare il segno”.

Così Barilla ha riproposto la sua originale e futuristica – ormai non più tanto – pasta stampata in 3D; Levoni si è presentato con una sorta di mercato coperto di grande impattovisivo; Perugina ha deliziato i presenti con cioccolatini preparati al momento e gelato dell'Antica Gelateria del Corso; Gruppo Cremonini ha costruito più una piazza che uno stand; Rocchetta ha portato in fiera la sua testimonial Alice Sabatini, Miss Italia 2015; ed ancora lo chef Carlo Cracco si è esibito allo stand San Carlo in uno show cooking accompagnato dal barman campione del Mondo 2015 Bruno Vanzan. Avvistati anche Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani, che si sono fatti notare ancora una volta per la loro maestria ai fornelli.

Cibus 2016-Foto Chiara Marando 2

Ospite più che attesa, Belen ha fatto la sua comparsa da Consorzio Virgilio...ogni commento sull'afflusso di pubblico è superfluo.

Tra tanti grandi classici non potevano mancare idee originali di cui, a dirla tutta, si poteva anche fare a meno. Sto parlando della crema di cioccolato dolcificata con succo di carota concentrato, un non-senso perché se decidi di concederti un peccato di gola, almeno devi farlo come si deve.

Poi si va nell'ambito veg con le Veggiefette, ovvero sottilette vegane, e le Veganette ai carciofi, una rivisitazione dei salumi in ottica vegana. Io evito volentieri ma de gustibus....

Rimanendo nel campo delle punizioni alimentari, non vorrei dimenticarmi la maionese senza uovo che della maionese non è che un lontano e triste ricordo.

Ampio spazio è stato dato alla moda del momento in fatto di carboidrati con la pizza al carbone vegetale, ma soprattutto alla curiosa piadina con riso rosso fermentato. Non ce l'ho fatta a provarla, proprio non ho avuto cuore.

Uno dei protagonisti è stato il Gluten Free, con prodotti per celiaci quali pasta in molteplici formati, pane, grissini ed altre proposte dolci che allargano considerevolmente l'offerta di prodotti specifici per questo tipo di problematiche. Un segno di apertura e sensibilizzazione che fa ben sperare.

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Tornando alle curiosità, impossibile non notare il pecorino stagionato nell'argilla, il pecorino con polvere di quercia e quello con scaglie di cioccolato fondente, che quest'anno hanno fatto la loro comparsa per la prima volta a Cibus 2016.

Infine, andiamo sul goloso con l'uovo da bere al bicchiere condito con capperi e prezzemolo: un aperitivo energizzante e di sicuro effetto.

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Pubblicato in Cultura Emilia

L'industria alimentare italiana in prima fila per il contrasto del fenomeno. Bruxelles si svegli ed irrigidisca le norme.

Parma, 12 maggio 2016 - È stato lanciato oggi in chiusura di Cibus il primo Osservatorio Internazionale sull'Italian Sounding Alimentare. L'Osservatorio, nato dall'impegno di Federalimentare e Fiere di Parma, è il primo atto concreto a testimonianza del potenziamento del Salone internazionale dell'alimentazione, previsto anche nel rinnovo del contratto fra Federalimentare e Fiere di Parma per il decennio 2016-2026, che vedrà sempre più Cibus come piattaforma per la promozione e la salvaguardia del Made in Italy nel mondo.

L'Italian Sounding è una fra le più subdole forme di comunicazione ingannevole per il consumatore, è un fenomeno non facilmente contrastabile e si riferisce all'attribuzione ad un prodotto di un'origine italiana che in realtà non ha. Una falsa evocazione di italianità mediante bandiere, foto, nomi posti su prodotti in realtà non fabbricati in Italia. Un giro d'affari, e quindi un relativo danno per il vero Made in Italy, che in passato è stato stimato sui 60 miliardi di euro, un valore che però oggi appare decisamente inappropriato.

"Se pensiamo che solo in America il fenomeno vale circa 23 miliardi (7 prodotti su 8 sono venduti come italiani ma non lo sono) - dice Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare e coordinatore dell'Osservatorio – ecco che il valore complessivo e quindi il danno economico per l'industria alimentare italiana è ben più alto".

Scordamiglia Luigi federalimentare

(Luigi Scordamaglia)

L'Osservatorio sull'Italian Sounding studierà questo fenomeno ben identificabile ma non adeguatamente approfondito, avvalendosi della consulenza scientifica di un advisor di livello in ambito studi/osservatori, e a dati di fonti accreditate. Analizzerà le modalità e le tipologie del fenomeno, ma soprattutto monitorerà i mercati geografici e i canali, dove e attraverso cui l'Italian Sounding prolifera. L'obiettivo finale di questo innovativo percorso di tutela dei nostri prodotti, che sarà sviluppato anche attraverso tutte le possibili sinergie con Ice e con le autorità competenti, sarà quello di favorire interventi repressivi e legali mirati per fermare il dilagare del finto prodotto italiano. Un primo rapporto dell'Osservatorio verrà presentato in occasione di Cibus Connect 2017.

"Questa è una battaglia di tutto il sistema Italia e di tutta la filiera agroalimentare e l'industria alimentare del nostro Paese vuole essere in prima fila a combatterla" continua Scordamaglia.
L'industria alimentare italiana auspica da tempo che Bruxelles intervenga contro il fenomeno. In tal senso è positivo che Parlamento europeo abbia approvato una risoluzione finalizzata a fermare l'inganno dei prodotti alimentari stranieri spacciati per Made in Italy auspicando l'indicazione obbligatoria del Paese d'origine o del luogo di provenienza per alcuni prodotti alimentari. E' questa la strada, dichiara Scordamaglia, una norma comunitaria valida per tutti a cui non possono sfuggire i furbetti degli altri paesi mentre una norma nazionale solo italiana non raggiungerebbe lo scopo anzi sarebbe controproducente.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Parma 9 maggio 2016 - L'eco del successo dell'esperienza di Mulino Alimentare S.P.A. ottenuta con il Parmigiano Reggiano in Canada e Nord America, e ora estesa anche a altri formaggi italiano, ha raccolto il consenso e il riconoscimento del lavoro svolto da parte dei massimi vertici del mondo politico e istituzionale, regionale nazionale.
Alla giornata inaugurale della 18esima edizione di Cibus a Parma, lo stand di Mulino Alimentare ha visto illustri ospiti come il Ministro Maurizio Martina accompagnato dalla assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli e poco dopo dalla visita dell'ex Premier Enrico Letta che da diverso tempo segue con attenzione il lavoro di Mulino Alimentare in Nord America.

(Galleria immagini allegata)

nella foto sottostante - Enrico Letta e Claudio Guidetti

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Venerdì, 13 Maggio 2016 10:11

Chiuso cibus 2016, un successo.

Un successo senza precedenti per espositori, visitatori, buyer e volumi d'affari. L'appuntamento è con il nuovo format "Cibus Connect" nell'aprile del 2017.

(Parma, 12 maggio 2016) – Si è chiusa ieri sera a Parma la 18° edizione di Cibus, la fiera internazionale dell'alimentazione organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, con 3mila aziende espositrici su 130mila metri quadri, 72mila visitatori di cui 16 mila operatori esteri e 2.200 top buyer (nel 2014 i visitatori erano 67mila, gli operatori esteri 13mila).

"E' la migliore edizione di sempre, che ha raccolto il testimone di Expo2015 – ha commentato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager - ed ha visto il comparto agroalimentare italiano presentarsi con circa mille innovazioni di prodotto, pronte a conquistare i mercati esteri e recuperare posizioni sul mercato interno. Abbiamo notizia di un alto volume di affari conclusi o ben avviati, con la piena soddisfazione delle aziende e dei buyer esteri e italiani".

L'appuntamento è nell'aprile del 2017 con "Cibus Connect", un evento che comprende un forum internazionale con esperti di food and beverage da tutto il mondo ed una forma espositiva light finalizzata al matching con la grande distribuzione.

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L'ultima giornata di Cibus 2016 è stata caratterizzata da "Pianeta Nutrizione" con il convegno su "Alimenti: miti e controversie" dedicato nella sessione mattutina alla gluten free sensitivity e nel pomeriggio ai lipidi. L'evento, cui hanno partecipato 350 tra nutrizionisti, medici, dietisti, è stato organizzato da Fiere di Parma, AIM Group International, Università degli Studi di Parma e SINU, con il patrocinio di SIMG.

Il professore Loris Borghi, Rettore dell'Università di Parma, ha introdotto dichiarando che l'Ateneo della città, attraverso la ricerca scientifica, crea sinergia con gli imprenditori e può diventare il centro di riferimento per il comparto alimentare.
Nel corso del convegno sono stati sfatati alcuni miti: seguire una dieta senza glutine assunta da soggetti non affetti da celiachia o da sensibilità al glutine non è più salutare di una dieta normale; allo stesso modo, gli acidi grassi polinsaturi, tra cui l'omega 3, non hanno azione benefica se assunti in elevate quantità. Altro tema affrontato nel corso del convegno è la difficoltà nel far chiarezza, anche in campo scientifico, su tematiche riguardanti differenti patologie legate all'assunzione di glutine.
Secondo recenti studi, l'eliminazione di alcuni alimenti identificati nella foodmap (come alcuni carboidrati, lattosio, fruttosio, galattani, etc.) sarebbero fattori scatenanti dell'infiammazione intestinale. Inoltre, non tutti gli alimenti ricchi di grassi andrebbero demonizzati, poiché possono avere effetti benefici su pazienti diabetici. E' stato anche sottolineato che talvolta le diete del "senza" sono seguite anche in assenza di reali patologie, come fosse una moda.

E' stata presentata, nel salotto di Gdo Week/Mark Up, "Coop Italian Food s.p.a.", una nuova società, guidata da Domenico Brisigotti di Coop Italia, che ha l'obiettivo di divenire il punto di contatto più qualificato tra i produttori alimentari italiani ed i player internazionali che intendono proporre il meglio dell'italian food. Coop mette in campo "reputazione e capacità di selezionare aziende e prodotti – ha spiegato Domenico Brisigotti, Ad di Coop Italian Food - per ricoprire le vesti di aggregatore dell'eccellenza alimentare nazionale e proporla ai singoli retailer internazionali nelle specifiche modalità richieste".

Anche E.Leclerc si affida all'esperienza di Coop Italia per selezionare la vera tipicità. "Anche nei nostri pdv – ha dichiarato Frédéric Gheeraert, dg Scamark E.Leclerc - assistiamo a un fenomeno di valorizzazione. La tipicità regionale assume un ruolo sempre più importante. Pensiamo a un prodotto come la mozzarella: oggi un numero crescente di consumatori francesi conoscono e chiedono la burrata, prodotto sconosciuto in Francia fino a qualche anno fa. Ovvio che per vendere la tipicità italiana oltralpe occorre spiegare bene l'origine e la cultura d'origine e per fare questo la tecnologia digitale e l'interazione con il consumatore possono aiutarci. Naturalmente l'alleanza con Coop Italia ci permette di selezionare al meglio i prodotti regionali".

Nella quarta ed ultima giornata di Cibus si è tenuto il convegno "Identity-Food nel Risto-Retail", organizzato da Kiki Lab-Ebeltoft Italy in collaborazione con Gola Gola! Festival e Largo Consumo. Al convegno si è parlato del grande successo all'estero ed in Italia dei concept ibridi di Risto-Retail che uniscono vendita e consumo. Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma, è intervenuto ringraziando gli organizzatori ed ha aggiunto: "questo distillato di contenuti mostra alla community di Cibus (industria e retailer) nuove prospettive di collaborazione nella formula del cross format del Risto-Retail un tema che approfondiremo durante CibusConnect nel 2017 per proporre al mercato internazionale anche questo strumento di valorizzazione per il made in Italy alimentare ".

Presentata anche la terza edizione di "Sono come Mangio", promosso dal Consorzio Parmigiano Reggiano. Un percorso di educazione alimentare che ha coinvolto 170 Istituti di scuola primaria e secondaria in 9 regioni italiane. L'obiettivo è insegnare ai bambini un corretto stile di vita, attraverso attività ludico-didattiche in aula e visite outdoor in cui vivere l'esperienza dell'intera filiera alimentare del parmigiano.

"OI Pomodoro da Industria del Nord Italia" ha lanciato il progetto "Scendiamo in campo per il pomodoro: campagne e fabbriche aperte", per rendere accessibile e verificabile a tutti le attività della filiera. L'obiettivo di OI Pomodoro è quello di presentare una filiera all'insegna della sostenibilità ambientale, la trasparenza e la responsabilità sociale.

L'acquacoltura italiana fornisce prodotti ittici dalle proprietà organolettiche garantite dai severi e restrittivi controlli della legislazione italiana, che in campo ittico è la più avanzata d'Europa. Ne hanno parlato oggi gli esperti dell'API (Associazione Italiana piscicoltori) nell'area SeaFood di Cibus. Gli esemplari vengono allevati con mangimi rigorosamente controllati e naturali grazie alla mancanza di metalli pesanti, la possibilità di mangiare un prodotto eccellente è assicurata dal fatto che il pesce, essendo immesso in commercio da "giovane" non avrà la possibilità di entrare in contatto con i metalli pesanti.

Novità importanti per il futuro di Cibus: durante una conferenza stampa tenutasi nel corso della terza giornata della manifestazione legata al mondo food, Fiere di Parma e Federalimentare hanno reso nota la firma del rinnovo contrattuale che li vede partner.

Di Chiara Marando 

Parma, 12 Maggio 2016 

Novità importanti per il futuro di Cibus: durante una conferenza stampa tenutasi nel corso della terza giornata della manifestazione legata al mondo food, Fiere di Parma e Federalimentare hanno reso nota la firma del rinnovo contrattuale che li vede partner.

"Il rinnovo contrattuale tra Fiere di Parma e Federalimentare – ha dichiarato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma - avrà durata decennale consentendo quindi alle parti di varare una strategia di marketing collettivo di lungo periodo. Cibus Parma si confermerà il baricentro di iniziative create e gestite, in Italia e all'estero, nell'esclusivo interesse delle imprese alimentari italiane operanti nelle diverse filiere" - ed aggiunge - Il successo straordinario di Cibus 2016, l'esperienza comune in Expo, l'alleanza con Fiere Colonia e l'innovativo progetto CibusConnect 2017, vengono portati volentieri in dote a questa rinnovata joint venture da Fiere di Parma in ragione di un partner, Federalimentare, che ha saputo riportare il Made in Italy alimentare al centro della scena politica e dell'azione del governo".

Quindi un cambiamento significativo, l'apertura di un nuovo ciclo di azioni ed attività che porterà Cibus a svilupparsi ed evolversi da Fiera espositiva a piattaforma permanente di business, così da diventare un unicum nel panorama internazionale del comparto alimentare. Il traguardo auspicato è quello del raggiungimento dei 50 miliardi di export agroalimentare.

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Anche il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, ha espresso la sua più che favorevole visione per il futuro di questa partnership, basata su parole d'ordine quali tradizione e innovazione, due pilastri che distinguono l'industria alimentare italiana nel mondo.

"Nell'alimentare niente potrà essere come prima, neppure gli strumenti fieristici. Si rinnova quindi la continuità dell'ottimo e fecondo rapporto tra Federalimentare e Fiere di Parma, rendendolo però più flessibile per affrontare meglio le sfide del futuro. Cibus ha ormai tutte le potenzialità per diventare una grande piattaforma per la valorizzazione e la promozione del Made in Italy nel mondo, nonché per fungere da grande unico elemento identificativo con il suo Brand delle fiere italiane del settore".

Luigi Scordamaglia ha concluso il suo intervento specificando che: "L'Assemblea di Federalimentare quest'anno ha avuto come titolo "Made in Future", ed è proprio il futuro la direzione verso cui l'industria alimentare deve guardare e deve farlo sotto tutti i punti di vista. Le fiere, allora, non sono escluse da questo progetto ambizioso, ma possono insieme guidare il cambiamento rispettando la nostra tradizione di eccellenza".

Tutte le foto di Cibus 2016 nella galleria in fondo alla pagina ph. Francesca Bocchia

Pubblicato in Agroalimentare Parma
Giovedì, 12 Maggio 2016 09:07

Parmovo: tra record e fornelli

Come ti cucino il record. Parmovo ha scelto l'originalità per rappresentarsi a Cibus 2016. 

di Virgilio Parma, 11 maggio 2016.
Leader nel settore degli ovoprodotti, che esporta in tutto il mondo, Parmovo ha da poco lanciato sul mercato 1 Up, l'integratore proteico a base d'albume che, all'apporto proteico, abbina le varianti gustose della fragola, del cioccolato e dello zabaione.

Un prodotto innovativo e prestazionale pensato per gli atleti ma anche per tutti gli altri. Consumato a colazione nel dosaggio idoneo, consente infatti di apportare all'organismo la quota proteica utile per affrontare l'intensa giornata scolastica piuttosto che lavorativa.

Un prodotto che accompagnerà l'ospite fisso dello stand, Andrea Devicenzi, nel programma delle sue avventure estreme.
Se il "1UP" è la benzina, il telaio è un Pinarello mentre il motore e la centralina di controllo sono "Devicenzi" e il main sponsor è "Parmovo" allora il record è servito. Una combinazione esplosiva per superare ogni limite.

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Il centro di tutto ciò sarà Andrea Devicenzi, Mental Coach e Paralympic Atlete, che ha al suo attivo più di una avventura estrema, come ad esempio il raid (2010) in autosufficienza, percorrendo, in mountain byke, 700 km lungo la strada Indiana più alta del mondo. Ma molte altre sono state le avventure, o meglio le sfide, vinte da Devicenzi e tante altre sono programmate, insieme a Alessandro Curti (Ad di Parmovo) sino al 2020, passando dalla più vicina, il tentativo di record di percorrere 500 km in 24 ore in sella al suo "sogno realizzato" la Pinarello DOGMA nero opaco il prossimo novembre.

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Mentre Andrea Devicenzi catalizza l'attenzione sulle prossime sfide impossibili, ai fornelli è un continuo fermento e una offerta di assaggio.
Già, perché i fratelli Curti hanno ben presente che l'origine di tutto è l'uovo e che se l'azienda è diventata quello che è lo si deve al prodotto d'origine, al coraggio, ai sacrifici e alla determinazione del loro papà Luciano scomparso pochi anni fa.

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Ecco quindi che lo chef Carmine Migliaro coadiuvato da Elena Minari e "raccontato" dalla Foodblogger Eleonora Rubaltelli propone, a seconda dell'ora, ogni ben di Dio realizzabile con le uova, dal gelato alla malaga, ai biscotti, agli zabaioni, dai primi ai dolci quindi, inondando di profumi e aromi gli ospiti dello stand che, a questo punto, come se attratti dalle sirene, a stento riescono nell'impresa di abbandonare lo Stand Pad. 3 E056.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

La seconda giornata di Cibus caratterizzata dal confronto tra produttori e distributori per promuovere al meglio il made in Italy sui mercati – Scordamaglia, Federalimentare: ­+ 8% gli alimenti funzionali nel 2015.

Parma, 11 maggio 2016

Cibus è anche luogo d'incontro tra industria alimentare e grande distribuzione, con incontri commerciali, convegni, workshop. Nella seconda giornata si è tenuto il convegno sulla marca del distributore italiana all'estero, con la presenza di catene distributive estere ed italiane, organizzato dal Gruppo Food.

Cresce l'interesse della Gdo straniera per la marca del distributore italiana, spesso con rapporti diretti tra le catene ed i produttori italiani. Tanto più che il made in Italy nel retail estero si distingue come prodotto di alta qualità che nobilita la gamma dell'offerta. Si cerca un prodotto italiano tradizionale autentico e facile da cucinare, e il margine di crescita della marca privata all'estero è ampio.

In Italia cresce il peso dell'ittico fresco nei supermercati, anche se si è ancora distanti dal successo registrato negli anni recenti dai comparti della carne fresca e dell'avicolo. Se ne è parlato oggi nel convegno dell'area Seafood, cui hanno partecipato, tra gli altri, Coop e Auchan. Per conquistare la fiducia completa dei consumatori serve sempre maggiore trasparenza sulla tracciabilità del pesce fresco e maggiore promozione.

Anche i prodotti a indicazione geografica vanno promossi nella grande distribuzione e nella tavola rotonda tenutasi oggi nell'area del Ministero delle Politiche agricole si è riferito di un tavolo di confronto stabile con i consorzi di tutela e la grande distribuzione e di una campagna mediatica su radio, tv e web già avviata nei mesi scorsi.

Nel retail stanno facendosi strada nuove tecnologie in grado di aumentare l'experience del consumatore, mescolando i livelli fisici e virtuali dei negozi, come si è detto nel convegno sul futuro del punto vendita, Retail Information&Design, organizzato da RetailWatch.it.

Sul tema dell'innovazione di prodotto, Federalimentare ha presentato la 8° edizione di Ecotrophelia, il concorso per i giovani studenti delle facoltà di agraria e gastronomia: il vincitore è "AlbeDin", una caramella di gelatina, ricoperta da cristalli di zucchero di canna, ottenuta con l'albedo/mesocarpo di limoni o cedri, un sottoprodotto solitamente scartato dalle industrie di produzione.

L'educazione alimentare nelle scuole è stato il tema di una tavola rotonda di Federalimentare che ha proposto la nuova edizione del progetto, con la partecipazione della nutrizionista Evelina Flachi, Presidente di Food Education Italy, che ha appoggiato l'iniziativa del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per un controllo dei Nas dell'operato delle mense scolastiche, iniziativa annunciata ieri a Cibus dal Ministro.

Scordamiglia Luigi federalimentare

Il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, ha osservato che "il comparto degli alimenti funzionali in Italia ha raggiunto nel 2015 un fatturato di 2,4 miliardi di euro, con un aumento del +8% sul 2014. E' evidente la netta differenza di passo col fatturato aggregato del "food and beverage" italiano che, per il terzo anno consecutivo, l'anno scorso è rimasto fermo a quota 132 miliardi".

"La voce complessiva 'integratori alimentari, infanzia e dietetici' – ha spiegato ancora Scordamaglia - ha raggiunto nel 2015 una quota di fatturato di 3,4 miliardi di euro con un +5,0% sull'anno precedente. La crescita è stata inferiore a quella degli integratori (che sono di gran lunga la voce più performante) in quanto il segmento infanzia, al contrario, soffre. Nei prossimi anni è prevedibile una conferma del passo espansivo di questi alimenti che si distinguono come uno dei segmenti a più alto valore aggiunto e maggiormente premianti del mercato alimentare e che comincia a suscitare interesse anche all'estero per l'eccellenza e la qualità delle materie prime".

Di maggiori controlli sui prodotti si è parlato nell'area Kosher Halal di Cibus con la presentazione del progetto K.it kasherut della Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per garantire, attraverso controlli a campione non annunciati, l'integrità dei prodotti alimentari italiani kosher destinati ai mercati esteri.

Ed i prodotti italiani saranno sempre più concepiti, fin dalla loro nascita, come riutilizzabili, secondo i dettami della BioEconomia Circolare, con il Ministero dello Sviluppo Economico che ha annunciato, nel corso di una conferenza, nuovi strumenti di politica industriale e finanziaria per favorire questi prodotti.

L'attenzione dei visitatori è stata calamitata dai cooking show dei grandi chef stellati presenti a Cibus: ieri si sono esibiti, tra gli altri, Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani che hanno dato un saggio della propria abilità cucinando i nuovi prodotti dell'industria alimentare.

Ieri a Cibus si sono tenute le premiazioni del concorso Alma Caseus, lanciato da Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, che premia sia i formaggi migliori che i più bravi professionisti del comparto. Tra i formaggi premiati: un Fior di latte nobile dell'Alta Valle del Biferno; una Toma reale; un Cravin del barba; una Robiola di capra.

(fonte: ufficio stampa Cibus)

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